martedì 8 novembre 2011

Soluzione all'italiana .... rimandare

Noi italiani siamo fatti così, siamo il popolo dei compromessi (storici), siamo il popolo che non è mai si o no, bianco o nero ... ma ni forse, grigio chiaro grigio scuro grigio antracite ... e così via. Mai che una decisione venga presa in maniera netta e decisa nemmeno quando la situazione è drammatica come la situazione economica del paese in questo momento. La giornata di oggi è un classico esempio di questo tipico atteggiamento tutto italico. La maggioranza di centro destra in questi ultimi giorni si è sgretolata grazie all'inefficienza del proprio padre-padrone che oltre a non mantenere gli impegni presi in campagna elettorale, ha portato il paese al tracollo economico-finanziario e sull'orlo della bancarotta. Oggi alla camera si svolgeva una votazione importante, sulla quale il governo è già andato in minoranza, e le opposizioni, che da oltre un anno chiedono insistentemente le dimissioni del presidente del consiglio, che cosa fanno ? Non votano in modo che il provvedimento, relativo all'approvazione del bilancio dello stato del 2010, viene approvato. Un atteggiamento che sta tra il si e il no perchè se avessero votato e fatto valere il loro no con la consequente bocciatura del provvedimento, stasera Berlusconi se ne sarebbe dovuto andare a casa. Ma questa opposizione da una parte tenta di svolgere il proprio ruolo, dall'altra ha paura di essere chiamata a governare il paese in quanto non ha nemmeno un leader al quale affidare il compito di svolgere il ruolo di presidente del consiglio, a meno che non si veda Bersani in questo ruolo. Stasera quindi il capo del governo si reca al quirinale dal Presidente della Repubblica e mentre tutti apettano l'annuncio dell sue dimissioni ecco che arriva la notizia della dimissioni ad orologeria. Silvio Berlusconi si dimetterà dopo l'approvazione della legge di stabilità con le norme richieste dall'europa. Ma una domanda sorge spontanea: chi approverà la legge di stabilità non ha la maggioranza alla camera ? Questa soluzione ha tanto l'aspetto di un trappolone teso dal dittatore di Arcore all'opposizione di centro sinistra. Gli scenari che si aprono sono due ed entrambi inquietanti. Il centro destra riesce a far approvare la legge di stabilità con i propri numeri e dopo chi potrebbe costringerlo a dimettersi una volta ottenuta la fiducia su questa legge ? La legge viene approvata con i voti dell'opposizione, ma poichè questa legge contiene provvedimenti che ancora una volta vanno a colpire i ceti medio bassi quali consequenze sulle future elezioni potrebbe avere questa approvazione per il centro sinistra ? Insomma queste dimissioni dilazionate sono sicuramente a vantaggio del caimano ... la partita non è ancora chiusa.

Nessun commento: