
domenica 28 dicembre 2008
Israele: la storia non insegna

lunedì 22 dicembre 2008
Non basta una forte maggioranza per governare ...

venerdì 19 dicembre 2008
Il vero rinnovamento del PD: sciogliere il partito

domenica 14 dicembre 2008
Il governo dei proclami

"I discorsi li porta via il vento .." si dice nella mia città e di discorsi, chiacchere, polemiche, proclami questo governo ne fa largo uso, una specie di strategia politica quello di annunciare o proclamare una riforma o un provvedimento che poi regolarmente non si farà. Un modo come un altro per buttare fumo negli occhi. E' successo con la riforma della scuola, rientrata senza copo ferire, sta succedendo con la crisi economica dove ogni giorno si proclama un intervento ma che rimane sempre nelle intenzioni. Insomma se si governasse un paese solo con le chiacchere il nostro governo sarebbe il migliore che si possa immaginare. I provvedimenti reali alla fine quali sono stati ? Quattro non di più.
L'abolizione dell'Ici per altro già avviata da Prodi ma Berlusconi ha voluto estenderla a tutti lui compreso siamo o non siamo un paese democratico.
Gli aiuti all'Alitalia, ma anche qui Prodi ci aveva pensato lasciando in eredità al cavaliere un regalo da 300 milioni di euro per la compagnia di bandiera.
Il lodo Alfano per tenere fuori dalle grinfie della giustizia sempre il cavaliere, il politico maggiormente inquisito al mondo.
La punizione dei dipendenti pubblici con la sottrazione di denaro dal loro stipendio per ogni giorno di malattia.
Ecco questi sono i maggiori interventi del governo in questi 8 mesi di legislatura. Non ho citato la social card o meglio la carity card perchè pensare di aiutare gli oltre 65enni con 40 euro al mese credo che sia una semplice presa in giro.
Per la crisi economica non si è fatto assolutamente niente ma il Presidente del Consiglio ha detto piu' volte negli ultimi giorni che la crisi è solo psicologica e quindi sono gli italiani i responsabili di questa crisi perchè hanno ridotto drasticamente gli acquisti. "Riprendete a consumare" ha invitato il cavaliere ... e gli italiani rispondono "Con quali soldi consumiamo ?" "Con quelli risparmiati dall'Ici" risponde il governo ... senza considerare che quei soldi già se ne sono andati per poter fare qualche gita domenicale in auto considerati i costi della benzina in estate.
Per il resto solo proclami a cui si aggiunge quello del supernano Brunetta che ora, nel tentativo di recuperare ancora qulche soldo, propone di far lavorare le donne fino a 65 anni .. nel nome della parità fra uomo e donna nel nostro paese. Ma che bravo. E se nel nome della parità mandasse in pensione noi maschietti a 60 anni invece che a 65 ? L'obiettivo sarebbe raggiunto ugualmente.
venerdì 12 dicembre 2008
Mestro unico ... dietro front !

I giornali lo sussurrano, le televisioni sorvolano ma è indubbio la ministra della pubblica distruzione cede alla pressione della piazza, dopo aver fatto passi indietro sull'università ora ne fa alcuni anche sulla scuole elementari e superiori. Niente maestro unico o meglio solo a discrezioni delle famiglie il che equivale a dire che il maestro unico non ci sarà ma lei scarica questa decisione sulle famiglie. Una mossa da piccola furbetta, ma un'ulteriore sconfitta nel suo tentativo di distruggere la scuola pubblica. Certo rimangono ancora i tagli ma alla fine dei conti saranno meno drastici di quelli che sono stati sbandierati ai quattro venti. Anche per la scuola media superiore tutto slitta di due anni, insomma questo governo in quanto a fatti fino ad ora ne ha portati a termine uno solo: il famoso Lodo Alfano per mettere al riparo il suo Presidente del Consiglio da eventuali ulteriori problemi con la giustizia. Nella scuola lentamente e nel silenzio tutto rientra, mestro unico, tempo pieno, riforme di varia natura e via dicendo e questo è un primo importante risultato delle lotte di questi giorni. Forse la Gelmini si rende conto che tanti maestri sono meglio di uno solo ... nel mucchio uno adatto a lei lo trovera' ... forse.
venerdì 5 dicembre 2008
Cari studenti ... avete sbagliato tutto

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