lunedì 31 agosto 2020

Per la serie: le scemenze della destra

 


Non sarebbe difficile controbattere tutte le immani cavolate che sono postate sui social dai politici della destra, soprattutto quelle dei due principali leader Salvini e Meloni. Certo bisogna leggere, comprendere il testo che si legge e quindi far funzionare almeno un neurone, non ne servono tanti, è sufficiente un neurone non compromesso dal lavaggio propagandistico di tweet e post su facebook. Prendiamo come esempio il post che Giorgia Meloni ha pubblicato sulla propria pagina facebook giusto ieri. L'argomento è la scuola. Si perché ormai anche gli argomenti sui quali fare sciacallaggio politico stanno terminando: prima si parlava dei fondi da mettere a disposizione per l'emergenza Covid, e qui bene o male il governo ha "racimolato" fra tutto circa 230 miliardi, poi c'erano le tasse per i "poveri" imprenditori da rinviare e sono state rinviate, poi ci sono state la chiusura delle discoteche ma è stato dimostrato quale casino abbiano creato portandoci verso una probabile seconda ondata, insomma gli argomenti per la polemica sterile si stanno esaurendo E' rimasta l'immigrazione e la scuola appunto. Per la scuola terminata la polemica sulla riapertura che sarà il 14 (speriamo), quella dei banchi con le rotelle che non ci sono, quella dei pannelli di plexigras che non ci sono, quella degli insegnanti per i quali si sta procedendo all'assunzione, non rimangono che le briciole per gli sciacalli della politica e così ieri è arrivata puntuale la protesta per la consegna dei banchi. Da chi viene effettuata questa consegna ? Dall'esercito. E non vuoi trovare un modo per scrivere due cazzate su questa iniziativa ? Certo che si. L'esercito che è stato utilizzato a Bergamo per portare via le bare, l'esercito che viene in aiuto della popolazione durante i disastri naturali, l'esercito che viene impiegato sempre in qualche emergenza. Ma consegnare i banchi eh no. Secondo la Meloni si dovevano impiegare i percettori del reddito di cittadinanza. Già ce li vedete voi questi giovanotti che vanno a caricarsi sulle spalle un banco diretta dall'impresa che l'ha fabbricato e se lo portano nella scuola alla quale è destinato ? Vuoi mettere rispetto al camion dell'esercito che ne carica un centinaio e in una mezza giornata fornisce tutte le aule di una scuola ? Naturalmente la retorica della "camerata" non si ferma qui ma va oltre. "Non sarebbe più utile utilizzare (trascuriamo l'italiano ... utile utilizzare .. ma va beh è il male minore) l'esercito per il controllo dei nostri confini ... " Cavolo ci hanno dichiarato guerra e non lo sapevamo ? Chi è stato: la Francia, l'Austria, la Germania, la Svizzera ? E poi aggiunge la sicurezza delle nostre città ignorando che i sindaci che vogliono possono farne richiesta e da qualche parte si vedono i militari nei pressi di qualche presunto obiettivo sensibile (visione orrenda vedere dei militari armati di tutto punto vicino ad un monumento o una chiesa). Ma ora la domanda è: possibile che ci sia tanta gente che si lascia infinocchiare da queste dichiarazioni retoriche, false, pericolose, ipocrite e soprattutto inutili che non aggiungono niente e che sviliscono anche il ruolo dell'opposizione. Un ruolo che sarebbe molto importante per la vita di una democrazia.



giovedì 27 agosto 2020

Per mettere all'angolo Salvini basta poco

 


L'aspetto più sconvolgente della propaganda di Salvini sta nel fatto che è basata sul niente, sulle bugie, sulle falsità, sull'arroganza e soprattutto sul vuoto di contenuti e proposte che possano definirsi tali. Il Matteo verde lavora sulla quantità: spara cavolate sui social al ritmo di decine di post all'ora nei quali offende quel ministro, si intesta la rappresentatività di milioni di italiani, chiama a raccolta le masse per il suo processo, ma se si analizzano i suoi scritti e si va alla sostanza, si rimane con un foglio bianco in mano. E basterebbe poi molto poco per metterlo all'angolo durante le sue scorribande, a spese nostre, fra le regioni italiani per la sua propaganda da sciacallo. Ieri ha preso due belle botte nei denti da parte di un sindaco, nientepopodimenoche Clemente Mastella sindaco di Benevento, e da parte della Direzione del Covid Center di Salerno. Entrambi hanno semplicemente reagito alla strafottenza, sfrontatezze e spavalderia del cazzaro verde. A Benevento il Salvini è entrato in una bar per bere un caffè e, travestito come suo solito (indossava la maglia della squadra di calcio locale), ha improvvisato lì per lì un comizio ed un solerte vigile si è apprestato a multarlo: prima perché il comizio non era autorizzato, secondo perché erano le 18.30 e a Benevento dopo le 18 c'è l'obbligo della mascherina che naturalmente il buon Salvini non aveva. Un semplice verbale ed una multa di 600 euro che naturalmente Salvini aggiungerà ai 49milioni che deve allo Stato e che quindi non pagherà o pagherà a babbo morto. Ma non è stata l'unica bravata del leader leghista. Sempre durante il suo tour campano questa volta a Salerno ha tentato di entrare nel Covid Center della città ma è stato giustamente fermato dalla Direzione del Centro il cui direttore ha poi emesso questo semplice e chiaro comunicato

“In relazione all’iniziativa di cui non è mai pervenuta preventiva richiesta a questa Direzione che ha visto irrompere in Ospedale il Segretario della Lega accompagnato da altri politici candidati locali, si precisa quanto segue:

1) Le norme di sicurezza e prevenzione legate all’emergenza Covid non consentivano e non consentono l’ingresso in Ospedale di persone estranee, a tutela della sicurezza dei pazienti e dell’interno personale. Nemmeno i familiari dei degenti, anche in casi di particolare gravità, possono accedere. E’ stato un atto non rispettoso delle regole, inopportuno in relazione anche all’attuale fase emergenziale e quanto determinatosi sarà oggetto di approfondimento.

2) Da un anno e mezzo, la Direzione dell’AOU Ruggi, come quella di tutte le Aziende Sanitarie della Campania, si attiene rigorosamente a una precisa disposizione firmata dal Presidente della Regione, che vieta ad esponenti di tutti i partiti di entrare negli ospedali per motivi politici, tanto più in periodo elettorale.

Gli ospedali sono luoghi di sofferenza e di cura, non di demagogia, in ogni Paese civile.

Punto e a capo. Naturalmente al Salvini non è rimasto che lo sfogo di turno infarcito di tweet deliranti in uno dei quali metteva sotto accusa proprio il Covid Center, lui lombardo, una regione dove si è realizzata una struttura di qualche decina di milioni per poi chiuderla per mancanza di personale che ha visto in tutto due ricoverati. Ecco c'è un modo per combattere la strafottenza e l'arroganza di questo politicante, usare la legge che lui non rispetta in alcuna occasione e magari chiedergli spiegazioni sulle sue accuse e chiedergli anche proposte serie e concrete sulle quali certamente non si otterrà mai risposta.

