lunedì 29 luglio 2019

Un colpo mortale allo Stato di Diritto



L'azione criminale condotta sui social da un "presunto" ministro della repubblica italiana ha veramente dell'incredibile soprattutto per il consenso di una masnada di codardi e imbecilli che hanno perso completamente il senso della ragione. Il "presunto" ha come progetto quello di uccidere lo Stato di Diritto e le sue regole, Costituzione in testa, per trasformarlo in Stato di Polizia, come d'altra parte sta nel DNA di un partito, la Lega, nato proprio sull'onda razzista verso il sud d'Italia. Un'onda che non si è interrotta come molti tentanto di farci credere ma che ha solo inglobato fra i suoi obiettivi anche gli immigrati sia di origine europea che extraeuropea. 

Intanto precisiamo: chi critica l'operato vergognoso del "presunto" non mette in secondo piano l'omicidio commesso che è costato la vita ad un carabiniere, tutt'altro, ma lo Stato deve andare oltre e soprattutto non deve scendere sullo stesso livello di un criminale per non diventare criminale egli stesso. L'uccisione di un rappresentante delle forze dell'ordine è in primo luogo una sconfitta per lo Stato e soprattutto per un ministro che dovrebbe occuparsi proprio della sicurezza e che è responsabile delle stesse forze dell'ordine. Il dovere di un "presunto" ministro dovrebbe essere quello, prima di ogni altra cosa, di capire come si sono svolti gli eventi, di capire che cosa sia andato storto in un'operazione che sembrava una semplice operazione verso un ladruncolo, di scoprire se ci sia stata una falla nelle regole operative e quindi di adoperarsi affinché eventi del genere non accadano più o quanto meno di eliminare quelle falle che hanno portato alla morte del carabiniere. Questo sarebbe stato il compito di un qualunque rappresentante delle istituzioni che opera in uno stato di diritto appunto. E invece il caro "presunto" ha iniziato a sparare alla cieca come un killer seriale aizzando una folla di ignoranti pronti a seguirlo nella sua strategia di odio e di barbarie. Nessuno, tanto meno un "alto" rappresentante delle istituzioni, può permettersi di appellare con termini come bastardo e/o criminale chi ha commesso un reato seppur tremendo come un omicidio. Nessuno, tanto meno un "alto" rappresentante delle istituzioni, può permettersi di chiedere una pena, fra l'altro non prevista dall'ordinamento giudiziario, come i lavori forzati e/o qualsiasi altra pena arrogandosi il potere anche della magistrato e del giudice. Nessuno poi, e tanto meno un "alto" rappresentante delle istituzioni, può permettersi di giustificare la pubblicazione di una foto orrenda, come quella del ragazzo presunto autore dell'omicidio, bendato e ammanettato. Se un rappresentante dello Stato cade in questo vortice, e soprattutto se ci cade non per "errore" ma in maniera consapevole, chi perde è lo Stato stesso e tutti i suoi cittadini compresi quelli che "inneggiano" al "presunto" che probabilmente saranno i primi a cadere nella fogna quando e se l'operazione di distruzione sarà portata a termine.

Qui la politica non c'entra assolutamente niente, qui c'entra la nostra dignità di esseri umani, la nostra democrazia e la nostra libertà. Bisogna reagire prima che sia troppo tardi.

domenica 28 luglio 2019

La politica dello sciacallo


La nuova tendenza della politica italiana e la politica dello sciacallaggio: la politica cioè che utilizza qualsiasi avvenimento ai fini di propaganda politica, non importa se ci sia di mezzo la vita di bambini, o quella di un carabiniere o quella di qualche centinaio di persone che scappano da guerre e fame. Dopo i fatti di Bibbiano arrivano in sequenza l'uccisione di un carabiniere da parte di due giovincelli americani e un nuovo salvataggio in mare da parte di una nave della guardia costiera italiana trattata poi come un nave di pirati e queste tre vicende certificano di fatto che la politica dello sciacallaggio è ormai diventata pratica comune. La nuova "tendenza" che si sviluppa attraverso i social dove i nostri politici, o meglio i politici italiani, sono presenti a qualsiasi ora del giorno e della notte per commentare, nel 99,99% dei casi a sproposito, tutto ciò che accade indipendentemente dalla rilevanza politica. Il maestro di questa recente strategia è naturalmente il ministro della propaganda e dell'odio, nonché ministro dell'interno, Matteo Salvini, ma in occasione di Bibbiano è stato subito imitato dai suoi amici del Movimento 5 Stelle, che rappresentano una degna spalla del maestro dello sciacallaggio. La vicenda dell'uccisione del carabiniere è un caso da studio per capire la politica dello sciacallaggio, ma non è certo l'unico. Ancora non si sa come si siano svolti i fatti ma la politica dello sciacallo prevede di etichettare come bastardo l'autore, sconosciuto, dell'uccisione suggerendo anche alla magistratura una condanna esemplare ai lavori forzati. Ha poca importanza che tale pena non sia prevista dal nostro ordinamento giudiziario. Purtroppo poche ore dopo si scopre che, i due ragazzi presunti autori dell'uccisione, non sono "nordafricani" come in molti già prospettavano ma due semplici ragazzi americani, ma il manuale dello sciacallo viene subito in soccorso a questa nuova situazione. Subito una nuova esternazione per informare che negli Stati Uniti è prevista la pena di morte e in mancanza di questa pena si suggerisce naturalmente l'ergastolo. Ancora una volta un messaggio ad effetto che fornisce una notizia falsa, al più in qualche stato degli Stati Uniti esiste la pena di morte, oltre che suggerire la "giusta" pena prima ancora di conoscere lo svolgimento dei fatti e di un processo. Naturalmente il problema della giustizia italiana non sono le pene, ma la certezza delle stesse in quanto una volta sentenziata una pena per un reato come previsto dal codice penale questa quasi mai viene portata a compimento per le innumerevoli norme impunitarie varate dai vari governi. Ora che il ministro dell'interno segua questa strategia è veramente vergognoso e dovrebbe provocare un'indignazione generale indipendentemente dalle proprie tendenze politiche. Il ministro dell'interno dovrebbe agire prima di ogni altra cosa per prevenire questi fatti, quando poi certi eventi si verificano dovrebbe adoperarsi per arrivare il prima possibile all'accertamento sia di come si sono svolti i fatti stessi sia della cattura dei responsabili e quindi della loro consegna alla magistratura per stabilire responsabilità, reati e pene. Un ministro non dovrebbe sfruttare questi episodi, soprattutto quando ci sono in mezzo delle vite umane, per la propria squallida propaganda e se non lo capisce lui, dovrebbero capirlo almeno i cittadini soprattutto quelli che lo sostengono. Già ma se i cittadini lo capissero sicuramente Matteo Salvini ora non sarebbe ministro e non siederebbe nemmeno in parlamento.

Oltre all'uccisione del carabiniere poi c'è l'ennesimo salvataggio in mare ed anche questa volta effettuato da una nave della marina italiana tenuta dal ministro in mare negando l'approdo e lo sbarco degli oltre 100 naufraghi. Ed il manuale dello sciacallo in questo caso prevede di chiedere all'europa, giustamente, la suddivisione degli immigrati una volta sbarcati, tutto regolare se poi lo stesso manuale non riportasse in prima pagina al capitolo immigrazione: NON PRESIEDERE alle riunioni dei ministri dell'interno europei quando si parla di immigrazione. Visto mai che qualche problema si risolve in quelle riunioni e allora addio politica dello sciacallaggio.

venerdì 26 luglio 2019

Una vergogna infinita

Nel giorno in cui un carabiniere perde la vita mentre ferma due ladruncoli e naturalmente il ministro dell'interno, ministro attenzione non un avventore del bar del porto, si slancia subito nel chiamare "bastardi" gli autori dell'uccisione e ad augurare loro i "lavori forzati a vita", lo stesso ministro poi se ne frega sia di 150 morti affogati in mediterraneo sia di altrettanti 140 naufraghi salvati dai pescatori di Lampedusa e poi dalla Guardia Costiera. Come dire .. due pesi e due misure verso la vita umana da parte di chi non si fa scrupoli ad imbracciare il rosario o ad invocare la protezione di santi e madonne ignorando i principi fondamentali della religione cristiana. Un atteggiamento che fa vergognare di appartenere ad un paese che improvvisamente ha perso la bussola e la sua umanità per appoggiare un politicante senza scrupoli che non ha problemi ad utilizzare qualsiasi metodo pur di aumentare il proprio consenso. Un ipocrita, falso, bugiardo, che guida un partito ladro, appoggiato nella sua azione di governo proprio da coloro che avrebbero dovuto rappresentare il cambiamento e che invece si dimostrano i peggiori parassiti della storia politica di questo paese, pronti a sopportare tutto pur di tenere i loro deretani incollati alle loro poltrone. Per fortuna ancora qualche voce piena di umanità è presente in questo paese ormai alla deriva, quella di Gaspare Giarratano, armatore del peschereccio che non ha esitato a interrompere il proprio lavoro per andare a salvare delle vite umane. Gesti pieni di umanità ma che purtroppo sono messi in secondo piano da un ministro e da un governo che hanno cancellato la parola umanità dal proprio vocabolario e che dormono sonni tranquilli dopo un panino, una birra e qualche rutto libero immortalato dal classico selfie, mentre 150 persone muoiono in mare grazie anche alla caccia alle streghe (ONG) messa in piedi dal governo giallo-verde. Questa volta non è una nave delle Ong a salvare vite umane, ma un peschereccio lampedusano e poi la Guardia Costiera Italiana. La Guardia Costiera che poi viene umiliata dal ministro dell'odio e della propaganda vietando alla nave stessa l'attracco in un porto italiano. Un ipocrisia ed una malvagità sconfinata e accentuata dalla richiesta del ministro stesso all'Europa per la suddivisione dei rifugiati salvati, una richiesta di aiuto proprio a quell'Europa che lo stesso Matteo Salvini snobba continuamente evitando di partecipare alle riunioni dove si parla di immigrazione. Già perché caso mai in una di quelle riunioni si arrivasse a qualche soluzione del problema, come farebbe il ministro dell'odio a continuare la sua propaganda a beneficio dei suoi fans ? Come farebbe a nascondere ancora tutte le sue promesse non mantenute ed i suoi intrallazzi con la madre Russia a danno del paese ma a beneficio del suo partito ? 

