sabato 31 luglio 2021

Libertà è andare al bar o pretendere un'informazione corretta ?


 

In questi giorni, dopo che il governo ha introdotto l'obbligo del Green Pass per accedere a bar-ristoranti-cinema-teatri, la parola più bistrattata dalle manifestazioni di piazza è stata proprio la parola libertà. E' sconcertante poi che queste manifestazioni siano state guidate nel migliore dei casi da parlamentari della lega (ruolo ambiguo quello dei leghisti che mentre in consiglio dei ministri approvano il provvedimento tanto criticato, poi scendono in piazza a manifestare ... contro se stessi) e nella peggiore dai fascisti di Casapound e Forza Nuova. In entrambi i casi comunque da forze che per il loro Dna rappresentano proprio la negazione della Libertà. Naturalmente queste manifestazioni si sono lasciate sfuggire un'occasione per davvero reclamare quella libertà così barbaramente offesa dal negare l'accesso al bar se non si è vaccinati. Proprio in questi giorni stiamo davvero assistendo ad una negazione di una vera libertà del cittadino: quella di essere correttamente informato. Nonostante quello che sta accadendo con il probabile inizio di una quarta ondata, si continua ad ingannare i cittadini facendo vedere loro la chimera dell'immunità di gregge raggiungibile con la vaccinazione. Purtroppo non sarà così o meglio non si arriverà a quella immunità che ci potrebbe portare fuori dalla pandemia solo ed esclusivamente grazie ai vaccini. Intendiamoci i vaccini sono importanti, ma rappresentano una delle armi per sconfiggere il virus, un'arma però spuntata se probabilmente non sarà affiancata da altre strategie. Proprio in questi giorni è stato pubblicato uno studio* su circa 1500 operatori sanitari vaccinati che si sono contagiati, in maniera più leggera certo ma che a loro volta quindi sono stati portatori del contagio. Non ci sono dati che attestino la gravità del contagio da parte dei soggetti vaccinati, si presume che sia molto bassa ma in queste condizione la famosa immunità di gregge diventa una chimera. Una situazione che si è aggravata con la variante Delta che ha abbassato l'efficacia del vaccino portandola da circa il 95% a circa il 60%, questo significa che circa il 40% dei vaccinati si può ammalare. Che questi soggetti, vaccinati e contagiati, possano a loro volta contagiare ancora non è chiaro. Quindi il vaccino da solo non sarà sufficiente per uscire dalla pandemia rimanendo comunque una misura di contrasto molto importante in quanto riduce la gravità della malattia una volta contratta dal soggetto vaccinato. Non si possono quindi abbandonare due strumenti fondamentali come il tracciamento, mai perseguito con efficacia nel nostro paese, e quarantena (il vecchio sistema) magari per periodi più brevi. Altra possibilità quella di vaccinare tutti e quindi lasciar correre il virus che comunque non produrrebbe conseguenze letali e/o gravi fra i vaccinati ed in questo modo l'epidemia finirebbe per arrestarsi come è sempre avvenuto in passato. In conclusione il vaccino rimane un'arma importante ma, purtroppo, non l'unica. Pretendere che un ragionamento del genere possa essere fatto in maniera serena in un paese dove una significativa percentuale di persone si mobilità per andare al bar, è praticamente impossibile. Soprattutto quando all'interno della maggioranza ci sono parlamentari che agiscono in un modo all'interno del palazzo e fanno l'esatto contrario fuori giocando sporco e sulla salute dei cittadini.

*( Covid-19 Breakthrough Infections in Vaccinated Health Care Workers )

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venerdì 30 luglio 2021

Le opinioni sono sempre confutabili .... anche quelle di un intellettuale

 


Nella polemica sul Green Pass si è sbilanciato anche un intellettuale come il filosofo Massimo Cacciari calando la sua opinione, anche lui contro il certificato verde, ma che in quanto tale può essere contestata anche dall'uomo della strada. Almeno però si è ascoltata un'opinione, condivisibile o meno, ma finalmente una base sulla quale poter intavolare una discussione o un contradditorio. Diversamente da quanto è stato portato in piazza dai così detti no-vax che non hanno espresso opinioni ma solamente fatti che, in quanto tali, sono tutti tranquillamente contestati e rispediti al mittente. Sia le piazze sia Massimo Cacciari sono comunque accumunati da un unico denominatore comune: nessuno dei contestatori del Green Pass ha messo sul tavolo proposte alternative per combattere il virus. Analizziamo le opinioni di Cacciari su questo argomento.

"La discriminazione di una categoria di persone, che diventano automaticamente cittadini di serie B, è di per sé un fatto gravissimo, le cui conseguenze possono essere drammatiche per la vita democratica. Lo si sta affrontando, con il cosiddetto green pass, con inconsapevole leggerezza

Naturalmente non si può essere che in accordo sulle conseguenze disastrose e pericolose per la democrazia di una discriminazione operata a danno di qualche categoria di cittadini. L'ultima frase però equipara il Green Pass ad un mezzo discriminatorio mentre in realtà è un mezzo per combattere la diffusione del virus. Nessuno ha intenzione di discriminare ma semplicemente di contrastare la pandemia evitando ai soggetti non vaccinati, qualunque sia il motivo per il quale non si vaccinano, di ammassarsi in luoghi chiusi come bar, ristoranti, cinema, teatri e via dicendo. E' una semplice misura di tutela di coloro che, grazie proprio alla democrazia e senza alcuna volontà discriminatoria, decidono di non vaccinarsi. Se Cacciari pensa che qualcuno prenda questi provvedimenti con leggerezza potrebbe fare nomi e cognomi in modo da supportare la propria tesi con un fatto oggettivo.

"Ogni regime dispotico ha sempre operato attraverso pratiche di discriminazione, all’inizio magari contenute e poi dilaganti. Non a caso in Cina dichiarano di voler continuare con tracciamenti e controlli anche al termine della pandemia. E varrà la pena ricordare il ‘passaporto interno’ che per ogni spostamento dovevano esibire alle autorità i cittadini dell’Unione Sovietica"

 Ancora una volta Cacciari passa dalle opinioni ai fatti: dove ha letto il filosofo che in Cina intendono continuare con tracciamenti e controlli anche alla fine della pandemia ? E' forse Cacciari un agente segreto che conosce le mosse future del governo cinese e comunque che c'entrano le eventuali mosse del governo cinese con quanto accade in europa ? Se non viene spiegata un'affermazione del genere può tranquillamente essere considerata una sparata priva di fondamento.

"Quando poi un esponente politico giunge a rivolgersi a chi non si vaccina usando un gergo fascista come “li purgheremo con il green pass” c’è davvero da temere di essere già oltre ogni garanzia costituzionale."

Sinceramente un'affermazione non si è sentita pronunciare da nessun esponente della maggioranza di governo favorevole al Green Pass, e gli unici simboli fascisti che si sono visti sono stati introdotti proprio nella piazze dei no-vax guidate da Forza Nuova e Casapound. Sentire le formazioni neofasciste appellarsi alla libertà, loro che si ispirano proprio alla negazione della libertà espressa dalla dittatura fascista, la dice lunga sulla serietà della piazza che protestava contro il certificato verde.

