martedì 27 giugno 2023

Il fascismo strisciante nell'indifferenza di chi potrebbe contrastarlo

 


Altra votazione domenica 25 e lunedì 26 .. ed altra vittoria del qualunquismo e dell'indifferenza: nelle elezioni regionale del Molise la percentuali dei votanti è stata del 48%. In pratica un elettore su due non è andata a votare con il risultato che la destra fascista ottiene un altra vittoria. Proseguendo di questo passo il fascismo del terzo millennio occuperà il paese a partire dal governo centrale per finire alle amministrazioni comunali passando per le regioni. L'indifferenza di coloro che non vanno a votare sta consegnando il paese ad una destra fascista che non sopporta il confronto e l'opposizione. Quanto è accaduto ieri alla giornata mondiale contro le droghe ne è un esempio plastico. La risposta ad una contestazione pacifica del deputato Riccardo Magi ha scatenato la violenza furiosia delLA presidente del consiglio Giorgia Meloni, la prima donna a capo di un governo della Repubblica Italiana ed in quanto tale la prima dimostrazione che non è questione di uomo o donna ma di capacità istituzionale. La Meloni è una fascista nell'anima e la sua reazione alla contestazione pacifica di Magi ne è la dimostrazione. Un presidente del consiglio che urla è la dimostrazione di un personaggio che oltre a non avere la consapevolezza del ruolo che occupa, dimostra anche la propria ignoranza del problema. E quando uno è ignorante che cosa fa per far valere le sue ragioni ? URLA e OFFENDE chi lo contesta. Questo è il risultato anche e soprattutto dell'indifferenza e del qualunquismo del corpo elettorale italiano che dietro il paravento che nessuno lo rappresenta finisce per agevolare questo manipolo di fascisti, minoranza nel paese.

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domenica 25 giugno 2023

Governo Meloni: niente di nuovo sotto il sole .. inadeguato come tutti i governi degli ultimi 30 anni

 


Dopo 9 mesi di governo Meloni la conclusione è sempre la stessa: un governo di alcuna rilevanza internazionale e inadeguato ad affrontare e risolvere i problemi del paese.

E' ormai chiaro che all'Italia non serve alcuna riforma costituzionale che, secondo i proponenti, dovrebbe garantire la governabilità del paese. In realtà all'Italia servirebbe una classe politica che non esiste da almeno 30 anni grazie all'opera berlusconiana agevolata da quella parte politica che si chiama sinistra italiana. Berlusconi non solo ha sdoganato gli eredi del fascismo vecchi (prima Fini, poi Meloni) e nuovi (la Lega) ma ha portato in politica personaggi discutibili e inadeguati. Personaggi pescati di volta in volta dal mondo dello spettacolo, dell'informazione, della magistratura tutti bravi nel loro settore professionale ma incapaci di fare politica e soprattutto governare un paese. Una situazione che è andata via via peggiorando fino ad arrivare al governo attuale, il peggiore degli ultimi 30 anni. 

Sul piano internazionale la considerazione dell'Italia è pari a 0 sia a livello europeo che a livello mondiale. In Europa ci salviamo ancora un poco essendo uno dei parsi fondatori, ma quando ci sono questioni serie e gravi i nostri Presidenti del Consiglio sono inascoltati o ignorati. Unica eccezione Giuseppe Conte nel 2021 quando ottenne i famosi fondi per il dopo pandemia, fondi che ora sono a rischio per l'incapacità cronica del paese di spendere le risorse che ha a disposizione. Proprio ieri quando si paventava un tentato colpo di stato a Mosca, Biden con chi si è consultato per capire costa stava accadendo: Francia, Germania e Inghilterra. D'altra parte potevano gli Stati Uniti ascoltare l'Italia quando il suo ministro degli esteri andava dichiarando che si trattava di una questione interna a Mosca e quindi il governo italiano non avrebbe preso iniziative. C'è una guerra mondiale in atto contro la Russia, l'Italia fornisce armi all'Ucraina, c'è un tentativo di scalzare Putin da un battaglione di mercenari russi, e tu ministro degli esteri non hai una posizione ? Inconcepibile.

