mercoledì 9 marzo 2016

Renzi ha distrutto anche l'istituto delle primarie


Chi segue un pò questo blog sa che non sono mai stato un fan del Partito Democratico, più che un partito un grande carrozzone sul quale fin dalla sua nascita sono saltati personaggi di varia provenienza politica che mai avrebbero trovato un punto d'incontro. L'obbiettivo era quello di dare vita ad una grande formazione per sconfiggere Berlusconi anche se poi il primo risultato ottenuto fu la caduta del governo Prodi e la riconsegna del paese in mano all'odiato nemico. La trovata delle primarie per eleggere il segretario del partito o il candidato premier fu l'unica innovazione veramente democratica che il carrozzone riuscì ad elaborare ed a mettere in pratica, infatti le prime primarie furono un successo di partecipazione. Poi arrivò Renzi che dopo la prima sconfitta a vantaggio di Bersani ed il fallimento di quest'ultimo alle elezioni politiche del 2013, riuscì a far cambiare le regole delle primarie consentendo a chiunque di andare a votare. Il suo disegno era chiaro ed abbastanza esplicito: catturare voti a destra per arrivare prima alla segreteria poi al governo e spostare definitivamente l'asse del partito verso il centro destra. Da quel momento in poi le primarie del Partito Democratico sono diventate una grande buffonata e peggio ancora un momento di grandi imbrogli e pasticci. Consentire a tutti di andare a votare ha portato al reclutamento di truppe di stranieri in alcuni casi fino ad arrivare all'elemosina di 1 euro per convincere il malcapitato di turno ad entrare in quella cabina per esrpimere il proprio voto. Casi al limite della legalità ma anche casi veramente di uno squallore unico come quelli avvenuti a Roma. Alle primarie per il candidato sindaco della capitale alcune migliaia di persone sarebbero entrate nella cabina versando il proprio contributo di 1 euro per poi deporre una scheda bianca o nulla. A quale scopo se non quello di gonfiare dei numeri che già si sapevano risicati rispetto alle precedenti primarie ? Ed ora si aprono le solite discussioni fra i renziani con i paraocchi che difendono l'indifendibile e tutto il resto del panorama politico, discussioni che sviliscono un istituto come quello delle primarie di alta democrazia ma solo se fatte con una semplice regola: votano solo gli iscritti al partito ed almeno con due anni di iscrizione (perché si sa siamo in Italia e far iscrivere un gruppo di cinesi ci vuole un attimo). Ma la serietà non fa parte del DNA del Partito Democratico.

1 commento:

Berica ha detto...

Forse è questo il vero motivo per cui si definiva "rottamatore"...