"Guai se il vaccino si trasforma in una sorta di simbolo politico-religioso. Ciò non solo rappresenterebbe una deriva anti-democratica intollerabile, ma contrasterebbe con la stessa evidenza scientifica"

Ancora una volta Cacciari prende lucciole per lanterne perché questa guerra di religione non si è vista (se si esclude quel fanatico opportunista di Salvini che sta al governo e approva tutte le misure che passano dal Consiglio dei Ministri, poi esce fa opposizione per non perdere il contatto con l'alleato che gli porta via voti, Giorgia Meloni), mentre si si è vista una battaglia politica ma inscenata dalla destra e dal duo Salvini-Meloni. I due vestono spesso i panni degli economisti e/o scienziati che prevedono sciagure con l'introduzione del certificato verde, malo fanno senza proposte alternative e semplicemente per raccogliere consensi di coloro che leggono i loro vaneggiamenti da 280 caratteri.

"Una cosa è sostenere l’utilità, comunque, del vaccino, altra, completamente diversa, tacere del fatto che ci troviamo tuttora in una fase di ‘sperimentazione di massa’ e che su molti, fondamentali aspetti del problema il dibattito scientifico è del tutto aperto"

 Ecco un altro passaggio da un'opinione a un fatto, fra l'altro molto caro ai no vax: la sperimentazione di massa. La teoria del complottismo assume le sue vette più alte nel far credere che questi vaccini siano in realtà semplicemente un grosso esperimento al quale l'umanità intera è stata sottoposta grazie magari alla diffusione del virus creato in laboratorio. Naturalmente si tratta di supposizione che nemmeno si prendono carico di analizzare come si è arrivati ai vaccini. La sperimentazione è stata condotta secondi i vari protocolli delle agenzie che sorvegliano sull'introduzione di un nuovo farmaco, rispettando quindi tutte le regole. Poi c'era l'emergenza e non c'era tempo di aspettare tre o quattro anni per verificare gli effetti a lunga scadenza come d'altra parte non conosciamo gli effetti a lunga scadenza del virus. Naturalmente un'affermazione del genere se la sentiamo nella piazza dei no vax lascia il tempo che trova, ma scritta da un intellettuale come Massimo Cacciari significa che o il filosofo non conosce ed allora non dovrebbe scrivere o conosce ed allora è più grave.

"Tutti sono minacciati da pratiche discriminatorie. Paradossalmente, quelli “abilitati” dal green pass più ancora dei non vaccinati (che una propaganda di regime vorrebbe far passare per “nemici della scienza” e magari fautori di pratiche magiche), dal momento che tutti i loro movimenti verrebbero controllati e mai si potrebbe venire a sapere come e da chi."

Quindi secondo Cacciari quelli più a rischio saranno i vaccinati perché grazie al Green Pass saranno controllati in ogni loro mossa e per di più senza sapere chi li controlla. Forse il buon Cacciari ignora che accade quando va in giro con il suo smartphone e fa una telefonata oppure per qualsiasi motivo cerca una strada su Google Maps oppure scrive una email a qualche suo contatto che utilizza Gmail oppure quando entra in autostrada magari con il telepass per non parlare di quando paga con una carta elettronica. Sicuramente rispetto a tutte queste situazioni il Green Pass è quello meno soggetto al controllo ma soprattutto so chi mi controlla: il mio barista, il ristoratore, il controllore del treno e via dicendo. In quanto alla propaganda di "regime" (quale ??) che vuol far passare un non vaccinato come un nemico della scienza sinceramente una persona con un pò di testa sulle spalle può rendersi conto della falsità di questa affermazione: l'unica propaganda che si vede è un lieve pubblicità a vaccinarsi con testimonial addirittura Paolo Bonolis .. un fedele del regime che non ti dico.

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venerdì 23 luglio 2021

Covid-19: quello che il cittadino comune dovrebbe avere ormai chiaro (seconda parte)

 


A volte l'essere umano arriva a delle scoperte eccezionali. Per esempio un essere infinitesimale rispetto alla grandezza dell'Universo, che vive su un pianeta minuscolo sempre rispetto all'Universo, è riuscito a scoprire le leggi che regolano l'Universo stesso, è qualcosa di incredibile. Tornando al problema della pandemia, anche in questo caso l'uomo ha compiuto un'impresa mai riuscita prima: nel giro di pochi mesi ha realizzato un vaccino (anzi più di uno ma questo dipende dalle storture della società capitalista) in grado di proteggerci dalla terribile pandemia da Covid-19. Ma l'essere umano è una animale molto strano e a volte pericoloso (quello che sta combinando al pianeta che lo ospita è emblematico) ed allora che, dopo aver trovato la soluzione al problema, in molti (per fortuna non la maggioranza) si ribella alla vaccinazione mettendo a rischio la propria salute ma anche quella degli altri. E allora riassumiamo un pò di notizie e cavolate.

NON SI SA COSA C'E' DENTRO. Questa è una delle prime obiezioni portate dai così detti NO-VAX per giustificare la loro contrarietà a non vaccinarsi. Come se quando queste persone che immagino qualche volta siano ricorse a qualche antidolorifico o alla semplice aspirina ogni volta si siano informate sul contenuto e avessero avuto cognizione delle sostanze che stavano assumendo. Quando leggete che nella compressa che state ingerendo c'è dell'acido acetilsalicidico siete soddisfatti ? Sapete che cosa state assumendo a parte il nome della sostanza ? NO. Detto questo se qualcuno è interessato a sapere che cosa contiene un vaccino è sufficiente che vada sul sito dell'Aifa e troverà tutte le informazioni desiderate (ammesso poi che siate in grado di capirle) oppure ecco un articolo divulgativo più semplice ma esplicativo su come funzionano alcuni vaccini. Questo è uno degli aspetti positivi di internet: avete un dubbio ? bene fate una ricerca e leggete. Certo bisogna avere la curiosità di farlo (più semplice seguire il solito presunto guru o politico populista di turno), poi bisogna avere la capacità di capire ciò che si legge (e qui torna a galla il problema culturale), ed infine, aspetto non banale, avere la capacità di discernere le notizie farlocche da quelle attendibili ma anche i questo caso si possono trovare indicazioni in merito.

NON SI CONOSCONO GLI EFFETTI A LUNGO TERMINE. Osservazione giusta in quanto il vaccino è in uso da pochi mesi, ma attenzione nemmeno gli effetti a lungo termine dell'infezione da Covid-19 non li sappiamo e potrebbero essere più deleteri di quelli del vaccino. Quindi se siete disposti e contrarre il Covid-19 piuttosto che vaccinarvi sappiate che, se riuscite a superare la malattia, poi gli effetti che questa può produrre sono altrettanto sconosciuti. Rimane poi la considerazione su altri vaccini utilizzati da decine di anni e dei quali si conoscono gli effetti a lungo termine: scomparsa del Vaiolo e contenimento ai minimi termini di altre malattie che provocavano morti e invalidi (morbillo, poliomielite, difterite, tetano, epatite B etc.).

