martedì 31 marzo 2020

Dopo il Covid-19 e il Salv-1n1 impazza anche il Bufalin-20


Purtroppo il famigerato Covid-19 ha aperto la strada ad una serie di virus che si stanno diffondendo nonostante le misure restrittive del governo. Si perché questi virus sono più subdoli e per certi versi più all'avanguardia del Covid-19. Il Coronavirus si trasmette attraverso le persone ed il contatto fra di esse, gli altri virus invece si trasmettono con la tecnologia (rete, interne, social, messaggistica) per cui hai voglia a stare in casa isolato da tutti, quelli possono arrivare in qualsiasi momento e quando meno te lo aspetti. Apri il computer, entri sui tuoi social, oppure accendi il telefono ed ecco che il virus arriva sotto forma di post, video, catene di Sant'Antonio, messaggi whatsapp e chi più ne ha più ne metta. Come si fa a capire se si è contagiati da uno di questi nuovi virus ? Non è complicato anche se gli infettati, solitamente, risultano anche privi di difese e soprattutto strumenti per capire se sono stati contagiati o meno. Ecco allora alcune semplici regole di non difficile verifica. Se quando leggi una notizia, un post, un messaggio o qualsiasi post ti arrivi su FB, Twitter, WA e quant'altro, ti comporti anche in uno solo dei seguenti modi, sei sicuramente contagiato. Vediamo.

1) non verifichi mai la fonte delle notizie che leggi

2) condividi tutto quello che ti arriva

3) se una notizia ti sembra strana condividi al volo

4) se c'è scritto "censurata da Tv e gionali" pensi che sia "certamente" vera

5) se l'ha condivisa o ti arriva da un amico è "sicuramente" vera

6) se si parla male di chi detesti condividi anche se non vero perché comunque se lo merita

Se segui anche più di uno di questi comportamenti allora la situazione è grave, equiparabile a chi è costretto ad andare in terapia intensiva a causa del coronavirus. Il problema è che nel caso di infezione di questa classe di virus (SALV-1N1, BUFALIN-20) non esiste terapia di recupero. Si perché la terapia dovrebbe essere l'istruzione, lo studio, la cultura e se non sei ancora riuscito ad assimilare certi concetti, certi insegnamenti è molto difficile recuperare. Un segnale premonitore di poter essere un soggetto sensibile al contagio è quello di rispondere a chi ti chiede dove hai letto una certa notizia: l'ho letta in internet. Ecco questa risposta equivale a fare un tampone per il coronavirus e risultare positivo anche se asintomatico. Se rispondi in questo modo sei sicuramente già infettato da un virus della classe BUFALIN-20 ma ancora in tempo a porre rimedio. Come ? Semplicemente riflettendo sul fatto che internet non è la televisione o un giornale, internet è uno strumento più potente che mette a disposizione di tutti gli strumenti per capire se una notizia è vera o meno. Bastano pochi click per capirlo, ma bisogna comunque avere due semplici caratteristiche: la curiosità e soprattutto la consapevolezza che la rete è piena di gente che tenta di prendersi gioco dei creduloni o peggio tenta di manipolare la tua mente per i propri obiettivi.

lunedì 30 marzo 2020

La violenza psicologica del cazzaro verde



La violenza si manifesta in molti modi da quella fisica, forse la più immediata ed anche la più facile da combattere, a quella verbale e psicologica, più subdola meno riconoscibile e sicuramente più complicata da affrontare. Quando poi questo tipo di violenza diventa lo strumento principale di propaganda politica, il rischio è quello di trovare terreno fertile nella popolazione. Questo tipo di violenza si combatte con la cultura e l'istruzione, ma in un paese dove la scuola è stata massacrata la pari della sanità (ed i risultati si vedono proprio in questo periodo drammatico), dove un'altra percentuale di persone non è in grado di capire un testo che legge, contrastare la violenza verbale e psicologica diventa molto arduo. Naturalmente in un paese civile, democratico e istruito ci si aspetterebbe che nessun politico, di qualsiasi schieramento da destra a sinistra, utilizzasse metodi violenti per la sua propaganda ma come si dice le querce non possono produrre arance. Ecco allora che da diversi anni un personaggio senza scrupoli è comparso sulla scena politica, prima locale, poi europea ed ora purtroppo nazionale sfoderando una macchina da guerra, la ormai famosa Bestia, per la sua squallida propaganda fatta di odio, falsità e violenza. Il nostro personaggio verde è arrivato alla ribalta nazionale sfruttando la sua falsa, incivile e disumana propaganda sull'immigrazione. Una propaganda fatta di falsità: dai famosi porti chiusi (mai chiusi e sempre aperti) ai numeri sulla riduzione del flusso migratorio (dovuto agli accordi con la Libia del precedente governo). Una propaganda fatta di odio e violenza sfociata nella famosa performance al citofono, episodio da denuncia e relativa condanna se si fosse trattato di un cittadino normale. Un episodio che in molti hanno considerato semplice folklore e che invece denota il carattere violento, autoritario e di stampo fascista di questo personaggio. Ma il bello doveva ancora arrivare con la crisi sanitaria mondiale dovuta al coronavirus. Ecco che la violenza psicologica è salita di livello prima sparando a zero su qualsiasi provvedimento del governo, poi inondando i social di post e tweet tutti che terminano con l'interrogativo: ma vi sembra possibile ? Un interrogativo che ha l'obiettivo di far sentire un verme o in colpa la persona che non condivide il suo pensiero. Il passo successivo, già iniziato, è quello di fare leva sulle debolezze psicologiche del momento diffondendo ulteriori falsità sia in merito ai provvedimento economici del governo (facendo confronti improponibili con gli altri paesi) sia diffondendo falsi video relativi a presunte teorie complottiste sul Covid-19. Questo è tutto ciò che sa fare questo squallido personaggio che definire politico rappresenta un offesa verso la politica e verso chi fa politica seriamente non importa da quale parte, ed i primi ad essere incazzati contro questo brutto ceffo dovrebbero essere proprio coloro che lo hanno votato, ammesso però che siano dotati di una testa pensante.

domenica 29 marzo 2020

Nello sciacallaggio la parità di genere è assicurata: Meloni e Salvini pareggio


La democrazia in una paese si misura anche in virtù, non solo delle capacità di chi governa, quanto della capacità dell'opposizione di fare proposte e svolgere la funzione di stimolo e controllo verso chi ha la responsabilità del governo. L'Italia da questo punto di vista è zoppa da molti anni e di conseguenza anche la democrazia ne patisce. Oramai dall'era Berlusconi in poi non è raro osservare che un partito modifichi le sue posizioni non tanto per convinzione o per un ragionamento serio e motivato quanto per il semplice fatto di trovarsi a governare oppure a fare opposizione. Un esempio lampante lo si è avuto durante il governo Renzi: il Pd e lo stesso Renzi sostenevano da sempre che la modifica o l'abolizione dell'art. 18 e dello statuto dei lavoratori, come chiedeva l'opposizione di destra, non fosse una priorità salvo poi abolire tutto quando la banda Renzi si è trovata a governare. In un periodo poi di emergenza nazionale, causata da eventi eccezionali e drammatici, ci si aspetterebbe una collaborazione da parte di tutte le parti politiche per fronteggiare l'emergenza stessa, soprattutto quando l'emergenza riguarda la salute dei cittadini come in questo drammatico periodo. L'Italia e tutto il pianeta non si è mai trovato ad affrontare una situazione simile come quella che si sta verificando a causa della pandemia Covid-19. Qualsiasi governo si fosse trovato ad affrontare questa emergenza si sarebbe trovato in enormi difficoltà stretto fra salvaguardare la salute pubblica ed allo stesso tempo cercare di limitare i danni economici che colpiranno tutti. Il governo attuale ce la sta mettendo tutta con provvedimenti che non saranno perfetti ma che richiederebbero la collaborazione di tutte le forze politiche, sociali, economiche e finanziarie. Invece accade che qualsiasi provvedimento, qualsiasi decisione, qualsiasi iniziativa presa dal governo e dalla maggioranza è oggetto di scontro, di critica, di polemica da parte dell'opposizione. Una polemica che purtroppo spesso viene lanciata a base di bufale e di vero e proprio sciacallaggio politico con un unico intento: ricevere consenso sulla pelle dei cittadini. I due campioni in questa guerra al governo ed al popolo italiano sono i due maggiori leader dell'opposizione: Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Ieri il governo per esempio ha annunciato provvedimenti come la messa a disposizione dei comune di 400 milioni per aiutare le famiglie che non riescono a fare spesa. Bene la Meloni twitta subito una feroce critica al governo quando pochi minuti prima lodava lo stesso provvedimento preso dalla Regione Sicilia guidata dal centro destra. Il criminale politico Salvini però la batte sullo sciacallaggio: dopo l'annuncio del provvedimento annuncia che il governo pretende di aiutare gli italiani stanziando 7 euro a persona come se i 400 milioni fossero stati stanziati per i 60 milioni di cittadini italiani e non solo per quelli che si trovano in difficoltà. Che dire ... ? Sola una cosa: ricordare quando sarà finita per premiare chi critica in questo modo scellerato con ciò che si merita: il ritorno nelle fogne.

giovedì 26 marzo 2020

Dopo il Covid-19 toccherà al Salv-1N1


Una volta sconfitto il terribile Covid-19, la battaglia non sarà finita ma ci sarà ancora da lottare se vorremo vincere la guerra. A parte la questione principale alla quale porre riparo, quella economica, che dovrà vedere comunque un intervento massiccio e collaborativo da parte di tutte le potenze mondiali, nel nostro paese si dovrà lavorare su molti fronti per risollevare le sorti dell'Italia imparando qualcosa di buono da queste settimane drammatiche.
Provate per esempio ad immaginare queste settimane di isolamento senza avere a disposizione internet, i social, la posta elettronica e quanto altro la rete ci mette a disposizione. Grazie a queste tecnologie possiamo mantenerci in contatto audio e video con i nostri cari, possiamo fare spesa ed acquisti, possiamo rilassarci con video, film e post più o meno ameni, possiamo informarci attraverso canali che non siano solo radio e tv istituzionali. Internet era nato proprio per questo: mettere in contatto persone che fisicamente si trovano lontane. Oggi con la rete abbiamo la possibilità di reperire informazioni su qualsiasi tipo di curiosità ci passi per la testa: dalla più banale che può essere una semplice ricetta alla più seria come i dati del contagio del Covid-19 nel mondo. Purtroppo questa indiscutibile risorsa porta con se anche degli aspetti negativi, il principale dei quali è che consente a chiunque di scrivere su qualsiasi argomento senza alcun controllo. Ecco che allora nascono siti e pagine dove si parla di vere e proprie cavolate come per esempio la teoria della terra piatta o delle scie chimiche e se ne parla così bene da sembrare vere anche a persone non sprovvedute. In questi giorni il problema si aggrava quando a pubblicare notizie false, bufale o come si usa dire vere e proprie fake news, non sono solo cittadini qualunque ma anche uomini delle istituzioni e politici. Persone infime che sfruttano questo momento per continuare nella loro propaganda politica o peggio ancora per incutere terrore e angoscia sulla quale poi giocare per proposte allucinanti e folli. In particolare sembra proprio che oltre al Covid-19 stia circolando in queste ore un altro virus che non causa la morte fisica, ma la morte cerebrale: il Salv-1N1. Questo virus si propaga e si espande trovando terreno fertile nella ignoranza pura per cui non è necessario il contatto fisico per passare da un essere umano all'altro. A dire il vero ci sarebbe già disponibile un antidoto ed una cura, che purtroppo in questi anni, almeno in Italia, è stata sottovalutata e sperperata. La cura si chiama istruzione e cultura. Una volta quindi sconfitto il Covid-19 ci sarà da lavorare per sconfiggere il Salv-1N1 e si potrebbe partire subito con un intervento a tappeto: insegnare a smascherare le bufale o le fake news. La rete consente si di scrivere bischerate ma consente anche di scoprirle altrettanto facilmente, l'unico problema potrebbe essere che non si tratta tanto di avere una certa padronanza nell'uso delle tecnologie quanto di possedere una mente una discreta apertura mentale tale da non farsi condizionare dalla presunta fama dell'autore della pubblicazione della scemenza in questione. Questa battaglia quindi si può vincere in un solo modo: istruzione, cultura, ricerca. Tutti settori strategici, come la salute, che devono rimanere allo Stato senza farci abbindolare dalla richiesta di maggiore federalismo e che devono diventare oggetto di adeguati finanziamenti piuttosto che di tagli sconsiderati. Solo in questo modo la vittoria finale potrà essere raggiunta e veder finalmente scomparire quel Salv-1N1 che si è diffuso in questi ultimi due anni.

martedì 24 marzo 2020

E alla fine arrivò anche il travestimento da medico


C'è chi sostiene che vada ignorato, può essere una strategia, ma quando questo essere spregevole utilizza il dolore delle persone che si ammalano, il dramma che un intero pianeta sta vivendo, per farne sciacallaggio politico e squallida propaganda, allora va segnalato, va messo alla berlina, va portato in piazza e mostrata tutta la sua vigliaccheria e spregiudicatezza affinché quando tutto sarà finito possa essere spedito nel suo ambiente naturale: la fogna.

Articolo pubblicato d TPI.it
Vi faccio un piccolo esempio di cosa voglia dire usare alcuni strumenti di manipolazione della mente umana per fregare la gente e aumentare il proprio potere e consenso, naturalmente senza farsi venire alcun dubbio di natura etica, neanche di fronte al periodo drammatico che tutti stiamo vivendo. Poniamo che ci sia un’epidemia di un virus dilagante, per il quale non abbiamo ancora né anticorpi né vaccini (poniamo…) e che la gente, spaventata, stanca e arrabbiata, tra una sirena e l’altra che passa sotto casa, magari con un genitore intubato che non può nemmeno accarezzare dietro un vetro o allungargli un Novella 2000 da mettere sul comodino, abbia fiducia solo nei medici e negli infermieri che stanno lavorando giorno e notte per salvare quante più vite possibile.
E allora, io, politico che ho studiato da Putin per corrispondenza, che faccio? Mi metto a disposizione di chi ha bisogno? Cerco di elaborare idee per sostenere famiglie, imprenditori, partite IVA, studenti, cassiere? Oppure semplicemente taccio e appoggio in silenzio il lavoro di scienziati e amministratori in prima linea? Ma nemmeno per sogno! No, io politico riunisco prontamente il mio (bravissimo, ma che pelo sullo stomaco…) staff di comunicazione perché ho la smania di andare in tv tutte le volte che posso con una sola ossessione: i voti, i sondaggi. Ma come mi vesto? C’è la pandemia e non ho niente da mettermi! E allora insieme guardiamo tutta la nostra collezione di accessori, dalla felpa della Polizia al ragù Star ormai andato a male, dal mojito del Papeete al citofono di Bologna, dal rosario made in Pietrelcina alla bambola gonfiabile che avevo paragonato alla Boldrini, fino al cappellino “Prima la Lombardia” che adesso proprio no, non va bene, che “Prima la Lombardia” con il Coronavirus ha assunto tutto un altro significato.
Poi, all’improvviso, mi sfornano l’ideona: mi metto una mascherina calata come se avessi appena finito di lavorare in corsia, un maglioncino che evoca il colore del camice ospedaliero, le cuffiette a mo’ di stetoscopio e, sullo sfondo, non un normale ufficio, ma quella che potrebbe essere la stanza dei medici in qualunque ospedale, con tanto di lavagna metallica piena di appunti della caposala. Risultato? Apparentemente non faccio nulla di illecito, in realtà mi sto appropriando del trasferimento di emozioni non coscienti che la gente sposta dai medici a me, apparendo impegnato in prima linea contro il male pur senza sapere in realtà la differenza tra un polmone e un fegato. Il tutto senza fare una mazza e quasi senza lasciare traccia. Da Barbie Guardia Forestale a Barbie Affondabarconi, da Barbie Cuore Immacolato di Maria a Barbie Burioni Biocontenimento è un attimo. Una semplice spruzzatina di neuromarketing, quanto basta. Solo che qui è la bambola a giocare con noi, non noi con la bambola. Questo – come ha fatto notare alcuni giorni fa Luca Bottura su Repubblica – è Salvini, ma le vittime del delitto perfetto siete voi. Provate a pensarci, ché non è ancora troppo tardi per aprire gli occhi.


