giovedì 29 settembre 2011

Dalle intercettazioni, alla legge bavaglio al controllo di Facebook ... ecco l'offensiva del regime di centro destra


Terminata la fase delle manovre e del salvataggio di parlamentari e ministri inquisiti, il Tizio e soci riprendono l'attività a loro più care: quella della restrizione della libertà e della instaurazione di quel regime tanto caro alla destra vecchia (fascisti mascherati di azzurro) e nuova (fascisti vestiti di verde). Il primo punto sono le intercettazioni telefoniche che costituiscono la pietra dello scandalo per il plurindagato del consiglio in quanto attraverso di esse il paese intero, ma che dico, il mondo intero è potuto venire a conoscenza della sua malattia, quella dichiarata dalla moglie Veronica a Repubblica. Il vecchio è malato di sesso e irriducibile all'avanzare dell'età utilizza il proprio denaro, e fin qui niente di male, ma anche lo Stato ed la sua posizione di presidente del consiglio per procurarsi donne disposte a soddisfarlo nei suoi giochi erotici. Faccende personali, qualcuno sostiene, certo ma quando per dare sfogo alla propria libidine ci si affida a faccendieri che diventano il suo braccio destro anche in affari di stato, quando per presenziare a festini con le dobbe procacciate dal faccendiere trascura i problemi del paese, quando per farlo tornare a governare è necessario l'intervento della BCE e del Capo dello Stato, allora i suoi affari privati diventano un problema di tutti. Ora per evitare che i suoi intrallazzi vengano alla luce, il Tizio intende limitare se non impedire le intercettazioni telefoniche senza preoccuparsi che proprio attraverso di esse la magistratura ha ottenuto notevoli successi negli ultimi anni. Certo se poi il plurindagato si intrattiene al telefono con persone di malaffare che sono nel mirino della giustizia è chiaro che anche lui finisce per essere intercettato. Che si occupi di governare se ne è capace, che parli al telefono con capi di stato e di governo ed allora le sue telefonate non interesseranno a nessuno. Ma bloccare le intercettazioni non è sufficiente, è necessario bloccare anche la rete, strumento micidiale come l'ha definita Gasparri, perchè sulla rete ci sono persone, i blogger, che diffondono e commentano notizie che a volte la stampa ufficiale trascura. Ed allora qui il controllo è d'obbligo e diventa più sottile. Nella legge sulle intercettazione si introduce il comma 29 che regolamenta l'istituto della rettifica accumunando giornali, gironali on-line e siti informatici, deniminazione che comprende tutto. La norma è scientifica e in questo post è descritta molto bene anche nei suoi effetti drastici nel mondo della rete, dove, qualora venisse approvata, nessuno sarà più libero di scrivere di qualunque argomento senza incorrere nell'obbligo della rettifica pena multe salate. Dobbiamo ribellarci a questa stretta motivata dagli interessi del Tizio del consiglio che, incapace di gestire in maniera decente il paese e la crisi, non vuole a nessun costo abbandonare la poltrona di comando. Ma saremmo ingenui se nella reltà attuale della rete e di internet si pensasse che il governo ed il potere tentino di tenere sotto controllo quanto avviene nel virtuale solo attraverso norme di legge. Sono norme che comunque alla fine creano dissenso proteste e che spesso non possono venire emanate ed allora si ricorre a metodi più subduli, dal polizia di stato da vero e proprio regime. E' quanto accade più o meno su Facebook dove c'à un proliferare di gruppi che si definiscono comunisti ed un fermento attorno a questi gruppi che avrebbero l'intento di riportare i comunisti quelli veri in parlamento e forse anche al governo. Se si entra in questi gruppisi scopre che sono frequentati da tre generi di utenti: quelli che ci credono realmente e che tentano di fare un'attività seria e costruttiva, quelli che si divertono a cazzeggiare e per loro è un gioco come un altro, quelli che si fingono interessati ma in realtà la loro presenza ha il solo scopo di tenere sotto controllo il gruppo ed evitare che arrivi ad organizzare qualcosa di concreto. Questa terza categoria di persone spesso ha anche funzioni di amminstratore del gruppo e esce allo scoperto quando qualche utente inizia a fare proposte concrete, in quel caso inizia la diatriba che alla fine porta alla cancellazione dell'utente intraprendente. Solitamente il falso amministratore agisce attraverso uno o più profili, anonimi o con false identità, usa una di queste per provocare il malcapitato ed ingenuo utente attivista fino a farlo considerare un disturbatore ed a quel punto scatta l'espulsione. Sono vicende sperimentate personalmente e nno dettate dalla fantasia. Insomma il regime opera atrtaverso vari canali e la legge bavaglio è solo uno dei tanti ma non il più pericoloso e soprattutto non l'unico ... è opportuno vigilare e quando si verificano episodi strani denunciarli e renderli pubblici se si intende contrastare il tizio e la sua cricca.



mercoledì 28 settembre 2011

Ed ora abbiate la decenza di non romperci più le scatole con i vostri successi nella lotta alla mafia


Sono mesi che questo governo per bocca del ministro dell'interno Maroni e tutti gli altri ministri non perdono occasione per elencare i successi nella lotta alla mafia, con il numero di arresti senza precedenti, ma le parole le porta via il vento ed i fatti sono poi un'altra cosa. Oggi c'era l'occasione per dare un reale seguito a queste autocelebrazioni, oggi si trattava di sfiduciare un ministro accusato proprio di concorso in associazione mafiosa, quale migliore occasione per dimostrare veramente la volontà di combattere la mafia sul suo terreno preferito: la connivenza con il potere e con la politica. E naturalmente le parole hanno lasciato posti ai fatti ed i fatti hanno impietosamente smascherato il governo, la maggioranza ma anche tutto il parlamento comprese le opposizioni che non hanno capito quanto sia grave la situazione. La casta salva ancora una volta un suo affiliato (chissà che aveva combinato il povero Papa per essere spedito in galera, unico caso degli ultimi 20 anni) ed il paese è costretto ad essere governato da una banda di inquisiti capitanati dal capo di governo più inquisito che la storia italiana, europea e mondiale ricordi. Sinceramente appare molto strano vedere nei mesi passati un ministro, Scajola, dimettersi per essersi fatto pagare l'appartamento non si sa da chi ed invece oggi rimanere sulla sua poltrona un ministro che potrebbe addirittura essere un mafioso. Ma si sa la mafia è un potere forte e non consente che un suo possibile affiliato lasci una poltrona tanto importante come quella di ministro. E l'opposizione che fa ? Urla, sbraita, vota contro ma poi alla fine continua a consentire che questa maggioranza tenga in scacco il parlamento ed il paese intero pur non avendone ormai titolo. Bene ora anche l'ultimo fiore all'occhiello di questo governo è appassito e caduto .... basta elencare i successi nella lotta alla mafia ... successi che non vanno dritto al cuore quando ce n'e' la possibilità. E basta anche con parole piene di enfasi come legalità, sicurezza e via dicendo. Questo governo e questo parlamento sono ormai ad una distanza siderale da quelli che sono i problemi del paese e ogni giorno c'è qualche associazione che contesta il suo operato: la confindustria, i costruttori, i sindacati ormai anche quelli più vicini al centro destra come Uil e Cisl, per non parlare del popolo e del cittadino medio. Solo in parlamento il governo conserva la maggioranza grazie ad un manipolo di parlamentari mercenari che siedono impropriamente in quanto non eletti da nessuno oltre ad essere passati ad altra formazione politica rispetto a quella che li aveva portati nel parlamento stesso. Per non parlare poi dell'ambito internazionale dove siamo assenti a causa degli innumerevoli problemi giudiziari del capo del governo. Bene allora dopo il favoreggiamento della prostituzione minorile, la concussione, la corruzione, il ricatto oggi arriva anche il concorso in associazione mafiosa .... questo governo ormai si distingue nel raccogliere tutti i capi d'accusa possibile contemplati dal nostro codice penale.

La coerenza questa sconosciuta


L'intervento della chiesa per bocca del Cardinale Bagnasco è come una specie di entrata a gamba tesa di quelle che nel calcio si puniscono con l'espulsione. Qualche anno fa si sarebbe levato un coro di voci per dire al cardinale, al vescovo ed a tutto il clero ... "Ma fatevi i fatti vostri ... e pensate ai risolvere il problema della pedofilia" Questa sarebbe stata la giusta reazione di uno Stato laico ma l'Italia non ha niente di laico e questo è uno dei tanti aspetti della nostra costituzione continuamente calpestato. E poco importa se in questa occasione la Chiesa è intervenuta contro il governo e soprattutto contro Berlusconi per bacchettarlo in merito sia al suo non governo del paese sia ai suoi comportamenti inadeguati per un capo di governo. Siamo in uno stato laico e come tale il clero non ha diritto in intervenire sulla politica del paese oppure vogliamo adeguarci ai paesi mussulmani dove le regole del vivere sono dettate tutte esclusivamente dal potere religioso ? Ai quegli stati cioè dove i dettami del Corano sono anche le norme che regolano la vita politica, sociale e culturale del paese. No la nostra Costituzione non dice questo e tutti coloro che paludono e semplicemente analizzano e commentano l'intervento di Bagnasco accettano l'idea si una chiesa integralista che tenta di imporre le sue regole e la sua morale alla vita politica del paese. Purtroppo invece nessuno e soprattutto nessuno della così detta sinistra ed opposizione ha sollevato una parola di critica anzi hanno preso spunto dalle parole del cardinale per attaccare di nuovo il governo ed il suo capo. Coerenza dove sei finita ? Quando la chiesa interviene su questioni come divorzio, abosto, fecondazione assistita allora in quei casi per la sinistra si tratta di interventi inaccettabili e le voci contro il clero sono unanimi, ma se la chiesa attacca Berlusconi allora va bene e gli interventi diventano motivo di soddisfazione da usare ancora contro il governo. Forse il PD non se ne rende conto ma sono anche questi atteggiamenti che lo fanno diventare un partito che con la vera sinistra del paese non ha più niente a che vedere. Ieri solo la Lega ha alzato la voce contro il cardinale ma non certo per difendere l'autonomia dello Stato rispetto alla chiesa, ma semplicemente perchè Bagnasco si è permesso di criticare il capo del governo altrimenti anche gli uomini verdi di Bossi avrebbero plaudito alle parole del prelato. Il paese non va solo a rotoli dal punto di cista economico e finanziario ma anche e soprattutto dal punto di vista culturale, sociale a causa della caduta e perdita totale dei principi e degli ideali che dovrebbero guidare l'azione di una formazione politica.



