giovedì 14 ottobre 2021

Donna, mamma, cattolica (finta) e anche Mussolini in gonnella

 


Ieri si è svolto alla camera lo scontro fra una dei responsabili dei disordini di sabato scorso alla CGIL, Giorgia Meloni, ed il ministro dell'interno Luciana Lamorgese. In realtà sabato 9 ottobre c'è stato un salto di qualità nella "guerra" contro i vaccini ed il green pass, una guerra alimentata dai partiti di destra (Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia) ormai tutti palesemente fascisti dopo che si sono schierati contro lo scioglimento di Forza Nuova, il braccio armato dei simpatizzanti del ventennio. Forse Giorgia Meloni non si aspettava la mozione di Pd e M5S che chiedeva la messa al bando, secondo la Costituzione e la legge Scelba sempre disattesa, e quindi ieri ha dovuto vestire i panni di quella che attacca il governo per non aver saputo prevenire e impedire l'attacco alla sede della CGil, ma l'anima nera della nuova mussolini in gonnella è comunque saltata fuori sia nei modi che nei contenuti. Il salto di qualità si può riassumere in tre punti.

La protesta scellerata guidata dalla destra contro i vaccini ed il Green Pass ha superato ogni limite. Indire manifestazioni contro il vaccino e l'uso della carta verde è quanto di più incomprensibile e fuori da ogni logica si possa immaginare. I dati dimostrano che i vaccini sono un'arma irrinunciabile contro la pandemia che tormenta il mondo da quasi due anni, opporsi ai vaccini è come manifestare a favore del virus che ci ha tenuti chiusi in casa per mesi. Ma ancora più scellerato e criminale è manipolare una simile manifestazione per andare a devastare la sede di un sindacato con l'obiettivo poi di occupare i palazzi delle istituzioni. Uno dei tanti segnali di arretratezza di questo paese: si è passati dal in meno di 40 anni dal popolo che manifestava per essere vaccinato (in occasione dell'epidemia da colera di Napoli) a manifestare contro il vaccino per un virus che ha provocato milioni di morti. 

La polizia ha ancora una volta dato dimostrazione di quello che è: un organo di stampo destrorso. La storia italiana è costellata di episodi nei quali il comportamento della polizia è quanto meno controverso: tanto irreprensibile e a volte criminale (come nei fatti del G8 di Genova) quando le manifestazioni sono di stampo anarchico o provenienti dall'area di sinistra del paese, quanto accondiscendente quando le stesse manifestazioni sono indette da aree della destra italiana, parlamentare o extra parlamentare. Quindi il comportamento di sabato 9 ottobre non rappresenta nessuna novità per chi ha vissuto gli anni 60-70-80 e non solo. Sabato scorso gli organi di polizia hanno quasi scortato circa 3000 manifestanti per due chilometri e mezzo fino alla sede della CGIL senza intervenire e senza opporsi alla devastazione che ne è seguita. In questo la donna, la mamma, la cristiana (falsa) ha ragione peccato che nel suo atto di accusa vesta poi i panni della Mussolini in gonnella strillando, strabuzzando gli occhi, e non puntando il dito contro i fascisti suoi amici.

La ministra dell'interno Lamorgese ci ha messo il carico nel suo intervento a difesa dell'azione della polizia. Ma non poteva portare scusanti accettabili: la polizia ha sempre trattato con un occhio di riguardo le manifestazioni di destra, che cosa ci si aspettava facesse sabato scorso ora che nel governo sono presenti due partiti di stampo fascista, Lega e Forza Italia, che dopo la devastazione da parte di Forza Nuova della sede della CGIL, si oppongono allo scioglimento del movimento neofascista ? E la Lamorgese ha avvallato questo comportamento portando una giustificazione "pericolosa" che dimostra la collusione delle forze dell'ordine con i neo fascisti: il ministro ha detto che "non era possibile" intervenire per non causare altri disordini. E quindi la polizia per ordine del ministro ha fatto da scorta ai criminali che sono andati a devastare la sede del sindacato e che avrebbero voluto anche entrare a Montecitorio e a Palazzo Chigi. Anche questo aspetto ha sottolineato la Mussolini in gonnella con gli occhi a palla, ma sempre dimenticando che a queste manifestazioni si arriva grazie alle spinte violente sue, di Salvini e di Forza Italia, i veri mandanti di quanto accaduto.

Ciò che fa specie e che porta il paese in uno dei periodi più bui della sua storia, è la considerazione che tutto questo accade non per il lavoro che stenta a ripartire, non per i diritti dei lavoratori che non esistono più, non per aumentare la qualità della vita del paese ma solo per ragioni ideologiche verso la battaglia contro una delle peggiori pandemie che ci abbia mai colpito e verso gli strumenti che abbiamo incredibilmente a disposizione per combatterla. Un atteggiamento criminale e irrispettoso verso le decine di migliaia di morti, verso le persone che sono in difficoltà a causa del virus, verso il paese intero che si ritrova dopo 70 anni a combattere con il fascismo.

Ultima annotazione: Salvini e Meloni che sostengono chi protesta contro i vaccini .... sono a loro volta vaccinati ... e questo la dice lunga su quanto si prendano gioco del paese intero.

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