L'accordo che sta maturando a danno degli operai della Fiat e' uno dei piu' disastrosi risultati di questo governo. Il paese viene riportato indietro di 60 anni quando non esistevano ne' relazioni sindacal ne' tantomeno i diritti dei lavoratori. Questi sono i reali problemi sui quali si dovrebbero concentrare i partiti di opposizione altro che perdere tempo con le vicende personali del Presidente del Consiglio e con le compravendite di parlamentari. Con la complicita' dei sindacati e del governo, Marchionne, dopo aver portato la Fiat fuori da confindustria, con il ricatto della chiusura delle fabbriche della casa torinese in Italia, sta cancellando i piu' elementari diritti degli operai della Fiat escludendo da qualsiasi trattativa i sindacati che non si adeguano alle sue "non regole" da dittatore e padrone. Gia' Padrone .. un termine che in molti vorrebbero cancellare dal vocabolario delle relazioni sindacali e politiche ma come si vede un termine che torna di attualita' cosi' come e' tornato alla ribalta durante questa legislatura il termine fascismo. Due parole che pensavamo di aver cancellato definitivamente ma che sono ora piu' che mai di attualita' grazie anche alla politica disastrosa del governo Berlusconi. Purtroppo il sindacato si e' fatto abbindolare ed anche la CGIL, che era l'ultimo baluardo a contrastare il nuovo capitalismo prorompente, ha deposto le armi grazie anche alla miopia di Susanna Camusso. Chi sperava che la prima donna segretario del piu' grande sindacato italiano contribuisse a rinvigorire le lotte sindacali e' rimasto completamente deluso. La Susanna ha perso anche l'iccasione che gli studenti le hanno offerto su un piatto d'argento il 21 dicembre scorso chiedendo la proclamazione di una giornata di sciopero generale per scendere in piazza studenti ed operai insieme. La Camusso ha respinto la richiesta dichiarando che non ci sono le condizioni. Se non ci sono in questo momento le condizioni per un grande sciopero generale e' difficile capire quando ci potranno essere. Mentre gli studenti sendono in piazza per tentare di salvare il loro futuroe, i lavoratori, o meglio i loro sindacati, voltano loro le spalle piuttosto che sfruttare questa occasione per dare vita ad un grande movimento di protesta che, con la forza di studenti ed operai insieme, possa finalmente tentare di ribaltare un governo che sta portando l'Italia allo sfacello completo. Con questo accordo capestro si chiude un'epoca storica e si torna indietro di oltre mezzo secolo assestando un'altra potente spallata alle speranze dei giovani. Dopo il decreto Gelmini arriva ora arriva Marchionni che porta la piu' grande industria italiana al di fuori di qualsiasi regola sindacali creando il proprio sistema sul modello americano e tedesco: quello dei contratti aziendali piuttosto del contratto collettivo. Ma fra questi modelli, americano e tedesco, e quello italiano c'e' una piccola ma sostanziale differenza: gli operai hanno stipendi che sono mediamente il doppio di quelli italiani. Ma queste sono quisquiglie per chi guadagna mediamente oltre 20 volte quello che guadagna un operaio della Fiat. L'istruzione ed il lavoro sono le bombe che in questi giorni portano l'Italia ad un'epoca che sembrava ormai dimenticata, un disastro per riparare il quale saranno necessari decenni ammesso che qualcuno abbia la forza di abbattere questa maggioranza scellerata. Questi sono i problemi reali nno certo i problemi giudiziari del presidente del consiglio.
venerdì 24 dicembre 2010
Gelmini e Marchionne: come distruggere un paese
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