Sul piano interno invece il governo, pur avendo una maggioranza inattaccabile in parlamento, trovandosi in difficoltà su alcune questioni come il famoso Mes che fa ? Il suo presidente, Giorgia Meloni, fugge da un consiglio dei ministri per "problemi familiari", mentre in parlamento non si presenta e va sotto su alcuni emendamenti relativi ad un problema non da poco: il lavoro. L'ennesima dimostrazione di come anche questa "pseudo-coalizione" sia esclusivamente una coalizione per raccattare voti ma non per governare perché ognuno ha le proprie idee inconciliabili con quelle degli altri. La Meloni ha capito che dopo le sparate elettorali, trovandosi a governare il paese, avrebbe dovuto fare marcia indietro su molte promesse che le sono servite solo a prendere voti, ma i suoi alleati e anche i suoi camerati di Fratelli d'Italia ancora non sono in grado di rendersi conto che la campagna elettorale ed ora sono alla guida del paese. Ma sono incapace di andare oltre la razza, l'etnia, il ceppo, o qualche norma vessatoria che va ad aggiungersi ad una normativa già presente. La maggioranza ad ogni norma inutile e/o vessatoria si ripara dietro la formula "Gli italiani ci hanno votato", ignorando in realtà che FI, Lega e FdI si trovano a governare non per una maggioranza di voti ottenuti ma per una legge elettorale anticostituzionale e che premia non chi prende più voti ma chi fa più il furbo.

Tutto questo però è possibile grazie anche ad una latitanza dell'opposizione divisa fra M5S e Pd, incapace di prendere iniziative comuni e incisive che vadano oltre a baci e abbracci alle manifestazioni del sabato mattina.

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lunedì 19 giugno 2023

Passata è la tempesta, odo augelli far festa .... e i camerati del governo spernacchiare gli emiliani e tutti gli italiani


Ci voleva davvero una tragedia come l'alluvione in Emilia Romagna per capire di che pasta fossero fatti i camerati del governo fascista della Meloni ? Accecati dall'odio verso gli avversari politici, incapaci di capire il ruolo di chi ha avuto l'incarico di governare il paese, intolleranti alle critiche e alla democrazia, inadeguati a ricoprire posizione di rilevanza istituzionale.
Ad un mese dall'alluvione in Emilia Romagna ancora il governo non ha nominato quel commissario che tutti i disastri naturali richiederebbero per procedere speditamente alla ricostruzione. Il motivo ? Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, già commissario per la ricostruzione dopo il terremoto, è un esponente dell'opposizione, il Partito Democratico, e quindi il governo si è preso l'incarico di gestire il post-alluvione. Una gestione super efficiente se al primo incontro fra governo e amministratori dei comuni alluvionati, la risposta del ministro Musumeci ha risposto alle richieste di sindaci e presidente di regione: "Il governo non è un bancomat". Una affermazione supportata ieri dal "nazista" Galeazzo Bignami che in un tweet delirante afferma di non fidarsi ad affidare i 2,3 miliardi (che on realtà sono 1,6) alla "Schlein e compagni". Affermazione da ignorante e culturalmente sottosviluppato che non sa la destinazione di quei fondi fantasma. Che c'entra il segretario del PD con la ricostruzione in Romagna ? Un'affermazione che meriterebbe tre calci nel sedere per rispedire il Bignami nelle fogne dalle quali è stato tirato fuori.
Ma non c'è solo l'Emilia Romagna ha mettere in luce le grandi capacità di questo governo. All'indomani dei funerali di Silvio Berlusconi il ministro della giustizia vara l'ennesima schiforma della giustizia targata governo di destra. Il ministro Nordio esordisce in conferenza stampa "dedicando la riforma a Berlusconi" e già questo sarebbe sufficiente per accompagnare Nordio nello stesso loculo dove sarebbe già stato spedito Bignami. Una legge, un decreto dedicato ad un deceduto morto è sepolto ? Ma che stiamo a Radio 105 che si dedicano le canzoni all'amico o all'amata ? Ma come se non bastasse la forma ecco la sostanza del decreto nei suoi punti più controversi. ABOLIZIONE DEL REATO DI ABUSO DI UFFICIO che significa, proprio nel momento in cui ci sono da gestire i fondi del PNRR e con il nuovo codice degli appalti, liberi tutti di assegnare incarichi e lavori ad amici ed amici degli amici. La mafia, la camorra e la 'ndrangheta ringraziano. Purtroppo anche i sindaci dell'opposizione esultano e questo la dice lunga sul futuro di questo paese che potrebbe essere governato nei prossimi 20 anni da fascisti vecchi e nuovi. A questa abolizione assurda si associa un altro provvedimento per il quale delinquenti di grosso e piccolo calibro ringraziano ancora. L'ARRESTO DI UN PRESUNTO COLPEVOLE DI REATO POTRA' AVVENIRE SOLO DOPO AVER PREAVVISATO IL COLPEVOLE DUE O TRE GIORNI PRIMA. Quindi niente più blitz ma semplicemente la giustizia prima bussa alla porta del presunto colpevole e lo avvisa che ripasserà dopo tre giorni per procedere all'arresto dello stesso. E in questi tre giorni il tipo che farà secondo voi ? Prepara la valigetta con gli effetti personali e aspetta ?

