mercoledì 18 ottobre 2023

Finanziaria 2023: più che una manovra un raggiro


Ogni anno in questo periodo si discute la manovra finanziaria per l'anno successivo ed ogni anno le polemiche sono inevitabile in quanto il governo in carica solitamente disattende qualsiasi promessa e qualsiasi aspettativa del paese. Purtroppo ormai l'Italia è governata da incapaci che, oltre a far crescere il debito pubblico, non hanno una visione di sviluppo che vada oltre i 6 mesi, l'intervallo di tempo che intercorre fino alle successive elezioni. Il governo Meloni quest'anno ha aggiunto un altro elemento di "soddisfazione" alla manovra: IL RAGGIRO.

Già dalle premesse la Giorgia ha iniziato a prendere per i fondelli il paese dichiarando che: "La coperta è corta (poca disponibilità finanziaria ma .. quando mai la disponibilità è stata sufficiente ?) e quindi sarà necessario spendere "bene" i fondi disponibili". Domanda: perché se la disponibilità fosse stata maggiore si sarebbe potuto anche spendere male i fondi a disposizione che, non dimentichiamolo, provengono dalle tasse degli italiani ? Già in questa premessa c'erano già tutti i presupposti per una presa in giro, che poi si è palesata nei vari provvedimenti.

Partiamo da uno dei più eclatanti raggiri: IL TAGLIO DI 20 EURO DEL CANONE RAI. Mettiamo da parte la promessa elettorale di abolirlo, il taglio è forse una presa per il sedere più grande della non abolizione. La riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro non comporterà una diminuzione dell'introito della Rai e sapete perché ? Semplicemente perché la riduzione dei fondi dovuta alla diminuzione del canone sarà compensata dallo Stato che verserà alla Rai una somma di pari importo. E dove sarà prelevata questa somma ? Dalla fiscalità generale. Quindi i cittadini verseranno un canone di 20 euro in meno ma allo stesso tempo lo Stato preleverà quei 20 euro dalle tasse da loro versate e li girerà alla Rai. 

Altra storia quella della sanità. Meloni si vanta di aver stanziato la più alta cifra mai stanziata da un governo per la sanità. Vero: con i 3 miliardi stanziati si arriverà a 136 miliardi. Peccato che i 3 miliardi siano già stati mangiati dall'inflazione e serviranno solo a coprire le maggiori spese dovute appunto all'inflazione. Insomma i tempi del Covid sono già dimenticati e l'obbiettivo del governo di destra è solo quello di distruggere la sanità pubblica a favore della sanità privata. Il governo ha già dichiarato palesemente che si ricorrerà alla sanità privata per abbattere le liste di attesa per le quali non servono né più fondi né strutture private ma un unico provvedimento: abolire le prestazioni libere professionali all'interno delle strutture pubbliche.

Poi c'è il tema delle tasse. La manovra prevede la conferma del taglio del cuneo fiscale e la tanto decantata revisione delle aliquote Irpef che saranno ridotte da 6 a 4 con un solo piccolo problema: tutti provvedimenti limitati nel tempo al 2024 ma soprattutto approvati in deficit quindi facendo debito. Si tratta della stessa strategia del Canone Rai: ti diminuisco le tasse che però poi ti prelevo attraverso altri canali.

Ed infine la regina di tutte le truffe di questa manovra: il ponte sullo stretto. Nonostante le ristrettezze della finanziaria 2024 il governo non ha saputo bloccare le manie del ministro più incompetente della storia della Repubblica Italiana: Matteo Salvini. Il cazzaro verde ha ottenuto ben 3 miliardi da utilizzare nei prossimi tre anni per iniziare la costruzione del ponte. Quindi si da inizio ad un'opera per la quale attualmente si prevede un costo di 15 miliardi, con solo un quinto dei fondi necessari e che quindi, nel caso davvero si iniziasse la realizzazione, è destinata a bloccarsi. Uno scempio totale.

Ecco questi sono i capisaldi della manovra finanziaria del 2024, ma ci sono altre perle di saggezza (asili nido gratuiti per le famiglie con due figli anche le più agiate, mentre una famiglia che vive in ristrettezze con un solo figlio ... cavoli suoi) più o meno eclatanti (tutta la manovra non è che un bonus considerato che i vari provvedimenti sono limitati al 2024) come la propaganda del governo fascista che spaccia questa manovra come un grande risultato mai raggiunto dai governi precedenti.

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