Rappresentanza: torniamo ai tempi del fascismo

 




Discutere di una riforma costituzionale e limitarci a dei semplici numeri è già di per sé svilente per la riforma stessa e un indicatore della inadeguatezza di coloro che hanno proposto e approvato una simile riforma. Se si vede parlare di numero di parlamentari per ridurli solo di 345 e non per esempio della metà e di due terzi ? Dove sta la logica di una simile riduzione numerica ? Da nessuna parte non c'è logica ed allora non resta per esempio che ricordare la storia. Per esempio il numero dei deputati dal 1919 ad oggi è andato sempre crescendo (allora erano 518) salvo che nel periodo del regime fascista durante il quale il numero venne ridotto a .... 400 ... si proprio 400 lo stesso numero proposto dalla attuale riforma. Non è strano ? Una casualità ? Come diceva Andreotti a pensare male solitamente ci si prende. Alla caduta del regime fascista la Costituzione prevede un numero di parlamentari non fisso ma variabile in funzione della popolazione: 1 deputato ogni 80mila abitanti, 1 senatore ogni 200mila abitanti. Poi nel 1963 il numero di deputati e senatori venne congelato agli attuali 630 deputati e 315 senatori più i senatori a vita e gli ex Presidenti della Repubblica. Oggi quel rapporto è più o meno lo stesso previsto prima del 1963: 1 deputato ogni 92mila abitanti e 1 senatore ogni 192mila abitanti. I sostenitori del SI si arrampicano sugli specchi (e non potrebbe essere diversamente ragionando solo di numeri così aridi) a dimostrare che siamo il paese europeo con la più alta rappresentanza, non è proprio così anche se il confronto con altri paesi è complicato a causa dei sistemi istituzionali diversi. Comunque in teoria ci sono paesi con meno rappresentatività (Francia, Germania, Inghilterra) e paesi con più rappresentatività (Danimarca, Finlandia, Svezia, Belgio, Portogallo, Grecia, Polonia). Bene con questa riforma l'Italia passerebbe in un solo colpo all'ultimo posto in Europa come numero di parlamentari rispetto alla popolazione. Altro che allinearsi all'Europa come dice il Movimento 5 Stelle. Ed ecco perché allora, ragionando solo con questi numeri, si potrebbe ridurre ulteriormente il numero senza fermarci a 345 e risparmiare ancora di più magari arrivando ad e caffè all'anno per ogni cittadino. Chi ha stabilito che 345 sia il numero giusto piuttosto che 500 o 600 o magari lasciare un rappresentante per ogni partito ? Insomma se le ragioni sono un parlamento meno costoso, con meno parlamentari fannulloni, con meno parlamentari corrotti, non fermiamoci a tagliarne 345 ma andiamo ben oltre. In questo modo si otterrebbe almeno un effetto positivo: non rimanere ancorati a quel numero di 400 deputati alla Camera che ci porta nell'epoca più buia del nostro paese quella fascista. Ma forse qualcuno ha proprio preso spunto da quel momento storico visto che si sostiene che Mussolini fece anche cose buone.

martedì 25 agosto 2020

Come non risolvere un problema e fare sciacallaggio politico



 

L'immigrazione è un problema serio, difficile, complicato e planetario impossibile da risolvere se non con la partecipazione globale di ogni nazione ma soprattutto con una cambio di passo nel modello di sviluppo della società capitalista. Non esistono soluzioni preconfezionate ma solo politiche che possano in qualche modo mitigare le conseguenze dei movimenti migratori. L'Italia con la sua posizione geografica è la porta principale per la speranza di intere popolazioni sfruttate e maltrattate per tentare di migliorare le loro condizioni. Da quando il fenomeno migratorio ha subito un notevole impulso, grazie anche alle politiche guerrafondaie del mondo occidentale in medio oriente, in Libia e in tutta l'Africa, nessun governo in Italia ha saputo affrontare il fenomeno in maniera un minimo adeguata. Le uniche differenze fra i governi di centro destra e quelli di centro sinistra sono riassumibili in due fattori: un minimo di umanità da parte dei governi di centro sinistra (vanificata però dall'abbandono sul nostro territorio dei migranti arrivati), un utilizzo a fini propagandistici dell'immigrazione per infuocare gli animi dei cittadini italiani verso lo straniero. E' quello per esempio che stanno facendo Salvini e tutto il centro destra in questi giorni sfruttando in maniera criminale anche l'emergenza Covid. Le proposte sono sempre le solite, quelle che hanno dimostrato di non funzionare durante i 14 mesi del leader leghista come ministro dell'interno e che lo porteranno a processo per sequestro di persona. L'unico effetto della politica del governo Lega-M5S è stato quello di criminalizzare e allontanare le navi delle Ong dal mediterraneo (grazie ai decreti sicurezza che ancora l'attuale governo non ha modificato) seguendo la falsa tesi della responsabilità delle Ong nel favorire l'immigrazione. Secondo Salvini e la compagnia grillina l'immigrazione si verificava perché i migranti erano sicuri di trovare le navi Ong che li avrebbero traghettati. In questi mesi quelle navi non ci sono più ma l'immigrazione non si è fermata, anzi è aumentata grazie all'utilizzo di piccole imbarcazioni ed alle partenze dalle coste tunisine. Una semplice dimostrazione, che qualunque persona con una testa minimamente pensante poteva già capire, delle bufale sparate da Lega-M5S sull'equazione navi ong=immigrazione. Ma le menti malate della Lega e soprattutto di Salvini oggi hanno un altro argomento da sfruttare sempre raccontando le solite falsità e mai facendo proposte attuabili e serie. L'equazione oggi è immigrazione=aumento contagi Covid, un'equazione sconfessata dai numeri, dal Consiglio Superiore di Sanità ed anche dalle televisioni. Stamattina mentre si trasmetteva il solito comizio pro contagio di Salvini (niente mascherine, assembramenti, selfie) che accusava il governo di agevolare il contagio di questi giorni con gli immigrati, un sottotitolo annunciava la notizia dell'ultima ora: altri 52 positivi al Covid scovati fra il personale del Bilionaire di Briatore. La seconda notizia era che in Lazio si erano già stati trovati 120 positivi dai controlli effettuati all'aeroporto. Se poi si va a vedere il bollettino quotidiano dei contagi del Ministero della Salute si scopre che la Sardegna è la regione con la più alta percentuale di contagi rispetto alle persone testate: 8,84% mentre le altre regioni viaggiano intorno al 3%, la Sicilia, regione dove arrivano gli immigrati che sono TUTTI controllati, addirittura intorno al 2%. Insomma la propaganda Salviniana non conosce sosta ma è sempre la stessa: falsità su falsità e inadeguatezza di proposte rispetto al problema reale. Oggi poi si è aggiunta l'ordinanza del presidente della regione Sicilia che pretenderebbe di elevarsi sopra al governo e imporre le sue decisioni ad un organo superiore. Insomma non solo inadeguati i governi ed i governatori del centro destra ma anche pericolosi, eversivi e sovversivi.


domenica 23 agosto 2020

Covid-19: Tre mesi buttati al vento

 


Sono stati sufficienti nemmeno due mesi per gettare alle ortiche tre mesi di sacrifici, di cui due di chiusura totale, e per riprendere a veleggiare al ritmo di 1000 contagi al giorno (fino ad oggi). Sono i risultati degli ottimisti ad ogni costo, compresi quegli addetti ai lavori che avrebbero dovuto predicare prudenza e non spargere rassicurazioni fasulle, e di quella parte della politica che con il suo esempio invita a comportamenti scellerati. Certamente non siamo ancora ai problemi sanitari di marzo e aprile con ricoveri e decessi per il momento contenuti, ma il virus che sarebbe scomparso con l'estate o il virus clinicamente morto sono eventi rimasti nella testa bacata di alcuni virologi più avvezzi a scrivere post sui social che scrivere articoli scientifici. Se a questo comportamento poco professionale ci aggiungiamo i disastri della politica pronta, soprattutto con quei criminali politici del centro destra, a polemizzare su tutto ed a dare cattivi esempi, il gioco è fatto. Da metà luglio frotte di giovanotti senza testa a fare baldoria al grido "Qui Covid non ce n'è", masse ululanti di persone senza testa pronte ad acclamare il gaglioffo verde impegnato a fare selfie e abbracciare e baciare chiunque gli capitasse a tiro, post e articoli compiacenti per dimostrare che il peggio era passato, ci stanno portando lentamente ad una nuova ed inesorabile emergenza. Un'emergenza causata soprattutto da comportamenti scellerati e quindi causata solo da noi stessi. Altro che migranti che portano il virus, i nuovi contagi sono il risultato di vacanze come se non ci fosse un domani, serata in discoteca (tardivamente chiuse dal governo) tutti ammucchiati a sputacchiarsi l'uno sull'altro, movide con giovani tutti ammassati a sbevucchiare e trasmettersi il quelCovidchenonc'è. Ed ora sarà a rischio la riapertura delle scuole, altra polemica infinita, con il governo che assicura che la scuola riapre, con l'opposizione che fa polemiche inutili lanciando bufale a ripetizione (il plexigras che non ci sarà, i bambini rinchiusi e sottratti alle famiglie in caso di positività, i banchi con le rotelle che non ci saranno) in un caos generalizzato dove in realtà nessuno sa esattamente cosa potrà accadere il 14 settembre. Se si marcia a questi ritmi e si arriva a settembre con 4-6mila contagi al giorno davvero ve la sentireste di mandare i vostri figli a scuola ? Insomma in questa confusione totale, non dimentichiamo le regioni che ci mettono del loro ad andare in ordine sparso e con o contro il governo a seconda del colore del governatore di turno, le poche voci equilibrate, tipo il virologo Crisanti o il presidente del CSS Locatelli, sono sommerse da rumore di fondo inutile e dannoso. Ora dovremo aspettare la fine di agosto per vedere le conseguenze definitive della scelleratezza agostana e poi arriverà settembre con l'autunno, se non ci sarà un cambio di rotta nei comportamenti (che per il momento non si vede), l'ottimismo probabilmente andrà a farsi friggere. 