Chi non era d'accordo sul pericolo del nuovo fascismo è servito: che cosa rappresentano questi due esempi se non una nuova marcia sull'Italia targata 2023 ?

martedì 13 giugno 2023

Berlusconi se n'è andato ... i problemi provocati al paese rimangono


Quando un personaggio pubblico muore, sarebbe buona pratica rimandare le discussioni sulla sua figura almeno a funerali celebrati per semplice rispetto della sua persona e della sua famiglia. A maggior ragione se il personaggio è un politico che ha ricoperto fra l'altro cariche istituzionali di rilievo. Purtroppo nel caso di Silvio Berlusconi anche questa consuetudine di educazione e rispetto non può essere mantenuta soprattutto per rispetto del paese ed in particolar modo della parte sana ed onesta. Per tutto il giorno gli esponenti del centro destra e non solo, politici e giornalisti, hanno celebrato l'ex cavaliere come uno statista, un visionario, un politico che ha cambiato la politica italiana, una specie di benefattore per il paese tartassato dalla giustizia. Purtroppo il quadro da santo subito che è stato dipinto nelle ultime ore di Silvio Berlusconi è totalmente falsato dalla fede politica, una fede quasi da stadio. Bastano poche righe per ricordare quello che è stato Berlusconi.

Ha costruito il suo impero televisivo grazie all'amicizia di Bettino Craxi, altro politico esemplare, che gli ha consentito di mantenere le tre reti televisive dopo che erano state oscurate in quanto illegali. E' sceso in politica sostanzialmente per due motivi: la caduta di Craxi a causa di tangentopoli e soprattutto per difendere se stesso dalla giustizia che si stava abbattendo sull'ex cavaliere a causa delle suoi traffici sempre al limite della legalità.
Grazie alle sue tre reti televisive ha messo in atto un lavaggio del cervello mediatico ai telespettatori italiani con trasmissioni spazzatura e portando avanti una campagna elettorale invasiva proprio in virtù de suoi mezzi da televenditore.
Vinte le elezioni la prima volta nel 1994 h riportato al governo i fascisti: quelli di Gianfranco Fini diretti eredi di Almirante, e quelli verdi della Lega di Bossi. Nonostante i disastri dei suoi governi è stato "premiato" dagli elettori per altre due volte grazie anche ai disastri di una sinistra che prima si è sfaldata con la guerra jugoslava e poi ha fatto cadere il secondo governo Prodi per dare vita a quel carrozzone del Partito Democratico.
L'ultimo governo Berlusconi 2007-2011 è stato il più disastroso: sono venuti alla luce i suoi rapporti con la mafia (l'amico Dell'Utri cofondatore di Forza Italia condannato per fiancheggiamento), ha continuato la sua opera di leggi ad personam soprattutto in materia di giustizia per tenersi lontano da processi e condanne, il tentativo di salvare dall'arresto una prostituta minorenne ha portato alla luce i suoi festini ad Arcore, ha ridicolizzato il paese in tutti i consessi internazionali con le sue spiritosaggini (le corna durante una foto di gruppo, gli epiteti rivolti alla Merkel, etc. etc.), ha portato al fallimento il paese facendo rischiare il default stile Grecia. 
Alla fine la magistratura che ha dovuto lottare contro le sue leggi ad personam è riuscita ad incastralo e condannarlo nel 2012 per frode fiscale.
In sintesi un politico al quale del paese non è mai importato niente, ha pensato ai suoi interessi, ha tentato di usare lo Stato per difendere le sue malefatte sia finanziarie che di comportamenti pubblici e privati.
Questo è stato Berlusconi che, grazie anche alla inconsistenza dell'opposizione, ha fatto crollare il livello culturale del paese portando in parlamento personaggi discutibili e di basso spessore, con le sue televisioni ha trasmesso programmi trash e di bassa qualità, copiati purtroppo dalla televisione pubblica ed infine ha impoverito il paese oltre che promosso l'evasione fiscale.
Ora Silvio Berlusconi se n'è andato, pace all'anima sua, ma nel paese rimangono tutti i disastri causati dai sui 30 anni di vita politica con tre governi a sua guida.