martedì 27 settembre 2011

Ignoranti, mafiosi, insulsi e puttanieri


Ogni giorno che passa, e ne sono passati ormai diversi da quando è iniziata questa legislatura, il governo ed i suoi componenti non finiscono mai di stupirci. Peccato che lo stupore non è sollecitato dalla attività con la quale i ministri governano il paese ma piuttosto per la loro ignoranza, incompetenza, oltre che per comportamenti al limite della decenza e della legalità come il loro maestro e capo indiscusso ormai ci ha abituato da tempo. Nonostante l'abitudine e l'assefuazione a determinate uscite ministeriali, quelle degli ultimi giorni possono senz'altro concorrere alla palma delle più divertenti e drammatiche. La prima è stata del ministro della distruzione Gelmini, la ex guardiaparchi, che tutta infervorità dalla straordinaria scoperta dei ricercatori italiani (i neutrini che hanno percorso la tratta Cern Ginevra-Laboratorio Gran Sasso Aquila ad una velocità superiore a quella della luce) ha subito pensato che Berlusconi, incapace di realizzare il famoso ponte di Messina, si fosse dedicato al tunnel sottorreaneo fra Ginevra e L'Aquila. Come avrebbero fatto altrimenti questi neutrini a viaggiare a quella velocità se i No-Tav nno consentono di rtealizzare la famosa linea ad altà velocità della Val Susa. La Gelmini, dando prova anche di perspicacia e di saper far di conto, ha anche rapidamente calcolato il costo del tunnel e nel suo comunicato di felicitazioni per i ricercatori ha indicato la spesa sostenuta dal governo (45 miliardi di euro e rotti) per la realizzazione del fantomatico tunnel ad esclusivo utilizzo dei neutrini. Sembra che Tremonti appena letto il comunicato abbia subito chiamato Maria Stella per chiderle dove avesse trovato quei miliardi di euro che lui non li aveva nella sua lista della spesa. Ma sorge anche un altro dubbio ? L'ha scritto da sola quel comunicato o lo avrà fatto scrivere ad un suo sottosegretario ? Perchè nella seconda ipotesi gli imbecilli sono più di uno. Il ministro più basso dell'Universo vedendosi messo in secondo piano dall'uscita della Maria Stella, ha pensato bene di riprendersi la scena ... sapete come sono i piccoli ... per farsi notare devono saltare molto in alto e nel caso di Brunetta questo significa dire più stronzate possibile in pochi secondi. Ieri il ministro per incentivare lo sviluppo del paese ha dichiarato che semplificherà tutta la Pubblica Amministrazione ed in che modo ? Aboliamo tutti i certificati possibili e nel fare l'elenco dei certificati inutili ci ha messo anche l'antimafia, uno strumento ormai indispensabile per la lotta all'intrusione della mafia negli appalti pubblici. Certo che l'uscita è veramente da incompetente ma la tempistica non poteva essere migliore: domani si vota alla camera per l'autorizzazione a procedere contro il ministro Romano proprio per .... mafia. Incredibile. Ma che volte fare ... pensate un ministro che non riesce a distingure il monitor di un televisore da uno schermo touch screen, possa essere in grado di comprendere l'importanza di un certificato come quello antimafia ormai utilizzato da oltre 30 anni ? Sarebbe chiedere troppo. Ed in questo duetto a distanza fra due ignoranti pensate che il capo lasciasse la scena senza battere ciglio ? No ci mancherebbe ... Ecco che oggi scopriamo perche' Berlusconi non e' voluto andare a testimoniare dai giudici che intendevano difenderlo dai "ricatti" di Tarantini, lui sapeva che il facderie gli procurava delle escort o per usare dei francesismi ... delle puttane. Beh cari giudici ci avete provato a portarlo nella vostra tana ma non ci siete riusciti, ma il popolo italiano o almeno una buona parte ... non e' un semplice allocco e come poteva credere che il cavaliere non fosse a conoscenza di chi entrava a casa sua per mano di Tarantini ? Su siamo seri ... ed ora ci sara' l'ennesima inchiesta e poi l'ennesimo processo. Ma al paese che importa c'e' la BCE e la Merkel che ci aiutano non abbiamo bisogno di qualcuno che ci governi.

sabato 24 settembre 2011

Ed ora riforme .... Ops no c'e' da salvare un altro ministro


Quanto lavoro per il povero cavaliere nonche' superinqusito del consiglio, un lavoro che non aveva previsto e che gli impedisce di dedicarsi alle famose riforme che tutti chiedono a gran voce. Ma ora deve stare attento anche la Marcegaglia si mette di traverso e lascia intendere che se il governo non combina qualcosa gli industriali scenderanno in campo e commissarieranno il governo. Ingrati questi industriali che non si rendono conto quanto lavoro extra e non programmato deve svolgere il povero Capo del Governo. Fra le udienze dei suoi processi, fra le sedute della Camera per evitare che uno dopo l'altro ministri e deputati del Pdl finiscano in galera di tempo per pensare alle cose serie ne rimane davvero ben poco. Deve lavorare giorno e notte a studiare le carte dei suoi processi insieme ai suoi fidi avvocati, poi deve darsi da fare a convincere la Lega e Bossi a mettere da parte le loro idee in merito alla legalit' e quindi a salvare uno dopo l'altro deputati e ministri del Pdl dalla galera e dalle grinfie della giustizia, insomma la giornata di 24 ore non e' piu' sufficiente per tutti questi impegni e non puo' certo dedicarsi e quei problemi secondari che sono la crisi economica ed i conti pubblici. Tutto poi stava andando bene fino a che a luglio non sono intervenuti l'europa, la Bce e le brose europee che hanno iniziato un attacco di massa contro il nostro paese affinche' il governo finalmente si occupasse della sua economia traballante. Ed ecco allora che in tre giorni Berlusconi e soprattutto Tremonti hanno dovuto elaborare una prima manovra. Ma non essendo avvezzo a questo tipo di attivit' ne e' uscito un vero e proprio papocchio, il solito papocchio con attacchi alle tasche dei soliti italiani: lavoratori dipendenti e pensionati. La cosa non e' piaciuta e mentre il superindagato del consiglio pensava di poter tornare ad occuparsi delle proprie cose, la Bce affiancata dal Presidente della Repubblica hanno messo sotto tutela il governo e hanno inviato per filo e per segno le nuove misure da prendere. Altro toru de force proprio sotto ferragosto ed altra manovra anzi altre quattro o cinque manovre, fino a che il tipolino ha partorito un altro obbrobrio. Interventi sulla spesa pubblica attuati con la falce e dopo vari ripensamenti si sono lasciati intoccati i grandi capitalisti, insomma tutto scaricato sulla povera gente. Peggio che andare di notte contro questa seconda manovra si sono scagliati tutti sindacati (anche quelli piu' morbidi come Cisl ed Uil), amministratori locali, industriali, catergorie di lavoratori .... tutti nessuno escluso. Nel frattempo pero' il buon Silvio, rimasto in silenzio per settimane mentre si parlava di economia, e' tornato ad occuparsi dei suoi vizietti. Ecco che salta fuori una vicenda strana nella quale sembra che il superindagato sia stato addirittura ricattato dai faccendieri che gli procuravano le donne da spupazzarsi nelle serate di Arcore. Tutti si aspettavano che questa volta il cavaliere corresse dai giudici a dire la sua considerato che era, per la prima volta nelle vesti di parte lesa, ed invece niente, nemmeno in questo caso si e' sentito in dovere di andare a tutelare i propri interessi. Oggi si scopre che forse il ricatto e' stata solo un'esca per far andare il povero uomon dai giudici che lo avrebbero sicuramente incriminato: e' infatti comparso un video in cui il cavaliere scende da un volo di stato in compagnia di uno di questi faccendieri che non si capisce a quale titolo fosse su quel volo. Insomma diciamo la verita' il Capo edl Governo in queste condizioni non pue' certo operare: le sue conversazioni telefoniche sono controllate e regolarmente il superindagato viene sputtanato sui giornali (in realta' non e' il suo cellulare sotto controllo ma quello di personaggi ambigui che intrattengono rapporti con Silvio), non puo' muoversi con voli di stato che subito qualcuno lo riprende, perfino quando si trova all'interno della sua villa e' oggetto di intrusioni fotografiche .... Ma come fa un uomo in queste condizioni a governare ? Ora tutto stiamo aspettando che cosa combineranno i mercati la prossima settimana .... ma in Italia gia' sappiamo che cosa combinera' il governo ... NIENTE ... troppo impegnato a salvare un altro suo componente dalla galera ed inoltre a fucilare il ministro Tremonti reo di essere partito al momento della votazione contro l'arresto del suo delfino. Ma se si chiedono le dimissioni di Tremonti per questa banalita' ... per Berlusconi che cosa dovremmo chiedere .... ? Le dimissioni a vita o la fucilazione permanente .... Questa e' l'Italia dell'era Berlusconi ... quando mai terminera' saranno necessari decenni per riportare il paese ad una minima decenza in qualsiasi campo della vita politica, sociale e culturale.