sabato 22 agosto 2020

Taglio dei parlamentari: la bufala del risparmio

 


Il populismo scellerato del Movimento 5 Stelle sta tutto nelle ragioni della riforma costituzionale che dovrebbe tagliare il numero dei parlamentari. Chi parla di un parlamento più funzionale, più efficiente non sa di che cosa parla in quanto l'unica motivazione per questa drastica riduzione è semplicemente il presunto risparmio economico. Ora è possibile che per modificare una Costituzione solida come la nostra si possa portare come motivazione il risparmio ? Già di per se questa è una enorme scelleratezza anche perché quanto sarà in termini reali questo risparmio ? Il manifesto dei grillini parla di 1 miliardo, cifra che potrebbe essere raggiunto solo dopo 10 anni e quindi dopo 2 legislature se il risparmio fosse di 100 milioni l'anno. In realtà dai dati della Camera e del Senato si evince che il taglio proposto comporterebbe al massimo circa 81milioni l'anno, ma si sai grillini sono avvezzi a questi conteggi alla carlona. Anche gli 81milioni sono al lordo delle tasse, ma meno parlamentari significa meno Irpef incassata dallo stato e questo porta il risparmio reale a circa 65milioni l'anno: l'equivalente di 1 caffè all'anno per ogni italiano. Quindi grazie a questa riforma ogni italiano si ritroverà in tasca 1 euro con il quale al 31 dicembre di ogni anno permettersi un bel caffè. Davvero vale la pena tagliare la democrazia e la rappresentatività per 1 euro ? E non ci sono altre motivazione serie e degne di nota in quanto non si è provveduto a modificare nessuna competenza di camera e senato, a modificare nessuna competenza del governo, nessuna organizzazione delle istituzioni. Tutto rimarrà uguale, si avranno meno parlamentari e quindi un parlamento più gestibile dal governo, qualunque sia, e soprattutto dai partiti. Per ottenere un risparmio più sostanzioso e senza andare a toccare la carta Costituzionale sarebbe stata sufficiente una semplice delibera della Camera ed una del Senato per ridurre gli emolumenti a deputati e senatori e tutto sarebbe stato più semplice e più economico. Non bisogna dimenticare che l'obiettivo del Movimento 5 Stelle, come dichiarato dal suo padrone Casaleggio, è quello di arrivare alla eliminazione del parlamento. E questa riforma non è che il primo passo.



venerdì 21 agosto 2020

"Vogliono trasformare la scuola in un lager" .. e qualche decerebrato ha il coraggio di applaudire

 


Salvini questa volta l'hai sparata grossa e i primi a incazzarsi contro la tua violenza verbale dovrebbero essere proprio i tuoi sostenitori. Come al solito per criticare l'operato del governo non ti fermi davanti a niente, se il governo scegli verde tu dici rosso, se dice rosso tu dici nero, se dice verde tu dici bianco seguendo un filo conduttore unico: sparare falsità e non fare proposte alternative come dovrebbe fare un'opposizione seria e consapevole. Sulla scuola ieri l'ha sparata grossa. Prima critichi il governo per delle scelte che già sono state abbandonate dopo essere state proposte come i banchi con le rotelle o i divisori con il plexigras, paventati dal governo e dalla ministra Azzolina e subito abbandonati: non ci saranno né l'uni né gli altri. Soprattutto però non hai l'intelligenza (ma ormai lo sappiamo da tempo che accostare il termine intelligenza con la Lega è impossibile) né la capacità politica di fare proposte alternative, nemmeno quelle che per esempio nella scuola sono proposte da qualche virologo per correggere alcune scelte inadeguate del governo. Una è semplicissima: la misurazione della temperatura che la ministra Azzolina propone venga effettuata dai genitori prima di portare il ragazzo a scuola o prima di farlo uscire. Una cavolata grossa come una casa per due motivi: primo non si ha la certezza che la misurazione sia effettuata, secondo queste misurazioni saranno effettuate con strumentazioni diverse da ogni famiglia e quindi poco attendibili. Ma come si misura la temperatura prima di entrare in qualche negozio, prima di andare ad uno spettacolo, prima di entrare in un museo, e non lo si fa prima di entrare a scuola lasciando al libero arbitrio delle persone ? Inaudito. Perché il problema primario sarebbe quello di non far entrare qualche contagiato nella scuola in quanto una volta entrato sarebbero dolori. Ecco Salvini avresti avuto un'occasione semplice semplice per fare una proposta seria, magari mettendo a disposizione i famosi 49 milioni  per acquistare qualche termoscanner. Ma non hai le capacità per prendere una semplice iniziativa come questa che sarebbe servita per prima cosa alla scuola stessa. Meglio sparare cazzate come sei solito fare e non tentare di correggere qualche cavolata messa in atto e pensata dal governo, perché altrimenti poi con che cosa sopravviveresti ? Con che cosa faresti sorridere qualche centinaia di decerebrati che ti vengono ad applaudire festanti ?  Ieri però non hai avuto alcuna remora nel paragonare la scuola che sta preparando la ministra Azzolina ad un lager dimostrando ancora una volta ignoranza, superficialità, mancanza di rispetto per la storia e per chi lavora seriamente anche sbagliando. Sei una persona spregevole ed un politico inetto e per questo pericoloso, molto pericoloso e quando i tuoi seguaci plaudenti lo capiranno sarà troppo tardi.


giovedì 20 agosto 2020

20 Agosto: quasi una festa nazionale

 


Eh si la giornata del 20 agosto entrerà nei libri di storia della Repubblica Italiana: un anno fa per la prima volta nella storia d'Italia un ministro veniva sbeffeggiato, maltrattato, a parole si intende, e messo davanti alle sue bravate da ministro direttamente dal Presidente del Consiglio in una seduta del Senato ed in diretta nazionale. Niente scontri sottobanco, niente manovre notturne, niente incontri e/o rimpasti di governo, semplicemente tutto alla luce del sole Giuseppe Conte metteva davanti alle proprie responsabilità "irresponsabili" il ministro dell'interno Matteo Salvini. Il poveraccio si era messo seduto al fianco di Conte e durante il discorso del presidente del consiglio faceva delle facce incredibili fino alla mossa più ridicola che si sia mai vista nel parlamento italiano: il bacio al rosario. Salvini ed il suo partito di conigli visto come si metteva male la faccenda ritirarono la mozione di sfiducia al governo, senza nemmeno avere il coraggio di avvisare il Presidente che fu informato, durante la seduta stessa, da una notizia di agenzia. Ma Conte andò per la sua strada e rassegnò le dimissioni aprendo la strada ad un nuovo governo senza i conigli/sciacalli della Lega. Da quel momento in poi Salvini e company hanno dimostrato tutta la loro pochezza politica come ricorda bene Andrea Scanzi in un suo  post che viene riportato per intero qui di seguito. Grazie Conte per averci liberato da questa specie di essere umano.

