lunedì 15 aprile 2019

Il fascismo del terzo millennio



Fanno tenerezza tutti quei giornalisti che alla domanda "Ma Salvini è fascista", si perdono in giustificazioni arrampicandosi sugli specchi per emettere la loro sentenza "No no no Salvini non è fascista". Cari signori, spiace dirlo ma Salvini è il prototipo del fascista del terzo millennio. Certo non ci si può aspettare che indossi la camicia nera o verde, che proponga marce su roma (anche se in passato lui ed i leghisti le hanno evocate in più occasioni), o che scenda in piazza insieme ad i suoi amici verdi con il braccio teso. Certo che no, ma il suo fascismo anche se diverso nella forma ha le stesse radici nella sostanza. Salvini non va a cercare i suoi oppositori casa per casa per propinare olio di ricino, ma quello che fa sui social non è certo diverso per significato. Come classificare i suoi post, che sbeffeggiano e tentano di ridicolizzare i propri oppositori, se non di stampo fascista ? Che differenza c'è fra propinare olio di ricino oppure pubblicare una foto di due manifestanti donne lasciandole alla gogna social più barbara e sessista ? Nessuna la sostanza è esattamente la stessa. Come giudicare il suo disprezzo per una festa come il 25 aprile data che ha sancito la liberazione dell'Italia dal fascismo e dal nazismo se non come una delle tante esternazioni di stampo fascista ? Il 25 Aprile è una festa che ha segnato la nascita della democrazia, della repubblica italiana e della Costituzione: tutti quegli elementi che consentono oggi ad un personaggio come Salvini di stare al governo pur non essendone degno. E come giudicare i suoi legami con i fascisti di Casapound o il suo fraternizzare con pregiudicati e condannati se non come una rappresentazione della sua anima fascista ? Che natura può avere un provvedimento come quello della legittima difesa, che certifica l'impotenza dello Stato nel combattere la delinquenza e soprattutto l'assoluta non intenzione di rafforzare lo Stato stesso demandando al cittadino la ricerca della propria sicurezza, se non come un provvedimento di stampo fascista ? E che dire del razzismo più becero di questo ministro che è sempre pronto a stigmatizzare ogni minimo atteggiamento discutibile di un qualsiasi immigrato di colore per poi passare sopra su qualunque malefatta compiuta dall'uomo bianco, un razzismo insito e ben integrato con il fascismo.
Un fascismo che trasuda da ogni suo post, da ogni sua parola scritta o pronunciata, da ogni sua foto postata in maniera inconsulta. Senza se e senza ma .... basta con questo buonismo sulla figura del ministro dell'interno ... è un ministro la cui politica si rifa al fascismo più buio.

Nessun commento: