mercoledì 30 settembre 2009

Scudo fiscale: dal dire al fare c'e' di mezzo .... l'assenteismo del Partito Democratico

La vicenda dello scudo fiscale che oggi la Camera approverà anche grazie all'ennesimo voto di fiducia chiesto dal governo, è una delle pagine più oscure del nostro paese. Una pagina che purtroppo si ripete spesso ed è patrimonio di tutti i governi di sinistra e di destra che hanno sempre fatto ricorso a condoni, indulti, sanatorie varie. Forse questa volta un provvedimento del genere è ancora più scandaloso perchè riguarda evasori fiscali e criminali in genere, gente cioè che, dopo aver commesso dei reati, ora viene tranquillamente assolta con una semplice tassa del 5% sui capitali esportati illegalmente all'estero. Una sanatoria, una vera e propria amnistia nei confronti di una delle piaghe più gravi del nostro paese: l'evasione fiscale. Questo sarebbe già sufficiente per far indignare i cittadini onesti, quei cittadini cioè che pagano regolarmente le tasse e che se sgarrano di qualche giorno nel pagare per esempio una multa, si ritrovano a dover sborsare cifre triplicate o quadruplicate. Ma oltre a questo ci sono altri due aspetti riprovevoli: il primo è che si tratta di un provvedimento di cui potranno usufruire solo persone già benestanti (coloro che hanno esportato capitali all'estero di solito sono imprenditori, liberi professionisti e criminali), il secondo è che queste persone rimarranno comunque anonime e quindi il cittadino onesto non avrà nemmeno il piacere di conoscere i loro nomi e cognomi. Da qui si spiega la reazione contraria di tutta l'opposizione con toni anche accesi come quelli usati da Di Pietro che ha dato del mafioso a tutto il parlamento. Anche il PD non si è risparmiato nelle dichiarazioni, negli interventi, nella opposizione più o meno dura, ed è per questo che il governo ha scelto la strada delle fiducia. Ma come sempre dalle parole ai fatti c'è sempre una certa differenza. Ieri c'era una votazione sull'ipotesi di incostituzionalità dello scudo fiscale, bene ecco i dati delle assenze sui banchi dell'opposizione: PD 59 su 216 28%, UDC (altro strenuo oppositore) 8 su 37 (oltre il 20%), IDV 2 su 26. Se questo è il modo di fare opposizione da parte del Partito Democratico il paese non ha certo più nessuna speranza. Se fossero stato tutti presenti i deputati di PD ed Udc il provvedimento dello scudo fiscale sarebbe stato bocciato. Fra gli assenti del PD .. udite udite ... Franceschini, Bersani, due dei candidati alla segretaria nazionale. Come al solito il PD è troppo impegnato nelle sue beghe interne per pensare al paese cosi' come a suo tempo Veltroni fece cadere il governo Prodi, ora i candidati segretari, Marino escluso, spianano la strada al governo Berlusconi. Che non abbiano anche loro capitali all'estero da far rientrare a costo quasi zero ? Beh non escluderei del tutto questa eventualità.

martedì 29 settembre 2009

Fatti e misfatti di oggi 29 settembre: un giorno qualsiasi di questo paese che cade a pezzi

Prima lancia il sasso poi come al solito ritira la mano.
Solita tiriterà del presidente del Milan. Prima nel suo comizio di domenica spara a zero contro l'opposizione colpevole secondo lui di aver bruciato bandiere americane, di aver organizzate manifestazioni contro la missione in afghanistan (magari dico io), di aver scritto sui muri un -6 (solo un imbecille ha osato tanto), insomma la solita sparata di fandonie. Questa volta a bacchettarlo è il Capo dello Stato e lui prontamente replica "Ma stavo scherzando era un semplice comizio". Il fatto sconcertante è che c'era gente che applaudiva al delirio dell'onnipotente.



Deliri del super nano moralizzatore.
Il ministro più basso del pianeta, tanto basso che quando pronuncia delle parole è difficile distinguere se stia parlando o scorreggiando, lancia un nuovo editto. Questa volta negli strali del nanoministro ,sono i magistrati, colpevoli di non svolgere il loro dovere. Ed allora ecco la grande riforma preannunciata: badge per la presenza in tribunale, tornelli (una fissazione del nanetto), e forse anche catene con lucchetti a tempo. Questo è il modo di organizzare la pubblica amministrazione in nome dell'efficienza del mancato premio nobel. Salvo poi tornare indietro come nel caso del famigerato decreto sulle malattie dei pubblici dipendenti.


Come ti controllo l'informazione indirettamente.
La denuncia della Gabbanelli al Corriere della Sera è il classico subdolo esempio di come si tenta in questo paese di controllare l'informazione e di mettere a tacere tutte le voci di dissenso o, come in questo caso, di verità. Un trasmissione come Report che analizza, indaga, fa luce sui vari misfatti di questo paese senza condizionamenti politici, è una mina vagante per tutto il sistema politico. Chiuderla potrebbe scatenare una protesta senza precedenti ed allora si mettono in atti altri mezzi di condizionamento. Togliere la tutela legale ad una giornalista come la Gabbanelli e in un paese come il nostro dove un presidente del consiglio querela un giornale semplicemente per avergli posto delle domande, equivale a incatenare a quattro mandate la vena giornalistica della persona. Ma come dice il cavaliere, la tv di stato non deve parlare male del governo.

Le incredibili scoperte del ministro Tremonti.
Domani il parlamento approverà un decreto criminale con il quale si premiano evasori e criminali che hanno portato capitali all'estero alla faccia dei cittadini onesti che pagano le tasse regolarmente. Nel provvedimento è stato inserito di tutto con l'obiettivo di raschiare tutto il raschiabile qualunque sia la provenienza dei fondi. Per difendersi da queste accuse il ministro Tremonti ci ha illuminato con la sua saggezza con questa affermazione: "I capitali non saranno rimpatriati". Ah bene dirà qualcuno finalmente il governo ha capito quanto questo provvedimento sia ingiusto. Ma Tremonti abbatte questa pia illusione "Non credo che la criminalità si servirà di questo strumento" e sembra quasi dispiaciuto di questa affermazione. Già per quale motivo chi ha portato illegalmente capitali all'estero, capitali magari frutto di traffici illeciti, ora dovrebbe riportare nel paese questi capitali ? .. Ma allora non sarebbe stato più onesto intensificare i controlli e la caccia a questi criminali ? in un paese normale si .. nel nostro no .. hai visto mai che poi in questi controlli finisca per incappare qualche ministro se non addirittura il capo ? Meglio fare una sorta di bel condono mascherato da recupero dell'evasione.

lunedì 28 settembre 2009

Nuova moralità e ipocrisia, la melma che sta invadendo il paese

Quando si assiste a certi spettacoli di gente che applaude ad un uomo che ripete battute vergognose su un capo di stato straniero e la sua compagna (che hanno avuto la colpa di tenerlo a debita distanza), quando la stessa gente applaude un capo di governo che non sa che cosa sia la morale ed allo stesso tempo afferma che con lui nel paese è stata introdotta una nuova moralità, quando si applaude un uomo che nel più alto consesso internazionale, l'assemblea dell'Onu, si alza ed inizia il suo discorso affermando "Obama ha detto le stesse cose che avrei voluto dire io", quando accade tutto questo anche l'ultima speranza di poter riportare il paese su un binario civile cade defintivamente. E' scandaloso che ad un uomo che proviene dalla P2, che ha contatti con personaggi che fanno della corruzione il loro stile di vita, che si defila da impegni istituzionali per trascorrere la notte in mezzo a delle prostitute, si conceda ancora di governare e soprattutto sia applaudito durante i suoi discorsi privi di contenuto. E' questo l'aspetto più preoccupante della siutuazione italiana, non tanto il comportamento del capo del governo, ma il consenso che riceve dalla maggioranza dei cittadini. Qui non è più una questione di mancanza di alternativa, qualunque alternativa potrebbe andare bene al cospetto di un uomo che consente l'emanazione di una legge come quella relativa al recupero dei capitali all'estero, una legge che consente a dei criminali di sfuggire legalmente alla legge e continuare a farsi i propri sporchi affari ai danni dei cittadini onesti e dello stato. Questa è la nuova moralità introdotta. Di Pietro ha usato toni forti, ma un parlamento che consente l'approvazione di una legge simile non può che essere considerato mafioso perchè ai mafiosi, ai camorristi ha fatto un regalo senza precedenti.
E questo scadimento si diffonde ovunque anche nel mondo dell'informazione, quello vicino alla famiglia del nano di arcore. E' di ieri la campagna del Giornale per non pagare il canone Rai, per una televisione pubblica cioè dove un giornalista, Michele Santoro, ha avuto il coraggio, unico in Italia, di trasmettere interviste e servizi che erano stati visti in tutto il mondo. Perchè alla fine la trasmissione di Anno Zero di giovedì scorso, è stata una delle più obiettive che Santoro abbia mai trasmesso. Mi chiedo allora con quale ipocrisia Feltri chiede ai cittadini di non pagare il canone ed allo stesso tempo però attinge al finaziamento pubblico dei quotidiani, grazie al quale può garantirsi uno stipendio da nababbo. Se penso che parte dei miei soldi vanno a finanziare un giornale ed un delinquente del genere mi prente un prurito alle mani. Aboliamo il canone si ... ma caro Feltri aboliamo anche i finanziamenti pubblici a quel tuo giornale che non fa informazione ma che fa il servo al suo padrone. Questo sarebbe stato un comportamento coerente e privo di ipocrisia. Le folle che applaudono questa melma che ci sta affoggando sono un fatto storico che in Italia ha avuto consequenza drammatiche, la storia dovrebbe insegnare a non ripetere gli errori del passato, ma la strada imboccata è parallela a quella del ventennio se non addirittura la stessa.

sabato 26 settembre 2009

Il virus dell'onnipotenza si trasmette per emulazione

In Italia c'e' libertà di informazione, si ripete a squarciagola da tutti i settori della maggioranza di centro destra, e poi, a sconfessare le parole dei rappresentanti del Pdl, arrivano le immancabili denunce e intimidazioni contro chi cerca di fare informazione corretta ed obiettiva. E naturalmente oggetto di queste intimidazioni sono Repubblica, l'Unità ed l'immancabile Santoro con la sua prima puntata di Anno Zero. Santoro ha avuto la sfrontatezza di mandare in onda una intervista alla prostituta (scusatemi ma anche se escort e' un termine forse più elegante nel vocabolario della lingua italiana è un termine che non esiste) Patriza D'Addario, la stessa intervista che tutte le televisioni del mondo avevano già trasmesso e che era visibile su Youtube. La ragazza racconta le sue cene con il presidente del Milan e le sue advances e i festini organizzati con il pregiudicato Tarantini. Ma Santoro non si ferma perchè trasmette anche la conferenza stampa congiunta Berlusconi-Zapatero durante la quale un giornalista spagnolo gli fa la domanda sulle sue abitudine nel frequentare e ospitare nelle sue dimore prostitute e pregiudicati. La risposta di Berlusconi è inequivovabile, non nega ma conferma portando a scusante solo il fatto che non sapeva chi fosse questo Tarantini che portava ragazze a cena a casa sua. Ma non è questo il punto anche se finalmente per la prima volta la televisione di stato, che fino a giovedi' sera era stata tenuta imbavagliata su questa vicenda, informa gli italiani su fatti ed episodi che tutto il mondo già conosceva. Il punto è che dopo una trasmissione in cui si sono esposti semplicemente dei fatti, dopo una trasmissione in cui c'era anche il contradditorio con un giornalista di parte, Del Pietro, ed un parlamentare fedele a Berlusconi, Bocchino (a proposito sara' stato un caso o la sottile ironia di Santoro ha fatto si' di invitare proprio un politico con tale cognome ?), dopo che Santoro si è mostrato molto ma molto pacato, ecco che il cavaliere fa scendere in campo l'artiglieria pesante: il ministro Scajola, facendo ricorso ad un incredibile abuso di potere, convoca i vertici Rai per avere spiegazioni sulla trasmissione. Allucinante ... Invece di chiedere spiegazioni al capo del governo non tanto delle sue frequentazioni di prostitute, ma soprattutto delle promesse di incarichi politici alle stesse signorine e delle sue frequentazioni di personaggi come Tarantini, il ministro si scaglia contro chi informa il paese sulla vera natura della personalità del cavaliere.
Lo scontro che è in atto fra governo e paese assume toni ancora più gravi oggi con le minacce del ministro Maroni contro quei magistrati e giudici che non applicano la legge contro il reato di clandestinità. Un legge razzista che come tutte le leggi italiane si presta a interpretazioni senza considerare i rischi di provvedimenti incostituzionali. I magistrati hanno il dovere di interpretare la legge e di fare in modo che in questo paese, ai tanti problemi della giustizia, non se ne aggiungano altri come il blocco totale del sistema giudiziario per correre dietro a dei poveri diavoli che scappano da guerre e fame.
Ma oramai questo governo sta subendo l'attacco del virus di onnipotenza che il suo capo ha contratto fin da piccolo e pensa di avere già instaurato un regime dittatoriale nel quale controlla tutto: giornali, televisioni, giustizia, istruzione e via dicendo. Per fortuna ancora non siamo a questo punto anche se il rischio è elevato e solo i cittadini italiani psosono scongiurare questo pericolo ribellandosi ad n potere che difende malfattori e evasori fiscali (la recente legge sul rientro dei capitali ne e' un esempio) e se la prende con emarginati e poveri diavoli.

giovedì 24 settembre 2009

Dall'assamblea dell'Onu segnali contrastanti e la solita magra figura dell'Italia.

L'assamblea generale dell'Onu ha visto intervenire i leader politici del mondo intero ed ha fornito diversi spunti di riflessione che dovrebbero però essere analizzati senza ipocrisia e preconcetti, un esercizio che mi sembra non faccia parte del nostro mondo dell'informazione.
Inziamo dalla solita magra figura che il presidente del milan ha fatto fare al nostro paese. Berlusconi esordisce con queste parole "Obama ha detto ciò che avrei voluto dire io" e con questa frase tutti i presenti hanno spento i loro auricolari della traduzione simultanea. Un goffo tentativo di occupare la scena, un atteggiamento ruffiano come lui è abituato ad avere da chi lo circonda, un esempio di mancanza di idee e di un disegno politico che vada oltre i propri interessi personali. Interessi che spaziano dalla giustizia (dalla quale si tiene lontano con leggi ad hoc), dalla finanza (dove riesce con decreti truffa e vergognosi come quello dello scudo fiscale e portare enormi vantaggi ad i suoi amici evasori fiscali), ai propri desideri erotici (dove da utilizzatore finale mette a repentaglio la sicurezza del paese per festini a sondo sessuale). Quindi ogni analisi su quanto Berlusconi ha detto è priva di senso (gli stessi giornali gli dedicano a mala pena mezza pagina).
Obama ha fatto certamente un discorso nuovo per un presidente americano, diverso da tutti i suoi predecessori a partire da Bush padre, colui che ha iniziato la strategia della guerra contro il mondo islamico. Un discorso che non può che far ben sperare, ma si sa bene che in America può accadere di tutto come è già accaduto nella storia di questo paese a quei presidenti che hanno tentato di trasformare gli stati uniti in un vero paese democratico. Quindi è importante che certi discorsi di pace, di distensione e di collaborazione siano stati fatti, ma ora bisogno vedere se nella fase di passaggiod alla teoria alla pratica, Obama otterrà gli stessi consensi.
Veniamo ai due leader maggiormenti contestati da tutti i giornali per i loro discorsi retorici e per certi versi violenti, ma che andrebbero analizzati tentando di distaccarsi dalle figure controverse di questi due personaggi. Si tratta di Ahmadinejad che ha portato il solito attacco ad Israele accusandolo di politiche disumane verso i palestinesi, e di Gheddafi che ha definito l'Onu il vero terrorismo mondiale. Dichiarazioni forti ma che è innegabile contengano un fondo di verità. Che Israele tratti i palestinesi in maniera disumana è un fatto oggettivo e sinceramente l'accusa di antisemitismo, che ogni volta viene tirata fuori quando qualcuno critica la politica di Iasrele, non fa altro che negare l'oggettività della situazione palestinese. Tutto ciò non per giustificare la azioni terroristiche paletinesi, che sono da condannare, ma altrettanto condannabili sono le azioni di Israele che risponde con un terrorismo di stato. Un terrorismo sempre coperto dalla comunità internazionale, Onu in primis, che non si è mai preoccupata di far rispettare le decine di risoluzione prese contro lo stato ebraico, due pesi e due misure considerato che Afghanistan ed Iraq sono stati trattati in maniera molto diversa. E parlando di Onu arriviamo alle dichiarazioni di Gheddafi. Come dare torto ad leader libico quando l'Onu risponde ad un terribile attentato terroristico che ha causato oltre duemila morti, con l'invasione di una intero paese portando una guerra che ormai va avanti da oltre 8 anni e della quale non si vede la fine ? Il bilancio delle perdite di vite umane è ormai altamente sbilanciato, anche se non è sicuramente questa una valutazione da fare, ma è un argomento di appiglio per tutto il mondo islamico. La guerra si è dimostrata inutile per combattere il terrorismo, se non si rimuovono le cause che danno vita al terrorismo stesso, ma rimuovere le cause significa cambiare il modello di sviluppo dell'intera società di questo pianeta. Il modello attuale ha fallito sia per le stragi che ha provocato ma anche dal punto di vista economico, ma i dubbi che queste crisi facciano cambiare rotta sono forti, per questo prima di osannare il discorso di Obama sarà bene attendere fatti concreti.

mercoledì 23 settembre 2009

Dopo l'ennesima presa per il culo non sarebbe ora di scendere in piazza e rimanerci ad oltranza ?

Sinceramente non so con chi essere più incazzato .. se con il presidente del milan e company, che dopo averci fatto una capa tanta durante la campagna elettorale contro l'indulto del centro sinistra, ora mette in atto l'ennesiemo condono fiscale allla faccia di chi paga da sempre le tasse senza possibilità di scampo .... oppure con l'opposizione e con il suo leader attuale, Dario Franceschini, che pronuncia la solita frase di circostanza in occasione di questi provvedimenti canaglia del governo "E' inaccettabile" dopodiche' non fa assolutamente niente. Da cittadino italiano e soprattutto da lavoratore dipendente che pazga le tasse fino all'ultima lira prima e fino all'ultimo centesimo ora, mi sento preso per il culo .. e scusate il termine ma non ne trovo altri adeguati. Questa è una tipica manovra all'italiana, una manovra che premia i furbi quelli che, in questo caso, hanno portato capitali all'estero ma non solo anche quelli che hanno truccato e falsificato bilanci facendo sparire documenti e soldi, e provoca sconcerto e rabbia in coloro che si sono sempre comportati onestamente. E' purtroppo una manovra che molti governi hanno messo in atto in settori come l'edilizia o la giustizia, una manovra che viene sempre giustificata come l'ultima e risolutiva per combattare l'evasione fiscale, l'abusivismo o il sofraffolamento delle carceri, ma che alla fine è l'ultima della serie ma mai l'ultima in assoluto. Questa volta la si giustifica con la crisi economica e con il benestare dell'europa, in molti paesi infatti anche per contrastare la crisi economica si è messo in atto un provvedimento sanatorio per favorire il rientro dei capitali all'estero. Ma naturalmente la situazione degli altri paesi europei è ben diversa da quella italiana. Prima di tutto perchè in europa non è così usuale come in Italia premiare i furbi e gli evasori, secondariamente perchè in Italia si è applicata un'aliquota per il condono del 5% sui capitali che rientreranno, mentre in tutto il resto d'europa si parte da minimo il 12% per arrivare in certi casi fino al 40%. Ma che volete pretendere da un governo presieduto dall'uomo più ricco del paese che ha costruito il suo impero proprio sull'evasione e sulla corruzione ? Che ora si mettesse a fare il galantuomo ed andasse contro i suoi stessi interessi ? Ma via ... Berlusconi non è cosi' stupido. Gli stupidi siamo tutti noi cittadini che paghiamo le tasse e soprattutto noi lavoratori dipendenti che dovremmo scendere in piazza e rimanerci fino a quando un provvedimento di questo tipo non sia ritirato. Ma no ... l'unica cosa che sappiamo fare e' .. dire .. "E' inaccettabile" e con questo la nostra coscienza è tranquilla e ci possiamo mettere in attesa della prossima presa per il culo di questo governo, dell'opposizione ed anche dei sindacati che avrebbero dovuto indire uno sciopero ad oltranza in difesa dei lavoratori. In mancanza di tutto questo non ci resta che ... trovare qualche spazio di evasione anche a noi tartassati dipendenti pubblici.

martedì 22 settembre 2009

Quando il pubblico diventa privato.

Grande discussione si è fatta questa estate, in occasione delle rivelazioni in merito ai festini che il presidente del milan organizzava nelle sue residenze private, in merito al fatto che si trattasse esclusivamente di fatti privati. Come se un presidente del consiglio non dovesse rispondere anche della sua privata al paese soprattutto quando tenta di imporre comportamenti morali che poi lui in primis non rispetta. Oggi c'e' un fatto che invece potrebbe essere analizzato nella direzione contraria: che cosa pensare infatti di un incontro fra le più alte cariche istituzionali che si svolge in un'abitazione privata ? E' quanto accaduto ieri fra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ed il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, che si sono incontrati per discutere della situazione politica e non lo hanno fatto ne' a Montecitorio, la sede della Camera dei Deputati, ne' a Palazzo Chiggi, la sede del governo italiano, bensì nella residenza privata del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta. E questo non è un fatto pubblico che viene reso privato ? Alcuni giornalisti televisivi hanno affermato che l'incontro si teneva in territorio neutro come se due cariche istituzionali quali quelle che rappresentano i due uomini politici si dovessero scontrare e non invece incontrarsi per il bene del paese. D'altra parte uno degli aspetti più discussi della politica del presidente del milan è proprio questo: quello di pensare al paese come ad una propria azienda da gestire senza opposizione da parte di nessuno più nella veste di padre padrone che in quella di guida di un paese in cui esistono vaste frange della popolazione che non si riconoscono in questa maggioranza. Berlusconi non ha mai avuto il senso dello stato e per lui pubblico e privato non esiste, è tutto privato. Ecco allora che tratta un incontro con il presidente della camera, la quarta carica dello stato italiano, come un qualsiasi incontro con una delle sue puttanelle di turno, con la sola differenza che in questa occasione ha avuto almeno l'accortezza di non tenere questa riunione in una delle sue alcove. Può sembrare un fatto marginale rispetto ai problemi reali del paese, ma è un segnale di quanta poca considerazione abbia questa maggioranza dello stato e del paese, soprattutto poi dopo aver versato lacrime di coccodrillo ai funerali per i militari morti in Afghanistan.
In quanto ai temi ed ai risultati dell'incontro ... beh più che un incontro si è trattato sicuramente di uno scontro. Fini, in qualità anche di corresponsabile della nascita del Pdl, mal digerisce gli atteggiamenti del presidente del consiglio e della sua sudditanza alla lega, ed il fatto che il televisivo Silvio non abbai lasciato dichiarazioni, la dice lunga sul come sia andato lo scontro..

lunedì 21 settembre 2009

Si ricomincia ... fino ai prossimi morti o feriti

I funerali di stato sono terminati, la retorica di questi giorni viene piegata insieme al tricolore e rimessa nel cassetto, il paese ha pianto compresi quei ministri che solitamente bruciano il tricolore (Bossi, Maroni e company), il Papa è addolorato ma rimane rinchiuso nelle sue stanze, le famiglie dei soldati morti dopo essere state abbracciate da sconosciuti se ne tornano sole con il proprio dolore alle loro case, e domani .. anzi oggi stesso si riprende la solita vita di tutti i giorni dimenticando la guerra in Afghanistan ... ops pardon ... la nostra missione di pace in Afghanistan fino ai prossimi morti o feriti in scontri a fuoco con il nemico ... ops scusate ancora una volta ... vittime di attentati terrosistici. Quando sarà torneremo alle nostre brevi ed ipocrite discussioni: ritiriamo i nostri soldati, no ora non si può, strategia del ritiro concordata con gli alleati che pero' richiedono un maggiore impegno militare, missione di guerra o missione di pace. Nel frattempo moriranno altri soldati, altri civili, ma che ce frega mica saranno italiani .. quelli possono morire come se la guerra a cui partecipano i soldati italiani fosse una guerra diversa da quella che si svolge in Afghanistan. Insomma l'ipocrisia e la retorica nazionale è solo accantonata ma naturalmente uscira' fuori con i prossimi feriti o peggio ancora morti. Naturalmente l'uccisione di un essere umano da parte di altri essere umani è sempre un fatto tragico, ma la morte in guerra è un evento che si deve mettere in conto per i soldati che vi partecipano, mentre ci sono altre morti che dovrebbero suscitare più indignazione. Non è bello fare questo discorso discriminando morti di seria A da morti di serie B, ma vedere tutto questo dispiegamento di commozione per un soldato che muore in guerra mentre poi si vedono passare sotto silenzio decine e decine di morti sul lavoro dove la morte non dovrebbe mai affacciarsi o quanto meno solo in casi eccezionali, fa pensare su quanta retorica e ipocrisia pervada il nostro paese a tutti i livelli. La politica in primis, senza nessuna esclusione, non riesce ad essere obiettiva e liberarsi di questa retorica calvacando con tutta l'ipocrisia possibile eventi tragici come la morte dei soldati italiani. Tutte le panzane messe in campo dagli americani, dalla Nato e dall'Onu per giustificare questa guerra e quella in Iraq sono puntualmente rispolverate. Lotta al terrorismo (si puo' combattere il terrorismo procedendo con l'invasione di due stati come se i terroristi appartenessero a questi stati ?), servire la patria (difficile capire come si possa servire la patria andando a fare la guerra in una paese straniero), morti ingiuste (come se la guerra non prevedesse anche questi fatti tragici ... ma noi italiani pretendiamo di partecipare ad una guerra senza vedere i nostri soldati cadere come quelli di tutti gli altri eserciti). Strano modo di combattere una guerra da parte di un paese che dovrebbe ripudiarla se non altro per averlo scritto nella propria costituzione.
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sabato 19 settembre 2009

Governo: piu' sono piccoli e piu' sono stronzi

Era facile prevedere cosa sarebbe accaduto in questo paese in seguito all'azione di questo governo ma gli episodi a cui ormai si assiste ogni giorno non sono esclusivamente la diretta consequenza di leggi o decreti. Quando un presidente del consiglio chiama criminali o farabutti i giornalisti, quando consiglia i giovani di non leggere i giornali ma di guardare la televisione, quando un suo ministro inneggia alla creazione di uno stato indipendente ed offende i simboli della nazione (bandiera, inno, tradizioni, ecc.) e quando infine un ministro afferma che l'opposizione e cioe' la sinistra deve andare a morire ammazzata, non e' piu' un problema di leggi e di strategia politica, ma diventa un fatto di costume ed una istigazione allo scontro fisico contro tutti coloro che la pensano diversamente da questa maggioranza. Sono anni ormai, da quando praticamente e' entrato in politica Silvio Berlusconi, che lentamente nel paese si e' persa la capacita' di fare politica, la capacita' del confronro e del dibattito, la capacita' di arrivare anche allo scontro politico ma sempre condotto nel rispetto dell'avversario e delle sue idee. Berlusconi ha subito messo in campo la strategia dell'offesa, dello scontro fisico, della politica del "o con me o contro di me" anche e soprattutto per mancanza di un ideale politico e di un disegno ideologico da portare avanti. Dal canto suo la sinistra e l'opposizione in generale, non ha saputo contrapporre il suo disegno politico ed anzi si e' attestata sullo stesso piano del cavaliere, diventando corresponsabile del clima che si sta vivendo nel paese.
Ecco allora che arrivano le ronde nere diretta consequenza di quello scellerato decreto sulla sicurezza che, con la scusa della incapacita' delle forze di polizia di arginare la criminalita' (anche grazie ai profondi tagli apportati di bilanci da parte del governo stesso), affida ai cittadini a vigilanza nelle citta', riportando il paese indietro di oltre 50 anni ed in pieno regime fascista. Ecco allora un altro gesto di omofobia contro un locale gay di Roma, diretta consequenza del razzismo strisciante della Lega e di certe frange del Pdl che hanno dato vita ad un delle peggiori leggi di questo paese da quando e' tornata la democrazia, quella legge che ha instaurato il reato di clandestinita'. Tutti episodi che sono certificati dall'azione di questo governo sia in materia legislativa sia in materia di comportamento dei suoi rappresentanti.
Le dichiarazioni di oggi del ministro Brunetta sono qualcosa di veramente osceno,ipugnante, e inaccetabili, non solo per la loro pesantezza e recrudescenza, ma anche per il momento in cui sono state pronunciate. Ieri si chiedeva a tutti gli schieramenti politici il silenzio e lo spegnimento delle polemiche per rispetto dei soldati italiani morti in Afghanistan, ed oggi ecco un ministro ripungnante che augura a tutti i suoi avversari politici di morire ammazzati. Una gravissima istigazione alla violenza da parte di un personaggio che ha fatto della violenza la bandiera della sua azione politica. Il primo provvedimento di questo super nano (chiamarlo uomo mi sembra un'offesa per tutta la specie) e' stato un atto di violenza contro chi soffre andando a togliere soldi ai lavoratori pubblici che si assentano per malattia. Da un essere del genere non ci si possono certo aspettare discorsi di alto contenuto politico e verrebbe la voglia di rinviare al mittente la minaccia rivolta ai suoi avversari politici. Ma la morte ammazzata per lui sarebbe quasi un premio ....