QUANDO SALVINI PESTÒ LA NUTELLA (E ALTRI HARAKIRI)

A un anno dal discorso del 20 agosto durante il quale Conte lo demolì, ripercorriamo le dieci migliori boiate del Cazzaro Verde

Domani ricorrerà il Primo Anniversario della Liberazione dal Cazzaro Verde. Poco dopo essersi suicidato al Papeete, Matteo Salvini ricevette il supplizio per mano di Giuseppe Conte. Era, appunto, il 20 agosto. E una simile selva di badilate non si vedeva dai tempi del primo Mike Tyson. Da allora, Salvini non ne ha più indovinata una. E a difenderlo sono rimasti giusto la Maglie, Bechis e Senaldi. Cioè nessuno.
Scegliere le peggiori dieci bischerate di quel che resta del Cazzaro è opera improba, perché lui ne combina mille al giorno. Limitiamoci, quindi, a una delle molte possibili “top ten dell’insipienza politica totale” regalateci da questo diversamente baldanzoso figuro che, da un anno, barcolla ma non molla.

1. Non si può non partire da qui: proprio da quel fiammeggiante 20 agosto. Sottovalutando clamorosamente Conte, Salvini lo avvicina sorridendo e gli sussurra qualcosa all’orecchio. Dietro di loro, l’ex ministro (aiuto…) Giulia Bongiorno ride oltremodo rapita: poco dopo, sghignazzeranno entrambi assai meno. A ogni scudisciata di Conte, ritenuto fino a quel punto un mezzo coglione da tutte quelle Marianna Aprile che cincischiano di politica come Paolo Fox di astrologia, Salvini – sedutosi genialmente alla sua destra, e dunque sempre inquadrato mentre l’altro parlava in piedi – si contorce e sbuffa. Soffre e si dimena. Annaspa e implode. Per poi esplodere in una gamma pietosa di faccette alla D’Urso. Ecco: Salvini, politicamente, è morto lì. E la cosa incredibile è che nessuno, tra i suoi “amici”, ha ancora avuto il coraggio di dirglielo.

2. Salvini, prima di quell’agosto del suo scontento, in tivù era bravissimo. Soprattutto nei testa a testa. Poi, da settembre, ha cominciato a prenderle da tutti. Botte come se piovesse. A Cartabianca (lo confesso: c’ero anch’io e quella volta peccai senz’altro di eccessivo ardimento). Da Floris, dove dà quasi sempre il peggio di sé. Da Gruber. Per questo, dal 2020, andrà quasi solo a casa sua. Cioè Rete4, D’Urso o “Non è l’Arena, è Salvini” (cit Travaglio).

3. Compulsivo dei social, nell’ennesimo rigurgito di sovranismo a caso attacca la Nutella perché non usa nocciole italiane. Poi, resosi conto che la Nutella è un colosso, chiede scusa e fa un mestissimo tweet riparatorio in cui troneggia accanto a dolciumi cioccolatosi. Ah: le foto in cui si strafoga di qualsivoglia cibo, possibilmente ipercalorico, dopo il Papeete si intensificano. A conferma di come anche Salvini affoghi le sue pene nel cibo. E quel suo sbarazzino triplo mento (chiaro tributo a Jabba The Hutt) ce ne dà in questo senso orgogliosissima conferma.

4. Ospite di Bruno Vespa, dice che guardando la Madonna di Medjugorje ha capito che Conte è uno che mente. E’ a quel punto che, da un punto non troppo lontano, si sente avvicinarsi un plotone misericordioso di ambulanze.

5. Convinto di stravincere le elezioni in Emilia Romagna (con la Borgonzoni!), il Cazzaro Verde fa il ganassa e si mette a suonare il citofono di sedicenti criminali (che criminali non sono) tunisini. E’ uno dei punti più bassi nella storia dell’umanità. Ma Salvini continuerà a scavare ancora.

6. La pandemia devasta quel che resta del “leader” della Lega (parentesi: se non avesse sbagliato tutto ad agosto, questo qua ci avrebbe governato durante il lockdown. Aiuto!). Uno dei primi cedimenti strutturali si rileva quando il Nostro straparla di un “foglio” che esiste in Svizzera: tu lo compili e – zac! – lo Stato ti regala subito 500 milioni, tre Rolex, 4 Lindt e una mucca pezzata in scala 1:12. Daje.

7. In pieno lockdown, propone genialmente di permettere agli italiani di andare a messa con Pasqua. Giusto per aumentare i contagi e, con questo, mettere ancor più a dura prova la fede di noi tutti.

8. Dal 2 giugno in poi, Salvini se ne frega delle regole e organizza assembramenti a getto continuo. Per motivi insondabili, nessuno lo multa. Arriva pure a partecipare a un raduno di casi umani (fatte salve alcune eccezioni) al Senato. Una mandria di no mask, negazionisti, nature morte e complottisti alla canna del gas. Il circo Barnum dei citrulli.

9. Zimbellato da Floris, si fa ridere dietro da tutti dimostrando di non avere ancora capito che la mascherina va usata anzitutto quando sei vicino a una persona (ancor più se sconosciuta) e gli sputicchi in faccia mentre ci parli.

10. Con fare bulimico e compulsivo, si scofana otto chili di ciliegie mentre Zaia accanto a lui parla di bambini morti. Poi, il giorno dopo, a Sky nega tutto: “Ma dai, secondo lei io mi metto a mangiare ciliegie mentre si parla di bambini morti? Via, su”. La giornalista, cristianamente, capisce che di fronte a un uomo in uno stato così confusionale persino Basaglia avrebbe avuto problemi. E quindi neanche replica.

Aiutatelo. O magari no. 

Né ottimismo né pessimismo: servirebbe solo equilibrio

 


L'Italia, dopo l'emergenza e la chiusura totale, dopo la riapertura e con il periodo delle vacanze sta vivendo un momento delicato per quanto riguarda l'epidemia. Un periodo nel quale, dopo un calo generalizzato che faceva ben sperare, da qualche settimana sta registrando una recrudescenza della diffusione e della gravità dell'epidemia da Covid-19. Certamente siamo ancora lontani dai livelli, irraggiungibili per vari motivi, di marzo ed aprile, ma livelli tali che sconfessano gli eccessi di ottimismo anche di alcuni addetti ai lavori. Mai come in questo momento servirebbe equilibrio e oculatezza per analizzare in maniera seria e oggettiva la situazione e prendere per tempo le contromisure necessarie a contrastare una possibile seconda ondata. Purtroppo questo equilibrio fa difetto a molti partire dai politici, per passare dai media dell'informazione fino ad arrivare ad esperti e/o presunti tali. Una situazione aggravata anche dal fatto che dopo la paura della scorsa primavera, si è tutti ben predisposti verso chi ci presenta la situazione in maniera ottimistica e ci rassicura, mentre tendiamo a sottovalutare o peggio ancora ignorare l'eccessiva prudenza o il pessimismo sfrenato. E' dimostrato che fino a quando abbiamo mantenuto comportamenti adeguati e prudenti, nel mese di giugno e parte di luglio, la situazione sia andata migliorando, non appena c'è stato un rallentamento nella prudenza i dati ci hanno subito mostrato un peggioramento progressivo. Chi dovrebbe avere la responsabilità del governo ma anche chi occupa posizioni di rilievo nelle istituzioni dovrebbe essere il primo a rispettare le regole che ormai sono assodate essere indispensabili per combattere il diffondersi del virus. Invece proprio da una parte della politica sono partiti i primi segnali di "ribellione" sia nei comportamenti scellerati (le manifestazioni della destra), sia nella critica all'operato del governo fino ad arrivare alla negazione della presenza del virus e delle sue conseguenze (Salvini ed il suo convegno in Senato con Sgarbi, Bocelli e purtroppo anche qualche virologo), utilizzando poi questo negazionismo come arma di propaganda. I media poi che vanno da suonare le campane a morto ogni giorno in cui si registra un peggioramento (aumento dei contagi), cantando poi vittoria il giorno dopo se i dati sono migliori. Infine gli addetti ai lavori che mostrano anche loro comportamenti estremisti che vanno da chi ha dichiarato il virus morto clinicamente il 31 maggio perché nel suo reparto non c'erano più ricoveri gravi (una visione alla Bocelli per intendersi), fino a chi ogni giorno analizza i 7 numeretti snocciolati dal ministero della salute sperticandosi in percentuali, medie, mediane, tendenze settimanali con confronti improponibili per sostenere che tutto va bene solamente perché siamo lontani dai numeri di marzo. Le mosche bianche sono gli equilibrati e i realisti che sostanzialmente osservano quanto segue:

- da tre settimane si registra un incremento di contagi e di gravità con aumento dei ricoveri anche in terapia intensiva

- l'età media dei contagiati si è abbassata a 35 anni e questo significa che le persone di una certa età continuano ad avere comportamenti corretti mentre i giovani purtroppo no (sono dati di fatto e non si tratta di criminalizzare i giovani)

- il nostro paese è circondato da paesi che stanno peggio di noi ed infatti molti dei nuovi contagi sono dovuti ai rientri dalle vacanze

- alcune aperture come quelle delle discoteche sono state scelte scellerate, fatte per altro dalle regioni e non dal governo, che ora è dovuto, tardivamente, ricorrere ai ripari

- se non si ricorre ai ripari l'apertura delle scuole salterà ed allora saranno dolori seri

- la Lombardia ha ancora il primato della regione peggiore e fa di tutto per mantenerlo visto che ad una settimana dall'ordinanza dei controlli obbligatori negli aeroporti a Malpensa e Linate tutto tace. Il sospetto che sia una manovra ad arte come per la cassa integrazione si fa sempre più certezza.

martedì 18 agosto 2020

Taglio parlamentari: diffidare dei voti plebiscitari

 


Delle ultime proposte di riforma costituzionale, quella del taglio dei parlamentari per la quale si andrà a votare il 20-21 settembre, è l'unica approvata dal parlamento in maniera plebiscitaria. Ecco un altro semplice motivo per dubitare della sua bontà e reale necessità. Quando tutti i partiti nel nostro paese si trovano in accordo per fare una riforma, c'è qualcosa che non quadra, soprattutto in questi ultimi anni dove solitamente si assiste ad un'opposizione che contro ai provvedimenti del governo per partito preso. Ne abbiamo avuto e ne abbiamo una lampante dimostrazione anche in questo periodo di epidemia da Covid-19 durante la quale l'opposizione non ha remore ad utilizzare la salute pubblica per andare contro il governo anche quando i provvedimenti non hanno natura politica vera e propria ma semplicemente rappresentano un argine alla diffusione del virus. Ma torniamo ai referendum. Nel 2005 la riforma proposta da Berlusconi e caldeggiata soprattutto dalla Lega Nord, vide opporsi tutto il centro sinistra ed anche parte di Forza Italia. Lo stesso Berlusconi, non del tutto favorevole, fece di tutto per far approvare la riforma alla fine della legislatura in modo che il referendum, il cui risultato negativo all'approvazione era largamente previsto, non potesse poi avere conseguenza sul governo. La riforma voluta da Renzi invece vide in parlamento l'opposizione del M5S, della destra ed anche di parte della sinistra. Renzi però, egocentrico e pieno di sé, non si rese conto dei numeri e che anche la sua riforma sarebbe stata condannata ad essere rigettata dal referendum popolare. Anzi il giovanotto di Rignano, offuscato dal suo narcisismo, finì per mettere il voto sul piano personale, un voto cioè contro o a favore della sua presidenza del consiglio. Ne uscì sconfitto ed anche quella riforma fu archiviata definitivamente. Questa volta invece la faccenda è più seria. Nell'ultima seduta della Camera nella quale è stata approvata la riforma costituzionale ci sono stati solo 14 contrari e 2 astenuti, quindi tutti i deputati hanno votato a favore di una riforma che, che, se passerà anche il referendum, prevede per molti di loro la fine della carriera da parlamentare. Considerando la qualità della classe politica italiana, la continua contrapposizione anche su questioni non strettamente politiche, trovare la Lega e Fratelli d'Italia che votano con Pd, Leu e M5S, qualcosa non torna. E' chiaro che i partiti si sono messi d'accordo per approvare questa riforma e non è nemmeno tanto oscuro il motivo: riducendo il numero dei parlamentari, senza nessun contrappeso (per esempio modificare le competenze del parlamento e/o modificare la legge elettorale), lascia più potere ai partiti stessi che avranno maggiore possibilità di controllo del parlamento stesso, indebolirà ancora di più il parlamento, consentirà ai partiti di abbandonare a se stessi e senza rappresentanza intere porzioni del territorio italiano. Insomma in parole povere ne risentirà la democrazia. Ecco un altro motivo per votare NO e respingere questo ulteriore attacco alla democrazia ed alla Costituzione. 

lunedì 17 agosto 2020

La semplicità dei numeri

 


Non sempre i numeri sono complicati, spesso li facciamo diventare tali per utilizzarli a proprio uso e consumo per motivare teorie sballate oppure che non sono supportate da motivazioni ragionevoli. L'attuale pandemia non si sottrae a questa regola. I numeri giornalieri che sono snocciolati ormai da mesi per informare sull'evoluzione dell'epidemia Covid in Italia sono soggetti ad analisi le più svariate e lo sono molto di più da quando si è riaperto tutto. Purtroppo però le interpretazioni del loro andamento sono le più svariate anche da parte degli esperti o presunti tale che dovrebbero semplificare e spiegare a vantaggio di una informazione chiara per tutti i cittadini. Purtroppo non è così anche a causa della libertà che ognuno ha di interpretare e poi addirittura pubblicare in rete le proprie conclusioni. Ci sono siti o pagine Facebook che ogni giorno sui 7 numeri diffusi dal ministero della salute sciorinano paginate di post con percentuali, media, variazioni settimanali, contro percentuali che raggiungono un semplice obiettivo: confondere le idee e rendere incomprensibili i 7 numeri (Ricoverati, In Terapia intensiva, In isolamento, Positivi, Guariti, Decessi, Casi Totali). Poi ci sono gli addetti ai lavori, i virologi o i medici, che, purtroppo, in diversi casi utilizzano i numeri per o seminare ottimismo o seminare pessimismo. Non sono molti questa specie di "esperti" che però causano notevoli danni in quanto non pubblicano le loro teorie in articoli su riviste scientifiche, ma si limitano a scrivere post sui social come una persona qualsiasi. A fronte di questi "esperti" dell'ultima ora poi ci sono i veri esperti che parlano semplice, spiegano in maniera equilibrata e soprattutto non si espongono in articoli che lasciano il tempo che trovano sui vari social. Purtroppo in una società dove ormai la "cultura" si forma su Facebook o Twitter queste voci sono meno ascoltate anche perché meno gridate e più equilibrate. Questa ultima categoria predica in questi ultimi giorni alcuni concetti semplici che uniti ai numeri che leggiamo quotidianamente ci fanno capire che:

- il virus non è scomparso, non è clinicamente morto, non è mutato e quello che accade intorno al nostro paese ne è la conferma

- gli effetti sono diversi perché le persone più adulte e le fasce più deboli sono più attente e quindi meno soggette al contagio 

- i giovani non sono altrettanto attenti e quindi il contagio ha ripreso ad aumentare in Italia anche se con effetti meno gravi proprio per la progressiva diminuzione dell'età dei contagiati

