sabato 29 maggio 2021

Italia: il paese del "Non deve più accadere"

 


Quante volte in occasione di un evento tragico, nel quale qualche persona ha perso la vita, abbiamo sentito dire e affermare "Eventi di questo tipo non devono più accadere" oppure "Non si può morire a causa di questi eventi" ? Diciamo sempre. Ed in effetti quell'evento non accade più fino al successivo e siamo punto e a capo. Tanto per ricordare alcuni degli ultimi: il crollo della casa dello studente all'Aquila in occasione del terremoto, la valanga sull'albergo in Abruzzo, il crollo del ponte di Genova ed ultimo in ordine di tempo la tragedia della funivia del Mottarone (un elenco riduttivo di eventi tragici avvenuti nel nostro paese). Tutti eventi nei quali sono deceduti decine di persone e sono decedute a causa dell'incuria o nella manutenzione delle strutture o addirittura, come nel caso della funivia, nella manomissione da parte dell'uomo per non procedere alla manutenzione stessa dell'impianto. Le cause hanno comunque un denominatore comune: il profitto o nel realizzare un'opera senza i requisiti richiesti dalle normative o nel trascurarne la manutenzione in quanto troppo dispendiosa in termini economici e di mancati guadagni. Il ponte Morandi e la funivia del Mottarone ne sono classici esempi. Il crollo del ponte Morandi si sarebbe evitate se la società Autostrade avesse effettuato una corretta manutenzione che probabilmente avrebbe richiesto la chiusura del ponte per un certo periodo, il crollo della funivia del Mottarone è stato addirittura causato da una manomissione dei freni di sicurezza per evitare appunto il fermo della funivia stessa. Risultato: tragedie che causano morti, causano dolore, meraviglia, sbigottimento e promesse sistematicamente disattese e dimenticate fino alla prossima tragedia. In questo paese funziona così. L'Italia va avanti grazie ad una maggioranza di cittadini onesti che svolgono il proprio lavoro a volte anche oltre i compiti stabiliti dalla legge, ma poi gli sforzi di questa maggioranza di persone sono vanificati da un manipolo di "furbetti" presenti in ogni angolo della vita sociale, economica e culturale del paese. La furbizia parte sempre dal basso dove si manifesta in attività di piccolo impatto ma poi il livello diventa sempre più elevato fino ad arrivare ad imprenditori che gestiscono impianti o infrastrutture come funivie, autostrade, ferrovie e similari. E' di queste ore la notizia che nella lotteria degli scontrini si sono messi in luce un manipolo di furbetti che, con la complicità di commercianti e/o esercenti, quando devono effettuare un pagamenti di qualche decina di euro suddividono l'importo in più transazioni in modo da scalare la classifica degli scontrini: invece di pagare 20 euro di benzina in un'unica soluzione si effettuano 20 pagamenti da 1 euro ciascuno. Se esistono "furbi" di questo tipo per partecipare ad una lotteria dove si possono vincere 1500euro, pensate che non possano esistere "furbi" che si prestano a manomettere impianti per risparmiare qualche milione di euro ? Questa è l'Italia e questo è il paese che davvero si pensa di risollevare con circa 200 miliardi del Recovery Fund ? Se non si cambiano le teste e non si eliminano una volta per tutte i furbi, vedrete che fine faranno quei quattrini e già ne abbiamo avuto le avvisaglie: un politico fra i più "furbetto" con un consenso ormai del 1/2% ha fatto cadere un governo per consentire a tutti i partiti di mettere le mani sulla mangiatoia dei 200 miliardi. Unica che è rimasta fuori è la fascista Meloni, ma qualcuno metterebbe la mano sul fuoco che lo abbia fatto per onesta e non per qualche altro calcolo politico ?