Repubblica zero


Quando dopo Tangentopoli arrivò sulla scena Silvio Berlusconi, vi inculcarono nella testa che era iniziata la Seconda Repubblica per il semplice fatto che era stata cambiata la legge elettorale dal sistema proporzionale al sistema maggioritario. In realtà non era cambiato assolutamente alcunché: stessa corruzione nei partiti, stessa evasione fiscale, stessa burocrazia, stesse lentezze nella giustizia, stessa pressione fiscale, stesse organizzazione criminali. E così si è andati avanti per venti anni con l'illusione che quel periodo fosse completamente diverso dal precedente. Poi nel 2013 è arrivato sulla scena politica il Movimento 5 Stelle, un movimento creato da un comico, al servizio di una società di affari privata, che subito promise di aprire il parlamento come una scatola di sardine e il cui manifesto politico era molto semplice e conciso "Vaffanculo a tutti". Nel 2018 quel Movimento è arrivato al governo ed ha subito sconfessato tutti i suoi buoni propositi e promesse alleandosi con il più vecchio e corrotto partito presente in parlamento: la Lega. Nonostante questa alleanza, incomprensibile, ma solo a chi non avesse seguito seriamente l'attività politica dei grillini dal 2013 al 2018, quelli del Movimento annunciarono, appena insediato il governo, che era iniziata la Terza Repubblica. E ancora una volta siete cascati nel tranello. Oggi, dopo un anno e mezzo di governo e dopo i fatti di ieri, si può senz'altro affermare che Seconda e Terza Repubblica sono delle bufale mastodontiche e che in realtà siamo alla Repubblica ZERO. Oggi nelle loro tombe si rivoltano i padri costituenti e tutti i politici della cosiddetta Prima Repubblica, da Andreotti a La Malfa, da Moro a Berlinguer, da Almirante a Craxi, ma anche politici in vita come D'Alema sono sicuramente rivalutati dalla incompetenza, dalla superficialità, dalla pressapochezza dei politicanti di questa legislatura. Ma arriviamo ai fatti di ieri.
- Conte, il Presidente del Consiglio, a sorpresa sconfessa una parte della sua maggioranza annunciando che la Tav si farà. Crisi di governo ? Elezioni ? Macché i grillini incassano il colpo dimostrando di avere utilizzato l'ultimo ritrovato in tema di sostanze collanti: le loro poltrone sono solidamente attaccate ai deretani.
- Conte, sempre lui, va al Senato a riferire sui fatti che inchiodano Salvini e la Lega in merito ad un tentativo di corruzione internazionale. Il Presidente inizia a parlare ed una parte della sua maggioranza, sempre i grillini, si alza e se ne va. Crisi di governo ? Conte salirà al Qurinale ? No ma che pensate sono ragazzi che protestano.
- Conte nel suo discorso sbugiarda Salvini che aveva dichiarato di non sapere chi avesse invitato il suo amico Savoini in Russia ed alla cena con Putin. Il Presidente afferma che l'invito era arrivato direttamente dallo staff di Salvini. Cavolo ora è davvero crisi di governo. No ma che pensate. Salvini dichiara che delle parole di Conte non gliene frega niente. E tutti proseguono felici e contenti.
- Al Senato naturalmente Salvini non si presenta, Renzi che dovrebbe fare opposizione con il suo Pd non si presenta, i grillini escono però alle 19 tutti su Facebook in diretta: Salvini, Renzi e Di Maio. Alla faccia del parlamento, delle istituzioni e della Costituzione.
- Il PD, quello che dovrebbe rappresentare l'opposizione, invece di calcare sul fatto che il Presidente del Consiglio ha sconfessato un suo ministro, inoltra una istanza di sfiducia individuale al ministro Salvini. Se cercavano un modo per salvare il governo, lo hanno trovato.
Il più furbo di tutti è Matteo Salvini, quello che porterà alla rovina il paese, grazie ad una massa di rincitrulliti che lo osannano, ed ai grillini che lo sostengono al governo pur autodistruggendosi. Lui continua a fare il bullo fregandosene del Presidente del Consiglio, del Parlamento, della Costituzione e continua ad imboccare una massa di accoliti fino a quando non arriverà al 40% ed oltre. Quando sarà sicuro di questo consenso manderà tutti la diavolo, presumibilmente dopo la finanziaria lacrime e sangue del 2019, e grazie alla legge elettorale attuale potrà andare al governo da solo .... Ecco allora che forse in tanti si sveglieranno dal letargo ma potrebbe essere troppo tardi