giovedì 22 settembre 2011

Un governo che lavora senza sosta ....


Berlusconi l'aveva detto in campagna elettorale ed appena insediato come presidente del consiglio: questo sarà il governo del fare ... e così è come dargli torto. "Perchè che cosa ha fatto fino ad ora ?" urlerà sicuramente qualche contestatore e non può che trattarsi di uno sporco comunista. Ma come cosa ha fatto, è davanti agli occhi di tutti che cosa sta facendo e cosa ha fatto .... e poi attenzione il plurindagato del consiglio non aveva dichiarato che cosa avrebbe fatto ma semplicemente che avrebbe fatto. Ed anche questa settimana il governo ha fatto lavorare senza sosta il parlamento ed in particolare la Camera per salvare dalla galera un altro dei suoi mercenari: Marco Milanese. Un deputato leghista (a proposito come mai i leghisti hanno mandato in galera Alfonso Papa e hanno salvato Marco Milanese ? misteri della politica lontana dalla gente comune anche in questo caso) ha dichiarato dopo la votazione: il governo è solido ed ora passiamo a fare le riforme delle quali il paese è bisogno. Cazzo sono tre anni che c'e' sempre qualche intoppo per fare queste riforme. Prima Berlusconi che vuole salvarsi con il lodo Alfano e tutti ad aspettare la sentenza della Corte Costituzionale, poi il processo breve per sopperire all'annullamento del Lodo Alfano, poi la nipote di Mubarak da salvare, poi Fini che viene sbattuto fuori dalla maggioranza ed il voto di fiducia di dicembre (anche in quella occasione qualcuno dichiarò ed ora le riforme), poi le elezioni amministrative, poi i referendum, poi l'autorizzazione per Papa, poi la manovra, poi la manovra bis, oggi l'autorizzazione per Milanese .... insomma questo governo mica è stato con le mani in mano ... si è dato da fare eccome. Ma ora ci siamo .... ora arrivano le riforme ..... vero ? Oh no cazzo c'e' un'altra autorizzazione a procedere su cui votare la settimana prossima, quella del ministro mafioso Romano, accidenti bisogna rimandare di un'altra settimana. Ma poi sarà la volta buona ... forse perchè nel frattempo la procura di Milano chiede un altro processo per Berlusconi, di questo passo il cavaliere dovrà modificare il suo programma di lavoro: il lunedì si occupa di governare, gli altri giorni della settimana li trascorrerà fra un tribunale ed un altro. Ma nel frattempo l'economia è solida ? La Borsa tiene ? ... Certo fra poco la borsa terrà di sicuro quando sarà arrivato a 0 che può accadere ancora .... quindi italiani tranquilli il paese è solido continuerà a rotolare senza sosta fino in fondo al dirupo. Intanto pero' la nostra immagine all'estero e' notevolmente migliorata in seguito a questa attivit' frenetica del governo: siamo passati dal paese del mandolino, pizza e spaghetti al paese del bunga bunga che si fa governare da un sessuofobo malato, arteriosclerotico e plurindagato ... una bella conquista ....




Il paese in mano a 316 manigoldi




La solita manfrina che il governo deve andare avanti perchè scelto dagli italiani ormai non regge più e su questo ritornello siamo diventati lo zimbello del mondo intero. Lo sa bene Berlusconi, lo sanno bene Pdl e Lega e ormai lo hanno imparato anche gli italiani, almeno quelli che hanno riacquistato le proprie facoltà dopo aver subito il lavaggio del cervello mediatico e quelli che tali facoltà le hanno sempre mantenute. La maggioranza non esiste più da mesi e si regge in piedi grazie ad un manipolo di mercenari, assoldati dal grande capo proprio in un perfetto stile da regime, che sono passati da una parte all'altra infiscandosene del voto degli elettori. Certo se il governo grazie a questa trasfusione urgente resasi necessaria per compensare l'emorragia causata dalla fuga di parlamentari ex An, avesse davvero iniziato a governare ed a gestire la crisi economica-finanziaria che attanaglia da anni il paese, tutto sarebbe stato più sopportabile benchè non corretto rispetto agli elettori, ma la musica non solo non è cambiata ma è addirittura peggiorata con la crisi sempre più nera, le borse sempre più in picchiata ed il capo del governo sempre più invischiato in uno scandalo dopo l'altro. Ma lui resiste a guardia del fortino difeso strenuamente da quel manipolo di 316 deputati ai quali l'Italia intera (a parte qualche ominide verde) non da più credito. Due manovre in due mesi ed una terza all'orizzonte non sono servite e non serviranno a niente, è come cercare di tappare una falla usando semplicemente le mani che sono solo due mentre i buchi si aprono uno dietro l'altro a velocità impressionante. Sarebbe necessario andare alla causa del problema, individuare il generatore di buchi e interrompere la sua attività, ma nemmeno il Presidente della Repubblica ci è riuscito ed il capo di governo più indagato che la storia dei paesi democratici ricordi continua indisturbato la sua opera di perforatore e affondatore dell'economia italiana. Ormai l'assedio al dittatore è completo: il paese intero (a parte sempre qualche ominido verde e qualcuno azzurro), il mondo imprenditoriale nel suo complesso, i sindacati (ormai anche Cisl e Uil se ne sono resi conto), la magistratura, lavoratori e disoccupati, pensionati, i lampedusani che hanno toccato con mano le promesse al vento, insomma tutti sono contro quest'uomo ed il suo manipolo di soldatini di legno. Sembra di vedere un classico western quando una pattuglia di giacche azzurra riunisce i carri in circolo per resistere all'assalto dei pellerossa che intendono difendere la loro terra. Berlusconi alla stregua di un colonnello dell'esercito americano ha stretto intorno a se tutti i 316 soldatini mentre intorno a loro infuria l'assedio. Purtroppo manca un valido generale a guidare l'assedio e l'attacco finale per far crollare il dittatore che in questo modo ha gioco facile a resistere. Gli attacchi sono portati maldestramente come quello verbale del leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che paventa il morto come consequenza del perdurare del regime Berlusconi, una frase che ha scatenato un putiferio. E' sicuro che se si intende salvare il paese è necessaria un'azione di forza che potrebbe venire dalla piazza, quella stessa piazza che il dittatore chiama in causa per legittimare il suo governo ormai illegittimo, ma è necessario muoversi presto prima che il crollo del paese sia totale e difficile da rimediare.


venerdì 16 settembre 2011

Da popolo di santi poeti e navigatori ... a puttanieri e saltimbanchi


Nemmeno quel povero diavolo di Benito Mussolini avrebbe mai immaginato la fine che avrebbe fatto il paese ed il suo popolo che Lui definì di santi poeti e navigatori. Altri tempi e non è detto che fossero peggiori degli attuali. Oggi di santi non se ne vedono più in giro e l'ultimo che sta per essere proclamato tale altri non è che un Papa polacco. Per non parlare di poeti considerato il basso livello culturale raggiunto da questo popolo imbastardito dalla televisione ed in particolare da quella del grande imbonitore. E che fine hanno fatto i navigatori ? Una volta mari sconosciuti erano solcati da Colombo, Magellano, Vespucci, oggi i nostri naviganti si limitano a discendere le acque del Po' oppure a lasciare porti ed aereoporti a disposizioni di vaviganti stranieri per le loro scorribande con la speranza di trarne qualche vantaggio. Ormai il paese è in mano a un puttaniere senza scrupoli appoggiato da una banda di ometti verdi che, nel pieno di una crisi economica senza precedenti, giocano con riti esoterici raccogliendo acqua alle sorgenti di un fiume per poi rilasciarla dopo giorni di navigazione in quella grande fogna a cielo aperto che è la laguna di Venezia. Come si può seriamente pensare che questa gente possa portare fuori dall'attuale crisi un paese ed un popolo che fino a venti anni fa sicuramente meritavano una sorte migliore. Mentre in Europa si pensa a come uscire dalla crisi con provvedimenti che favoriscano lo sviluppo, mentre per esempio la Germania naviga con una crescita del 2.9%, mentre in Spagna il premier Zapatero indice nuove elezioni per dare vita ad un nuovo governo più forte e coeso che possa guidare il paese fuori dalla crisi, in Italia il Capo del governo è tutto preso a fare beneficienza ad un uomo che per gratitudine gli procura prostitute di alto bordo e ad intrattenere rapporti ambigui con faccendieri con i quali discute amichevolmente anche in merito ai provvedimenti da proporre per attuare il suo scellerato programma di governo. Ed i partiti che sorreggono quest'uomo non sono da meno. Il primo, il Pdl, è ormai a pieno titolo un'associazione a delinquere soprattutto da quando è stato nominato, per investitura, il nuovo segretario Angelino Alfano che altro non rappresenta che il leccaculo per eccellenza del capo assoluto. Chissà il provero Angelino spera forse di riuscire a raccogliere le briciole del suo capo e magari a farci scappare qualche scopata di sottobanco e forse anche gratis. Il secondo, la Lega, troppo impegnato ad organizzare le proprie pagliacciata destabilizzanti che potrebbero ormai portare sull'orlo della guerra civile nel tentativo di imporre un nuovo soggetto territoriale come la Padania insistente fuori dal tempo e dalla storia. Pontida, il giro della padania, la discesa sul Pò fino a Venezia hanno segnato per la prima volta sia contestazioni interne sia proteste da parte di quei cittadini seri che hanno capito che una simile formazione politica non può certo avere titolo a guidare un paese come l'Italia con una gloriosa storia sia antic a che recente. Insomma il paese è in mano ad una masnada di filibustieri che non hanno alcun titolo per governare in un momento così grave per il paese e se questi signori non hanno il buon senso di andarsene da soli ... dovrà essere il popolo italiano, se ancora ha una propria dignità, a costringerli a farlo.