venerdì 9 giugno 2023

Accordo storico in Europa sui migranti ... naturalmente sulle pelle dei migranti stessi

 




Oggi Meloni e governo italiano festeggiano lo "storico" accordo raggiunto in Europa sulla gestione dei migranti. Un accordo che, dal punto di vista politico, sancisce il voltafaccia delLA presidente del consiglio Giorgia Meloni a tutte le promesse sbandierate con gli occhi in fuori durante la campagna elettorale e certifica l'uso della gestione dei migranti per un'altra scadenza elettorale: le  elezioni europee. La Meloni infatti ha capito che, se alle prossime elezioni europee, vorrà spostare l'Europa a destra non può pretendere di farlo in maniera radicale con i paesi di Visegrad, soprattutto Polonia e Ungheria, e quindi ha cercato un accordo anche contro il parere di queste paesi. Un distacco di natura elettorale ma non di natura sostanziale. Il modello ungherese, democrazia senza libertà, è il modello di riferimento di Giorgia Meloni che ha iniziato la sua opera di messa in "silenzio" di tutti coloro che gli si pongono di traverso, dalla Corte dei Conti ai giornalisti ai quali non concede più conferenze stampa.

Tornando all'accordo sui migranti i punti sostanziali sono due. Il primo che certifica una redistribuzione "obbligatoria" dei migranti fra i paesi europei obbligando al pagamento di una tangente di 20 mila euro a migrante per quei paesi che non si prenderanno carico della quota migranti loro spettante. Di fatto quindi un semplice mercato della vacche che riguarda però la vita umana. Il secondo Punto riguarda i rimpatri stabilendo che potranno essere effettuati non solo verso il paese di origine ma anche verso l'ultimo paese di transito. Quindi un somalo che attraversa tutta l'Africa per arrivare in Libia o in Tunisia per essere traghettato verso l'Italia potrebbe essere rimpatriato in Libia o in Tunisia, quindi rispedito nei lager per magari ritentare l'attraversamento del mare. Ma Libia e Tunisia accetteranno questo genere di rimpatri ? Oppure un africano che arriva in Italia poi riesce ad arrivare in Germania o Francia potrebbe essere rimpatriato ... proprio in Italia.