venerdì 18 settembre 2009

Nessun rispetto per chi muoie da parte del presidente del milan

Rinviata la manifestazione sulla libertà di stampa organizzata per il 19 settembre, per rispetto alle vittime italiane in Afghanistan, dicono gli organizzatori. Bene ... peccato solo che chi, per compiti istituzionali, dovrebbe avere il massimo rispetti per i soldati uccisi nella guerra a cui l'Italia partecipa contro la costituzione, non mostra la stessa attenzione e proprioo ieri ha onorato le vittime con le soliti dichiarazioni di propaganda. Naturalmente questo e' il presidente del milan nonche', per nostra sfortunal, presidente del consiglio. Silvio, stritolato fa la Lega che pretende il ritiro delle nostre truppe, ed il ministro La Russa che vorrebbe intensificare l'azione di guerra in barba alla costituzione, sceglie la solita strada della falsità con le solite dichiarazioni di facciata. "Ritireremo 500 soldati" ha dichiarato ieri cercando di rimanere in mezzo fra Lega ed An, lasciando intendere che questa decisione era stata presa come diretta consequenza dell'attacco ai nostri militari, sottacendo la verità. Questi 500 soldati sarebbero venuti via dall'Afghanistan comunque, perchè si tratta di un contingente inviato in quel paese per il periodo delle elezioni ed entro il mese di ottobre avrebbero comunque terminato la loro missione. Che senso ha allora rinviare la manifestazione sulla libertà di stampa proprio quando è proprio il capo del governo ha mistificare ed a stravolgere l'informazione anche in un momento cosi' tragico. Tralasciando poi il fatto che l'informazione nostrana si occupa della Afghanistan o dell'Iraq sono quando ci sono morti che riguardano i nostri soldati, ma in quei paesi ogni giorno muoiono soldati per non parlare della continua carneficina di civili dilaniati da una guerra inutile. Questo sarebbe rispetto per chi e' morto credendo o illudendosi di aver sacrificato la propria vita per la democrazia e per la patria, ma la patria è continuamente schiaffeggiata e violentata dalle stesse persone che mandando questi ragazzi al macello.

giovedì 17 settembre 2009

Afghanistan: sarebbe ora di mettere da parte l'ipocrisia per rispetto di coloro che ci lasciano la vita

Sarebbe ormai ora che, in occasione di eventi tragici in cui dei soldati italiani perdono la vita, si lasciasse finalmente da parte l'ipocrisia ed il dibattito finalmente si sviluppasse sui binari della verita' e del rispetto sia verso la nostra costituzione ma soprattutto verso i militari che credono nelle missioni che svolgono. Questo sarebbe l'unico modo per rispettare ed onorare chi sacrifica la propria vita per degli ideali. Ed invece i discorsi ed il dibattito e' sempre della stessa natura e sempre ipocrita.
Intanto come sempre vale la pena di ricordare che il nostro paese agisce al di fuori della costituzione. Una costituzione che ripudia la guerra e che viene raggirata chiamando le missioni del nostro esercito missioni di pace mentre sono vere e proprie missioni di guerra. Un aspetto questo che non viene mai toccato durante i dibattiti che seguono la morte di qualche nostro soldato, ma un aspetto essenziale e di principio.
L'ipocrisia comunque parte da lontano, da molto prima del famigerato 11 settembre, quando gli Stati Uniti finanziavano ed appoggiavano i talebani per contrastare i russi che avevano invaso l'Afghanistan. E questo appoggio incondizionato è stato così ben strutturato che i talebani hanno messo in piedi un regime solido e ben strutturato. Poi l'ipocrisia è continuata proprio in occasione dell'11 settembre quando Bush, in occasione dell'attentato, parlò subito di Stati Uniti sotto attacco e di guerra. Una parola spropositata in quanto si trattava semplicemente di un attentato terroristico, il piu' grave, il piu' tremendo, il piu' sanguinoso che fosse mai stato messo in atto, ma sempre un attentato terroristico. Parlare di guerra era fuori luogo in quanto il terrorismo islamico non aveva e non ha patria, ma le ragioni politiche dell'ammnistrazione Bush fecero si' che si parlasse di guerra. Si individuò nell'Afghanistan il paese dove Osama Bin Laden, l'ideatore dell'attacco alle torri gemelle, aveva il suo quartier generale ed in pochi mesi americani e inglesi invasero quel paese. In realtà gli americani, cosi' come i russi qualche anno prima, avevano necessità di controllare un territorio strategico come quello dell'Afghanistan attraversato da conduttore petrolifere e di gas, ma soprattutto controllare le piantagioni di oppio, l'unica vera risorsa del paese. Poi gli americani attraverso l'Onu hanno coinvolto tutti i paesi della Nato che avrebbero avuto il compito di consolidare il controllo del paese mentre le truppe Usa avrebbero invaso l'Iraq. Purtroppo non e' andata come gli Usa avevano previsto perche' presi dalla guerra in Iraq, hanno trascurato l'Afghanistan dove i talebani si sono riorganizzati e lentamente hanno ripreso il controllo del paese. Nel frattempo il nostro esercito e' stato costretto ad agire al di fuori della nostra costituzione e si è trovato nel bel mezzo di una guerra che sembrava terminata.
Ora mentre questa invasione è stata iniziata parlando di guerra, si cambiano le parole ed il loro significato parlando di terrorismo nel caso degli attacchi dei talebani contro le truppe che occupano l'Afghanistan. Insomma l'ipocrisia e l'uso improprio di parole e termini che fa la politica per discutere della guerra in Afghanistabn alla fine altro non è che una mancanza di rispetto verso coloro che sono morti convinti di servire la propria patria. Sarebbe ora che questa farsa finisse una volta per tutte.

Brunetta il moralizzatore deve dimettersi

Quello che questo governo sta facendo è veramente vergognoso per tutto il paese e per ogni cittadino italiano che abbia un minimo di intelligenza. Lavoro nella pubblica amministrazione da sempre (università) e non ho mai visto una cosa del genere. Un ministro che utilizza un sito istituzionale del proprio ministero per rispondere alle critiche che gli sono state rivolte da un giornale. Il ministro in questione è il moralizzatore della pubblica amministrazione Renato Brunetta. Nella Home page del suo ministero compare oggi quello che si vede nell'immagine sopra. Brunetta risponde all'espresso utilizzando il sito del ministero sul quale fa pubblicare (utilizzando il lavoro dei dipendenti del ministero per scopi personali) una serie di interventi di risposta all'articolo del settimanale, che metteva in discussione i risultati dell'attività del ministro sulla lotta all'assenteismo nella pubblica amministrazione. Questo delinquente non solo toglie i sodi a chi si assenta dal lavoro per problemi di salute, ma addirittura utilizza i soldi del ministero e quindi i nostri soldi per scopi personali. Un comportamento indecente al limite del codice penale.

mercoledì 16 settembre 2009

Lodo Alfano: parte il ricatto alla Corte Costituzionale

Si stringono i tempi sul Lodo Alfano, Berlusconi si sente in pericolo qualora la Corte Costituzionale rimandasse al mittente quella legge truffa e quindi passa all'attacco o meglio al ricatto. Ha dell'incredibile infatti le tesi che l'Avvocatura dello Stato porta a favore di quella legge incostituzionale
"ci sarebbero danni a funzioni elettive, che non potrebbero essere esercitate con l'impegno dovuto, quando non si arrivi addirittura alle dimissioni. In ogni caso con danni in gran parte irreparabili"
In parole meno formali ... se il Lodo ALfano fosse dichiarato incostituzionale, il presidente del consiglio in primis non potrebbe esercitare le sue funzioni e potrebbe anche arrivare alle dimissioni con danni irreparabili. Insomma un ricatto. Gia' perche' se venisse a decadere il Lodo Alfano il buon Berlusconi dovrebbe quanto meno essere processato e probabilmente anche condannato per cui non potrebbe certo esercitare le sue funzioni. E questo sarebbe un danno per il paese ? Sarebbe un danno costringere alle dimissioni un presidente del consiglio che dovrebbe avere almeno una condanna per corruzione sulle spalle considerato che il corrotto e' gia' stato condannato ? O sarebbe piuttosto un atto di giustizia e di rispetto della costituzione oltre che un atto dovuto al paese ? E con quale autorita' o rispetto puo' governare un uomo che dovrebbe starsene in galera ? Per l'Avocatura dello Stato e' piu' opportuno che il paese sia governato da un malfattore piuttosto che da una persona onesta che possa anche servire da esempio al paese stesso. Ma il ricatto messo in atto dal presidente del milan per mezzo dell'Avvocatura e' l'ennesimo segnale delle difficolta' in cui si trova il cavaliere. La gente comincia ad essere stufa delle sue bravate e si rende conto che le sue parole sono distanti anni luce dalla realta' dei fatti, e' stato beccato con le mani nel vasetto della marmellata per cio' che riguarda la sua passione per la frequentazione di giovani donne che, considerata la sua eta', non possono che essere dele prostitute, nel Pdl serpeggia il malumore sprattutto nell'ala di An che pensa ad una sua successione, la Lega lo ricatta continuamente con provvedimenti che alla fine nemmeno lui condivide a pieno. Se ora dovesse anche cadere il baluardo del Lodo Alfano, il misero si ritroverebbe in poco tempo a dovere rendere conto alla giustizia e probabilmente la fine della sua carriera di governo. Ed allora non avendo argomenti sostenibili da portare per giustificare quella legge incostituzionale ... passa al ricatto ... che sia l'ultimo atto della carriera dell'imbonitore .. ?

Fra il dire ed il fare c'e' di mezzo ... la televisione

"I discorsi li porta via il vento ... e le biciclette i livornesi" ... "A discorre' non e' fatica" ... Sono due detti delle citta' che mi appartengono che hanno lo stesso significato: i discorsi, le parole sono una cosa ... i fatti reali poi un'altra. Un principio che meglio non potrebbe addattarsi in questi giorni al presidente del Milan. Lui dichiara che oltre il 70% degli italiani sono con lui, nei giorni passati anche lui e' sceso un po' ed e' arrivato a dire intorno al 64% ... questi sono i discorsi ... i fatti sono altri. La sua popolarita' e' scesa al 47% secondo un sondaggio di Repubblica, ma come ormai e' noto a tutto il paese Repubblica non e' un giornale ma un vero e proprio partito anti-Berlusconi (parole del cavaliere) e quindi il sondaggio non fa testo. Oggi pero' arriva un altro dato molto piu' oggettivo, uno di quelli che al padrone delle televisioni italiane non puo' passare inosservato. Il suo spot televisivo condotto da uno dei suoi diversi leccapiedi, Bruno Vespa, e' stato un vero e proprio flop: 13.47% di share con appena un 3.000.000 di spettatori circa. Non e' stato sufficiente quindi bloccare tutte le trasmissioni concorrenti per ottenere il successo in cui sperava l'imbonitore di Arcore. Bene una bella risposta all'aspirante dittatore. Per uno come il cavaliere che ha costruito il suo successo politico sulla televisione, sui suoi inteventi senza contradditorio in cui puo' dire tutto ed il contrario di tutto senza nessuna contrapposizione, quello di ieri sera e' stato un brutto colpo. L'antipasto speriamo di quello che ricevera' sabato con la manifestazione di sabato 19.
Chi ancora sottovaluta le npotenzialita' di questo mezzo di comunicazione dovrebbe ricredersi anche alla luce di quanto accaduto in occasione della scomparsa di Mike Bongiorno. Funerali di stato nel Duomo di Milano, un capo di governo che diserta l'inaugurazione della fiera del levante (un evento molto piu' importante soprattutto in questo periodo di crisi), discorsi che hanno fatto apparire un semplice uomo di spettacolo che ha svolto la sua professione seriamente, come una specie di eroe ed una folla oceanica che lo ha osannato. Quante persone muoiono dopo una vita condotta in maniera onesta, lavorando onestamente e con guadagni che non consentono loro certo di andare a morire in un lussuoso albergo di Montecarlo, e queste persone non sarebbero forse degne di onoranze funebri altrettanto altisonanti ? Ma non sono comparse in video per oltre 50 anni a reclamizzare prodotti di ogni genere ... Questa e' la televisione in Italia ed il presidente del Milan deve il suo successo a questa e non certo alle sue ideologie politiche .... ammesso che ne abbia.

martedì 15 settembre 2009

Prove di regime del neo dittatore: solo i cittadini possono rispondere a questo attacco alla democrazia ed alla liberta'.

Oggi andra' in scena la prova generale del regime che tanto vorrebbe instaurare in Italia il presidente del Milan. L'attacco concentrico alla democrazia e' partito ormai da alcuni giorni prima dalle pagine del Giornale del leccapiedi Feltri, poi si sono mossi i fascisti verdi della lega che domenica sera, dopo l'ennesimo incitamento alla rivolta da parte del loro capo supremo, nonche' ministro fuori legge del governo italiano, hanno menato le mani contro un cameriere albanese, ed oggi la prova generale si concludera' con l'occupazione della televisione pubblica da parte del colonello Bruno Vespa. Naturalmente la televisione del cavaliere partecipera' alle grandi manovre sospendendo la messa in onda di Matrix, un programma diventato un altro esempio di disinformazione totale dopo l'estromissione del "rivoluzionario" Mentana. Il novello dittatore ha tentato addirittura di far rinviare le partite di champions di Milan e Juve per paura di non occupare totalmente la scena, si sa gli italiani sono molto piu' sensibili ad una partita di calcio che a qualsiasi altro spettacolo o manifestazione, ma le partite delle sue squadra andranno in onda solo su Sky o Mediaset Premium e quindi il pericolo sembra scongiurato. Le proteste di questa occupazione senza precedenti, degna del regime fascista o dei famigerati regimi di oltre cortina, si sono sollevate da piu' parti anche dall'interno della maggioranza, ma per chi ha osato mostrare il suo dissenso, c'e' solo la gogna indipendentemente dal ruolo che ricopre. Ne sa qualcosa il presidente della camera Gianfranco Fini, che nonostante l'Origine a Denominazione Controllata che lo contraddistingue in fatto di regime e di fascismo, e' stato oggetto degli strali lanciati dallo pseudo giornalista Feltri dietro ordine del padre padrone nonche' erotomane, presidente del milan e del consiglio. Un attacco degno di un killer senza scrupoli che e' andato a scovare niente meno che un presunto fascicolo su festini a luci rosse organizzati dai dirigenti di An intorno all'anno 2000. Un ricatto palese in quanto il mercenario Feltri avvisa Fini: o dentro il Pdl o saranno guai anche per lui. Il dittatore non transige: nessuno si puo' permettere di contraddirlo o di criticare il suo operato. E per osannarsi stasera prendera' in ostaggio anche i poveri abruzzesi che, pena l'esclusione dall'assegnazione delle nuove abitazioni, dovranno mostrare le loro facce sorridenti.
Questa ormai e' diventata l'Italia. Un paese razzista ai margini dell'europa, quell'europa unita della quale siamo stati i principali fautori e che ora ci teme per la politica scellerata messa in atto da questa maggioranza fascista. Un'economia traballante che sara' il fanalino di coda della tanto sospirata ripresa. Un paese allo sbando in fatto di istruzione lasciata in mano ad una guardiaparchi incompetente che chiama riforma tutta unsa serie di tagli sconsiderati che seguono solo la logica del risparmio. Una democrazia traballante sotto i colpi del padrino Berlusconi il quale non tollera critiche e contrapposizioni, che tenta di stroncare a colpi di censura. Un presidente del consiglio, che per soddisfare i propri istinti sessuali, mette a rischio la sicurezza del paese al quale vorrebbe imporre modelli morali che naturalmente non fanno parte del suo stile di vita. Un'opposizione traballente che fa fatica a stare in piedi figuriamoci ad opporsi in maniera efficace ed incisiva. A questa situazione potrebbero rispondere solamente i cittadini italiani sia con il banco di prova di stasera, disertando i programmi della Rai, sia sabato prossimo alla manifestazione per il diritto alla liberta' di informazione. Due momenti importanti per capire se il paese ha ancora qualche speranza di risolloversi. .

lunedì 14 settembre 2009

L'attacco d'autunno portato dal governo a democrazia, informazione, libertà

La Lega è uscita ufficialmente di nuovo allo scoperto e per bocca del suo leader dichiara pubblicamente le proprie intenzioni: la secessione e la creazione di un nuovo stato la Padania. Un progetto che non era più stato pubblicizzato ma che è sempre stato evidente dai fatti e dalle azioni dei nuovi fascisti verdi. Bossi lascia intendere che la sua formazione eversiva è pronta allo scontro fisico "Sarà libera (la padania) con le buone o con le meno buone", dichiara nel suo discorso agli squadristi leghisti. Affermazioni gravissime anche se fossero state pronunciate da un cittadino qualunque, ma quando chi le pronuncia appartiene ad un partito di governo e addirittura è ministro del governo stesso, si entra dalla pericolosità alla incostituzionalità ed al reato penale. Bossi ed i ministri leghisti hanno giurato fedeltà alla costituzione e quindi, dopo la giornata di ieri, ma non solo dopo ieri, questa formazione politica e i suoi appartenenti dovrebbero essere estromessi dal governo ed espulsi dal parlamento italiano. Non esiste altra alternativa se si intende continuare a definire l'Italia una democrazia. Ma si tratta purtroppo di una democrazia malata sotto attacco proprio dall'interno delle istituzioni. Lega e Berlusconi hanno lanciato l'offensiva d'autunno. La Lega in maniera più rozza e plateale, il presidente del milan agendo in un altro settore, quello dell'informazione, che lui controlla completamente nel nostro paese. Sono in pericolo trasmissione sgradite al potere e soprattutto al suo, come Report, Anno Zero e Ballarò, quest'ultima la prima a cadere sotto l'offensiva del cavaliere. Floris dovrà lasciare spazio a Vespa che santificherà Berlusconi in occasione della consegna delle prime case ai terremotati dell'Aquila. Un fatto positivo certamente ma attraverso il quale si intende mascherare tutte le responabilità relative alla distruzione provocata da questo terremoto. Ne avete sentito parlare in questi mesi ? Assolutamente no. Avete sentito parlare delle rassicurazioni, nei mesi prima delle scosse che hanno distrutto l'Aquila e Onna, fornite dalla protezione civile ai cittadini abruzzesi ? Avete sentito parlare delle indagini della magistratura ? Niente di tutto questo. In tutti questi mesi abbiamo visto solo il nano erotomane aggirarsi per le macerie a dirigere i lavoro di ricostruzione, ma niente di niente circa le responabilità.
Purtroppo al cospetto di questo attacco concentrico verso le istituzioni, verso la democrazia e le libertà di questo paese, le voci dell'opposizione sono deboli e poco incisive. Fanno più rumore le dichiarazioni di Fini contro il cavaliere e ieri quelli di Casini, che per primo si scaglia contro la Lega lanciando l'idea di una coalizione per estromettere questa formazione dal governo del paese. Un appello rimandato al mittente da tutti. In un momento come questo in cui c'e' un Partito Democratico in difficoltà e impegnato nelle lotte interne, una sinistra (quella vera) estromessa, anche per proprie responsabilità, dal parlamento e dalle istituzioni, in cui mancano vere e proprie idee alternative e personaggi di spicco, forse c'è proprio bisogno di una coalizione che abbia un solo ed unico obiettivo: estromettere Berlusconi e la Lega dal governo. Un progetto da portare a termine il prima possibile prima che sia troppo tardi e prima che ci siano tolti anche quei pochi strumenti democratici ancora a disposizione di chi ama la libertà.