giovedì 15 settembre 2011

La commedia italiana del terzo millennio


Negli anni 50-60 i film di De Sica, Totò, Albrto Sordi rappresentavano erano il fiore all'occhiello del cinema italiano (anche se nel caso di Totò si tratta di un fiore riconosciuto a posteriori), in cui si rappresenteva la società italiana del post bellica che si dava da fare per risorgere dalle ceneri del fascismo e di una guerra disastrosa. Negli anni 70 c'è stato poi il fenomeno dei film spazzatura di Edwige Fenech ed Alvaro Vitali e simili che hanno spostato il tema sul sesso e l'erotismo da quattro soldi iniziando un percorso in discesa ed un notevole decadimento culturale. Negli anni 80-90 il decadimento è proseguito con i vari polpettoni natalizi realizzati dalla coppia Boldi-De Sica (figlio ... Vittorio si sarà rivoltato nella tomba non si sa quante volte) e successivamente dai due separati come si addice ad ogni buona famiglia. Negli ambienti cinematografici e culturali ci si domandava chi avrebbe preso il testimone di un'eredità così pesante della cinematografia italiana e sinceramente non si intravedeva nessun degno candidato a proseguire un'opera così complessa ed impegnativa. Certo nessuno si aspettava che le sorti della commedia italiana fossero, negli anni 2000, prese in mano da un politico e addirirttura dal Presidente del Consiglio del governo italiano. Con le sue vicende di queste giorni Silvio Berlusconi ha superato di gran lunga tutti i suoi predecessori in quanto a storie intricate e squallide che faranno impallidire non solo Boldi e De Sica ma persino il buon Alvaro Vitali. Certo le storie sono anche commisurate ai tempi che stiamo vivendo. Negli 70-80-90 non esistevano i cellulari e al più si poteva spiare dal buco della serratura per osservare la Fenech che si spogliava e che si destreggiava in qualche prestazione a sfondo erotico. Oggi i tempi sono cambiati e attraverso il cellulare si può fare di tutto e Berlusconi non si è fatto proprio mancare niente. Corruttore, corrotto, ricattato, ricattatore, favoreggiatore della prostituzione minorile e non, utilizzatore finale, magnaccia ... insomma in questi anni il capo del governo più indagato non solo d'Italia ma di qualsiasi altra democrazia planetaria (e probabilmente dell'universo) non si è fatto mancare niente. Come meravigliarsi se ora il paese si trova nelle stesse condizioni della Grecia o in condizioni peggiori della Spagna quando per 8 anni negli ultimio 10 è stato governato da un personaggio che a giudicare dalle intercettazioni telefoniche non aveva nemmeno il tempo per andare ad espletare i propri normali bisogni fisiologici. Solo per rispondere alle telefonate dei propri procacciatori e dei propri assistiti avrebbe dovuto avere a disposizione una giornata di almeno 36 ore. Sintomatico quanto accaduto oggi. Mentre il Presidente francese ed il Capo di gabinetto inglse si recavano a Bengasi ed a Tripoli per assicurare il proprio sostegno ai rivoltosi libici (e in questo modo garantirsi gli approvigionamenti di petrolio e gas), il povero commediante del terzo milennio se ne stava nel proprio palazzo attorniato dai propri avvocati a cercare di difendersi dagli affondi della magistratura che ormai occupa almeno il 60% del proprio tempo ad occuparsi di indagini relative ai loschi traffici del cavaliere. Dopo tre mesi in cui si è parlato solo di manovre, tagli, tasse, annessi e connessi per evitare la bancarotta grazie asll'intervento della BCE e di Giorgio Napolitano, ora Berlusconi torna alla vita di sempre e ad occuparsi dei propri guai giudiziari, guai che aumentano a dismisura non essendo stato capace di turlopinare parlamento e corte costituzionale con le sue leggi ad personam. All'Italia Beautiful, il mega polpettone televisivo più che decennale, le fa un baffo ... noi abbiamo Berlusconi che guarda caso inizia sempre con la B.

