mercoledì 13 dicembre 2023

Cop28: autorizzata la distruzione del pianeta .. e l'Italia ? Non pervenuta anzi fuggita

 


L'ennesima conferenza sul clima si conclude con il solito libera tutti per la progressiva distruzione del pianeta. D'altra parte organizzare una conferenza sul clima a Dubai, con la presidenza dell'Arabia Saudita produttrice di petrolio, non poteva che concludersi in un modo disastroso prorogando l'abbandono dei combustibili fossili al 2050, se ci arriveremo al 2050. E' stata coniata anche un'altra espressione per sancire il disastro totale di questa conferenza che produce più inquinamento che risultati verso una vera e propria transizione ecologica. L'espressione non è più abbandono ma .. ALLONTANAMENTO dalle fonti fossili che quindi molto probabilmente saranno abbandonate solo quando si saranno esaurite o quando il pianeta sarà distrutto definitivamente. Il tutto mentre il 2023, prima ancora che sia terminato, è stato l'anno più caldo di sempre da quando sono attive le registrazioni delle temperature, quindi più orbi di così si muore.

E l'Italia ? Dopo l'intervento delLA presidente del consiglio che ha dichiarato di essere contraria ad una "transizione ecologica ideologica", senza spiegare il significato di questa baggianata, quale ruolo ha avuto il nostro paese che, sempre secondo LA presidente del consiglio, ha ormai raggiunto una credibilità internazionale senza precedenti ? Non pervenuta ... anzi fuggita proprio prima della conclusione della conferenza. Picchetto Fratin, ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, è totalmente incompetente in materia non essendosene mai occupato nella sua vita professionale incompetente in quanto non si è mai occupato di clima nella sua vita professionale. Il ministro se n'è andato prima della conclusione della conferenza alla quale ha partecipato come "ascoltatore" non avendo la minima conoscenza della lingua inglese. Ma da un governo negazionista, sul clima ma non solo, che cosa ci si poteva aspettare ? Niente di più. Si manda a rappresentarci un settantenne che per la prima volta in vita sua sente parlare di problemi ambientali. Un vizietto della destra quando arriva al governo: Berlusconi nominò ministro dell'Istruzione niente meno che Maria Stella Gelmini che fino a quel momento aveva fatto la guardia parchi. Il suo provvedimento più noto fu la cancellazione della geografia come materia di studio alle scuole superiori.



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