domenica 13 settembre 2009

La mano lunga del presidente del milan sulla informazione televisiva

Che la televisione fosse nelle mani esclusive del presidente del milan è un fatto che solo gli orbi ed i ciechi possono negare, ma alla decenza non c'è mai limite. Martedì sembra che saranno consegnate le prime case ai terremotati dell'Aquila e la Rai che fa ? Trasmette una puntata speciale di Porta a Porta sull'avvenimento. E per dare spazio a questo spot per l'utilizzatore finale delle prestazioni di prostitute, non si manda in onda la puntata della trasmissione di Floris, Ballarò. Alla faccia della informazione. D'altra parte alcuno giorni fa il cavaliere aveva elargito i suoi consigli ai giovani in fatto di informazione: "Non leggete i giornali e gardate la televisione" Beh cero i giornali per il momento non sono ancora tutti sotto il suo controllo, ma l'erotomane sta lavorando alacremente in tal senso, le televisioni invece sono tutte nelle sue mani. Mediaset come datore di lavoro, la Rai come maggioranza di governo che controlla la televisione pubblica. E cosi' il più rappresentativo dei tanti rufiani del presidente del milan nonche' presidente del consiglio, Bruno Vespa, metterà in piedi il suo speciale per incensare il suo padrone preferito. Questo è il mondo dell'informazione televisiva, mentre l'opposizione ancora una volta batte in testa e non riesce a fare le nomine alla terza rete. Floris fa notare che anche la sua trasmissione avrebbe parlato dell'evento del 15 settembre, ma aggiunge, e qui sta l'errore, che poi Ballaro' si sarebbe occupato anche di altri argomenti di attualità politica. Chissà forse avrebbe parlato di escorts, di feste ed orge, ed allora vogliamo rovinare questa giornata al "vostro" presidente del consiglio con questi "pettegolezzi" mentre lui consegna le case ai terremotati ? Certo che no. Meglio mettere tutto in mano la fido Vespa che ha una lingua già sperimentata e soprattutto di gradimento del povero Silvio. E allora Floris rimane al palo per ora ... alla faccia di chi .. paga il canone.

sabato 12 settembre 2009

Il basso profilo della maggioranza e del suo capo sono anche il risultato di un altrettanto basso livello dell'opposizione

Accade a tutti di lasciarsi andare a del puro masochismo e stasera è capitato anche a me: mi sono messo davanti alla tv a guardare il telegiornale di Rete 4. Credo che comunque sia un esercizio a cui tutti dovrebbero sottoporsi ogni tanto per ascoltare la campana di un difensore a spada tratta ... o meglio di un vero rufiano ... del presidente del Milan nonchè presidente del consiglio. Comunque anche da uno spettacolo ridicolo come quello che offre Emilio Fede si possono traovare spunti di riflessione critica che fanno pensare. L'inviato del Tg4, nel disperato tentativo di mostrare che la stampa estera critica l'attacco che Repubblica porta ormai da alcuni mesi al cavaliere-sessuofobo, intervista alcuni inviati di giornali stranieri .... alla mostra del cinema di Venezia. Già la cosa è di per se stessa comica in quanto sono intervistati giornalisti, che si occupano di cinema, in merito agli scandali a sfondo sessuali in cui è coinvolto il presidente del Milan. Comunque, comicità a parte, una riflessione di uno di questi giornalisti è molto centrata e appropriata. "Se sui giornali italiani si parla essenzialmente della vita privata del presidente del consglio, significa che l'opposizione non ha altri argomenti sui quali controbattere la maggioranza di governo". Pur nella sua ingoranza in giornalista ha colto in parte nel segno. Con una piccola precisazione. Gli argomenti su cui attaccare ogni giorno e senza sosta Berlusconi e company non mancano di certo ma sembra che l'opposizio, ed in particolare il più grande partito di opposizione, il Partito Democratico, siano ingessati e timorosi di fare una seria e continua opposizione. Senza contare durante questi ultimi due mesi oltre agli argomenti politici si sono aperti altri fronti per contrastare la maggioranza di governo e soprattutto il suo padre padrone. Ed invece silenzio assoluto oppure timidi vagiti , tutti segnali che mostrano le difficoltà del momento e soprattutto l'incapacità dell'opposizione nel proporre una valida alternativa. E' stato detto più volte che in qualsiasi altro paese del pianeta, un qualsiasi politico o governante sul quale fossero venute alle luce vicende come quelle di Berlusconi sarebbe stato costretto alle dimissioni. Ed in Italia .. ? Niente e mentre il presidente del Milan sfacciatamente afferma che oltre il 70% degli italiani è con lui, l'opposizione tace piuttosto di imegnarsi allo spasimo per costringerlo alle dimissioni. Naturalmente non mancano nemmeno gli argomenti politici ed anche su questi l'oppoisizione è timida e poco incisiva, portata al momento ma poi presto dimenticata. E' chiaro quindi che l'opposizione ed in particolare il Partito Democratico non sanno che pesci prendere e che un eventuale caduta del governo o meglio di Berlusconi porterebbe lo scompiglio a causa di una totale mancanza di soluzioni alternative. E questa è la considerazione più preoccupante di questo momento politico del nostro paese, la mancanza di alternative serie. E quindi siamo governati da un personaggio che usa il suo potere per ottenere favori da donne in cerca di successo, che porta al governo persone incompetenti, che come oggi diserta l'apertura della Fiera di Levante per presenziare ai funerali di Mike Bongiorno definendolo un eroe (con tutto il rispetto per Mike gli eroi sono altro genere di personaggi) con tutta l'ipocrisia possibile considerato che lo aveva liquidato dalla sua televisione senza nemmeno fargli una telefonata. Scalzare e mettere in difficoltà un uomo di cosi' basso livello intellettuale, morale, culturale e politico non dovrebbe essere poi tanto difficile .... e se non ci si riesce significa che dall'altra parte il livello è ancora più basso.

Il giorno in cui il terrorismo sottomise il mondo intero

Sono trascorsi ormai 8 anni da quel tragico giorno in cui il terrorismo islamico mise in atto il più grande attentato della storia: l'attacco alle torri gemelle di New York. I simboli della più grande e potente nazione del mondo occidentale distrutti in pochi minuti con oltre 2600 vittime, un dramma che ha visto il suo completamente negli anni successivi. Oggi ad 8 anni di distanza è innegabile che il terrorismo quel giorno ha ottenuto una vittoria non indifferente, sicuramente non ha vinto la guerra, ma il mondo occidentale non ha ancora saputo riprendersi dopo quel terribile attentato. Dopo l'11 settembre 2001 il mondo occidentale ha invaso due paesi, l'Afghanistan e l'Iraq, dando vita a due moderni Vietnam, con la scusa di annientare i terroristi di Al Qaeda. Dopo 7 anni di guerra, di cui non si vede la fine, il leader di Al Qaeda, Bil Laden, continua ad agire indisturbato dopo aver spostato le sue attenzioni porprio sui paesi invasi dalle truppe della Nato. Contemporaneamente in questi anni tutti i paesi che stanno partecipando alla guerra, hanno di fatto limitato di molto la libertà di movimento dei propri cittadini in nome della sicurezza e della lotta continua al terrorismo. Siamo arrivati in molte nazioni ad una vera e propria schedatura dei cittadini con la rilevazione delle impronte digitali per non parlare dei controlli paranoici negli aereoporti o in ogni occasione di manifestazioni di una certa rilevanza. La guera scatenata, e tuttora in corso, è costata centinaia di migliaia di vittime innocenti con il risultato che il terrorismo non è stato sconfitto e che l'acredine del mondo islamico verso il mondo occidentale e' notevolmente aumentata. Contemporaneamente nessun passo in avanti è stato fatto per rimuovere effettivamente le barriere fra questi due mondi, ne' dalla politica, ne' dalla religione, nè tanto meno dalla società in generale. Per il momento insomma mentre il mondo islamico ha avuto le maggiori perdite in termini di vite umane, il mondo occidentale ha visto di fatto molto limitata la sua libertà di azione e quindi a conti fatti è stato quello che ha patito le maggiori consequenze di quello scellerato attentato del 11 settembre. Quel che più preoccupa è che non si vedono spiragli che possano lascia pensare ad un cambiamento di rotta verso una società veramente multirazziale e solidale.