ANCHE I VACCINATI POSSONO CONTAGIARSI. Sostanzialmente vero perché i vaccini così come qualsiasi altro farmaco non è efficace al 100% e quindi può non funzionare e non dare la protezione corretta. Ma anche questa obiezione dopo 7 mesi di vaccinazioni è tranquillamente superata: i primi dati e i primi studi dimostrano che coloro che contraggono l'infezione dopo essere stati vaccinati, non corrono il rischio di contrarre il Covid-19 in forma grave e quindi evitano il ricovero, quasi certamente la terapia intensiva ed quindi anche il decesso.

NON E' STATO SPERIMENTATO. No, è stato sperimentato in tempi molto rapidi, questo sì, perché i Paesi e le istituzioni hanno messo sul tavolo una quantità mai vista di danaro, il che ha permesso di correre molto, molto più velocemente del solito. Comunque, sono state rispettate le tre fasi dei trial clinici che sono OBBLIGATORIE per qualunque nuovo farmaco, e che vengono monitorate da FDA ed EMA, coinvolgendo centinaia di ricercatori. E i dati sono pubblicati e quindi di pubblico dominio. Se qualcosa non vi convince prima leggeteli (ma vi ci vorrà una decina d’anni, perché per capirli dovrete laurearvi in medicina o in scienze biologiche, e avere studiato a fondo virologia, immunologia, epidemiologia, statistica e qualcos’altro che adesso non mi viene in mente. E naturalmente dovete capire l’inglese scientifico). 

VACCINARSI AGEVOLA LE MUTAZIONI DEL VIRUS. Questa è una delle ultime novità comparse ... non su una rivista scientifica ma sul web, e come spesso accade è semplicemente una bufala. Sarebbe sufficiente andare su Google, o qualche altro motore di ricerca, e digitare mutazioni virus per, oltre alla notizia bufala, trovare decine di articoli che spiegano il fenomeno. L'obiettivo del virus è infettare il maggior numero di persone possibili e questo lo può fare se circola liberamente senza alcun ostacolo, il vaccino è uno di questi ostacoli e quindi limitare la circolazione significa semplicemente limitare le mutazioni. Il pericolo delle mutazioni è quello di far insorgere una variante in grado di bucare i vaccini disponibili e quindi tornare da capo al febbraio scorso, quindi chi non si vaccina alla fine è anche un pericolo per i vaccinati.

Insomma se facesse una raccolta di tutte le obiezioni di coloro che si oppongono al vaccino, ognuna potrebbe essere smontata spesso dimostrando l'inattendibilità e la falsità di queste obiezioni. Poi c'è l'obiezione principe che riguarda l'OBBLIGATORIETA' DEL VACCINO o come sarà dal 6 agosto il GREEN PASS per entrare nei locali pubblici o partecipare a manifestazioni sportive, culturali e quant'altro: LA LIMITAZIONE DELLA LIBERTA'. 

Mettiamoci in testa che questo virus si combatte in due modi: o con la vera limitazione della libertà come le chiusure totali e/o parziali delle attività socio/culturali/lavorative e degli spostamenti o con i vaccini (per il momento nonostante anche in questo caso le notizie circolino ... non esiste una cura per questa malattia come non esiste una cura specifica per raffreddore e influenza). Negli anni 50/60 per andare alla scuola pubblica era obbligatorio vaccinarsi e nessuno si sognava di mettere in mezzo LA LIBERTA', anche perché erano gli anni nei quali l'Italia era da poco uscita da un periodo storico, il fascismo, nel quale davvero la LIBERTA' era stata azzerata. Oggi, forse, di LIBERTA' ne abbiamo anche troppa tanto che la nostra LIBERTA' spesso finisce per limitare la LIBERTA' altrui. Non esiste più il concetto di società, di comunità, di appartenenza ma si diffonde come un virus il concetto della LIBERTA' individuale. Esistono paesi nei quali il virus si sta contenendo senza vaccini, Australia Nuova Zelanda Cina per esempio, ma in quei paesi quando si intercettano anche solo pochi positivi, si indice un lockdown di una settimana e i positivi sono rinchiusi in isolamento fino a quando non tornano negativi. Quindi obbligare a vaccinarsi è proprio il contrario di limitare la libertà ma farci tornare alla libertà. La polemica poi sul GREEN PASS è del tutto strumentale in quanto da una parte si "rispetta" la libertà di coloro che non vogliono vaccinarsi, dall'altra però si rispetta anche la libertà di coloro che invece si sono vaccinati e vogliono stare il più possibile tranquilli. In quanto poi alle così dette limitazioni interpretate come una dittatura sanitaria, vale la pena ricordate un articolo della Costituzione

Art. 16
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge

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giovedì 22 luglio 2021

Covid-19: quello che il cittadino comune dovrebbe avere ormai chiaro (parte prima)


 

Dopo un anno e mezzo da quando è scoppiata la pandemia da Sars-Cov2, più comunemente chiamato Covid 19, qualsiasi cittadino in grado di leggere un testo, ascoltare una trasmissione televisiva, consultare un sito web ma soprattutto di comprendere quello che legge, ascolta, consulta, dovrebbe avere le idee abbastanza chiara sul virus e sui modi per contrastarlo. Purtroppo l'informazione in questi mesi è stata spesso confusa, a volte eccessiva, in alcuni casi guidata non dall'oggettività scientifica o dalla realtà dei fatti quanto piuttosto dalla propaganda politica o dal desiderio di mettersi in mostra da parte di alcuni protagonisti, ma dopo 18 mesi con un minimo di capacità di analisi certi fatti dovrebbero essere ormai assodati. In questa prima parte si parla del virus, nella seconda parte dei vaccini e/o delle cure.

LA NATURA DEL VIRUS. Il Covid-12 è un virus appartenente alla famiglia dei coronavirus e come tale si diffonde da persona a persona attraverso le goccioline della saliva emesse quando si respira, quando si parla, si fischia o si urla. Fortunatamente queste goccioline non arrivano oltre 1,5-2 metri dalla persona che le emette dopodiché cadono a terra o sugli oggetti.

DIFESE COMPORTAMENTALI. Il miglior modo quindi per non infettarsi è stare a distanza da un soggetto infetto (almeno due metri), proteggersi con la mascherina in modo da impedire o ostacolare la diffusione delle goccioline di saliva, lavarsi e disinfettarsi per evitare l'infezione qualora ci si porti le mani alla bocca o agli occhi dopo aver toccato qualche oggetto magari sul quale si è posato una gocciolina con il virus.