domenica 22 marzo 2020

Se non ricorderemo sarà tutto inutile


Difficile concentrarsi su qualsiasi argomento che non sia il coronavirus in questi drammatici giorni, difficile anche semplicemente scrivere "Ce la faremo" o altre amenità del genere proprio nelle ore più calde nelle quali stiamo vivendo gli effetti della irresponsabilità anarchica tutta italiana. Quindici giorni fa si registrava un tutto esaurito sulle piste da sci dopo che erano state chiuse le scuole ed oggi subiamo le conseguenze di quei giorni con aumento dei contagiati e dei morti. Forse da una settimana circa si è preso più coscienza della gravità della situazione e forse fra una settimana o due ne vedremo finalmente gli effetti. Anche se ora non è forse il momento di parlarne, avremo molto da riflettere su questi giorni tragici, una riflessione che dovrà portare ad un cambiamento di rotta del modello di sviluppo della nostra società in Italia e nel mondo intero. Se non sarà così e se, tornati alla normalità (ammesso che il dopo possa poi essere davvero normale come il prima), dimenticheremo in fretta allora probabilmente non avremo scampo. In Italia si dovranno rivedere molte cose, in primis il sistema sanità regionale che ha mostrato tutte le sue falle, altro che eccellenza. L'eccellenza sono le persone che ci lavorano quelle si e lo stanno dimostrando, ma il sistema governato dalle regioni è una vera e propria schifezza. La sanità come altri servizi essenziali devono essere governati a livello statale e da persone competenti che solitamente non sono i politici. Poi ci sarà da rifondare il sistema produttivo ma qui o si agisce a livello mondiale o una singola nazione come l'Italia non potrà che soccombere sotto il predominio di potenze come Cina, Stati Uniti e via dicendo. L'Europa per quanto ci riguarda poteva essere una strada, ma l'Europa in questa situazione di emergenza ha ancora fallito, quindi ho si da vita ad una vera e propria europa oppure ogni piccola crisi di qualsiasi natura sarà un passo ulteriore verso il fallimento. In ultimo, ma non per importanza, ci vorrà un cambiamento di rotta a livello mondiale. Basta avere stati franchi dove i più elementari diritti umani sono calpestati, sfruttati dagli stati più ricchi che ne sfruttano la mano opera per ottenere un maggiore profitto. O si cresce davvero tutti appiattendo una volta per tutte le disuguaglianze o il futuro non potrà che essere nero.
Infine quelli che dovranno radicalmente cambiare nel loro stile di vita sono proprio gli italiani. Ci sarà un motivo per spiegare che il nostro paese sta raggiungendo la Cina per numero di contagi (ad oltre 53.000 secondi solo alla Cina con oltre 81.000 ma ormai ferma) oltre eventuali spiegazioni scientifiche ? Probabile. I motivi potrebbero essere due ma riconducibili alla natura del cittadino medio italiano. Un sistema sanitario debole rispetto all'emergenza grazie anche a risorse limitate a causa di un cancro endemico nel nostro paese: l'evasione fiscale. L'insofferenza tutta italiana a regole stringenti che limitano la propria libertà individuale, una libertà che l'italiano non concepisce possa essere limitata dalla libertà altrui. Quello che è avvenuto nei primi giorni, ma anche nei successivi, di blocco del paese è significativo. Poi magari gli scienziati ci forniranno altre spiegazioni ma sicuramente quelle accennate sopra hanno favorito e accentualo il diffondersi del contagio in Italia.

