giovedì 15 marzo 2018

La scelta degli elettori


Il tema ricorrente in questi giorni di chiacchiere dopo il voto è il seguente: lo hanno scelto gli elettori. Un tema usato a sproposito da tutti, vincitori e vinti, e che segue il cannovaccio della campagna elettorale. Prima del voto promesse a gogò anche difficilmente auttuabili, dopo il voto dichiarazioni sulla presunta "investitura" da parte degli elettori o come formazione di governo o come formazione di opposizione. Il M5S non intende trattare su niente, programma e ministri, perché lo hanno scelto gli elettori, la Lega vuole Salvini presidente del consiglio perché lo hanno scelto gli elettori, il Pd sta all'opposizione e se ne frega perché lo hanno scelto gli elettori e via di questo passo e su questa strada che ci potrebbe portare nevitabilmente a nuove elezioni. In realtà gli elettori non hanno scelto un bel niente, hanno semplicemente stilato una classifica dove il M5S è il primo partito, il PD il secondo, la Lega il terzo e Forza Italia il quarto e a scendere altri. Il sistema elettorale, finto maggioritario ma in realtà proporzionale, non ha decretato altro che questa classifica, le stesse coalizioni valgono meno di niente, ed un governo sarà possibile solo per chi riuscirà a formare una maggioranza. La nostra Costituzione, che nonostante gli anni del maggioritario nessuno ha cambiato, prevede che sia il Capo dello Stato a indicare il presidente del consiglio sulla base di ciò che emergerà durante le consultazioni. Qualsiasi governo è possibile fra le forze politiche che riusciranno ad avere la maggioranza in parlamento e nessuno è indispensabile a discapito dei voti assegnati dagli elettori e soprattutto nessuno può nascondersi dietro l'affermazione: lo hanno scelto gli elettori. Gli elettori non hanno scelto né chi deve governare né chi deve stare all'opposizione, e la formazione o meno di un governo sta nelle mani dei vari partiti che con la loro intransigenza dimostrano ancora una volta di non avere capito niente o quasi del messaggio scaturito dalle elezioni. Chiunque avesse intenzione di governare deve per forza cercare accordi con altri schieramenti, ma per fare accordi è necessario naturalmente cedere qualche pezzo del proprio programma e incamerare pezzi altrui dimsotrando di non essere solo dei poveri politicanti che giocano sulla pelle altrui.

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