martedì 17 febbraio 2015

Il pericolo per l'Italia viene dall'Italia stessa


In queste ore si sta discutendo sulle possibili minacce che l'Isis può portare al nostro paese mentre sta lentamente conquistando la Libia e sui rischi che correrà l'Italia dal momento in cui questi terroristi assassini saranno arrivati così vicini alle coste italiane. Il pericolo è concreto ma lo diventa ancora di più se teniamo conto dell'approssimazione e dell'inedaguatezza della classe politica italiana, sia per quanto riguarda la politica interna che per quanto riguarda nel caso specifico la politica estera. In politica interna si sta cercando di portare a termine una riforma costituzionale che prevede l'abolizione del bicameralismo perfetto riducendo il Senato ad una specie di secondo lavoro per coloro che saranno chiamati a ricoprire il ruolo di senatori, ma si tratterà di un organo formato esclusivamente da nominati piuttosto che eletti democraticamente. In questo percorso il partito di maggioranza e soprattutto il suo segretario, Matteo Renzi, hanno compiuto una specie di capolavoro svuotando la Camera impedendo la discussione e rifiutando qualsiasi forma di confronto con le opposizioni. Opposizioni che d'altra parte hanno dato il loro prezioso contributo per dare vita ad una sitazione assurda soprattutto nel momento in cui si sta tentando di riformare la costituzione. Forza Italia, partito che aveva concordato tali riforme con il Pd, all'improvviso e per una semplice ripicca si schiera contro le stesse riforme, il Movimento 5 Stelle assume un atteggiamento fascista impedendo a chiunque di prendere la parola in una seduta notturna piuttosto drammatica. Uno squallido spettacolo che avrà fatto rivoltare nella tomba i padri costituenti che avevano steso la Carta Costituzionale dal 25 giugno 1946 al 31 gennaio 1948. Se poi mettiamo insieme la riforma costituzionale con la nuova legge elettorale che si sta approvando il quadro diventa ancora più drammatico per quanto riguarda la democrazia italiana. Il tutto condito dal fatto che il parlamento che si appresta ad approvare queste riforme è eletto con una legge incostituzionale ed il governo sta governando grazie ad un premio di maggioranza ancora una volta incostituzionale. Tutta l'incapacità e l'approssimazione del governo e della politica italiana sta poi esplodendo in questi giorni anche sul tema della politica estera sia nella crisi Ucraina che in quella Libica. In Ucraina sono intervenuti direttamente Germania e Francia mettendo in un angolo il commissario europeo per la politica estera, la tanto osannata Mogherini. Per quello che riguarda la Libia invece, dopo le preoccupanti notizie relative all'avanzate dell'Isis, se fosse stato per i due ministri Gentiloni e Pinotti saremmo già partiti ad invadere la Lilbia con un esercito di ben 5.000 uomini, mentre per qualche altro intelligentone dell'opposizione, Forza Italia, dovremmo andare sulle coste libiche e impedire la partenza dei barconi dei disperati affondandoli. Insomma con questa classe politica saremmo già sbarcati in Libia per fare la guerra non si sa a chi considerato il caos che vige in Libia grazie anche agli sciagurati bombardamenti di Sarkozy nel 2011. 

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