venerdì 11 settembre 2009

Il paese nelle mani delle escorts

E' questa l'immagine che esce dalle vicende personali del presidente del Milan nonche' presidente del consiglio. Il procuratore della Repubblica di Bari che indaga sul procacciatore di donne del cavaliere, Giampaolo Tarantini, si è affrettato a dichiarare che l'erotomane non è coinvolto in nessuna ipotesi di reato, ma questo era chiaro e non è certo l'eventuale reato commesso il problema (fra l'altro sarebbe stato immune grazie alla legge incostituzionale fatta approvare dal suo leccapiedi Alfano). E non sono nemmeno gli aspetti morali il problema più grave e serio di tutta la faccenda, sebbene non si capisca come il paese possa sopportare di ricevere da un uomo simili lezioni di moralità, sulla famiglia e su problemi delicati come il testamento biologico mentre lui agisce al di fuori di ogni regola. Il problema verio e serio è che quest'uomo è veramente malato come la exmoglie aveva già pubblicamente rivelato, malato di sesso e di onnipotenza e le dichiarazioni di ieri ne sono un ulteriore dimostrazione.
"Non ho mai pagato una donna" anche questa è una verità incontrovertibile, ci pensava il suo pappone eventualmente a pagarle, mentre lui eventualmente faceva dei regali o prometteva l'ingresso nel mondo dello spettacolo o peggio ancora della politica (Carfagna insegna e Barmbilla docet). "Sono il migliore presidente del consiglio degli oltre 150 anni di storia della repubblica". Se non è delirio di onnipoetnza questo. Un affronto a tutta la storia della Repubblica e ad umini come De Gasperi, ma anche dello stesso Andreotti, uomini di un'intelligenza politica e di un altro pianeta rispetto al cavaliere , un uomo non abituato al confronto, insofferente al dialogo ed alla contrapposizione. "La D'Addario rischia 18 anni di galera" Ed ecco che si sta invischiando in un tunnel pericoloso, come dimostra la dichiarazione rilasciata subito dopo dalla donna che invita il presidente del consiglio ad un confronto pubblico sui presunti reati commessi dalla donna ma più in generale anche sui rapporti uomo-donna e sulle relazioni fra sesso e potere. Un confronto che certamente il cavaliere declinerà, rimediando un ulteriore brutta figura dopo aver scantoato le famose 10 domande di Repubblica. Per non parlare degli ulteriori risvolti inquietanti e pericolosi per il paese che iniziano a venire a galla: un presidente del consiglio che addirittura rimanda appuntamenti istituzionali per trascorrere alcune ore in compagnie delle ragazze procacciate dal suo magnaccia. Insomma appare chiaro che siamo governati da un irresponabile che non è capace di gestire i suoi istinti sessuali, che nessuno vuole discutere, ma che non possono venire prima dei suoi doveri istituzionali e soprattutto non possono mostrare un persona con ideali e principi opposti a quelli che vorrebbe imporre al paese. Ultima chicca delle sue farneticazioni, il complotto, come se non esistessero intercettazioni telefoniche che dimostrano quanto raccontanto dalle ragazze che ha incontrato. Insomma sulle dichiarzioni di alcune belle ragazze in cerca di successo si possono anche nutrire dubbi, ma sulle sue telfonate con le stesse ragazze e' difficile smentire, anche se il suo fido Alfano cerca di togliere di mezzo questo ottimo strumento di indagine. Fini ha capito la situazione e si sta preparando alla sucessione ... che dovrebbe essere inevitabile.

mercoledì 9 settembre 2009

Bestialità giornaliere del presidente del milan

Ormai ne' i giornali ne' la televisione e, purtroppo, nemmeno chi dovebbe fare opposizione politica a questa maggioranza scellerata, fanno più caso alle bestialità giornaliere del presidente del milan. Scelleratezze continue ogni volta che apre bocca ma è come se si fosse raggiunto una grado di assuefazione tale per cui tutte le sue battute passano inosservate e sotto silenzio. E invece ogni sua frase dovrebbe essere analizzata e spiegata al fine di sottolineare quanto danno possano fare certe affermazioni soprattutto fra i giovani. Un compito che spetterebbe agli organi di informazione si ma anche e soprattutto all'opposizione che invece si limta sempre alle soliti frasi: "Dichiarazioni inaccettabili". Intano lui continua a dire cio' che vuole prendendosi gioco di tutti, alleati (Fini e Bossi), avversari politici, giornali e cittadini che non capiscono quanti danni sta provocando quest'uomo al paese. Oggi alla festa dei giovani del Pdl (veramente incredibili che dei giovani che dovrebbero essere il futuro del paese possano far parte di una congrega come il Pdl e applaudire festanti un uomo come Berlusconi) il presidente del milan ha dato sfoggio del suo bestiario irriverente soprattutto nei riguardi della donne e guarda caso lo ha fatto proprio nella giornata contro la violenza sulle donne.
Berlusconi si vanta del grande consenso che avrebbe fra gli italiani e dichiara "Penso che gli italiani si riconoscano in me: sono uno di loro, che è stato povero, si interessa di cose che interessano a loro, ama il calcio, sa sorridere, ama gli altri e tra gli altri soprattutto le belle donne"
Alla faccia di tutti gli scandali emersi in questi giorni, dimostrati da intercettazioni telefoniche inequivocabili, che hanno mostrato al paese ed al mondo intero un presidente del consiglio disposto ad elargire favori a giovani donne che di mestiere fanno le prostitute o escort che dir si voglia, Berlusconi scherza sull'argomento donne in manirea volgare e discriminatoria.
Poi questo governante da strapazzo cambia argomento ma non certo tono del suo discorso rivolgendosi ai giovani "Se posso darvi un consiglio, impiegate il vostro tempo in modo diverso e non sprecatelo leggendo i giornali" Ecco in un paese in cui la lettura non è certo un'attività del tempo libero prominente, in un paese in cui a scuola da anni si sforza per educare i giovani alla lettura sia di libri ma anche di giornali, ecco che il maggior esponente del potere politico invita i giovani a non leggere. Certo meglio sedere davanti alla televisione, magari una delle sue, e vedere quelle schifezze di programmi oppure sorbirsi una dei tanti telegiornali, meglio se di rete 4, che incensano l'operato del cavaliere. Ma non andate a leggere i giornali cari ragazzi altrimenti potreste scoprire che il presidente del consiglio è un furfante, che mentre il suo governo in maniera ipocrita conduce una guerra alle prostitute in strada, lui le prostitute se le porta direttamente in casa, che mentre in tutto il mondo si fa una lotta serra alla pedofilia, ci sono forti sospetti che lui se la intendesse anche con minorenni, oppure che il suo governo sta trasformando l'Italia in un paese razzista che rigetta in mare chi fugge da paesi in cui i diritti umani sono calpestati continuamente, oppure che sa la intende con un paese che ha fatto del terrorismo la sua bandiera. Insomma non leggete i giornali che dipingono il presidente del consiglio per quello che è realmente. E' vero ormai quest' uomo ci ha abituati a dichiarazioni vergognose non solo per un governante ma anche per un uomo della strada .... ma è necessario non abbassare la guardia e denunciare tutte le bestialità che di volta in volta escono dalla sua bocca per scongiurare il pericolo dell'assuefazione.

martedì 8 settembre 2009

In mancanza del confronto politico ... lo scontro è sui giornali

La guerra è ormai aperta. Dopo un'estate in cui il presidente del milan è stato sotto attacco, per i suoi comportamenti sessuali e al limite della pedofilia, da alcuni giorni c'è stato il contrattacco del cavaliere per mezzo del suo braccio armato Vittorio Feltri. Certo lo scontro è impari come lo sono le questioni sul tavolo della contesa. Da una parte abbiamo un uomo che è anche presidente del consiglio, colui che ha in mano le sorti del paese, ed i cui comportamenti non possono piu' essere considerati privati soprattutto quando mostra di gestire la politica come gestirebbe una qualsiasi delle sue aziende. Promette cariche politiche in cambio di prestazioni sessuali e, purtroppo, non si tratta solo di promesse, portando nel governo donne le cui uniche capacità sono state quelle di soddisfare gli istinti repressi del presidente. Per non parlare poi dell'aspetto morale della vicenda. gli italiani hanno il diritto quali siano i comportamenti etici e morali di un uomo che tenta di imporre quella moralità su questioni cruciali come la famiglia, il testamento biologico, l'aborto, moralità che poi lui stesso calpesta. Chi fa della lotta alla prostituzione senza quartiere (per mano di una delle sue "escort" d'alto bordo) o della difesa della famiglia una bandiera deve poi avere un comportamento irreprensibile su questi temi altrimenti e quindi i cittadini hanno diritto di sapere. La contro offensiva è stata rivolta prima verso un direttore di giornale legato a doppio filo con la chiesa cattolica, dopo, ma senza argomenti sostanzialmente della stessa gravità di quelli contestati al cavaliere, verso il presidente della camera. Nel primo caso insomma si è sparato contro un uccellino ed è stato facile fare vittima, nel secondo caso contro un bersaglio molto piu' ambito, la quarta carica dello stato, ma quasi sparando a salve. Le cannonate di Feltri, sparate su obiettivi minori, hanno prodotto una vittima, il direttore dell'Avvenire appunto, mentre quelle rivolte verso Fini (colpevole di aver criticato l'operato di Feltri .. e in Italia si può criticare pesantemente chiunque anche il Presidente della Repubblica ma guai lanciare strali verso un giornalista) non sono altro che chiacchere da bar, sulle quali posso anche essere d'accordo in quanto riguardano i mutamenti sempre più frequenti del Fini pensiero (rimane sempre un fascista a mio modo di vedere), ma vanificate dal tono e dal modo in cui sono riportate sulle pagine del suo giornale. Feltri poi diventa anche lui ipocrita quando definisce la sua campagna contro il direttore dell'avvenire una campagna supportata da fatti e non basata sulle confessioni di una puttana facendo riferimento alle vicende delle escort ricevute a Palazzo Grazioli e Villa Certosa dal suo padre padrone, Silvio Berlusconi.
Non c'e' che dire siamo in linea su tutto in questo paese. Chi governa predica principi che poi evita di seguire portando il paese in una barbarie ed in un clima razzista senza precedenti, chi fa opposizione è impegnato in questioni interne e lascia che l'Italia vada allo sbando, i giornali schierati da una parte e dell'altra guerreggiano a suon di insulti reciproci, i cittadini, o almeno la maggioranza di essi, sopportano tutto barcamenandosi e cercando, in uno stile tutto italiano, di trovare in ogni modo il proprio tornaconto (le varie mafie, 'dranghete, camorre ormai stanno occupando il paese anche nel tanto efficiente e produttivo nord). In questo casino .. c'e' una parte del paese, una minoranza ma numerosa, che oltre a non essere rappresentata in parlamento, patisce questo stato di cose, soffre e si trova a disagio in questa melma sempre più soffocante.