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lunedì 24 maggio 2021

Figliuolo: il generale che metteva cazzate nei propri cannoni

 


Nel 1967 i Giganti portarono a Sanremo il pezzo "Proposta" meglio conosciuto per l'incipit che citava "Mettete dei fiori nei vostri cannoni", uno slogan proveniente dal movimento pacifista nato begli USA. Erano i tempi della contestazione che partendo dagli Stati Uniti contro la guerra in Vietnam, si diffondeva poi in tutta Europa. Purtroppo quel movimento poi si sfarinò senza portare a risultati duraturi nel tempo. Oggi in Italia abbiamo da tre mesi un generale dell'esercito italiano che gira per il paese con i suoi cannoni che sparano cazzate a profusione. Ma dopo tanta sparate a salve finalmente il bersaglio è stato centrato: quello delle 500mila dosi di vaccino somministrate ogni giorno. Un obiettivo che doveva essere raggiunto a metà marzo ma poi spostato di settimana in settimana dal generale che ogni giorno andava dichiarando: "La settimana prossima somministreremo 500 mila dosi al giorno". Dopo due mesi da quel fatidico 15 marzo, si è finalmente raggiunto l'obiettivo e questa settimana si è arrivati alle 503mila dosi giornaliere. Purtroppo il generale con il petto coperto di medaglie si è scontrato con un problema cronico della sanità italiana: le regioni. La scellerata riforma che assegnò alle singole regioni la gestione della sanità italiana ha presentato il conto ed oggi si raccolgono le ceneri. Il generale invita le regioni a rispettare il piano vaccinale, lo stesso piano messo a punto dal governo Conte, e le regioni continuano imperterrite ad agire di testa propria ma senza che nessuno possa fare niente perché è la Costituzione che lo consente. E così mentre Figliuolo dice agli italiani che dovranno organizzare le loro vacanze in base alle date di vaccinazione, Piemonte e Liguria (e presto altre regioni) si organizzano per vaccinare i turisti presenti sui loro territori e provenienti da altre regioni. Il generale Figliuolo invita a completare le vaccinazioni per gli over 70-80 e per le persone fragili e le regioni organizzano gli open day nei quali chiunque può andare a vaccinarsi indipendentemente dall'età. Insomma c'era bisogno di un generale che girasse in lungo e in largo l'Italia in tuta mimetica da combattimento per fare in modo che le regioni agissero come hanno sempre agito in materia di sanità ?

lunedì 17 maggio 2021

Un paese da ricostruire ma anche nelle teste

 


La pandemia ha portato alla luce molte delle storture della società della comunicazione e soprattutto l'inadeguatezza e l'incapacità oltre all'ignoranza di sfruttare in maniera adeguata gli strumenti che la tecnologia ci ha reso disponibili. Strumenti veramente straordinari per superare l'emergenza dovuta al diffondersi del virus: come avremmo vissuto questo periodo senza la possibilità di comunicare con amici e parenti o senza la possibilità di continuare alcune attività come per esempio l'istruzione utilizzando internet, la Dad, le videoconferenze, le riunioni in streaming. Ma invece che contribuire tutti per uscire da questa emergenza, in Italia, ma anche in altri paesi sebbene in tono minore, c'è una parte dell'opinione pubblica che rema contro. Purtroppo questa parte comprende non solo cittadini qualsiasi ma anche politici spregiudicati che utilizzano l'emergenza per pura propaganda politica e, peggio ancora, presunti scienziati che fano di tutto per confondere le acque e intralciare la battaglia contro questo virus.

Quando è iniziata la diffusione di questo terribile virus subito sono iniziate le polemiche in merito al fatto che il virus fosse semplicemente un disastroso passaggio dall'animale (il pipistrello) all'uomo o fosse stato addirittura creato dall'uomo stesso. Un discussione puramente accademica che non avrebbe e non ha avuto alcun effetto sulla battaglia che avremmo dovuto combattere. Sono subito stati chiari alcune caratteristiche

- elevata contagiosità, bassa percentuale di casi gravi e di decessi ma, data la facilità del contagio, i sistemi sanitari sarebbero potuti andar facilmente in crisi se non si fossero resi provvedimenti adeguati