lunedì 16 marzo 2020

Salvini e l'imbecillità senza confini


Non c'è proprio niente da fare ... per l'imbecillità non ci sono confini, non ci sono differenze di genere, non ci sono religioni, non ci sono ideologie politiche, non ci sono classi sociali ... come il coronavirus colpisce indistintamente tutti ... Abbiamo evitato un grosso pericolo rischiando di ritrovarcelo al governo durante questa crisi senza precedenti, ora ce lo dobbiamo ricordare e quando sarà finita dovremo liberarci di questo essere immondo

giovedì 12 marzo 2020

Il coronavirus non è l'unico virus da debellare


La letteratura di fantascienza spesso ha raccontato vicende che poi in un modo o nell'altro si sono realizzate. A iniziare da Jules Verne con i suoi "Ventimila leghe sotto i mari" oppure "Dalla Terra alla Luna" romanzi del 1860, fino ad arrivare a Isaac Asimov con i suoi romanzi sui robot degli anni 80. Anche sui virus sono stati scritti innumerevoli romanzi a partire da un maestro del genere horror come Stephen King dove si raccontano vicende di fantasie ma che in questi giorni si stanno realmente concretizzando. Quanto abbiamo letto in questi romanzi ora si sta verificando più o meno con le modalità descritte e immaginate dagli autori. Quello che forse nessuno degli autori di questo genere di letteratura ha mai immaginato, è la presenza di un politico che, al pari del virus che si sta diffondendo, non fa altro che seminare terrore, odio, scrivendo tweet deliranti ad un rimo impressionante dove si dice tutto ed il contrario di tutto. Il cazzaro verde sguazza in questa atmosfera di terrore già pesante per tutto il paese a causa della diffusione esponenziale del virus. Lui che è un maestro nel seminare terrore e paura per poi utilizzarle ai propri fini di squallida propaganda, in questa occasione ha potuto concentrarsi solo sulle sue presunte-proposte deliranti in quanto il terrore ci ha pensato il coronavirus a seminarlo. Ogni giorno si contano decine e decine di tweet incontrollati nei quali, nella migliore delle ipotesi, non si dice niente di significativo, nella peggiore si da contro a chi deve prendere decisioni qualunque sia la decisione presa. Non più tardi del 28 febbraio, quando il governo iniziava a chiudere certe attività e consigliava di starsene in casa, il cazzaro twittava che l'Italia era sicura, il paese più bello del mondo. Qualche giorno dopo si faceva immortalare in montagna mentre si strafogava di salumi, formaggi innaffiando tutto con del vino bianco. Un esempio che migliaia di italioti hanno seguito appena il governo ha chiuso le scuole riversandosi sulle piste da sci e incolonnandosi stretti l'uno all'altro in fila per gli impianti di risalire. Poi sono arrivati gli immancabili e tremendi numeri del contagio ed allora l'innominato verde è passato dall'apriamo tutto al chiudiamo tutto: frontiere, Shengen, porti, aeroporti, strade, sentieri. Ora che il governo ha decretato la chiusura di tutte le attività essenziali, non va bene nemmeno così e lui da casa passa il suo tempo ad angosciare il paese che di angoscia creata ad arte non avrebbe davvero bisogno. Per non parlare poi della questione economica dove i vaneggiamenti sono dell'ordine di qualche decina ogni ora: si è passati da 3, a 7, a 20, a 50, a 70 miliardi in breve tempo. In pratica ogni qual volta il governo stanziava una cifra, lui ne proponeva subito un'altra. Insomma lo sciacallaggio messo in atto da questo "fannullone" fa impallidire perfino il coronavirus. Ora del coronavirus probabilmente, vedremo la fine come la Cina sta dimostrando, ma dopo occorrerà una sanificazione politica per mettere in un angolo certi personaggi squallidi che sono disposti a tutto per la propria propaganda politica: dall'utilizzo dei figli, al terrore costruito ad arte, all'utilizzo di tragedie come l'attuale epidemia. Pensateci italiani, il bello verrà dopo.