venerdì 4 settembre 2009

Anche un comunista può essere in accordo con il presidente del milan

Comunista si ma anche persona che riesce a condividere quei pensieri dell'avversario politico che risultano essere obiettivi e liberati dell'ideologia politica. Per cui non posso che essere in pieno accordo con il presidente del Milan (a proposito indiscrezioni dei giornali comunisti dicono che stia per vendere il Milan .. speriamo che questa operazione non sia portata a buon fine altrimenti mi dovro' inventare un nuovo appellativo per questo aspirante dittatore) quando dichiara a gran voce .. "Povera Italia... " ... Ecco questa affermazione è perfettamente condivisbile. Meno condivisbile la causa che lo ha spinto a fare una affermazione del genere. Secondo il cavaliere è il sistema dell'informazione a rendere povera l'Italia, a mio parere a rendere povero questo paese è la classe politica nel suo complesso con una maggiore contributo da parte appunto della maggioranza di centro destra ed in primis del suo padre padrone, ma sicuramente l'opposizione ed in particolare il Partito Democratico sono ugualmente responsabili. La frase completa dell'utilizzatore dinale delle prestazioni di escorts (termine monderno per indicare una semplice ... prostituta) è "Povera Italia con un sistema di informazione come questo", dimenticando, raggiungendo in questo modo l'apice dell'ipocrisia, che il sistema dell'informazione nel nostro paese è quasi esclusivamente controllato dal potere politico. Televisione e giornali, salvo rare occasioni, sono in mano alla politica e leggere un giornale significa già consultare notizie a favore i contro la maggioranza di governo. La vicenda Boffo ne è un chiaro e limpido esempio. Dopo la campagna di Repubblica contro il pappone di Palazzo Grazioli, anche il Vaticano si era mosso contro la dubbia moralità di Silvio, ed allora il cavaliere dopo due mesi nei quali è stato inerte, ha sferrato il nsuo contro attacco. Prima le querele a Repubblica e L'Unità, poi ha scatenato il fido Feltri, che può essere definito come l'Emlio Fede della carta stampata, per sferrare il un attacco ben congeniato e altrettanto benriuscito, al Vaticano. La vittima sacrificale è stato il direttore dell'Avvenire, Boffo. In questa guerra senza esclusione di colpi alla fine, per ora, Berlusconi ha avuto la meglio: Boffo si è dimesso ... il presidente del milan continua ad essere anche presidente del consiglio. E allora si ... Povera Italia ... e non solo per il mondo dell'informazione ... ma per i politici che la governano trascinando il paese in un clima razzista e xenofobo senza precedenti, per i politici che fanno opposizione e che sono incapaci di contrastare il potere delirante di Berlusconi e dei fascisti verdi, ... ma soprattutto Povera Italia per i cittadini che ne fanno parte e che sono incapaci di capire in quali mani hanno consegnato il paese. .

mercoledì 2 settembre 2009

Dove sono finiti i portatori di idee in questo paese ?

"Fermiamoci, perché se si continua così si va verso una brutta china, una china pericolosa. Da qualche tempo a questa parte non si polemizza più fra portatori di idee, ma si cerca di demolire la persona che sostiene quell'idea"
Sono parole pronunciate da Gianfranco Fini ad una festa fascista. Ma perche' oggi ci sono persone portatrici di idee nel mondo politico italiano ? E' questo il problema della profonda crisi della politica italiana e della sua distanza dai problemi reali del paese: non ci sono ne' idee ne' ideali su cui discutere e confrontarci. E tutto questo da quando il presidente del Milan ha deciso di mettersi a fare il politico per salvaguardarsi dalla galera. Lui ha introdotto questo nuovo modello di fare politica nel nostro paese, sfruttando lo sfacello portato da tangentopoli, il cavaliere e' entrato prepotentemente fondando Forza Italia che tutto era fuorche' un partito. Una formazione nata dal nulla senza uno statuto, senza una carta di principi, senza un ideale da preseguire o un modello di societa' da proporre. Berlusconi non ha portato idee da difendere e da proporre al paese ed ha subito impostato la dialettica sull'offesa, sulla denigrazione degli avversari, sulla guerra ai comunisti, dove per comunista si intende qualunque soggetto (privato cittadino, giornale, formazione politica, organizzazione) che osasse contraddirlo o mettere in discussione la sua parola. Purtroppo ha avuto gioco facile per vari motivi. Primo il rigetto della politica che molti cittadini avevano a causa delle pentole scoperte dai giudici milanesi (purtroppo un'operazione non portata completamente a termine), secondo la forza mediatica che il cavaliere aveva ed ha a disposizione con le sue televisioni ed i suoi giornali, terzo ed ultimo elemento la contrapposizione di scarsa qualita' della sinistra italiana. Questo ultimo fattore e' stato forse il piu' importante nella ascesa del presidente del milan, che ha portato quest'uomo a guidare per ben tre volte il governo del paese, fatto unico che sarebbe stato impossibile in qualsiasi altro stato democratico del globo. La sinistra, colta probabilmente anche lei in un momento di crisi, si e' contrapposta al cavaliere scendendo sullo stesso suo piano dialettico e di gazzarra mettendo da parte gli ideali ed i principi che erano stati da sempre la colonna portante di questa area politica. Una situazione che si e' poi aggravata con i vari cambi di simboli e di nomi che ha subito il vecchio e glorioso partito comunista, cambiamenti apparentemente solo esteriori ma che hanno fatto perdere l'orientamento a molti comunisti o comunque cittadini che garvitavano nella sinistra italiana. Questo continuo cambiamenti ha ulteriormente indebolito la sinistra italiana con le innumerevoli scissioni che di volta in volta davano vita ad altri partiti (Rifondazione, PCI, e via dicendo) i quali poi difficilmente hanno trovato una coesione sufficiente per dare vita a governi duraturi. L'unica volta che ci sono riusciti e' stata quando appunto hanno condotto una campagna comune antiberlusconiana piuttosto che mettere in campo idee nuove. Insomma di idee da discutere e da mettere a confronto nella politica italiana non ce ne sono e poi di quali idee si puo' discutere con un personaggio come Berlusconi ? Ha forse qualche idea che vada oltre il proprio interesse personale ? Che vada oltre il proprio tornaconto o i propri desideri sessuali ? E poi ha forse la capacita' e l'intelligenza di accettare il confronto e la dialettica ? Non credo e gli ultimi fatti confermano questa mia tesi: ormai querela tutti i giornali che lo criticano, diffama chi lo contraddice e preso da delirio di onnipotenza ora pretende che i commissari dell'Unione Europea non parlino piu' .... insomma ecco l'unica idea che Berlusconi riesce a mattere in campo .. che tutti coloro che non la pensano come lui se ne stiano zitti e buoni.

martedì 1 settembre 2009

Una giornata vergognosa per l'Italia

Giornata da dimenticare oggi per l'Italia ed una giornata nera per la pattuglia acrobatica delle frecce tricolori. Grazie a questo governo fascista, xenofobo, razzista che calpesta i più elementari diritti umani, oggi le frecce tricolori si esibiranno a Tripoli per rendere omaggio ad un dittaore e ad un paese dove la parola diritti umani è stata cancellata dala vocabolario ed è completamente sconosciuta. Il governo italiano è tenuto sotto scacco ormai da tempo dal regime Libico, cedendo ad ogni assurda richiesta del dittatore Gheddafi. Dalle richieste più folkloristiche, la pretesa ottenuta di soggiornare accampato sotto un enorme tenda nel centro di Roma durante l'ultima visita nel nostro paese, a quelle più gravi che si configurano come un vero e proprio ricatto, 5 milioni di euro per non far partire i barconi dalle coste libiche. Il presidente del Milan si è trovato un nuovo amico dopo che Putin e Bush sono usciti di fatto dalla scena politica, e come con Putin non ha fatto mai nessun accenno alle barbarie commesse dai russi in Giorgia, ora nessuna parola per almeno parlare dei diritti umani continuamente calpestati nel paese nord africano. Oggi in questo scellerato riconoscimento di un regime, che ha fatto del terrorismo internazionale la propria bandiera, viene trascinata anche la pattuglia acrobatrica delle frecce tricolori, segnando una paginca vergognosa anche per le nostre forze armate. Silenzio assoluto da parte dell'opposizione, a parte il solito Di Pietro, e dal suo maggior partito, il PD, che sembra scomparso completamente dalla scena politica italiana troppo preso ormai dalle proprie lotte interne per la nomina del segretario nazionale. Una vergogna sulla vergogna.
Grazie caro presidente del milan per regalare all'italia una giornata di cui vergognarsi.