martedì 15 settembre 2020

Clima avvelenato, superficialità e ignoranza


Sono sempre più frequenti che dimostrano quanto sia avvelenato il clima nel nostro paese grazie anche e soprattutto ad una classe politica che negli ultimi 30 anni ha da una parte messo in secondo piano la scuola e la cultura, dall'altra ha abbassato sempre più l'asticella del confronto e della dialettica politica. Il politico odierno non si ha più remore ad utilizzare qualunque problema o episodio per la propria propaganda scellerata. Che si tratti di salute, di scuola, di episodi razzisti, di violenza gratuita, il politico utilizza tutto per i propri fini e spesso casca in terribili equivoci trascinando con sé orde di ignoranti, analfabeti funzionali molto bravi con le loro tastiere ma meno avvezzi ad usare il cervello. L'episodio di ieri alla riapertura delle scuole è emblematico ed esemplificativo di questo terribile clima.
Si parte dall'ingenuità di una maestra di una scuola di Genova. In quella scuola i famosi banchi arriveranno oggi con un giorno di ritardo e la maestra si era organizzata per fare comunque attività utilizzando le sedie. L'insegnante scatta un foto dove si vedono i bambini gioiosi in ginocchi davanti alle loro sedie che scrivono e disegnano. La maestra invia la foto alla chat dei genitori con l'intento di mostrare loro l'entusiasmo dei bambini nonostante la difficoltà.

E qui entra in gioco il genitore che si erge sopra l'autorità dell'insegnante e interpreta in malo modo quella foto. Subito invia la foto ad un giornale on line di Genova, cioè non chiede spiegazioni alla maestra come sarebbe stato logico ma parte all'attacco. Il giornale naturalmente contatta subito il dirigente scolastico.

Naturalmente la foto arriva anche sullo smartphone del Presidente della Regione Giovanni Toti e naturalmente lui vede subito lo scoop e l'aggancio per la "sporca" propaganda. Non chiama il dirigente ma "semplicemente" lancia un tweet di accuse contro ... naturalmente la ministra Azzolina.

Il sasso è lanciato e subito preso al balzo dai leoni da tastiera che si buttano in rete. Qualche "furbastro" scopre la foto pubblicata udite udite da chi .. "La Nuova Padania" con questo titolo "Amatrice, l'unica scuola d'Italia a non riaprire" e naturalmente si scaglia contro Toti colpevole di aver diffuso una bufala sua una scuola non di Genova.

Il dirigente scolastico alla fine è costretto a emanare un comunicato spiegando che i bambini "non erano maltrattati", che semplicemente con la loro purezza d'animo si erano adattati a lavorare in quella situazione complicata e che erano semplicemente contenti di tornare a scuola.

Che dire se non rimpiangere i tempi in cui:
- le maestre non erano distratte dai loro smartphone, 
- se un genitore sentiva lamentarsi il proprio bambino di aver lavorato in ginocchio magari riceveva anche uno scappellotto per la protesta, 
- i politici facevano i politici e si confrontavano su problemi seri
- i leoni da tastiera ancora usavano carta e calamaio e non avevano tempo da perdere con queste bischerate



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