- in queste ultime tre settimane c'è stato un aumento del contagio che ha causato fra l'altro un aumento del 40% dei ricoverati in terapia intensiva (da 40 di 15 giorni fa a 56 attuali)

- l'aumento dei contagi è dovuto soprattutto a comportamenti non adeguati per la convivenza con il virus (vacanze all'estero, assembramenti non controllati, feste, discoteche, e quant'altro)

- se le persone non adottano comportamenti corretti è necessario chiudere oggi quelle attività dove tali comportamenti sono tenuti per consentire di arrivare a settembre in una situazione che permetta la riapertura delle scuole

Non ci vogliono né scienziati, né esperti matematici, né ottimisti o pessimisti ad ogni costo per capire che non ne siamo fuori e non ne saremo se non ci adeguiamo a comportamenti corretti, ci vuole solo un pò di sano equilibrio quello che manca purtroppo anche a presunti scienziati per non parlare poi di una parte della classe politica italiana. E ormai abbiamo imparato che sui social chi scrive e dice le cose come stanno con equilibrio è inascoltato rispetto al sensazionalista estremo: ne basta uno di questi personaggi per fare danni incalcolabili.


domenica 16 agosto 2020

20-21 Settembre 2020: non c'è due senza tre

 


Nel breve periodo di 15 anni i cittadini italiani sono chiamati per la terza volta a respingere l'attacco della politica italiana alla democrazia ed alla rappresentatività popolare. Prima nel 2006 e poi nel 2016 il voto popolare ha respinto le riforme proposte prima da Berlusconi e poi da Renzi, il prossimo mese ci sarà da rimandare al mittente una riforma più pericolosa, peggiore, scritta in maniera ancora più approssimativa ma caldeggiata da quasi tutto l'arco costituzionale da destra a parte della sinistra (o presunta tale). Per certi versi le riforme di berlusconiana e renziana memoria era migliori di quella attuale: entrambe miravano alla riduzione dei parlamentari ma avevano dalla loro parte anche un ridisegno delle istituzioni, dei loro poteri e dei loro compiti. Berlusconi mirava ad avere un vero premier (termina utilizzato in maniera inappropriata oggi per indicare il Presidente del Consiglio) con addirittura il potere di sciogliere le camere, un vero disastro se calato per esempio nella situazione odierna. L'ex cavaliere non credeva fino in fondo in quella riforma spinta soprattutto dalla Lega Nord ed infatti Silvio la portò alle lunghe facendola approvare alla fine della legislatura in modo da non avere conseguenze dirette sul suo governo quando il voto popolare la respinse. La riforma renziana mirava anche quella alla riduzione del parlamentari e prevedeva anche quella una rivisitazione dei compiti si Senato e Camera ma Renzi, meno intelligente di Berlusconi dal punto di vista politico, fece due errori: il primo di cancellare il voto popolare per l'elezione del Senato il secondo di metterla sul piano personale promettendo ai quattro venti di uscire dalla politica se avesse perso il referendum. Naturalmente il voto popolare vide uniti la destra, che ce l'aveva a morte con Renzi, e la sinistra che era stata di fatto estromessa dal Partito Democratico e dal governo e così anche quella riforma fu per fortuna rigettata. Ed eccoci dopo nemmeno 4 anni ad un nuovo referendum per decidere su una riforma, la peggiore delle tre, che prevede semplicemente il taglio dei parlamentari senza nessun altro contrappeso per garantire il livello attuale di democrazia. Non si rivedono i compiti di camera e senato, non si rivede la legge elettorale, non si rivedono i collegi elettorali, l'unica motivazione che si riesce ad addurre a giustificare la riforma è la minore spesa. Un risparmio che si quantifica in circa un caffè al giorno per ogni italiano e che potrebbe essere maggiore semplicemente riducendo gli stipendi dei parlamentari di cifre irrisorie: 3000 euro per i senatori e 2000 per i deputati. Si riduce la spesa ma a quale prezzo ? Il prezzo di ridurre il numero dei parlamentari rendendo il parlamento meno incisivo rispetto al governo e soprattutto mettendolo in mano direttamente ai partiti che in questo modo avranno un controllo maggiore sull'attività parlamentare. Senza contare poi che interi territori del paese perderanno la loro rappresentatività nelle istituzioni. Si prende ad esempio la recente vicenda dei bonus 600 euro richiesti e percepiti da alcuni parlamentari per giustificare questo taglio affermando che in questo modo nel parlamento ci saranno meno persone di un simile squallore. Naturalmente non è una garanzia fittizia e non reale. Il parlamento italiano ha bisogno di una maggiore qualità e non certo di un numero minore di parlamentari, qualità che può essere aumentata scegliendo la strada di sottrarre ai partiti la scelta dei propri candidati da mandare in parlamento. I parlamentari devono essere scelti dai cittadini attraverso le preferenze in modo che possano rispondere direttamente ai loro elettori e non alle segreterie dei partiti. Non dobbiamo chiedere di ridurre la rappresentanza ma di aumentarne la qualità e questo si può ottenere solo lasciando al cittadino la possibilità di decidere chi mandare ad occupare quelle "poltrone" così importanti per la vita democratica: ridurre tutto ad una questioni di costi è un conto della serva che non può essere un principio per regolare la democrazia in un paese civile.

venerdì 14 agosto 2020

Da "Parlateci di Bibbiano" al "Parlateci di Birbonus"

 

In pochi mesi dal "presunto scandalo politico" di Bibbiano, usato vergognosamente dalla destra, per screditare un partito politico, siamo passati non ad uno scandalo ma ad un vicenda criminale e squallida nella quale parlamentari e amministratori locali hanno approfittato dell'emergenza Covid per accaparrarsi i 600 euro del bonus previsto dal governo per le persone in difficoltà. In questo caso però nessuno può sfruttare la vicenda per fini di sciacallaggio politico o meglio nessuno potrebbe in quanto lo scenario è trasversale e colpisce tutti i partiti. La parte più squallida della vicenda però sono da una parte le giustificazioni portate da coloro che hanno approfittato di questa situazione e dall'altra il comportamento che una parte della politica e dei cittadini tendono ad avere per giustificare il comportamento di questi squallidi personaggi. Tutto parte dal fatto che la legge "consentiva" di richiedere il bonus anche a chi non ne avesse bisogno. Questo naturalmente mette in luce un problema secolare della nostra classe politica: quella di non saper scrivere le leggi che nel migliore dei casi consentono delle scappatoie, ma nel peggiore (come è accaduto per la legge elettorale denominata Porcellum) costringono il paese a trascorrere anni nella illegalità ed in uno stato di incostituzionalità. Detto questo però nel caso specifico non esiste nessuna giustificazione morale, politica, sociale per un rappresentante delle istituzioni che percepisce migliaia di euro per approfittare di un buco della legge. Sarebbe un fatto spregevole per un cittadino qualsiasi ma per un parlamentare e/o un amministratore locale diventa un vero e proprie crimine se pur legalmente non perseguibile. D'altra parte che cosa ci si può aspettare da un paese nel quale i media tutti chiamano queste persone "furbetti" un termine che tende a sottolineare come la persona che in qualche modo frega lo stato ed il cittadino bisognoso sfruttando i buchi di una legge è un furbo mentre l'imbecille è il cittadino che le osserva scrupolosamente non cerca di utilizzare questi buchi a proprio uso e consumo. Gli stessi evasori fiscali, una delle vere piaghe del paese, quelli che impediscono all'Italia di crescere come potrebbe sono spesso indicati con il termine di furbi mentre il vero termine che li dovrebbe contraddistinguere è quello di criminali. Che dire poi degli aspetti morali di un parlamentare che, individuata una falla nella legge, ne approfitta, pur non avendone bisogno, piuttosto che lavorare, come dovrebbe per mettere riparo alla falla legislativa ? Ecco queste persone non dovrebbero essere "sospese" come furbamente stanno facendo alcuni partiti, ma semplicemente allontanati dalle istituzioni e dalla politica in maniera permanente, dalla politica stessa e, qualora questa non ne fosse in grado, direttamente dai cittadini. Ma la sospensione lascia intravedere ... il prossimo passo: fare andare questi esseri spregevoli nel dimenticatoio.