EFFETTI DELL'INFEZIONE. Negli effetti conseguenti ad una eventuale infezione da Covid-19 sta tutta la pericolosità e allo stesso tempo la natura subdola del virus stesso: nella maggioranza dei casi l'infezione è ASINTOMATICA, niente febbre niente tosse niente raffreddore niente dolori, niente di niente. Il soggetto infetto ma asintomatico però è comunque un soggetto che può contagiare altri soggetti. Ecco perché sono essenziali il distanziamento e la mascherina: non abbiamo modo di sapere se una persona che sta davanti a noi sia infetta oppure no. Gli altri effetti sono simili all'influenza in alcuni casi, ma un percentuale se pur minima di casi è necessario il RICOVERO in ospedale o addirittura in TERAPIA INTENSIVA. Attualmente per esempio su circa 51mila soggetti positivi il 97% è in isolamento domiciliare, il 2% è ricoverato in ospedale, lo 0,3% si trova in terapia intensiva. Poi purtroppo c'è una percentuale di infezioni nelle quali si arriva al decesso: circa il 2,9% dei casi (in Italia). Poco importa se i decessi sono prevalenti nella popolazione più anziana o se sono accompagnati da altre patologie, senza il Covid-19 non ci sarebbero stati.

NON E' UNA NORMALE INFLUENZA. Spesso si è sentito dire, ma questa falsa affermazione circola anche dopo un anno e mezzo, che in fin dei conti si tratta di una normale influenza: NON E' COSI'. Due sono i semplici motivi. Il primo è che l'influenza, pur essendo anche questa contagiosa, non è asintomatica quindi il soggetto con l'influenza è facilmente individuabile. Il secondo motivo riguarda la contagiosità e gli effetti. Il Covid-19 è sicuramente molto più contagioso di una semplice influenza e la sua mortalità è comunque superiore a quella dovuta appunto alla influenza stagionale che puntualmente oggi anno ci colpisce. Altra "piccola" differenza: l'influenza ormai arriva, almeno in europa, dopo il vaccino e quindi volendo possiamo difenderci in maniera efficace, per il Covid-19 abbiamo dovuto aspettare 8 mesi che poi non sono nemmeno molti ma sufficienti a provocare circa 40mila morti (contro i circa 7mila dell'influenza).

LOCKDOWN. Che il Covid-19 sia diverso da una normale influenza si è poi rivelato subito durante l'inizio della pandemia in Italia nei mesi da febbraio a maggio. Per contrastare la diffusione del virus che ha subito messo in evidenza il problema principale dell'epidemia, e cioè il sovraffollamento degli ospedali e delle terapie intensive, si è dovuto ricorrere alla chiusura di tutte le attività produttive, sociali e culturali in modo da evitare e ridurre al minimo i contatti fra le persone. Nonostante questo drastico provvedimento si è arrivati al collasso delle strutture sanitarie tanto che in alcune realtà si è purtroppo dovuto scegliere fra chi salvare e chi no. Le conseguenze però si sono propagate a tutta l'attività ospedaliera bloccando di fatto altre attività essenziali come per esempio gli screening preventivi sui tumori, una conseguenza della quale gli effetti saranno percepibili fra qualche con una probabile recrudescenza dei decessi per queste patologie. Che il distanziamento, le mascherine ed evitare gli assembramenti siano strumenti più che efficaci ne abbiamo la dimostrazione proprio in questi giorni. E' stata sufficiente una riapertura pressoché totale ed una serie di festeggiamenti scellerati per la nazionale di calcio per ritornare ad un aumento di casi preoccupante grazie ad una nuova variante e nonostante poi la vaccinazione. 

Nella seconda parte sarà trattato l'argomento relativo alle cure ed alla vaccinazione.

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mercoledì 21 luglio 2021

Con la riforma leghista della giustizia si chiude un caso di omicidio in meno di 12 ore


Ma davvero qualcuno pensa di approvare una riforma della giustizia seria con questo energumeno ? Eccola servita l'idea di giustizia che ha in mente Salvini. 

Un assessore leghista alla sicurezza se ne va in giro con una pistola in tasca carica e, per sua stessa ammissione, senza sicura. In seguito ad una discussione con un marocchino, con palesi problemi mentali come hanno dichiarato alcuni testimoni, lo spintona e da quella pistola "parte un colpo" (strane queste pistole dotate di vita propria). Il colpo centra il marocchino e non è che lo ferisce o lo colpisce di striscio bensì centra il malcapitato e lo uccide. La giustizia alla Salvini è velocissima e immediata. Trascorse poche ore il leader leghista ha già emesso la sentenza senza ascoltare né i testimoni né tantomeno i carabinieri né l'autore dell'omicidio: legittima difesa ed il caso è risolto e naturalmente chiuso.

Questa è la giustizia salviniana e leghista, una giustizia degna del far west americano dove lo sceriffo di turno in quattro e quattr'otto decideva sull'uccisione di un qualsiasi povero diavolo e dove la legittima difesa era invocata con estrema leggerezza: era sufficiente che l'ucciso avesse fatto il gesto di alzare una mano o semplicemente toccato il proprio assassino per giustificarne l'uccisione in seguito ad un colpo di pistola o fucile.

A parte l'episodio, che cade proprio nel bel mezzo della discussione relativa alla riforma della giustizia appena approvata dal governo, le reali intenzioni della Lega e di Salvini non sono certo quelle di arrivare in fondo ad una riforma essenziale per accedere ai fondi del PNRR europei. Da una parte la Lega ha costretto il governo a varare un riforma che tenta di eliminare il problema principe della giustizia in Italia, la lunghezza dei processi, con il solito strumento, che si chiami prescrizione o che si chiami improcedibilità poco cambia, dall'altra sta raccogliendo le firme per un referendum il cui unico obiettivo è, nella migliore delle ipotesi, bloccare la riforma stessa, nella peggiore, far cadere il governo. Quando mai si è visto un partito di governo proporre una riforma in parlamento ed allo stesso tempo, prima ancora che la riforma stessa sia approvata, indire una referendum che in parte va contro la riforma stessa. In questo giochetto sulla pelle del paese che potrebbe portare alla perdita dei fondi europei, si poi stretto definitivamente il sodalizio fra i due Mattei, quello verde lombardo, e quello bianco, ma cangiante a seconda del momento, toscano. Già il Matteo Renzi ha firmare i referendum in nome del povero Enzo Tortora che si sarà ribaltato chissà quante volte nella propria tomba, confermandosi in questo modo il peggiore politico della storia della Repubblica, superando in questa classifica i due leader fino ad oggi incontrastati: Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.

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Irresponsabili, rimbecilliti o criminali: libertà di scelta

 


Provate a immaginare un nostro antenato del 1918/1920 che improvvisamente si vedesse catapultato nel 2020/21 cosa potrebbe pensare. In quegli anni ci fu la pandemia più terribile vissuta dal genere umano, la spagnola, con oltre 500milioni di contagiati e circa 50 milioni di morti. I dati della attuale pandemia da Sars-Covid-19 impallidiscono rispetto a quelli della spagnola del 1918/20. Ora quell'ipotetico sopravvissuto si trova improvvisamente nel 2020 in piena pandemia da Covid-19 ma, a differenza di quanto accaduto con la spagnola che imperversò per tre anni per poi scomparire, dopo solo 8 mesi dall'inizio dell'emergenza sanitaria ha a disposizione l'arma per difendersi dall'epidemia: il vaccino. Il nostro malcapitato non ci penserebbe su due volte e correrebbe a vaccinarsi primo per mettersi al riparo dal contagio, secondo per mettere al riparo la comunità intera, terzo per tornare ad una vita normale. E sicuramente il povero viaggiatore nel tempo non avrebbe dubbi che TUTTI farebbero altrettanto per uscire quanto prima dall'emergenza sanitaria. Ora il nostro uomo cosa potrebbe mai pensare di coloro che si rifiutano di vaccinarsi protraendo la durata dell'epidemia che potrebbe essere sconfitta in un anno e mezzo ? Che sono degli irresponsabili potrebbe essere il primo pensiero. 

