martedì 19 settembre 2017

A proposito di bufale: quella del "candidato premier"


Questa è l'epoca della lotta alle notizie false diffuse in rete, purtroppo le falsità e le così dette bufale non circolano sono attraverso la rete ed i social network. Esistono notizie false molto più pericolose diffuse dalle istituzioni. Più pericolose perché le bufale della rete sono facilmente individuabili: è sufficiente spendere un pò di tempo nella rete per scoprire o quanto meno mettere in discussione la veridictà di una notizia. Molto più subdole è pericolose sono quelle "ripetute" come un mantra in modo tale che alla fine finiscono per essere considerate vere, se poi il tam tam proviene dalle istituzioni o dai partiti politici (coloro che in questi giorni vorrebbero combattere appunto le falsità della rete) è molto più complicato smontarle. Quella che circola in questi giorni ma che la politica diffonde da qualche decina di anni, più o meno da quando si è passati al maggioritario, è quella relativa al "candidato premier" che ogni partito si appresta a schierare alle prossime elezioni. Intanto precisiamo che in Italia non esiste il premier ma esiste il presidente del consiglio che è una figura diversa soprattutto per un aspetto fondamentale: il premier è eletto direttamente dal popolo, il presidente del consiglio nella nostra repubblica costituzionale è nominato dal presidente della repubblica e, per governare, deve ottenere la fiducia del parlamento. Ecco allora che tutte le volte che un politico afferma che "quel presidente del consiglio non è stato eletto da nessuno" dice una cosa vera ma che è totalmente prevista dalla nostra Costituzione e quindi niente di scandaloso. Gli ultimi due governi con a capo un personaggio un "non eletto" sono stati quelli con presidente del consiglio Monti e poi Renzi, entrambi nominati dal presidente della repubblica ed entrambi hanno ottenuto la fiducia del parlamento per cui sottolineare che né Monti né Renzi siano stati eletti non ha alcun senso. In questo periodo che ci stiamo avvicinando alle prossime elezioni politiche quasi tutti i partiti si affannano a "nominare" quello che chiamano il loro candidato premier. Nella Lega si è autonominato Salvini, nel Pd è nominato per statuto il segretario del partito e quindi Matteo Renzi, nel M5S (perfino loro sono complici di questa falsità) sarà probabilmente eletto Di Maio, Forza Italia (la prima forza politica ha lanciare questa bufala) si aspetta di poter nominare ancora Berlusconi. Tutta fatica inutile perché dopo le elezioni potrà accadere di tutto soprattutto con la legge elettorale proporzionale attualmente in vigore. L'attuale legislatura rappresenta un esempio lampante di quanto può accadere e di quanto sia falsa la nomina di una candidato premier. Il Partito Democratico, che ha vinto se pur di poco le elezioni del 2013, aveva in Bersani il proprio candidato premier, bene Bersano non ha mai ottenuto un vero incarico e in questa legislatura si sono succeduti tre governi sostenuti da coalizioni diverse da quelle che si erano presentate alle elezioni ed un governo addirittura guidato da un non parlamentare (Matteo Renzi). Insomma quella del candidato premier è di fatto una bufala istituzionale e dispiace che anche il nuovo movimento, il M5S, che appunto doveva rappresentare il nuovo modo di far politica, abbia alla fine ceduto alla retorica di questa candidatura ingannando i propri sostenitori. Tralasciando la farsa delle votazioni on line con, di fatto, un solo candidato, il futuro eletto (probabilmente Luigi Di Maio) molto presumibilmente potrebbe non arrivare mai alla guida di un governo. Non si vede attualmente come un governo M5S possa ottenere la fiducia di altri partiti loro che sono contro tutti e tutto oltre a non accettare alleanze con alcuno. Insomma il tam tam del candidato premier è di fatto la madre di tutte le bufale che irride addirittura la Carta Costituzionale, difficile pensare che coloro che sostengono questa falsità, praticamente tutti i partiti, pretendano di varare norme per garantire la veridicità delle notizie pubblicate sul web.

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