La campagna acquisti dell'ultimo minuto messa in atto dall'Indagato Stupratoredemocrazia ha avuto successo ed un manipolo di deputati che si sono fatti comprare hanno salvato il governo dalla disfatta. Un salvataggio solo numerico e comunque una sconfitta politica la cui consequenza sarà il prolungamento dell'agonia della ex maggioranza di centro destra e purtroppo la disfatta di un paese che, dopo aver perso ogni credibilità internazionale, si avvia sull'orlo della bancarotta. Dopo ormai 8 mesi di stallo e di immobilismo, la situazione politica non cambierà certo dopo questo ridicolo voto di fiducia. Il governo si salva per tre voti e continuerà a non governare il paese la cui crisi si accentua sempre di più. Bankitalia oggi ha lanciato un nuovo allarme: minori entrate fiscali e aumento del debito pubblico che ha raggiunto 1.867 miliardi di euro. Tutto questo significa che le promesse ormai decennali del cavaliere, diminuzione delle tasse, saranno ancora disattese e l'unica riforma che si tenterà di portare a termine sarà quella della giustizia. Una riforma il cui unico obiettivo saraà comunque quello di garantire l'immunità del premier da processi ed eventuale galera. Dopo la suqallida rappresentazione della camera dove negli ultimi giorni si è assitito ad un balletto frenetico di deputati che cambiavano bandiera e padrone, ora vedremo che cosa riserverà ancora la politica di questo paese agli italioti dalle menti annebbiate. Se ne vedranno ancora delle belle a meno che il popolo non scenda in piazza, e per ora gli studenti lo stanno facendo, per mandare a casa una maggioranza incapace di governare.
martedì 14 dicembre 2010
La politica che se ne frega del paese
Etichette:
fiducia,
governo,
opposizione,
parlamento,
politica interna
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
La repubblica delle banane qui.
Posta un commento