mercoledì 24 luglio 2019

Quando la propaganda calpesta tutto



Ieri si è consumata una delle più squallide pagine dell'attuale compagine governativa, ma non sarà l'unica perché fra qualche giorno andrà in scena una replica a beneficio di coloro che si fossero persa la prima. La pagina è stata scritta da quello squallido personaggio che è il ministro dell'interno, Matteo Salvini, con una vasta platea di comparse, i cittadini di Bibbiano. Il ministro dell'odio e della propaganda non si è fatto scrupoli a sfruttare l'orrenda vicenda dei bambini di Bibbiano per la sua schifosa propaganda con la complicità di qualche centinaio di persone festanti che con i loro telefonini accattonavano un selfie con il ministro. Il ministro sfoga la sua rabbia per la vicenda, che ha visto vittime alcuni bambini strappati dai servizi sociali alle proprie famiglie con storie inventate, lanciando le solite frasi ad effetto che non dicono niente "Non dormirò fino a che tutti i bambini non saranno tornati alle proprie famiglie". Naturalmente non rinuncia nemmeno a qualche pillola di stampo razzista come suo solito citando i campi rom e le modalità di trattamento dei bambini in quelle realtà, dimenticando che la vicenda di Bibbiano non ha niente a che fare con i rom, con l'immigrazione o con i suoi temi razzisti preferiti. Purtroppo un comizio in piena regola che "cattura" una massa di persone che inneggia al salvatore della patria Matteo, non riuscendo nemmeno a capire che il buon Matteo altro non ha fatto che sfruttare l'emotività di quelle persone senza di fatto concludere niente. D'altra parte non potrebbe e non può concludere niente in quanto la vicenda è in mano alla magistratura che dovrà svelare le varie atrocità commesse a danno dei bambini, magistratura che sta operando e che ha già fatto tornare 4 bambini nelle prossime famiglie. Ma la gente sembra ormai anestetizza o completamente decerebrata senza alcuna capacità di capre quanto questo spregiudicato e pericoloso ministro utilizzi qualsiasi evento, anche più drammatico, esclusivamente per la propria propaganda a favore di una massa di analfabeti funzionali. Purtroppo nei prossimi giorni la squallida sceneggiata proseguirà con l'arrivo sulla scena di Di Maio che non vuol essere da meno del proprio alleato di governo.

Nel frattempo il ministro della propaganda snobba il parlamento in merito alla spinosa questione dei rubli russi, e questo la dice lunga sulla sua allergia alla democrazia, alle regole ed alla Costituzione.

giovedì 18 luglio 2019

La politica del cambiamento


Quando il governo giallo-verde si è improvvisamente materializzato dopo le elezioni del marzo 2018, si è subito appellato il titolo del "Governo del cambiamento" oltre ad annuciare che con l'insediamento di Giuseppe Conte, Di Maio e Salvini sarebbe inziata di fatto la terza repubblica (con annessu e connessi come l'abolizione della povertà, la fine della corruzione, la fine dei privilegi, la fine dell'immigrazione e chi più ne ha più ne metta). Di tutti questi annunci l'unico in realtà che si è verificato è stato proprio quello del cambiamento. Purtroppo un cambiamento non inteso come lo avevano interpretato i cittadini o quanto meno una parte di loro: cambiamento inteso come uno stato più giusto, uno stato più vicino ai deboli. Il cambiamento reale è quello al quale gli italiani più avanti con l'età è stato quel cambiamento al quale sono da sempre abituati e che costringe la nostra repubblica, nonostante i proclami, a rimanere nell'ambito della prima e sempre attuale prima repubblica. Il cambiamento messo in atto dal governo giallo verde è stato quello solito: tradire le promesse e le aspettative fatte e sollevate nella campagna elettorale. C'è da dire che, rispetto alla solita politica italiana, che questi cambiamenti sono stati sicuramente al di sopra delle aspettative e inammiginabili tanto da collocare questo governo al primo posto come tradimento rispetto ai propri elettori.