Che cosa ci sia da festeggiare proprio non si capisce. Questi essere umani che sfuggono a miseria, fame, siccità e guerra sono trattati come merce di scambio e l'unica politica che l'Europa è in grado di mettere in atto riguarda il loro trattamento come merce di scambio e di bestiame. Non salta in testa a nessuno che se non si risolve il problema alla radice redistribuire, pagare, rimpatriare non servirà assolutamente a niente ? Vogliamo darci da fare per aiutare seriamente quei paesi eliminando le guerra e soprattutto lo sfruttamento delle loro risorse naturali ? Ma certo è più facile trattarli come bestiame che come esseri umani.

lunedì 5 giugno 2023

Mentre il 2 giugno sfilano i fascisti, meno male che la Murgia c'è

 


Il saluto


Il passo dell'oca


Il compiacimento del camerata La Russa, presidente del Senato


I segnali di fascismo da parte di questo governo e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni sono ormai quotidiani e non si perde occasione per manifestarli. Spesso di tratta di forma ma che poi alla prima occasione si trasforma in sostanza: come può essere classificato quel decreto che oggi limiterà il controllo della Corte dei Conti sull'operato del governo in materia di Pnrr se non come una dimostrazione di intolleranza alla democrazia ?
Quello che poi è avvenuto il 2 giugno sotto gli occhi del Presidente della Repubblica è inqualificabile oltre che pericoloso. Le tre immagini sopra rappresentano quanto avvenuto: il gruppo incursori sfila ed il comandante si lancia in un gesto facilmente interpretabile come il saluto fascista, il gruppo sfila con il famoso passo dell'oca di reminescenza nazifascista, e, ciliegina sulla torta, il presidente del senato saluta il tutto con i segno di vittoria ed evidente soddisfazione. Ora se vogliamo passare sopra i primi due gesti e giustificarli come un "usuale" modo di fare di questo gruppo specializzato dell'esercito italiano, il terzo gesto, quello del camerata La Russa seconda carica dello stato, è inqualificabile e inaccettabile per la carica che ricopre Ignazio La Russa. Un gesto ignobile contro la Costituzione, contro la democrazia che dimostra ancora una volta l'inadeguatezza di questo personaggio a ricoprire qualsiasi carica della nostra Repubblica.
Altro aspetto veramente pericoloso è che il tutto sia sia svolto sotto gli occhi del Presidente della Repubblica e nel silenzio totale dello opposizione. C'è voluto un post della scrittrice Michela Murgia per portare all'attenzione dell'opinione pubblica quanto avvenuto alla parata del 2 giugno. Naturalmente la Murgia è stata oggetto sui social di offese di qualsiasi tipo da parte dei simpatizzanti di Giorgia Meloni, dei giornalisti di destra che dimostrano ancora una volta oltre la loro violenza anche la loro ignoranza e mancanza di rispetto per le opinioni altrui. Fatto sta che questa sollevazione sui social ha portato di fatto all'attenzione di tutti un episodio che sarebbe passato sotto silenzio. Purtroppo questa indignazione e questo scontro sui social, fra coloro che vedono un segnale pericoloso nei gesti appena descritti e coloro che minimizzano, registra un'assenza altrettanto pericolosa: chi dovrebbe fare opposizione non si è minimamente sentito anzi qualcuno come Calenda si schiera apertamente con i fascisti al governo.
L'aria che si respira è molto pensante e se l'opposizione continuerà nel proprio letargo, lo diventerà sempre di più fino a quando non sarà troppo tardi.



sabato 3 giugno 2023

La retorica delle feste nazionali


 

Anche il 2 giugno festa della Repubblica se n'è andato e così come il 25 aprile o il 1 maggio anche questa giornata è diventata la giornata della retorica e dell'ipocrisia. Ormai non c'è più niente da festeggiare perché quei valori che rappresentano la storia del nostro paese e della nostra democrazia non esistono più e sono stati calpestati da tutti i governi della seconda repubblica.

A partire dal primo governo Berlusconi c'è stato un continuo tentativo di ribaltare il significato di queste feste e del loro significato cercando di riscrivere la storia che ha consegnato queste giornate come simbolo della rinascita di un paese che si era liberato dalla dittatura fascista. La Costituzione, che rappresenta la sintesi di queste feste, è stata continuamente disattesa ed a più riprese oggetto di un attacco costante come se i problemi del nostro paese fossero causati dalla carta costituzionale piuttosto che da una classe politica incapace di attuare i dettami della Costituzione stessa.

