domenica 18 ottobre 2020

Ritardi cronici, ritardi estivi e i soliti furbetti ... ed il Covid brinda

 


Dopo le bisbocce estive e le imbriacature di ottimismo propinate da una parte di presunti esperti virologi che non guardavano oltre il loro naso, eccoci di nuovo in piena bufera da epidemia Covid-19 con le strutture sanitarie di nuovo in affanno. Al 31 agosto avevamo 1288 ricoverati e 94 in terapia intensiva, al 30 settembre siamo passati 3047 ricoverati e 280 in terapia intensiva, oggi al 18 ottobre registriamo 7131 ricoverati e 750 in terapia intensiva. Una crescita esponenziale che ci riporta ai mesi di marzo aprile se non ad una situazione ancora peggiore (in 15 giorni abbiamo avuto quasi 1000 decessi). Che cosa è cambiato dai mesi del lockdown ? Presto scopriremo che è cambiato poco o niente. D'altra parte un paese massacrato da 30 anni a questa parte, soprattutto nella sanità, nella scuola e nei servizi in generale, potevamo pensare potesse essere rimesso in sesto in pochi mesi per affrontare la seconda e più pericolosa ondata ? Sicuramente no ma allo stesso tempo impiegare i mesi estivi per polemizzare sui banchi e non preoccuparsi di potenziare le strutture sanitarie o il trasporto pubblico non poteva che portarci alle condizioni attuali con il conteggio giornaliero di nuovi contagi (per ora intorno ai 12000), dei nuovi ricoveri (circa 500) e dei nuovi decessi (circa 70 al giorno). Ora si cerca di correre ai ripari con provvedimenti tampone per non tornare alla chiusura totale che appare difficile da scongiurare. Anche grazie ai soliti "furbetti" italiani che trovano sempre il modo per cercare di aggirare una legge. Il governo decide la chiusura di bar e ristoranti alla mezzanotte ? Il furbo gestore chiude a mezzanotte e riapre alle una di notte (successo a Bologna e Catanzaro). Il governo ferma le attività sportive di contatto amatoriali ? Bene il gruppetto di amici tira fuori qualche euro e si iscrive ad un ente dilettantistico affiliato al Coni e le partitelle settimanali di calcetto sono assicurate. Che poi che senso ha vietare ad un gruppo di amici le partitelle al caletto quando poi le società sportive dilettantistiche possono continuare i loro tornei di calcio e di rugby. Questi sono gli italiani, quelli che si lamentano della burocrazia salvo poi ingegnarsi in qualsiasi modo per aggirare una semplice legge che prevede la chiusura dei locali pubblici ad una determinata ora. Immaginate che cosa si può arrivare a pensare o fare per aggirare un concorso o un appalto pubblico. La burocrazia nasce da qui: dalla mancanza di senso civico dei cittadini oltre da una classe politica inadeguata perfino a scrivere leggi. 
Il Covid per ora ha avuto la meglio e non solo in Italia come si sta osservando, ma una società basata sul profitto, sullo sfruttamento, che non può permettersi un mese di blocco totale per difendersi da un epidemia, è una società nella quale il virus sguazza e la fa franca. 

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