Il M5S si è strozzato in gola il grido Onestà Onestà Onestà, urlato in tutte le sedi nella precedente legislatura, sia concedendo a Matteo Salvini il salvataggio da un processo per sequestro di persona sia continuando a governare con un alleato ladro certificato e costretto a restituire circa 49 milioni di euro ma in comode rate da estinguere in circa 80 anni. Ma questo non è stato l'unico voltafaccia del movimento, se ne contano a piene mani soprattutto in tema di opere pubbliche, ultimo la questione Alitalia e la società Atlanta, la società dei Benetton. Di Maio solo due settimane fa annunciava che Atlanta, responsabile (secondo lui) del crollo del Ponte Morandi, non avrebbe mai messo piede in Alitalia: detto fatto, Atlanta entra con il 35% nel salvataggio della compagnia aerea.
Per la Lega e soprattutto per Matteo Salvini in cambiamento è iniziato alla prima riunione del Consiglio dei Ministri: la sua promessa di abolire le accise sui carburanti al primo consiglio dei ministri è sempre lì che aspetta di essere mantenuta. Ma i voltafaccia di Salvini sono su tutta la sua linea politica ed è sufficiente vedere questo filmato per capire che razza di cambiamento abbia messo in atto il leader leghista. 
Insomma la terza repubblica è ancora da venire e caso mai arrivasse non è proprio detto che sia migliore della prima .... tutt'altro.

lunedì 15 luglio 2019

Salvini: prove da premier con la complicità dei sindacati


Ciò che è accaduto oggi è la prova generale di ciò che aspetta il paese nei prossimi mesi: essere governato da un uomo senza scrupoli il cui unico obiettivo è quello di aumentare le diseguaglianze nel paese. Salvini, ministro dell'interno, indice una riunione con le parti sociali, che irresponsabilmente accettano, per parlare della prossima manovra economica e dello scellerato progetto della flat tax e della autonomia regionale. Il ministro schiaccia sassi di fatto veste i panni del presidente del consiglio, del ministro dell'economia e finanza, del ministro dello sviluppo economico e del lavoro, e si pone come unico interlocutore del governo con le parti sociali. Il povero Conte tenta una timida reazione accusando il ministro dell'interno di "scorrettezza istituzionale", mentre lo zerbino Di Maio bolla questo incontro come riunione politica e non istituzionale. Peccato per il ministro "Prima di tutto" che la riunione politica non si sia tenuta nella sede della Lega ma bensì alla sede del ministero dell'interno, il Viminale appunto, mettendo di fatto il sigillo governativo sull'incontro. Come se non bastasse il ministro dell'odio e della propaganda fa sedere al suo fianco l'ex sottosegretario Siri, indagato per corruzione, in sfregio a tutte le istituzioni. Un atteggiamento di stampo eversivo e dittatoriale a confermare l'insofferenza del capo della lega alle regole, alla Costituzione, alla legge, oltre che alla correttezza politica. Il tutto poi con la complicità dei sindacati che si presentano all'incontro di fatto appoggiando il comportamento eversivo di un ministro della repubblica italiana. Il paese ormai si trova di fatto in mano ad uno scriteriato che si permette di lanciare offese gratuite a chi salva vite umane, che semina odio contro le parti sociali più deboli, che offende giornalmente la Costituzione in ogni suo articolo, che emana decreti concentrando nelle sue mani poteri che non gli competono, il tutto nel silenzio generale dei suoi "presunti" alleati di governo e dello stesso presidente del consiglio incapace di mettere in riga chi esce dalle regole. Ora anche con la complicità dei sindacati, che si sono prestati a questo gioco sporco e pericoloso, ma soprattutto con la compiacenza di una maggioranza degli elettori incapaci di vedere oltre il proprio naso e del rischio per la democrazia che quest'uomo porta ogni giorno. D'altra parte l'Italia è il paese con il più alto tasso di corruzione e illegalità dell'intera europa e quindi politici di questo stampo hanno gioco facile come la storia di fatto insegna.