Naturalmente la situazione si è aggravata con il ritorno al potere di una maggioranza figlia di quel fascismo che la Costituzione stessa considera un crimine. Ritrovarsi nel 2023, dopo quasi 80 anni dalla caduta del fascismo, ad essere governati da chi ancora venera quei simboli, da chi ancora si ispira a principi come l'etnia, la razza o la patria, da chi equipara le tasse che ogni cittadino onesto dovrebbe pagare al pizzo che la mafia chiede ai commercianti, da chi strizza l'occhio agli evasori piuttosto che ai cittadini che puntualmente pagano le tasse, è deprimente oltre che sconvolgente e fa perdere di significato a qualsiasi festa che celebri la nostra storia democratica.

Purtroppo la responsabilità di questo ritorno indietro di oltre 70 anni non è solo responsabilità di Berlusconi e soci fascisti, ma anche di una sinistra che non è stata capace di difendere i principi sanciti dalla Costituzione alla cui stesura aveva contribuito. Occhetto prima (autore dell'infamia di cambiare nome al Partito Comunista Italiano) e Veltroni dopo (regista della nascita di quel carrozzone senza anima del Partito democratico) sono i maggiori responsabili dell'abbandono della sinistra italiana della Repubblica, della Costituzione, della democrazia. Un abbandono che ha lasciato aperte praterie per la destra peggiore dell'intera europa: Lega e Fratelli d'Italia hanno occupato quegli spazi grazie anche ad una ignoranza diffusa dell'elettorato che non ha capito il pericolo ed ha preferito girarsi dall'altra parte e non andare a votare.

Ora siamo in mano al nuovo fascismo che si manifesta secondo modalità diverse dal fascismo mussoliniano ma che nella sostanza agisce secondo quei canoni: il governo mette a tacere tutti coloro che si "permettono" di criticare la sua azione compresi quegli organi, come la Corte dei Conti, che rappresentano organi di garanzia per una democrazia che intenda essere tale. 

25 Aprile, 1 Maggio, 2 Giugno hanno perso di significato ed ormai più che festeggiare ci sarebbe da lottare ed ogni giorno della settimana pena il ritorno ad un regime rappresentato da un governo che comunque è minoranza nel paese.

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venerdì 2 giugno 2023

Zitta zitta, quatta quatta l'Europa decide di finanziare ulteriormente la terza guerra mondiale


E alla fine una parte dei soldi del PNRR, quelli che avrebbero dovuto essere impiegati per risolverci da due anni di disastro provocati dalla pandemia, saranno utilizzati per finanziare la terza guerra mondiale. Ora infatti che l'Ucraina è passata dalla fase difensiva, sulla quale poteva fare riferimento su un appoggio incondizionato, alla fase offensiva utilizzando le armi che noi europei forniamo per attaccare la Russia sul proprio territorio. Un salto di qualità non da poco guidato e organizzato dagli Usa che utilizzano la UE per condurre la propria guerra contro Putin. Con questa escalation salta quindi il famoso principio che c'è un invasore che ha occupato una stato sovrano, lo stato sovrano ora a sua volta conduce azioni terroristiche contro l'invasore e lo fa con le armi che Usa ed Europa gli forniscono. Qualsiasi ipotesi di pace si allontana e si allontana ancora di più con il voto dell'europarlamento che autorizza gli stati membri ad utilizzare i fondi del PNRR per la produzione di munizioni ed armi da fornire all'Ucraina. Saltano quindi tutti i piani di sviluppo in nome di una guerra che gli Stati Uniti hanno sempre voluto e conducono a spese di tutti i cittadini europei. Se poi si aggiunge la corsa a inserire l'Ucraina nella Nato il futuro appare sempre più nero: alla guerra criminale di Putin non si trova di meglio che rispondere con la guerra atlantica. Ormai l'invasore è a sua vota invaso ed è sconcertante che gli stati europei si affannino a fornire armamenti difensivi senza rendersi conto che un'arma solo difensiva non esiste ... e Zelensky infatti ora usa quelle stesse armi per attaccare Putin sul proprio terreno. E la pace ?