lunedì 12 settembre 2011

Italia: un paese ingrato verso il suo grande benefattore

Che paese ingrato che è l'Italia. Un paese invidiato da tutto il mondo per avere un capo di governo così altruista, sempre pronto ad aiutare famiglie in difficoltà, imprenditori sull'orlo del fallimento, minorenni abbandonate dalla famiglia. Quando Lui viene a conoscenza di situazioni di questo genere, non si fa scrupoli, non ha tentennamenti ed immediatamente mette mano al libretto degli assegni o meglio ad uno dei suoi libretti di assegni e ne stacca uno con cifre ad almeno quattro zeri. In quale altro paese esiste un benefattore simile ? E l'Italia come ripaga questo grande benefattore ? Scatenandogli dietro un'orda agguerrita di giudici che lo controllano giorno e notte per beccarlo in fragrante e cercare di assegnarli una dimora di tutto rispetto: la cella di un carcere con doppie sbarre di sicurezza. Giudici che interpretano a proprio uso e consumo le sue conversazioni telefoniche con i beneficiari della sua magnanimità. Giudici prevenuti che scambiano un piccolo obolo di 40.000 euro elargito ad una minorenne per intraprendere un'attività in proprio come la giusta ricompensa per le prestazioni sessuali ricevute. Oppure scambiano qualche centinaia di migliai di euro "regalati" ad un imprenditore in difficoltà come il giusto obolo per non far trapelare che l'imprenditore in questione procurava all'utilizzatore finale delle giovani pulzelle che, a sua insaputa, esercitavano la professione più antica del mondo. Se il benefattore fosse stato un cittadino normale in questo momento si troverebbe in un bel carcere a scontare qualche decina di anni di galera, ma il nostro magnate facendo ricorso alla sua capacità imprenditoriale che cosa si è inventato circa 18 anni fa ? Ha fondato un bel partito, ha utilizzato le sue televisioni per mettere in atto il più grande lavaggio del cervello mediatico di tutti i tempi ed è riuscito a farsi nominare Presidente del Consiglio, una posizione priviligeta che gli ha consentito di continuare la sua opera di beneficienza indisturbato o quanto meno al riparo di processi e condanne. Certo per mettere in atto questo progetto ha trovato terreno fertile e cioè un popolo o meglio la maggioranza di un popolo pronta a bere ed ad assorbire come una spugna le sue parole da imbonitore senza riflettere e senza analizzare i suoi discorsi privi di contenuti, un popolo pronto a non pensare e a consegnare le sorti del paese a questo grande benefattore. Ora tutti si rivoltano contro questo grande benefattore perchè dopo 17 anni ha portato il paese sull'orlo della bancarotta, ma che cosa poteva fare quest'uomo costretto giorno dopo giorno a difendersi dai giudici comunisti che a tutti i costi vogliono sbatterlo in galera ? Non è certo colpa sua se non è riuscito a fare le riforme che servivavno e che aveva promesso agli italiani, non è colpa sua se non è riuscito a contenere e controllare il deficit pubblico, non è colpa sua ce non è riuscito a emanare norme per favorire l'occupazione, troppo impegnato a fare beneficienza e soprattutto a difendersi dall'attacco della giustizia alla sua persona. Anche oggi è stato costretto a inventarsi una riunione a Bruxelles ed a Strasburgo per sottrasri all'interrogatorio dei giudici sulla sua presunta beneficienza in favore del faccenderie Tarantini ed è in virtù della sua posizione politica che può organizzare queste riunioni per sfuggire alle grinfie dei giudici, un cittadino normale sarebbe già in gattabuia da tempo. Insomma un paese veramente irriconoscente verso un uomo pronto a dare una mano a chiunque gli rivolga una richiesta di aiuto. Beh proprio tutti no considerato che i beneficiari della sua generosità sono imprenditori, faccendieri, prostitute di alto bordo, mai che il nostro uomo stacchi un assegno anche solo a tre zeri ad un operaio rimasto senza lavoro, ad un giovane precario, ad un povero ricercatore costretto a fuggire all'estero per lavorare, ma non sarà che queste persone hanno una dignità che impedisca loro di chiedere soldi ? O forse semplicemente queste persone non hanno in mano niente da mercanteggiare con .... il benefattore ?

venerdì 9 settembre 2011

I 10 anni che hanno cambiato il mondo ..... e affossato l'Italia

Il mondo è cambiato da quell'evento tragico del 11 settembre del 2011 ed insieme al mondo è cambiato il nostro paese affossato da un uomo che per propri interessi personali sta portando alla banca rotta un'intera nazione e le sue classi medio basse. In questi 10 anni infatti l'indagato di Arcore ha governato per 8 anni con la breve pausa de governo Prodi che poco ha potuto fare nel biennio 2006-2008 se non riportare il deficit del paese all'interno dei parametri di Maastricht (3% del PIL). L'Italia ha avuto la disgrazia di essere governata dal politico più incapace che la storia della Repubblica ricordi proprio negli anni più disastrosi a livello planetario dopo la seconda guerra mondiale. L'attacco alle torri gemelle e la conseguente reazione spropositata degli Stati Uniti che scatenarono due guerre disastrose, la gestione del passaggio dalla lira all'euro sono stati gli eventi che il centro destra ha dovuto affrontare nel quinquennio 2001-2006. Nel primo caso Berlusconi e soci hanno gettato il paese in una guerra senza fine che tutt'ora conta morti ingiustificabili rispetto ai risultati ottenuti se ancora oggi a 10 anni di distanza, il mondo intero sta in apprensione per il timore di nuovi attentati. Nel secondo caso, la gestione dell'euro, la scelleratezza del governo consentì nel giro di tre anni il raddoppio dei prezzi e del costo della vita lasciando libero il mercato di adottare l'uguaglianza 1 euro = 1000 lire piuttosto che il cambio ufficiale di 1 euro a 1986 lire. Cinque anni che portarono alla lievitazione delle tasse, dei prezzi, del deficit pubblico mentre tutto il paese doveva sorbirsi le sceneggiate pagliaccesche e spesso oltraggiose degli alleati del cavaliere .... i nuovi fascisti verdi. Terminato il quinquennio il paese venne consegnato per due anni al centro sinistra che, pur riportando il deficit nei parametri europei, non trovò di meglio che dare vita a quel carrozzone che si chiama Partito Democratico e che oggi perde pezzi da ogni parte. L'esperienza biennale di Prodi il popolo italiano o meglio la maggioranza del popolo che andò a votare (l'astensione toccò quasi il 30%) riconsegnò il paese al cavaliere di Arcore e ad i suoi amici verdi. Il nuovo governo di centro destra si trovò ad affrontare la crisi economica mondiale più grave dalla recessione del '29 negli Stati Uniti. E l'inadeguatezza dei governanti italiani tornò prepotentemente a galla. Per tre anni la crisi è stata negata mentre governo e maggioranza si occupavano dei continui scandali in cui Berlusconi si trovava e si trova tutt'oggi coinvolto. Deficit statale in crescita, disoccupazione in pauroso aumento, Pil in negativo sembravano non spaventare il governo fino a quando pochi mesi fa non è stato richiamato all'ordine dall'europa che ha dovuto perfino imporre i provvedimenti necessari per tentare di risanare i conti pubblici. Nonostante le indicazioni della BCE il governo non è stato capace di varare una manovra credibile, efficace e soprattutto che andasse a toccare dove ancora il barile non era stato raschiato. I grandi capitalisti, i politici, i liberi professionisti, queste le categorie che non saranno minimamente toccate se non con qualche obolo di poco conto nel rastrellamento di soldi per ridurre il deficit pubblico. Mentre fra i vari provvedimenti non ne esiste nemmeno uno che favorisca la ripresa e lo sviluppo per consentire dopo i tagli alla spesa di tornare in carreggiata. Insomma 10 anni di disastri continui che rischiano di portare il paese al fallimento. La nostra politica è stata però leader mondiale per quanto riguarda scandali, interventi della magistratura, comportamenti squallidi e offensivi dei singoli cittadini per non parlare delle contnue pagliacciate messe in scena dal quella formazione circense che si chiama Lega Nord. Un partito eversivo che lavora per dare vita ad uno stato inesistente, la Padania, sia con iniziative al limite della legalità, come la formazione della guardia padana o del parlamento padano, sia con iniziative ridicole come il giro della padania, alla quale purtroppo uno sport nobile e glorioso come il nostro ciclismo si è prestato per mettere in scena una rappresentazione offensiva per chi ama questo sport. Insomma siamo in piena decandenza e non solo economica-finanziaria ma anche sociale, culturale e di costumi. Un paese che in questi 10 anni ha continuato a rotolare verso il basso senza ancora aver raggiunto il fodno.