lunedì 10 agosto 2020

Bonus parlamentari: tante indecenze nell'indecenza

 


Chissà se arriverà mai il giorno che in questo paese si tocchi davvero il fondo e inizi il percorso di risalita. Ad ogni evento di corruzione o malaffare che vede coinvolta la politica italiana o l'imprenditoria o le organizzazioni criminali oppure tutte e tre queste componenti, si è tentati di pensare che si sia toccato il fondo poi arriva inevitabile un altro episodio attraverso il quale si va oltre e si può scavare ancora. Oggi in molti se meravigliano come cinque parlamentari (e sono solo la punta dell'iceberg considerato che molti amministratori locali hanno seguito il loro esempio) abbiano potuto chiedere il bonus di 600 euro, poi di 1000, stabilito dal governo per le partite Iva per fronteggiare i danni economici dell'epidemia Covid. Ma come ci si può meravigliare di questo fatto scandaloso quando in Italia a un partito che ha frodato i cittadini italiani per una somma di 49 milioni viene consentito di tornare ad essere il primo partito in Italia ? Oppure come ci si può meravigliare se in Italia un personaggio come Berlusconi fonda un partito con un fiancheggiatore della mafia, tiene nella sua villa un mafioso, e viene mandato per tre volte al governo ? Come ci si può meravigliare in un paese nel quale ci vuole una legge per sbattere fuori dal Parlamento un personaggio condannato per frode fiscale ? Come ci si può meravigliare nel paese in cui un ministro della repubblica italiana è accusato di aver fatto una soffiata su delle indagini della Guardia di Finanza agli indagati e continua imperterrito a rimanere al suo posto ? O ancora quale meraviglia può suscitare questo fatto se si sopporta che un parlamentare invece di svolgere la funzione per la quale è stato eletto gira in lungo e largo l'Italia accumulando oltre i 90% di assenze in Senato ? E si potrebbe continuare all'infinito nell'elencare comportamenti che cozzano con il ruolo del politico e che dovrebbero essere proprio i cittadini italiani a pretendere che non avvengano oppure quando accadono a chiedere le dimissioni immediati del politico indipendentemente dai risvolti penali. Fare politica non è un obbligo, se la fai deve essere trasparente e irreprensibile. Invece si deve assistere ad un'ulteriore indecenza della vicenda dei parlamentari ce hanno richiesto ed ottenuto il bonus. Si perché dei tre partiti coinvolti, La Lega (3), il M5S (1), Italia Viva (1), solo il M5S ha chiesto senza se che il loro parlamentare venga allo scoperto restituisca quanto percepito e si dimetta. La Lega per voce del suo capitone Matteo Salvini, condanna ma poi non perde occasioni per giustificare il comportamento dei 3 filibustieri leghisti addossando colpe al decreto del governo, all'Inps ed in ultimo ai commercialisti dei 3 soggetti, come dire si va beh hanno sbagliato ma e responsabilità sono altre. Italia Viva poi per bocca di Rosato addirittura esclude che sia coinvolto un loro parlamentare. Punto e a capo non si mette in discussione "l'onestà" di tutto il partito .. quello di Renzi ed è già dire. Alcuni poi si danno allo sciacallaggio politico utilizzando questo episodio spregevole a supporto del prossimo referendum sul taglio dei parlamentari e della democrazia: con meno parlamentari ci saranno meno possibilità di avere in parlamento simili personaggi. Beh fino a che si giustificano certi comportamenti basterebbe anche un solo parlamentare per continuare ad osservare simili episodi. Insomma non basta il comportamento indecente di chi, almeno in Italia gode di un'infinità di privilegi, ma ci vuole anche la giustificazione all'indecenza ... ed i cittadini ? Sopportano e continuano a dare voti a questi buffoni e approfittatori ... e quindi scendiamo ancora a raschiare il fondo del barile .. che prima di arrivare davvero al limite c'è tempo.

domenica 9 agosto 2020

Quando l'opposizione non sa più che pesci pigliare si affida allo sciacallaggio ed alle falsità

L'accoppiata Salvini-Meloni sono alla canna del gas. Più o meno tutte le richieste fatte per affrontare l'emergenza economica dovuta all'epidemia Covid sono state in un modo o nell'altro soddisfatte dal governo. Stanziati in tutto oltre 100 miliardi, cassa integrazione (i cui ritardi dipendono soprattutto dalle regioni leghiste), blocco dei licenziamenti, bonus più o meno a tutte le categorie di lavoratori (tanto che anche chi non aveva titolo li ha chiesti), dilazioni delle cartelle delle tasse, dilazione dell'Imu per le imprese turistiche e via dicendo. Tutte le cartucce del capitone e della strega sono state rese innocue. Ed allora i due a cosa si attaccano ? Alla proroga dello stato di emergenza (per fortuna) ed ai verbali del comitato tecnico scientifico ormai desecretati. Bene anche questo ultimo punto però non è altro che una carica a salve perché Conte ha agito per fortuna andando oltre alle richieste del cts.

- 21 febbraio il sindaco di Codogno e 9 comuni limitrofi chiedono la zona rossa, la Regione appoggia ed il governo autorizza

- 22 febbraio scoppiano i focolai di Alzano e della Val Seriana comuni e regione non chiedono niente ed il governo esclude la zona rossa. Perché un comportamento diverso ? Perché la Val Seriana è una zona altamente produttiva e quindi confindustria si oppone e da lì la carneficina di Bergamo e Lombardia.

- 23 febbraio Fontana si fa conferire dal governo il potere speciale di allargare le zone rosse ma poi non fa assolutamente niente come dichiara Gallera il 27 e 28 (Stiamo osservando con attenzione la zona di Alzano ma non ci sono ipotesi di nuove zone rosse.

- 2 marzo Gallera "Forte incremento di casi nella zona di Alzano, abbiamo chiesto all'Iss di fare valutazioni e suggerire a noi e al governo le migliori strategie.

- 3 marzo rapporto del Cts su Alzano e possibilità di istituire zona rossa

- 6 marzo aumento dei contagi nella Bergamasca ma Gallera attende il governo mentre altre 8 regioni meno contagiate della Lombardia dispongono 116 zone rosse

- 6 marzo il Cts chiede di chiudere con zone gialle l'intera Lombardia

- 7 marzo il governo chiude la Lombardia con zone rosse

- 11 marzo il governo istituisce il Lockdown richiesto da tutti come si può vedere dai tweet di Salvini del 10-12 marzo

Quindi chi ora chiede le dimissioni di Conte lo fa come al solito in malafede ma per fortuna i social usati a piene mani da chi non fa un cavolo dalla mattina alla sera non dimenticano e consentono a chi possiede una testa pensante di capire che l'opposizione in Italia è veramente meschina al limite dello sciacallaggio. 