domenica 8 marzo 2020

Oltre alle mani disinfettate anche il cervello


Il caos iniziato da alcuni giorni è scoppiato ieri sera e non serve cercare i responsabili perché purtroppo dalla politica ai cittadini nel mucchio ci siamo tutti nessuno escluso. I comportamenti assurdi da quando è scoppiato il primo caso a Cologno fino ad ieri prima della conferenza stampa di Conte che di fatto mette in quarantena la Lombardia e 14 province fra Emilia Romagna, Marche e Veneto si sono susseguiti a ruota battente. E su tali comportamenti il virus ha "banchettato" alla grande trovando una platea di cittadini per molti versi irresponsabile ed una politica incapace di governare l'anarchia e l'insofferenza alle regole dell'italiano medio. Dopo la chiusura delle scuole decretata mercoledì scorso a molti è sembrato, dopo le immancabili polemiche su un provvedimento restrittivo incentrate tutte su "ed ora a chi lascio i figli", di entrare in un periodo di vacanza. Ecco che improvvisamente le stazioni sciistiche (complice anche il tempo che si è messo a nevicare) si sono riempite, che i centri commerciali hanno visto schizzare in alto le vendite, che molti luoghi della movida serale sono tornati a riempirsi come se iniziasse una vacanza pasquale anticipata, che le chat delle madri organizzavano incontri al parco per i loro figli. Naturalmente ci hanno messo del loro anche amministratori locali che al grido di "Parma, Milano, Venezia, Verona, Padova non si ferma" hanno organizzato cerimonie di apertura, aperitivi gratis, incontri con i cittadini per far tornare tutto alla normalità. Una normalità che è stata respinta brutalmente ieri alle 18 quando sono stati diramati i dati della diffusione del virus da parte della protezione civile, dati che hanno visto schizzare in alto di oltre 1200 unità i nuovi casi di infezione da coronavirus. Il governo, spaventato anche lui, ha reagito prontamente ma nel caos generale il provvedimento restrittivo con allargamento delle zone rosse è stato anticipato da qualcuno e così si è scatenato un altro fuggi fuggi irresponsabile dalle nuove zone rosse che sarebbero state chiuse di lì a poche ore. L'allarme parte prima con un tweet della Lega alle 20.30 che annuncia la chiusura della Lombardia, per essere poi confermato da una falla nella comunicazione della presidenza del consiglio che consente di far viaggiare il testo del decreto ancora non approvato intorno alle 23. Non ci dimentichiamo che la comunicazione del Presidente Conte è in mano ad un tale che risponde al nome di Rocco Casalino, quello del primo grande fratello, una cima insomma. Da quel momento i cittadini della Lombardia e in particolare di Milano hanno iniziato "molto responsabilmente" una fuga inconsulta verso il sud, ansiosi di portare il virus anche in quelle regioni allo stesso livello delle regioni del Nord. Insomma un governo in chiara difficoltà nel tentare di arginare questa epidemia (ma quale altro governo non si sarebbe trovato in difficoltà nel gestire questa situazione ?) che prima sottovaluta, poi allarma ed ora agisce forse troppo tardi. Amministratori locali che spesso hanno agito in ordine sparso con parole e atti che hanno avuto il solo risultato di creare più caos. Opposizione che ha messo in atto una vera e propria azione di sciacallaggio allarmando oltre modo i cittadini e cambiano spesso parere (oggi Salvini ha dichiarato addirittura che si rischia di far rimanere senza pane milioni di italiani). Cittadini che da "italiani veri" risultano insofferenti a regole di qualsiasi genere soprattutto quelle che limiterebbero la propria "libertà", ma da un popolo dove l'evasione fiscale è una delle più alte in assoluto che cosa ci si poteva aspettare ? Forse ne usciremo ma sicuramente con moltissime ossa rotte.