- nessuna cura in quanto si trattava di un virus sconosciuto

- unica arma di difesa limitare se non addirittura eliminare il più possibile i contatti sociali

- utilizzo di sistemi di protezione

Appena arrivato in Italia (nonostante qualche virologo smanioso di protagonismo avesse dichiarato che non sarebbe mai avvenuto) le misure restrittive sono state inevitabili: chiusure di tutte le attività non essenziali comprese purtroppo le scuole. La propaganda politica ha subito iniziato a lavorare chiedendo chiusure quando il governo tentennava, o aperture quando il governo procedeva a chiudere, il tutto al grido di "dittatura sanitaria" sia per le chiusure che per l'obbligo delle mascherine. I provvedimenti comunque hanno avuto l'effetto sperato consentendoci di trascorrere un'estate decente anche se il problema è diventato la chiusura delle discoteche. Gli effetti di un'estate trascorsa come se niente fosse accaduto ha comunque portato i suoi effetti: ad ottobre, grazie anche alla riapertura delle scuole, è arrivata la seconda ondata peggiore della prima. Nuove chiusure e nuove polemiche alimentate anche da alcuni virologi che nel frattempo avevano tentato di far passare il messaggio che con l'estate il virus era praticamente morto o scomparso (Bassetti, Zangrillo).

Ad ottobre la notizia che tutti aspettavamo: entro la fine dell'anno avremmo avuto i vaccini contro il Covid-19. Una notizia sensazionale ma che ha scatenato terrapiattisti, negazionisti per partito preso, sostenitori del complotto per tenerci sotto controllo. Una massa di ignoranti e disinformati che hanno iniziato a diffondere dubbi e allarmismi privi di fondamento. Insomma il genere umano trova in tempi brevissimi una soluzione ad un problema sanitario mondiale e c'è chi rischia con notizie sconfessate dai dati di scagliarsi contro i governi che ci vogliono schiavi delle case farmaceutiche e dei vaccini. Addirittura si legge su qualche sito che nei paesi dove si sta vaccinando stanno aumentando i decessi, proprio quando in quei paesi, Usa Gran Bretagna Israele, si stanno invece togliendo le restrizioni grazie al calo dei decessi (fino al 95%) e dei contagi fino al 90%. 

Quando questa pandemia sarà terminata, molto presto sembra, e si tratterà di investire i denari che provengono dall'europa ci sarà da fare un grande lavoro, che non riguarda certo la stadio Franchi di Firenze che sembrerebbe entrare nei progetti del Recovery Fund o peggio ancora il ponte sullo stretto, quanto piuttosto l'istruzione. Debellare il negazionismo non sarà cosa facile ma fino a che questa gente si limita ad affermare che la terra è piatta i danni sono limitati, ma se questa pratica entra nel merito di problemi gravi come una pandemia allora le conseguenze sono disastrose e tali da portare anche all'annullamento dei risultati conseguiti dalla scienza. 

giovedì 13 maggio 2021

Guerra o genocidio a bassa intensità ?

 