Successivamente però ascoltando le motivazioni di coloro che non sono disposti a vaccinarsi:

  • "non sappiamo che cosa ci verrà iniettato"
  • "non si conoscono gli effetti a lungo termine del vaccino"
  • "è solo una manovra delle case farmaceutiche"
  • "io sono giovane e quindi per me anche se sarò contagiato non ci saranno conseguenze gravi" 
il secondo pensiero potrebbe essere che sono dei rimbecilliti e/o rincoglioniti.

Poi osservando che prolungando la circolazione del virus, sia a causa di coloro che non si vaccinano ma anche a causa di coloro che, dopo un rallentamento dell'epidemia causa le restrizioni, riprendono a comportarsi in maniera scellerata (tipo le manifestazioni di festa per le partite della Nazionale di calcio) si diffondono nuove varianti e il contagio riprende a correre, il terzo pensiero potrebbe essere che questi irriducibili del non vaccino siano equiparabili a dei criminali sanitari.
Ora in capo a questo gruppo di "irresponsabili" che con la loro testardaggine ci riporteranno a chiusure e restrizioni più o meno due nonché a nuovi ricoveri e/o morti, si potrebbero sicuramente mettere quei politici che fomentano questi comportamenti per la loro propaganda criminale. Sentire un leader politico che dichiara di non voler vedere suo figlio "INSEGUITO" da una siringa, oppure riferendosi sempre al vaccino "NON MASSACRIAMO I BAMBINI" è sinceramente non solo da censurare ma da rinchiudere con TSO. Si può essere contrari alla vaccinazione ma utilizzare questo linguaggio è una vera e propria violenza che dovrebbe essere condannata da chiunque indipendentemente da proprio credo politico.
Il nostro uomo venuto dal passato probabilmente se ne ritornerebbe agli anni della sua pandemia dove almeno non era stato illusi dalla scoperta di una soluzione e poi trascinato nel rifiuto della soluzione stessa. I morti che ancora purtroppo dovremo contare in questi mesi saranno in parte anche sulla coscienza di coloro che tentano in ogni modo di ostacolare la vaccinazione senza per altro proporre soluzioni alternative. 

lunedì 19 luglio 2021

La tecnologia senza cultura può diventare dannosa

 

L'amore per la tecnologia ed in particolare per l'informatica sbocciò per caso.

La scelta del corso di laurea in Scienze dell'Informazione la feci per esclusione valutando l’impegno richiesto dalle varie Facoltà per poter continuare a giocare a calcio. Il colpo di fulmine arrivò dopo pochi mesi: ero alle prese con un terminale collegato ad un grosso calcolatore e mi stavo cimentando nella prima esperienza di programmazione Fortran. Dopo un'ora circa di inutili tentativi finalmente ottenni il risultato voluto: un semplice programma in grado di realizzare un grafico su carta di una qualsiasi funzione matematica. L'emozione nel vedere la telescrivente che, con la sua pallina impazzita, stampava sul foglio bianco la funzione inserita fu qualcosa di indescrivibile. La strada intrapresa casualmente era quella giusta.

Alla fine degli studi sfruttai l'opportunità di entrare nel mondo universitario non più come studente ma come lavoratore. Una scelta non casuale ma azzeccata che mi ha consentito di rimanere in contatto con un mondo, quello dell'informatica e delle tecnologie della comunicazione, che si andava evolvendo in maniera sempre più veloce.

Nel 1988 altra grande emozione: la mia prima email. Scrivere un messaggio ad un destinatario oltre oceano e ricevere la risposta nel giro di pochi minuti fu un evento indimenticabile del quale sicuramente ancora non avevamo la percezione della reale portata.

Nel 1996 entro in contatto per la prima volta con la vera rivoluzione nata pochi anni prima: il World Wide Web. La tecnologia realizzata nel 1989 al CERN di Ginevra da Tim Berners-Lee consente di condividere e consultare documenti attraverso computer collegati in rete e utilizzando un apposito programma (il browser). Il primo sito internet (un computer che aveva nel suo archivio documenti consultabili da chiunque) nasce nel 1991 ma la nuova tecnologia prende vita nel 1993 quando si realizza Moisaic il primo browser in grado di visualizzare testi ed immagini. Il vero potenziale di questa nuova tecnologia era la sua disponibilità per chiunque. Scrive Berners-Lee “Se la tecnologia fosse stata proprietaria e sotto il mio totale controllo, probabilmente non sarebbe decollata. La decisione di rendere il web un sistema aperto fu necessaria per renderlo universale. Non puoi proporre qualcosa come uno spazio universale e al tempo stesso mantenere il controllo su di esso”. Dopo pochi anni chiunque fu anche in grado di realizzare un sito web attraverso il quale condividere testi, immagini, audio e video. Una vera rivoluzione soprattutto per chi come me aveva conosciuto uno strumento di conoscenza cartaceo come l'enciclopedia. Mio padre acquistò Conoscere, una enciclopedia di tipo familiare in circa 20 volumi, ma ne esistevano anche di più complete e voluminose oltre che costose. Ora quel mondo era racchiuso tutto dietro uno schermo ed un tastiera (nel frattempo si erano diffusi i personal computer, altra rivoluzione questa volta in termini di macchine) attraverso il quale si era in grado di reperire qualsiasi informazione e qualsiasi notizia.

Purtroppo il punto di forza del web e di quella tecnologia, la gratuità e la disponibilità per tutti, si sta dimostrando anche il suo punto debole. Oggi chiunque può entrare in rete, realizzare un sito web e riempirlo di notizie, documenti, immagini, filmati di quallsiasi genere. Peggio ancora. Senza preoccuparsi di mettere in piedi un sito, chiunque puòiscriversi ad un social, anche mascherandosi sotto una falsa di identità, e iniziare a riempire il proprio spazio di qualsiasi notizia e informazione. Grazie a questa opportunità mentre prima del web le sparate senza fondamento erano relegate al bar e rimanevano all’interno del gruppo ristretto di amicizie del "sapientone" di turno, oggi sono messe in una piazza virtuale a disposizione di chiunque e più le sparate sono false e senza fondamento e maggiormente si diffondono.

