domenica 16 agosto 2015

Ma sto' PIL che rottura di scatole ...


E' sempre più difficile se non impossibile ascoltare un'analisi seria ed approfondita dei fatti delle informazioni che giungono a getto continuo anche nei periodi dell'anno che dovrebbero essere dedicati alle vacanze ed al riposo. Ma questo è il risultato dell'era dell'informazione e della comunicazione (anche se poi di comunicazione vera e propria se ne fa molto ma molto poca): una rondine fa due gocce di pipì invece di una e la notizia immediatamente corre sul filo in tempo reale. Notizie che una volta non arrivavano mai alla massa ma che rimanevano circoscritte agli addetti ai lavori, oggi sono di dominio pubblico in pochi secondi dalla loro nascita. Questa overdose di informazione provoca di consequenza anche un'analisi della stessa superficiale e spesso inadeguata anche nel caso di dati che sono importanti e che meriterebbero approfondimenti di ben altro tenore soprattutto da parte di coloro che hanno la responsabilità delle sorti del paese. Il commento è spesso lasciato ad un tweet, 140 caratteri, che finisce per lanciare un messaggio di approvazione o di critica che dipende dall'area politica di appartenenza, maggioranza od opposizione. E' accaduto anche in occasione della comunicazione del Pil del secondo trimestre del 2015 che ha segnato un +0.2%. Tweet di approvazione da parte del Pd-Ncd, tweet di disapprovazione da parte di tutti gli altri all'opposizione, ma i tweet sarebbero tranquillamente intercambiabili a responsabilità opposte. Nessuno comunque che porti a supporto della critica o dell'approvazione uno straccio di giustificazione o di analisi, nè da una parte nè dall'altra. Così il tutto rimane relegato a messaggi senza senso che non forniscono alcun elemento a supporto di una tesi o dell'altra. E' abbastanza chiaro che un Pil del +0,2% è deludente se pur nella crisi generale considerato che anche Francia e Germania hanno avuto dei risultati al di sotto delle attese, ma soprattutto è indicativo di una politica economica assente da parte del governo. Anche perché se quel dato fosse epurato da due fattori come il considerare nel calcolo del Pil i proventi della prostituzione, del traffico di droga e di attività illegale oltre al deprezzamento del petrolio, sicuramente avremmo avuto un Pil negativo. Il +0.2% non è certo dovuto a qualche politica economica mirata ma a condizioni contingenti indipendenti dalla volontà del governo. D'altra parte che cosa ha fatto il governo in questi mesi in ambito economico ? Unico intervento 80 euro a 10 milioni di lavoratori che fra l'altro non facevano parte delle categorie più disagiate quelle dei disoccupati, dei precari sfruttati a 4 euro l'ora o dei pensionati con pensioni minime, 80 euro che non sono serviti a niente se non a raccogliere qualche milioni di voti per le elezioni europee. A parte questo il buio assoluto e quindi l'economia è stata lasciata a se stessa e la crescita limitata è dovuto semplicemente all'inerzia di fattori esterni e non pilotati e guidati dal governo. Se davvero non si farà qualcosa di importante con le notizie che arrivano dalla Cina .... saranno ancora dolori .... altro che cinguettare con gli smartphone.

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