sabato 11 giugno 2022

Classe politica cialtrona e inadeguata

 


Domani si andrà al voto per un referendum sulla giustizia voluto dalla Lega e dai radicali e molto probabilmente non si raggiungerà il quorum necessario del 50% degli aventi diritti al voto affinché il referendum sia valido. Purtroppo molti rappresentanti delle istituzioni e molti organi di informazione, non ultima la televisione pubblica, si sono spesi in questi ultimi giorni al fine di agevolare gli elettori a non esercitare un diritto sacrosanto di una democrazia, quello del voto. Le giustificazioni più accreditate rispetto a questa soluzione, quella del non voto, sono due: i quesiti sono per lo più al fuori della portata del cittadino medio (che quindi la politica e l'informazione ritiene un perfetto imbecille incapace di informarsi), la Costituzione prevede il non voto. Tutte ragioni sacrosante se non fosse che non esercitare un diritto per il quale a suo tempo hanno sacrificato la propria vita migliaia di persone è un atto irresponsabile, ipocrita che offende la memoria della nostra storia. Certo i padri costituenti hanno previsto l'astensione come un atto non illegale, ma se qualcuno di loro potesse tornare in vita e rendersi conto dello stato della nostra democrazia molto probabilmente si pentirebbe di quella scelta. 

E' vero che abbiamo una classe politica inadeguata e cialtrona, incapace di mettere in campo una riforma essenziale e critica per la vita democratica di un paese come quella della giustizia, ma se rinunciamo a esprimere il nostro voto proprio su una questione come quella sottoposta all'attuale referendum non si fa che certificare tale inadeguatezza ed alzare bandiera bianca. C'è un semplice modo per DAVVERO protestare contro questa inadeguatezza: andare al seggio prendere le schede dei referendum e mettere una bella croce sui NO. Un NO sarebbe come a dire alla politica: queste sono questioni delle quali dovete occuparvi voi. Senza contare che poi almeno due dei cinque quesiti referendari sono veramente osceni e non andare a dire NO sarebbe come dire fate come vi pare.

Il primo riguarda la legge Severino "Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi" l'unico strumento in Italia per evitare che persone con sentenze definitive possano essere elette in parlamento o altri organismi elettivi". Naturalmente al centro destra ancora brucia che Berlusconi sia stato estromesso dal Senato proprio grazie a questa legge di civiltà.

Il secondo riguarda la custodia cautelare che il referendum prevede di eliminare. Il problema non sarebbe tanto eliminare la custodia cautelare quanto fare in modo di accelerare i processi ed evitare che persone rimangano in carcere per tempi lunghi senza che si celebri il processo. Sarebbe come dire che poiché ci sono molti evasori allora si eliminano le tasse. ù

Il vero problema della giustizia in Italia sono le lungaggini processuali e questi referendum non servono assolutamente a niente, meno che meno a risolvere i problemi della giustizia in Italia. La soluzione però non è rinunciare al voto, non ragioniamo con il paraocchi e senza una prospettiva a lungo termine. Qualcuno domani potrebbe dirci che poiché ormai a votare si reca una minoranza dei cittadini, le consultazioni di qualsiasi genere sono abolite. 

Andate a votare e se non sapete perché votate semplicemente NO ma NON RINUNCIATE AD UN DIRITTO SACROSANTO PER LA DEMOCRAZIA.

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