Ecco che così siamo venuti a conoscenza dei terrapiattisti, delle scie chimiche, dei complottisti del 5G e di una serie interminabile di fake new che hanno invaso il web e che spesso sono rilanciate senza alcuna verifica. In questo scenario è arrivata la pandemia e se ne sono viste di tutti i colori anche da parte di chi avrebbe avuto gli strumenti per evitare il diffondersi di notizie false. Senza ricordare “Qui di Covid non ce n’è”, che le mascherine non servono a niente, che il distanziamento non serve, che è tutto un disegno per limitare le nostre libertà, dopo nemmeno un anno dalla comparsa del virus sono arrivati i vaccini, ed allora le fake news si sono spostate sulla reale efficacia e/o sulla pericolosità dei vaccini stessi. Complice anche un’informazione contradditoria da parte di coloro che avrebbero avuto la responsabilità di informare correttamente, oggi una non indifferente percentuale della popolazione non intende vaccinarsi. Le ragioni sono le più diverse ed ancora una volta astruse e prive di fondamenti scientifici:


  • non sappiamo cosa c’è realmente dentro i vaccini (come se tutti fossero “esperti” della reale composizione di un qualsiasi altro farmaco)

  • il vaccino favorisce le mutazioni del virus (esattamente il contrario di ciò che avviene)

  • anche i soggetti vaccinati contraggono il virus e quindi il vaccino è inutile (come qualsiasi farmaco anche il vaccino non ha un’efficacia al 100% per cui in alcuni casi non funziona e il soggetto vaccinato può contagiarsi ma non in maniera grave)

  • è un complotto delle case farmaceutiche che così guadagnano sulla nostra salute (perché gli altri farmaci di cui facciamo uso giornalmente chi li produce ?)


Ora pensate che cosa sarebbe accaduto se il vaiolo, la poliomelite, la difterite si fossero diffuse negli anni attuali, quelli di internet e del web: probabilmente l’umanità si sarebbe estinta mentre qualche “intelligentone” lanciava l’allarme sui farmaci scoperti per contrastare la diffusione di quelle malattie. Invece, appena sono stati scoperti i vaccini, tutti ci siamo vaccinati anche grazie all’obbligatorietà e quelle patologie sono state finalmente sconfitte.

Come si esce da questa situazione ? In un solo modo: con la cultura. I terrapiattisti, i negazionisti, i no-vax sono il frutto di un’ignoranza diffusa spesso purtroppo agevolata dalla politica che utilizza queste persone per la propria propaganda. E pensare che la stessa tecnologia (internet e web) che contribuisce alla diffusione di fake news e falsità di ogni genere, potrebbe essere utilizzata da chiunque e in breve tempo per verificare la veridicità di un’informazione, ma anche per questa semplice operazione ci vogliono due capacità non comuni: la curiosità e la capacità di comprendere ciò che si legge, in una sola parola un’adeguata istruzione.


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giovedì 15 luglio 2021

La destra che parla di libertà negate è veramente surreale


 

La polemica sollevata in questi giorni dalla destra italiana in merito alla ipotesi di vaccinarsi per partecipare ad eventi sociali al chiuso è quanto meno surreale per vari motivi. Il principale motivo però rimane l'utilizzo del concetto di libertà da quelle formazioni politiche che hanno proprio nel loro Dna la limitazione delle libertà. In prima linea Fratelli d'Italia che si ispira proprio a quel periodo storico durante il quale la dittatura fascista ha cancellato libertà essenziali alla vita democratica come quelle di avere un pensiero politico diverso. Di seguito la Lega, che pur se non apertamente come il partito della Meloni, nelle esternazioni del suo leader Salvini spesso fa riferimento al disprezzo di quelle libertà costituzionali previste dalla nostra repubblica parlamentare. Come interpretare infatti i numerosi tweet nei quali il senatore verde si augura di veder marcire in carcere un presunto autore di un reato ? O come interpretare ancora l'episodio del ministro dell'interno che va a suonare il campanello di un'abitazione per chiedere se in quella casa abita uno spacciatore ? Sia Meloni che Salvini hanno un concetto labile delle libertà individuali ed ancora più debole o del tutto assente in merito ai confini delle proprie libertà in una società civile e democratica. E' surreale che pretendere di essersi vaccinato per andare a teatro, al cinema, in discoteca, allo stadio sia considerata una restrizione delle libertà mentre il proibire manifestazioni di ogni sorta come prevedevano i famosi decreti sicurezza di Salvini fosse considerata una misura per la "sicurezza" nazionale. Naturalmente ai due manca totalmente il concetto di confine delle proprie libertà che terminano quando vanno a cozzare con le libertà altrui ed allora è necessario marcare e definire questi confini. In ogni ambito ma a maggior ragione quando si parla di salute pubblica. Fra l'altro gli stessi sciacalli della politica che si oppongono, non alla vaccinazione obbligatoria che nessuno si è sognato di proporre (purtroppo), quanto piuttosto al Green Pass che certifica la vaccinazione per partecipare a determinati eventi, oltre al NO .. non sono in grado di fare proposte alternative che consentano di combattere la pandemia. Insomma parlare di negazione della libertà o peggio ancora di dittatura sanitaria (e almeno la Meloni dovrebbe essere un'esperta in materia) è talmente fuori luogo ed opportunista da mettere in crisi perfino i loro sostenitori se come sembra oltre il 75% dei cittadini sarebbero favorevoli all'introduzione di restrizioni per coloro che non si vaccinano. Ormai purtroppo è chiaro che con questa destra ogni tentativo di dialogo e di riforme è destinato a naufragare o quanto meno a portare il paese indietro di decine di anni, la pandemia non ha migliorato la situazione anzi ha aggravato problemi che già erano noti nel nostro paese ormai da tempo in balia di politicanti e non certo di politici.

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lunedì 12 luglio 2021

Anche nello sport un segnale del periodo storico decadente che stiamo vivendo

 


L'immagine dei giocatori inglesi che si tolgono la medaglia d'argento appena ricevuta dopo aver perso la finale dei campionati europei di calcio 2020, è emblematica di un periodo storico nel quale si stanno perdendo i valori del rispetto e della lealtà perfino nello sport. E attenzione non avviene solo nel calcio e non sono gli inglesi, poco sportivi da sempre, ha fare questo gesto eclatante. Un gesto di protesta ma contro chi è tutto da capire. Nella finale di ieri sera uno dei migliori protagonisti è stato sicuramente l'arbitro che non è caduto nel tranello di qualche cascatore patentato e che ha usato un metro di giudizio uniforme senza mai dover ricorrere all'aiuto del Var, quella cagata pazzesca inventata soprattutto per far tacere le polemiche di qualche giornalista arrembante. E pensare che poche ora prima sempre a Londra ma sui campi di tennis, l'italiano Matteo Berrettini, dopo la sconfitta con il superman Novak Dokovic, si era coccolato il suo secondo premio e aveva scherzato con i giornalisti nella tradizionale intervista del dopo match. Gli inglesi invece hanno dimostrato tutta la loro mancata sportività: nel pubblico prima di tutto che ha abbandonato lo stadio senza assistere alla premiazione e nei giocatori dopo in quel clamoroso gesto di rifiuto della medaglia d'argento. Un gesto però non nuovo e del quale anche sui campi italiani ne abbiamo avuto ampie dimostrazioni. A partire dal 2013 quando Totti e compagni si tolsero la medaglia d'argento dopo aver perso la finale di Coppa Italia con la Lazio, oppure quando due anni fa autore del gesto fu Cristiano Ronaldo dopo aver perso con la Juventus la finale di supercoppa con la Lazio. Ed anche il rugby è stato contaminato da questo gesto offensivo ed antisportivo: sempre gli inglesi si tolsero la medaglia dopo aver perso la finale di coppa del mondo contro il Sudafrica. Insomma un comportamento fuori luogo che niente avrebbe a che vedere con lo sport, ma che poi si specchia con quanto avvenuto nelle piazze italiane per festeggiare la vittoria con tanto di feriti ed addirittura morti. Qualcuno addebita questi eccessivi festeggiamenti alla pandemia ed alle restrizioni di questi ultimi mesi, ma se per festeggiare una vittoria sportiva qualcuno ci deve addirittura rimettere la vita significa solo che si è perso il senso delle cose e che da questa pandemia non ne usciremo migliori. Quando ne usciremo.