A quasi 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, gli strascichi dei terribili avvenimenti di quel periodo orribile non sono ancora terminati. Si parla a sproposito di guerra fra Israele ed il popolo palestinese, ma in realtà non si tratta più di una guerra quanto di un vero e proprio genocidio perpetrato in maniera veramente subdola che si protrae dalla fine della Guerra dei 6 giorni. Da quel 10 giugno 1967 Israele occupò una serie di territori, fra i quali è compresa la famosa striscia di Gaza, e da quel momento ha iniziato una specie di pulizia etnica mirata e scientifica per restringere sempre più i palestinesi in uno spazio invivibile. Non un'attività di massa ma semplicemente un'attività limitata per rubare terreno centimetro dopo centimetro ai palestinesi, una deportazione portata avanti spingendo l'invasione da parte dei coloni. Ogni tanto c'è uno strappo dovuto al premier israeliano di turno che deve farsi campagna elettorale ed allo strappo corrisponde una reazione del popolo palestinese che tenta di ribellarsi con l'unico strumento di cui dispone: una fionda spara razzi contro uno dei più potenti eserciti del pianeta (forse il più potente se rapportato alla popolazione stessa). Ed allora si torna a parlare di guerra anche se una vera e propria guerra non può esserci in quanto il popolo palestinese oltre a non avere una patria non ha un esercito. Ecco allora che alle fiondate palestinesi, gli israeliani rispondono sempre in maniera massiva con tonnellate di bombe, con carri armati, con aerei e, sembra prossimamente, con un esercito pronto a invadere quella striscia che definirla stato è quanto meno ipocrita. E naturalmente tutto il mondo occidentale si schiera sempre e comunque con Israele, come potrebbe essere diversamente ? Israele esiste in quanto i vincitori della seconda guerra mondiale stabilirono che, in quella striscia di terra in medio oriente, si sarebbe insediato lo Stato di Israele prendendo le classiche due fave con un piccione: relegare gli scomodi ebrei nel loro stato lontano dal mondo occidentale, tenere a bada attraverso Israele il popolo palestinese. In Italia, fino agli anni 90 quando avevamo una politica estera di rispetto, il governo italiano ha cercato sempre di difendere anche i diritti dei palestinesi, ma con l'avvento di Berlusconi, il ritorno della destra al governo ed il decadimento generale della politica italiana, anche l'Italia ha iniziato a schierarsi a prescindere con il popolo israeliano. Fino ad arrivare allo squallido spettacolo di questi giorni dove il Pd ed il M5S si sono affiancati a Meloni, Salvini e Berlusconi per protestare contro il "presunto" attacco dei palestinesi ad Israele. Purtroppo ormai anche in Italia nessuno sa più distinguere fra gli aggressori (Israeliani) e gli aggrediti (Palestinesi), fra uno stato artificiale (Israele) ed un popolo abbandonato al proprio destino (Palestina). Fa orrore che proprio coloro che hanno subito tante atrocità non si facciano scrupoli a metterne altrettante in atto con la complicità di tutto il mondo occidentale. 

mercoledì 5 maggio 2021

Ma ci voleva davvero Fedez per far capire l'inadeguatezza della classe politica italiana ?

 


Un paese che ha bisogno di un "influencer" per portare all'attenzione un problema serio come l'odio, l'omotransfobia, la discriminazione razziale etnica religiosa sessuale, è veramente alla canna del gas. Già il termine influencer è una parola che identifica la bassezza culturale di una società che avrebbe bisogno di un qualsiasi personaggio più o meno famoso per essere indirizzata nei suoi comportamenti sociali e/o consumistici. Per quale motivo io dovrei comprare un cappellino, una maglietta, un paio di scarpe per il solo fatto che un presunto personaggio dello spettacolo e/o dello sport indossa lo stesso articolo ? Se poi il presunto influencer si mette a indirizzare i suoi seguaci anche su temi delicati come i diritti della persona allora c'è qualcosa che non funziona in tutti i settori della società. Già in una società civile, culturalmente avanzata e democratica che ci sia bisogno di una legge per stabilire che insultare o discriminare una persona per le sue tendenze sessuali, religiose, politiche o razziali, è di per sè un fallimento della società stessa. Se poi per incanalare l'attenzione della politica e della società in generale c'è bisogno di un personaggio alla Fedez allora oltre al fallimento cade ogni speranza di rinascita. Naturalmente ne esce peggio da questa vicenda è quella parte politica che storicamente dovrebbe essere quella che si occupa dei più deboli, delle disuguaglianze, dei diritti civili e via dicendo ... e cioè la sinistra. Purtroppo però questi signori della pseudo-sinistra nemmeno si rendono conto della gravità di quanto è accaduto e addirittura in segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha ringraziato Fedez alzando in questo modo bandiera bianza e dichiarandosi impotente nella gestione di questo ennesimo problema sui diritti più elementari della persona.