venerdì 7 agosto 2020

Il 21 settembre non perdete la memoria

Ci avviciniamo all'ennesima tornata elettorale che ormai nel nostro paese sono più numerose delle giornate di pioggia. A causa del Covid voteremo a settembre per diverse regioni, amministrazioni comunali e per un altro referendum che tenterà, dopo quelli di Berlusconi e di Renzi, di azzoppare la Costituzione e la democrazia rappresentativa. Sarà una giornata importante per diversi motivi ma sarà necessario non dimenticare certi comportamenti dei politici italiani per non rischiare di mettere le nostre amministrazioni locali in mano a degli sciacalli o filibustieri della politica. Personaggi che niente hanno a che vedere con la politica vera ma che mirano sostanzialmente al potere senza avere la minima idea poi di come gestire le istituzioni. Uno di questi partiti è senz'altro la Lega che si presenta, secondo i sondaggi, come il primo partito italiano senza averne i meriti. Basterebbe non dimenticare le tre foto pubblicate i questo post per capire che mettere a guidare regioni e/o comuni a uomini e donne di questo partito sarebbe come annunciare una condanna a morte. La prima foto riguarda la conclusione della campagna elettorale di Matteo Salvini nelle Marche a Macerata dove ha riunito tutti i candidati della regione in un assembramento senza alcuna precauzione. Salvini non nuovo a queste adunate pro-Covid è uno dei responsabili dell'impennata del contagio che si sta verificando in queste ultime settimane in Italia, salvo poi addebitarne la responsabilità ai migranti che stanno arrivano in questi giorni in Italia. Purtroppo Salvini dopo aver organizzato manifestazioni criminali, dopo andare in lungo e in largo per l'Italia distribuendo abbracci e bacioni a chiunque continua nella sua pericolosa opera di diffusione del virus e agevolazione del contagio. Senza poi in questi suoi comizi indicare una serie politica ma esclusivamente a becerare sul mandare a casa quello quell'altro. La seconda foto riguarda ancora Matteo Salvini che si è fatto fotografare mentre addenta un arrosticino a Chieti e nelle stesse ora si svolgeva un'importante seduta del Senato che discuteva le ennesime misure urgenti in materia di Covid. Ma si per Salvini le campagne elettorali e le magnate a sbafo sono sempre state più importanti del lavoro per il quale è stato eletto e viene pagato dai cittadini italiani. Ma Salvini non è l'unico personaggetto senza cervello della Lega, ne abbiamo un altro tale Calderoli, autore della famosa riforma elettorale denominata da lui stesso il Porcellum. Calderoli in un discorso al Senato sulla preferenza di genere in ambito di elezioni ha avuto il coraggio di sostenere che tale pratica danneggerebbe il sesso femminile. Un parere certo ma la motivazione di questo parere è quanto meno sconvolgente: il maschio è più infedele della donna, quindi il candidato maschio accoppiandosi con 4 o 5 persone di sesso femminile avrebbe a possibilità di portarsi dietro anche il loro voto. Ecco questo ha sostenuto la mente sublime di Calderoli. Ora davvero un cittadino italiano con capacità intellettive appena sufficiente darebbe il proprio voto a questi imbecilli ?
                                             

giovedì 6 agosto 2020

Le certezze perse con il Covid-19

Il primo approccio con la matematica da parte di ogni bambino che inizia il suo percorso di studi è sempre stato quello della certezza sui numeri: 2 + 2 fa sempre 4. Con il tempo poi queste certezze spesso svaniscono quando ci si trova ad affrontare situazioni più complesse rappresentate con dei numeri ed allora si impara che anche i numeri possono essere interpretati. Soprattutto poi lo sconcerto prende il sopravvento quando questa interpretazione cambia a seconda del proprio tornaconto e delle proprie tesi. Ecco allora che il 2 + 2 non diventa più 4 ma può essere 3 o 5 a seconda del punto di vista dal quale si considera quel 2. Senza poi entrare in dettagli più tecnici: quel 2 può assumere un valore diverso a seconda che si parli di sistema decimale (il sistema con il quale ogni studente viene "cresciuto") oppure per esempio di sistema ternario. Insomma con i progredire degli studi le certezze cambiano o addirittura crollano. Uno degli effetti collaterali dell'attuale epidemia da Covid-19 è stato appunto il crollo delle certezze sui numeri che quotidianamente sono snocciolati in merito alla epidemia stessa. Nella prima fase della chiusura totale i numeri venivano utilizzati da molti per fare previsioni sull'epidemia, sul suo andamento e soprattutto sul prevedere la data della fine del contagio. I numeri dati in pasto ai cittadini, agli statistici, agli interpreti erano riguardavano i contagiati, i ricoverati in reparto ed in terapia intensiva, gli isolati domiciliari, i decessi ai quali si sono aggiunti successivamente i guariti. Da questi numeri saltavano fuori delle cifre impressionanti come la percentuale di decessi rispetto ai contagi, numeri superiori per esempio al primo focolaio cinese dell'epidemia. Poi lentamente nel nostro paese la morsa dell'epidemia si è allentata mentre ha iniziato a crescere negli altri paesi sia europei che nel resto del mondo. Con la fine della chiusura totale e l'inizio della ripartenza si sono scatenate le diverse interpretazioni sui numeri che quotidianamente sono diffusi sul progredire dell'epidemia in Italia. Numeri che dimostrano che il virus non è sconfitto, come qualcuno tenta di sostenere, nemmeno clinicamente in quanto continuano i decessi ed i ricoveri sebbene sicuramente con quantità certamente di gran lunga inferiori al periodo più buio di marzo e aprile. Il problema sta nel fatto che queste diverse interpretazioni vengono anche dal mondo scientifico che invece di dare delle certezze ha, fin dall'inizio dell'epidemia, contribuito a creare confusione e sconcerto. E così oggi mentre c'è chi, prudentemente, mette in guardia da riprendere senza alcuna attenzione qualsiasi attività, ci sono altri che manipolano i dati sui contagi facendo supposizioni sui reali contagi (inserendo anche coloro che essendo asintomatici non sono rilevati) per arrivare alla conclusione che in realtà gli oltre 35mila decessi rappresenterebbero una percentuale insignificante. Naturalmente con l'obiettivo nascosto, ma nemmeno tanto, di minare il governo e questo è l'aspetto più squallido e vergognoso indipendentemente dalle proprie idee politiche. Il governo giustamente mantiene la prudenza anche perché i famosi numeri ci dicono che nelle ultime settimane, volenti o nolenti, c'è una piccola recrudescenza del virus a dispetto dei super ottimisti. Super ottimisti che fra l'altro, in una società interconnessa come la nostra, ignorano quanto sta accadendo intorno a noi dove ogni paese viaggia a numeri superiori ai nostri e soprattutto ogni governo plaude al comportamento dell'Italia che in questo momento è il leader mondiale nel contenimento dell'epidemia. Ma si sa noi italiani siamo sempre pronti a guardare all'estero anche in casi come questo dove è l'estero a invidiare l'esempio dato dal nostro governo nell'affrontare il Covid-19.

domenica 2 agosto 2020

2 Agosto 2020: ennesimo festival dell'ipocrisia


Oggi altra giornata, per l'esattezza la quarantesima, dell'ipocrisia nella quale un stato e le sue istituzioni si prendono gioco per l'ennesima volta dei cittadini. Le dichiarazioni sono piene di retorica da parte di qualsiasi esponente della politica indipendentemente dal suo ruolo istituzionale.
"Esigenza di piena verità e giustizia"
"Bisogna fare presto"
"Siamo ad una svolta"
"Chiediamo la politica della verità"
Meglio fermarsi qua perché il voltastomaco di fronte a queste dichiarazioni è assicurato. Per fino la fascista Meloni ha avuto il coraggio di ricordare le vittime di quella orrenda strage dimenticando di scrivere nel suo tweet di 280 caratteri il termine fascista. Schifosa. Almeno Salvini ci ha risparmiato il suo tweet commemorativo (almeno fino ad ora) troppo impegnato a prendersela con il governo ed a cavalcare il suo cavallo di battaglia preferito, quello dei migranti, utilizzando anche un minorenne. Nessun appartenente alle istituzioni ed allo stato che abbi il coraggio di fare l'unica affermazione credibile: "Mi vergogno di appartenere ad uno stato e a delle istituzioni che sono chiaramente i complici della strage avvenuta il 2 agosto 1980 a Bologna". Questa sarebbe stata l'unica dichiarazione credibile e condivisibile: tutto il resto è un semplice prendere in giro gli italiani in attesa del 2 agsto 2021 dopo per 41esima volta andrà in scena il teatrino dell'ipocrisia.