venerdì 6 marzo 2020

La politica al tempo del coronavirus


In tempo di pace, ci si può aspettare che in politica sia tutto permesso soprattutto da parte dell'opposizione che dovrebbe agire per arrivare al potere, ma in tempo di guerra, e quella che stiamo vivendo contro il coronavirus è una vera e propria guerra, l'aspettativa sarebbe che la politica tutta agisse nell'interesse del paese, nel caso specifico quindi debellare il virus. Tutto questo se nel paese, l'Italia in questo caso, avessimo una classe politica adeguata, responsabile e comunque di qualità, quella qualità che si è persa nel tempo. Un decadimento che solo chi ha vissuto altre epoche, antecedenti gli anni 90, può apprezzare. E' ragionevole pensare che nessuna classe politica di qualsiasi colore potesse essere pronta e preparata ad affrontare un'emergenza come quella del coronavirus, ma mentre chi è al governo ha la responsabilità di agire in fretta per non far crollare tutto, chi sta all'opposizione può tranquillamente criticare qualsiasi scelta del governo e speculare su proposte alternative che tanto non avrebbero mai la controprova. L'emergenza poi mette in luce quelle criticità del sistema che non possono essere rilevate quando tutto prosegue regolarmente ed ecco allora un altro facile motivo di polemica per chi non ha il compito di governare. Certo le persone ragionevoli si aspetterebbero che tutti lavorassero prima di tutto per uscire dall'emergenza e per lasciare le polemiche politiche ad un momento successivo, soprattutto se l'emergenza stessa sembra non essere molto breve come in questo caso prima per i problemi di salute pubblica ma successivamente per i problemi di carattere economico che saranno molto pesanti e duraturi. Ma come si diceva prima la classe politica in Italia è quella che è ed allora ecco che l'opposizione, rappresentata da Salvini e Meloni, non perde occasione per lanciare i propri strali contro il governo. Il primo sparando tweet a raffica che polemizzano su ogni decisione e che come al solito affermano una cosa per poi dire l'esatto contrario il giorno dopo o addirittura dopo qualche ora. La seconda andando in televisione e dando del criminale a Conte perché aveva messo il dito su una presunta falla del sistema sanitario lombardo. Scene che nel momento in cui il virus si propaga pericolosamente e fa vittime fanno male a tutti. Salvini poi, quello del prima gli italiani, addirittura è andato a rilasciare interviste ad un giornale straniero lanciando i suoi anatemi sul governo italiano ma d'altra parte cosa aspettarsi da un personaggio che usa i propri figli per un'arringa in senato per sottrarsi ad un processo ?
Magari questa emergenza sortirà alla fine anche degli effetti positivi come mettere all'angolo personaggi come Salvini. Un personaggio che definire politico è offensivo per quello che la politica dovrebbe essere, un vero e proprio sciacallo politico che sfrutta qualsiasi avvenimento anche tragico per cercare consenso, quel consenso che sembra però essere in discesa. L'emergenza, una volta terminata, dovrà essere anche uno stimolo per rivedere certi assetti di sistema come l'autonomia regionale soprattutto in ambito sanitario. Quell'autonomia che sia stava tentando di rafforzare ed estendere ad altri settori ma che abbiamo toccato con mano possa rappresentare un

punto debole in momenti di crisi. Emblematiche a tale proposito alcune sceneggiate come quella di Fontana che mette la mascherina, quella di Zaia ed i cinesi mangiatori di topo, quella di Ceriscioli che chiudeva le scuole da mercoledì a domenica e le riapriva il lunedì ed il martedì, o quelle di altri governatori che prima volevano chiudere tutto ed ora che tutto è chiuso invitano a riaprire. Se riusciremo a correggere queste anomalie alla fine qualcosa di buono ne potrà uscire per il paese.