giovedì 8 luglio 2021

Con il voto ai 18enni inizia il processo di abolizione del Senato

 


Può sembrare un paradosso ma estendere il voto per il Senato ai 18enni non è altro che l'inizio di un processo che potrebbe portare all'abolizione del Senato stesso. D'altra parte l'eliminazione del bicameralismo in Italia è un sogno inseguito da Berlusconi e in generale dalla destra tutta, sogno poi fatto proprio anche da Matteo Renzi. Renzi ha tentato di mascherare questa sua idea mutuata dalla destra proponendo un Senato rivisto ma soprattutto non votato dai cittadini italiani, un progetto che aveva l'obiettivo di dare un taglio alla democrazia parlamentare mantenendo un ramo del parlamento ma senza il voto popolare. Il progetto è stato rigettato dal voto popolare ma certi personaggi purtroppo ritornano se il voto popolare non conclude l'opera e non li manda a svolgere altri lavori meno dannosi per il paese. Naturalmente dopo i tentativi andati a vuoto, se chi ci ha provato, per oscuri motivi è mantenuto al potere, ci riproverà soprattutto se poi trova la sponda di un movimento di "novellini" che pensavano di aprire il parlamento come una scatola di sardine e invece finiscono per diventare lo strumento dei "marpioni" della politica e di andarne addirittura orgogliosi. Qualcuno infatti ha sentito parlare in questi mesi della proposta di modifica costituzionale che introduceva il voto ai 18enni per il Senato ? Nessuna traccia sui giornali, sulle televisioni e su qualunque altro sito web più o meno affidabile. Poi oggi si scopre che quella riforma è arrivata al voto finale del Senato, addirittura alla quarta lettura conforme con la Camera  e quindi approvato in via definitiva. Ora quando un provvedimento di tale portata che introduce una riforma costituzionale arriva alla approvazione finale senza che nessuno ne parli, c'è puzza di bruciato. Il testo non ha però ottenuto il quorum dei due terzi quindi nei prossimi tre mesi qualcuno potrebbe richiedere il referendum confermativo, ma nessuno si è mosso e quindi la strada per l'entrata in vigore della riforma è spianata. Ma perché questa riforma potrebbe sancire la definitiva, anche se non immediata, morte del Senato ? Molto semplice perché con il voto ai 18enni l'elettorato attivo e passivo delle due Camere sarà esattamente lo stesso e quindi ci ritroveremo ad avere i due rami del parlamento esattamente uno lo specchio dell'altro e quindi il passo per dire che uno dei due rami non servirà più sarebbe la logica conseguenza di questa ennesima riforma antidemocratica. Naturalmente tutti si intestano questa riforma "Abbiamo bisogno dei giovani" (PD), "Diamo un diritto ai giovani che fino ad oggi non lo avevano" (M5S), "Così combattiamo la disaffezione alla politica" (M5S).

Un solo commento se questo è lo strumento per combattere la disaffezione alla politica perché non estendere il voto agli scolari delle scuole elementari e delle medie inferiori e superiori ? Ma certe affermazioni si commentano da sole. Aspettiamo qualche anno e nella prossima legislatura l'abolizione del Senato sarà cosa fatta, ciò che invece non saranno eliminate saranno le enormi distanze fra politica e vita reale, distanze che non si accorciano facendo votare 18enni, 16enni, o neonati.

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martedì 6 luglio 2021

Quando Matteo incontra Matteo anche sui diritti civili

 


Ma che umanità è quella che ha bisogno di una legge per non discriminare i suoi simili in base alla razza, alle tendenze religiose ed agli orientamenti sessuali ? Basterebbe questo per declassare l'essere umano ad una specie di animale primitivo (con tutto il rispetto per gli animali che almeno dalla loro hanno la mancanza di una coscienza e di un'intelligenza) incapace di rispettare i propri simili. E invece nella società evoluta alla quale abbiamo dato vita ancora c'è bisogno di queste leggi che condannino chiunque non rispetta la dignità umana fondata sul principio di uguaglianza etnica, nazionale, religiosa e sessuale. Le norme attuali del codice penale italiano non prevedevano la discriminazione sessuale ed i famigerati art. 603 e 604 del codice penale contemplavano, anzi per ora ancora contemplano, solo la discriminazione per motivi razziali e religiosi. L'altrettanto famigerato Ddl Zan ha lo scopo di aggiungere in quei due articoli del codice penale anche le discriminazioni fondate sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità. Niente di così sconvolgente ma semplicemente un atto di civiltà. Purtroppo questo atto di civiltà si scontra con le idee della destra italiana, la peggior destra europea, che non può sopportare che oltre alla razza si tenti di evitare le discriminazioni sulla basse delle tendenze sessuali. Un principio che si scontra con le ideologie di una delle destre più retrograde presenti in Europa, che non ha caso ha trovato la sua naturale sponda in Orban e nelle sue leggi liberticide, razziste ed omofobe. Chi ancora sostiene che non esiste differenza fra destra e sinistra è servito. Purtroppo poi in Italia oltre a dover contrastare le idee razziste e omofobe di Salvini e Meloni, che almeno hanno il privilegio di essere abbastanza chiare e palesi, si deve arginare un altro politico falso, bugiardo ed opportunista come Matteo Renzi. L'altro Matteo dopo aver fatto votare ai suoi seguaci, donne e uomini senza testa e senza un proprio pensiero, il Ddl Zan alla Camera, ora al Senato pretenderebbe di modificare la legge per venire incontro alle richieste di Salvini e della Lega, che vorrebbe dire affossare definitivamente la legge. La Lega come Fratelli d'Italia non vuole questa legge e per affossarla riempiono i social di falsità, di inesattezze e di messaggi fuorvianti che attecchiscono anche grazie a quella parte del paese che non si prende nemmeno la briga di leggere la legge. Salvini parla di introduzione del reato di opinione, di indottrinamento dei bambini a scuola mentre il realtà di Decreto Zan semplicemente introduce gli orientamenti sessuali come fattore discriminante nel codice penale. E' vero anche che leggere e  capire i decreti e le leggi in Italia è un compito arduo ma semplificare come fanno Salvini e Meloni con i loro tweet e post certamente non consente di capire realmente la portata dei problemi. Lo sconcerto sta nel fatto che su argomenti così seri e importanti alcuni politici (Salvini, Meloni, Renzi) tendano a semplificare con il risultato di ingannare i cittadini e mantenere il paese all'ultimo posto in europa per i diritti civili.


