giovedì 28 maggio 2020

Coronavirus ovvero uno psicodramma collettivo


L'epidemia da Covid 19 è quasi certamente l'evento più drammatico e terribile che il nostro paese (e non solo) abbia dovuto affrontare dopo la seconda guerra mondiale. Che il paese non fosse preparato ad affrontare questo evento è un fatto altrettanto scontato e quello che abbiamo passato in questi tre mesi e che stiamo passando in queste settimane ne è la conferma. Che questa impreparazione fosse diffusa a tutti i livelli forse non era altrettanto scontato. A partire dalla scienza per arrivare alla politica di qualsiasi livello, tutti hanno contribuito a creare un caos senza precedenti creando sconcerto e confusione nei cittadini che forse alla fine sono quelli che si stanno comportando nella maniera equilibrata.
La scienza ha iniziato lo show con alcuni suoi rappresentanti (primo fra tutti il "gelataio" Burioni che per settimana si è presentato sulla televisione pubblica con il suo microfono tenuto perennemente fra le mani) frequentando salotti televisivi nei quali sciorinava dati e previsioni di settimana in settimana diverse e contrastanti. Siamo passati dalla trasmissione solo a carico dei soggetti sintomatici, alla trasmissione anche a carico degli asintomatici, per tornare in questi giorni alla prima versione. La vicenda delle mascherine poi è un'altra farsa che avrebbe del comico se non ci fossero in mezzo oltre 30mila morti. Così le mascherine erano prima indispensabili solo per gli operatori sanitari, poi indispensabili nei luoghi chiusi per tutti, poi addirittura obbligatorie anche all'aperto ma si è trattato di un'obbligatorietà inapplicabile a causa della irreperibilità delle stesse mascherine. Ora che si possono trovare abbastanza facilmente si è tornati non solo alla non necessità ma anche alla pericolosità se portate troppo a lungo. Poi ci sono state le polemiche sulle terapie con annunci quasi giornalieri di una nuova terapia fino alle polemiche sulle miracolose trasfusioni di plasma con i sostenitori ed i detrattori dell'una e dell'altra che si confrontavano non su riviste scientifiche ma su twitter e su facebook. Che dire poi dei numeri sciorinati quotidianamente con approssimazioni fuori controllo soprattutto per quanto riguarda le persone decedute sulle quali è stato vietato di fare autopsie per accertare le reali cause di morte.
Che doveva fare il governo quando di fatto è venuto a mancare un supporto affidabile da parte della scienza ? Più che navigare a vista cercando di mettere in atto l'unica arma che sembrava avesse qualche prospettiva di successo: bloccare tutto in una specie di stato di polizia pur nel rispetto della Costituzione. E così si è andati avanti di decreto in decreto disposizioni anche assurde e a volte inapplicabili. Ma anche nella politica così come nella scienza sono entrati in gioco altri attori affamati di protagonismo a cerare scompiglio e incertezza: i presidenti di regione ed i sindaci. L'Italia si è così dimostrata non più una repubblica come vorrebbe la Costituzione ma una serie di statarelli e feudi dove ognuno agiva come meglio credeva. Il decreto del governo stabiliva che supermercati per i generi alimentari dovessero stare aperti sempre ed la regione o il sindaco ordinava che rimanessero chiusi sabato e domenica. Il governo stabiliva che si poteva uscire entro i 200 metri dalla propria abitazione e il sindaco vietava di uscire. E questa manfrina prosegue anche ora quando siamo ad un passo dalla eventuale uscita dalla fase 2. C'è chi, come il presidente della sardegna, vorrebbe istituire un passaporto sanitario per entrare nella regione. C'è la regione Lombardia, senza la quale l'Italia avrebbe avuto un contagio ed una mortalità diciamo "normale", che accusa tutti di essere contro a prescindere. Ci sono i sindaci che oggi hanno chiesto a Conte maggiori poteri come se non bastassero quelli che già hanno e che ci obbligheranno la prossima estate a riempire il nostro smartphone di app per ogni spiaggia libera presente sul territorio nazionale. Insomma un delirio che ha colpito tutti.
Alla fine in questo caos forse quelli che hanno dimostrato un maggior equilibrio sono stati proprio i cittadini i quali, a parte qualche sconsiderato che appena aperti bar e locali si sono fiondati a riprendere la movida come se niente fosse, tutto sommato per la stragrande maggioranza hanno sopportato il delirio generale.

giovedì 21 maggio 2020

Quando tutto sarà finito non si dovrà dimenticare (post da leggere e non solo da guardare)