giovedì 1 settembre 2011

Bei tempi quelli del bunga bunga



Lo scorso anno in questo periodo l'Italia ed i giornali erano alla prese con le allegre feste del Presidente del Consiglio nella sua villa di Arcore. Il paese scopriva giorno dopo giorno come suo Capo di governo trascorreva le serate in compagnia di allegre ragazzotte alle quali poi il generoso statista regalava qualche decina di migliaia di euro, qualche gioiello o qualche appartamento nell'ormai famoso residence dell'Olgettina. Il traffico di donnine era gestito dal fedele Emilio Fede (scusate il gioco di parole), dall'affarista Lele Mora e dalla innamorata (del cavaliere) e pronta ad essere impalmata Nicole Minetti. Gli italiani discutevano animatamente sulle notti di Arcore ed anche in questa occasione si dividevano a metà. Il virus del bipolarismo o del bipartitismo aveva colpito anche il gossip sulle notti di Arcore. Una buona metà del paese (formato prevalentemente da persone di sesso maschile) era schierato a favore dell'indagato del consiglio e, sostenendo la tesi che tutto quel pettegolezzo alla fine riguardava la vita privata di Berlusconi, in fondo questa schiera di cittadini invidiava profondamente il cavaliere per le sue notti brave. L'altra metà del paese invece era scandalizzata e reclamava a gran voce le dimissioni di un Capo di governo palesemente distratto dai suoi doveri politici da ciò che combinava poi la sera rinchiuso nella sua villa milanese. La crisi economica non c'era e se c'era passava in secondo piano rispetto ai racconti delle notti di Arcore che erano ricostruiti sulla base delle intercettazioni telefoniche. Si discuteva animatamente in ogni bar, ad ogni angolo di strada e ovunque ci fossero almeno tre persone che si incontravano per qualche motivo, l'argomento principe finiva poi per diventare il famoso bunga bunga del presidente Berlusconi. Bei tempi e bella stagione quella che ora viene ricordata con nostalgia anche da coloro che erano fra i più arrabbiati per essere governati da un .... puttaniere .... di alto bordo. La situazione ora è profondamente cambiate e quei tempi sembrano così lontani da sembrare un bel sogno ormai svanito. Oggi siamo alle prese con un altro genere di bunga bunga, con meno certezze, con meno punti fermi di quello dello scorso anno, senza intercettazioni telefoniche ma con notizie che sembrano più volatili di quelle relative alle notti di Arcore. Quest'anno si parla di soldi, soldi che in qualche modo dovranno essere prelevati dalle tasche di quei cittadini che un anno fa si ritrovavano a parlare di un uomo 70enne che si trastullava ogni sera con quattro o cinque ragazzotte di giovane età. Quelle certezze non ci sono più ed il paese è sgomento. Una mattina sono i pensionati a ritrovarsi nella disperazione più assoluta, dopo qualche ora le loro sorti migliorano ma peggiorano quelle di tutti i cittadini investiti dalla notizia di un aumento dell'IVA, ma anche questa notizia sparisce e non c'è nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo che subito tocca ai lavoratori pubblici a cadere nella depressione più assoluta, tranquilli questione di poche ore ed è il turno degli evasori, anche loro una delle categorie più protette del paese, hanno il loro momento di sconforto totale. Insomma un balletto iniziato con una prima rappresentazione a luglio, proseguito in quello che sembrava un secondo tempo nonchè atto finale ad agosto, ma che ora prosegue in una confusione totale. Alla mattina ogni cittadino appena alzato inizia a fare i conti di quanto dovrà sborsare, ma sono conti che non trovano mai fine e che vanno ricalcolati, reimpostati al ritmo di una o due volte all'ora. Il paese è sfinito da questo tira e molla che va avanti ormai da circa 20 giorni e qualcuno inizia a tirare fuori, come lo scorso anno ai tempi allegri del bunga bunga, la storia delle dimissioni. Insomma la situazione è al limite della nevrosi, niente più certezze, niente più notizie sulle quali discutere animatamente perchè nel giro di pochi minuti diventano subito vecchie e sorpassate ed allora il partito dei nostalgici del bunga bunga vede ingrossare le proprie file di ora in ora.