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venerdì 2 luglio 2021

Salvini, Renzi, Grillo: tre degni rappresentanti della squallida politica di questa legislatura

 


Quello che è accaduto e sta accadendo nel panorama politico Italiano in questa legislatura non ha precedenti nella breve storia della nostra democrazia. Non tanto per i cambiamenti di governo e di maggioranza che lo sostiene, quanto per le modalità attraverso le quali sono avvenuti tali cambiamenti oltre che per le situazioni nelle quali si trova il paese che di tutto avrebbe avuto bisogno meno che di sconvolgimenti politici.

Dopo le elezioni politiche del 2018 si formò una maggioranza di governo, Lega-M5S, che nessuno degli elettori dei due partiti avrebbe mai pensato potesse realizzarsi. Probabilmente molti di quegli elettori addirittura non avrebbero mai votato né Lega né M5S se avessero saputo di un governo formato dai due nemici dichiarati. Il M5S portò al governo il peggior leader politico di sempre, Matteo Salvini, razzista-xenofobo-odiatore seriale-nonché fascista nell'anima. Un anno e mezzo di governo e accadde l'imprevedibile: Salvini dopo aver incassato due successi in Parlamento (il si alla Tav e la fiducia) in un pomeriggio assolato in preda ai fumi di quantità industriali di mojito da vita ad una conferenza stampa improvvisata in mutandoni balneari e annuncia il ritiro dei suoi ministri dal governo. Non contento di questa uscita senza precedenti chiede "Pieni poteri" chiedendo al Presidente della Repubblica di scogliere le camere e indire nuove elezioni nella settimana di ferragosto o comunque entro agosto. Il tutto dovrebbe avvenire al massimo in 20 giorni. Una specie di novello Duce in piena amnesia costituzionale e democratica. Naturalmente Mattarella rispetta la Costituzione e si avviano nuove consultazioni che non portano allo scioglimento delle camere bensì a un nuovo governo.

Il governo che si forma nel settembre del 2019 è strano quanto il primo: il M5S con estrema disinvoltura passa a governare con il PD e Leu (partiti di sinistra se pur all'acqua di rose) dopo aver governato dalla peggior destra di sempre. E chi sono gli autori di questa giravolta: Renzi e Grillo. Il primo, con una giravolta delle sue, invita il PD a formare il governo con il nemico di sempre sapendo benissimo che se si andasse al voto lui ed i suoi seguaci scomparirebbero per sempre. Il secondo si inventa la solita consultazione farsa e teleguidata sulla piattaforma Rousseau, sapendo che interrompere la legislatura vorrebbe dire privare la Casaleggio Associati del sostentamento dei parlamentari grillini. Si forma il nuovo governo e subito dopo Renzi si sfila dal PD formando un suo partitello e portandosi dietro due ministri. In questo modo si libera le mani per agire da oppositore nella maggioranza. In questo giochetto perverso l'Italia ha comunque la fortuna di trovarsi ad affrontare la pandemia senza la Lega e soprattutto Salvini al governo, sarebbero stati dolori e morti più di quelli che abbiamo avuto se il governo giallo-verde si fosse trovato ad affrontare la pandemia.

Arriviamo quindi a gennaio 2021. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha appena ottenuto dall'Europa oltre 200 miliardi per superare la crisi dovuta al Covid, la campagna vaccinale dopo nemmeno un anno dall'inizio della pandemia sta per fortuna iniziando e il paese si trova ad affrontare la seconda ondata che ci ha portato al terribile record di oltre 100mila morti. Di tutto avremmo bisogno ora meno che di una crisi di governo e puntualmente la crisi arriva. Il buon Renzi si vede sfuggire di mano la gestione dei miliardi europei e si trova a dover "digerire" l'indigesta riforma grillina della giustizia e così alla vigilia del voto in parlamento veste i panni del suo omonimo Matteo Salvini sfiduciando il governo o meglio ritirando le sue due ancelle ministre (che non aprono bocca nella conferenza stampa in cui si annuncia il loro ritiro). E pensare che Salvini aveva dalla sua la scusa di non aver saputo reggere alla sbornia di mojito, Renzi invece ha bevuto solo acqua ed è solo ubriaco della sua superbia, arroganza e falsità. Fatto sta che ancora una volta accade l'incredibile: Salvini, Renzi e ancora Grillo danno vita al terzo governo della legislatura dove entrano tutti ad esclusione di Giorgia Meloni. Potere dei quattrini: dopo anni di insulti, offese, e via dicendo tutti al governo agevolato da Grillo con il solito voto beffa su Rousseau. Renzi è soddisfatto perché ha fatto fuori Conte, Salvini è soddisfatto perché torna al governo, Grillo è soddisfatto perché salva la Casaleggio associati dal fallimento.
Bene ora sono tutti al governo e quindi il paese è tranquillo. No troppo facile. Sono appena trascorsi 4 mesi e questa volta è Grillo a scatenare il caos, questa volta per semplici problemi interni al M5S. Ma questa è l'Italia: qualcuno ha mai visto una crisi di governo motivata dagli interessi del paese e dei cittadini ? Nelle parole tutte o quasi, nei fatti nessuna. Grillo, dopo che Giuseppe Conte è stato liberato dagli impegni governativi, incarica l'ex presidente del consiglio di riformare il M5S che con tutti questi governi di ogni colore sembra aver perso la propria identità. Conte si mette seriamente all'opera ma commette un errore fondamentale: vuole estromettere la Casaleggio Associati e la sua piattaforma Rousseau. E ci riesce anche con l'intervento della magistratura. Ecco allora che appena Conte completa il suo progetto e propone un nuovo statuto, Grillo si inalbera, da di matto (anche lui come Renzi senza aver bevuto) e manda a quel paese Giuseppe Conte dando vita ad una crisi tutta interna al Movimento. Addirittura pretenderebbe di riesumare la piattaforma Rousseau proprio ora che i parlamentari grillini se ne sono liberati e soprattutto si sono liberati della tassa che manteneva in vita Casaleggio. In questi giorni siamo in piena crisi di nervi ed il Movimento rischia la scissione che potrebbe anche sfociare nella terza crisi di governo della legislatura.

Insomma alla nostra politica poco importano le condizioni disastrose nelle quali si trova il paese a causa anche della pandemia, tutti sono più sensibili ai mojito o al proprio ego o alla sorte economico-finanziaria dei propri amici. Ma la colpa non è loro, la colpa è nostra che ci siamo fatti scippare le ideologie in nome del non esistono più sinistra e destra ma il bene del paese, un paese che abbiamo consegnato a questi personaggi il cui obiettivo è solo quello di soddisfare il proprio ego.