Il governo che si è trovato a gestire questa emergenza potrebbe non essere stato il migliore possibile, ma sicuramente non è stato il peggiore. A giudicare dalle dichiarazioni e dai comportamenti dei vari leader politici non ci sarebbe stato da essere allegri se al governo avessimo avuto Renzi, Meloni o peggio ancora Salvini. In mezzo a questo desolante panorama Conte, Pd e perfino il M5S hanno giganteggiato combattendo contro l'epidemia, l'inevitabile crisi economica e contro le bordate spesso senza senso, a volte costruite su evidenti falsità, delle opposizioni esterne (Salvini, Meloni) e interne (Renzi e soci). Ieri è andata in scena un'altra rappresentazione di questo comportamento al limite del criminale e contro un paese messo in ginocchio dal Covid-19. In seguito alle scarcerazioni, che poi il termine esatto non sarebbe scarcerazioni ma arresti ai domiciliari, stabilite dalla magistratura (e non dal governo), di alcuni detenuti e boss a causa dell'impossibilità di garantire cure in questo periodo critico, sono state presentate due mozioni di sfiducia contro il ministro della giustizia Bonafede. Il ministro ha sicuramente reagito con qualche ritardo a questa iniziativa della magistratura ma tentare di far cadere il governo in questo periodo è sicuramente un atteggiamento criminale. Da chi (Salvini) voleva andare alle elezioni per ferragosto e ricevere pieni poteri non ci si poteva aspettare un atteggiamento diverso, da chi (Meloni) andrà a manifestare il 2 giugno festa della repubblica mettendo a rischio la salute pubblica e contravvenendo alle sue stessi leggi non ci può certo aspettare un atteggiamento responsabile, ma anche da chi (Renzi) doveva ritirarsi a vita privata dopo una sonora sconfitta come promesso e invece è ancora lì con un manipolo di seguaci a mettere i bastoni sulle ruote del paese non si poteva pretendere di più. E vediamo cosa è accaduto.
Renzi naturalmente dopo giorni di minacce al governo, promesse di votare la sfiducia alla fine ha agito come sempre. Ha fatto due conti, sapeva che se il governo fosse caduto e si fosse andati a lezioni lui ed il suo manipolo di Italia Viva sarebbero scomparsi, e quindi ha votato contro la sfiducia per poi due secondi dopo intestarsi la sopravvivenza del governo stesso. Il solito pinocchio che ormai incanta solo chi ancora ha fette di prosciutto sugli occhi spesse un dito.
Ma il centro destra ha superato se stesso. Le mozioni di sfiducia erano due: una del centrodestra per avere consentito le scarcerazioni, una di Emma Bonino (che non si smentisce mai) di segno opposto per avere limitato le scarcerazioni. Salvini, Meloni e Forza Italia (si esiste ancora) hanno votato a favore di entrambe le mozioni: quindi prima perché il governo ha provveduto alle scarcerazioni e poi perché il governo ha scarcerato pochi detenuti. Insomma quelli che gridano Prima gli Italiani votano per se stessi e contro se stessi.
Capito perché ora abbiamo il miglior governo possibile e perché quando andremo al voto si dovrà ricordare tutto quanto è accaduto e sta accadendo in questi mesi ?

sabato 16 maggio 2020

Allo sciacallaggio politico non c'è mai fine


Non si sa se davvero dopo questa epidemia o pandemia che dir si voglia cambierà qualcosa nella nostra società e nel nostro paese. Di certo se i cittadini italiani mantenessero una buona memoria dovrebbero prima di ogni altra cosa liberarsi di quei politici che hanno dimostrato in questi mesi di lavorare contro l'Italia e contro il governo. Non perché il governo le abbia azzeccate tutto o abbia fatto il meglio possibile, gli sbagli ci sono stati ma chiunque si fosse trovato al governo ne avrebbe commessi a gestire una situazione imprevista e mai verificatisi. Certo stare all'opposizione è più facile, è più facile criticare, è più facile dire che fare in altro modo sarebbe stato meglio (senza per altro averne mai le prove), ma quello che non può essere accettato in paese civile e democratico è un'opposizione che approfitta dell'emergenza per fare sciacallaggio politico fino a promuovere azioni illegali e criminali. I due leader dell'opposizione in Italia invece hanno scelto questa strada andando sempre contro al governo ma mai con proposte degne di questo nome, quanto piuttosto con messaggi populisti e fomentatori di odio verso il governo qualunque fosse l'azione messa in campo. Un atteggiamento tenuto anche in Europa andando contro gli stessi interessi del proprio paese come è avvenuto due giorni fa con la votazione sul Recovery Found, un provvedimento che dovrebbe garantire un fondo di 2000 miliardi di euro per sostenere i vari paesi colpiti dall'emergenza Covid e che vorrebbe dire circa 75-80 miliardi per l'Italia. Bene i partiti, Fratelli d'Italia e Lega, del "primagliitaliani" si sono astenuti ma per fortuna il provvedimento è stato comunque approvato.
Ma i due non si fermano solo a questo ed ora tentano una forzatura che, in questo periodo di emergenza ed ancora di epidemia, rasenta il limite del criminale. Il governo ha già fatto sapere che, mentre si riaprirà alla libera circolazione all'interno delle regioni, per transitare fra regione e regione sarà necessario aspettare il 3 giugno. Ed i due bellimbusti leader dei due sopracitati partiti che fanno ? Chiamano a raccolta i cittadini per una manifestazione il 2 giugno a Roma. Perché si tratta di un'azione al limite del criminale ? Per tre motivi: 1. fino al 3 giugno non si potrà circolare da una regione all'altra, 2. organizzare una manifestazione quando si sta con fatica uscendo da una epidemia rischia di vanificare tre mesi di sacrifici, 3. il 2 giugno è la festa della Repubblica. Se non sono dei criminali questi non saprei come definirli in altro modo.
Quando tutto sarà finito, se mai potremmo dire è finita, dovremmo liberarci di questi signori ma non solo di loro ci sarebbero troppe cose da cambiare per cui alla fine non si cambierà niente.

giovedì 7 maggio 2020

Lotta senza quartiere sulla nostra pelle

Ormai siamo oltre i 2 mesi da quando è scoppiata l'epidemia Covid-19 ed è chiaro che tutti i messaggi positivi con in quali siamo stati bombardati rimangono per quello che erano: messaggi ipocriti e fuorvianti. Non ce l'abbiamo fatta e vale un dato su tutti: domani raggiungeremo e supereremo i 30mila morti. Le zone d'Italia più colpite, con una mortalità che è aumentata dal 30% al 500% (prendendo come riferimento gli anni 2015-19), sono le tante osannate regioni del Nord quelle dove si lavora, si produce, dove tutto funziona ma dove in realtà niente ha funzionato. Purtroppo oltre a questi dati tremendi e disastrosi, ce ne sono altri meno quantificabili ma altrettanto disastrosi che fanno presagire dei periodi neri quando l'emergenza epidemia si sarà realmente attenuata. Questi dati vengono dalla politica e dalla scienza o meglio dai politici e da una certa classe di scienziati. Con l'aggravarsi dell'emergenza i cittadini con ancora una testa pensante si aspettavano una specie di tregua fra maggioranza e opposizione in modo da fronteggiare un'emergenza drammatica e nuova in maniera organica e per il bene del paese. Naturalmente non è accaduto perché la classe politica italiana è formata non da statisti o Politici ma da omuncoli squallidi che non sanno vedere oltre il loro naso ed oltre il prossimo voto. Ecco allora che l'opposizione guidata da due sciacalli come Salvini e Meloni non ha per occasione per sparare odio e falsità su ogni provvedimento. prima che venisse preso e dopo. Lasciando da parte il tenere tutto aperto, per poi chiudere tutto, per arrivare al riapriamo tutto e subito, l'inseguimento con la bava alla bocca al governo è stato costante e criminale. Senza proposte serie attuabili ma rilanciando sempre sulle iniziative di Conte e dei suoi ministri. Se il governo stanziava 100 ci voleva 1000, se stanziava 1000 si chiedeva 10000 e così via. Fino ad arrivare alle bufale salviniane sulla diffusione del virus e sulle ultime proposte che riguarderebbero l'ennesimo condono ad evasori, corrotti e abusivi per far ripartire il paese. E che dire delle regioni e dei loro presidenti ? Una caos indescrivibile con ognuna delle 20 regioni che ha emanato provvedimenti di volta in volta contrari a quelli del governo e guarda caso quelle più indisciplinate sono quelle che hanno avuto più morti.
Non sono stati da meno gli scienziati o presunti tali tutti presi non tanto dalla propaganda ma dal portare acqua al proprio mulino, Il precursore di questa azione è stato il tanto decantato Burioni che ormai siede in pianta stabile tutte le domeniche sera in poltrona davanti a Fazio con un bel gelato in mano (microfono). Il buon Burioni le ha sparate tutte: dal virus che non sarebbe arrivato in Italia, alle mascherine non servono, alle mascherine che dovremmo metterle anche al cesso, alla terapia negata poi ammessa a denti stretti poi criticata. Naturalmente non è stato l'unico protagonista di questa polemica, sono intervenuti altri immunologi e virologi che di volta in volta o via social (a proposito Facebook e twitter un disastro) si scontravano l'uno con l'altro senza dare indicazioni certe o almeno attendibili ai cittadini. Ora siamo arrivati allo scontro sulla terapia con trasfusioni di plasma. Uno scontro che non è avvenuto su riviste scientifiche e con dati certi ma in televisione, su facebook o su WhatsApp la chat che è stata inondata dai messaggi di De Donno che avevano il reale obiettivo di screditare sempre il Burioni. E così su Facebook tutti sono diventati esperti di virologia, di virus, di influenza, di terapia, di plasma, di trasfusioni e in ultino di vaccino. Insomma il risultato è che la società dell'informazione è diventata la società del caos totale nel quale è difficile districarsi per chi voglia trovare informazioni certe. Al momento l'unica certezza è che si continua a morire al ritmo di centinaia ogni giorno.