giovedì 21 ottobre 2021

Covid: il virus ideologico

 





Molto spesso, a volte anche a sproposito, si sente l'affermazione che un determinato problema debba essere affrontato e possibilmente risolto mettendo da parte le ideologie. Solitamente però in politica la soluzione ad un problema non è mai univoca e si diversifica appunto a seconda della collocazione della parte politica destra, sinistra, centro. L'affermazione non sono né di sinistra né di destra è una bufala enorme e sinistra e destra si differenziano proprio per le soluzioni proposte. La battaglia contro il Covid potrebbe essere invece uno dei pochi casi nei quali l'ideologia dovrebbe essere messa da parte e invece proprio in questo ultimo anno con la comparsa dei vaccini si sta assistendo ad una vera guerra fra una minoranza, i no-vax/no-greenpass, ed il resto della popolazione che si è vaccinata. La destra ha cavalcato questa contrapposizione tentando di fare sua questa protesta, strizzando l'occhio a chi è contro il vaccino e a cascata chi è contro il GreenPass. Una protesta che si nasconde dietro una parola d'ordine folle e fuori da ogni logica: la dittatura sanitaria che nel nostro paese il governo sta mettendo in atto. Domani sarà un'altra giornata folle che partirà ancora una volta da Trieste, la città che già sta pagando questa follia in termini di contagi: la provincia di Trieste è quella che nell'ultima settimana conquista il primato in Italia di numero di contagi per 100mila abitanti. E' il tragico risultato delle manifestazioni della settimana scorsa oltre che una bassa percentuale di vaccinati.

Che la protesta sia ideologica, anche se non si sa bene a quale ideologia faccia riferimento, e che non abbia alcun fondamento lo dimostrano i dati. Nei tre grafici sopra si mostra l'andamento dei contagi in Italia, Regno Unito e Russia. La Russia dove i vaccinati sono solo il 31% della popolazione in questi giorni si viaggia a circa 1000 morti al giorno e si sta pensando ad un nuovo lockdown. In Gran Bretagna dove i vaccinati invece sono intorno al 70/80% ma dove non ci sono più restrizioni di alcun tipo (niente mascherine nemmeno al chiuso, luoghi pubblici a piena capienza, etc.) i morti sono contenuti, fra i 100 e i 200 al giorno, ma il contagiati viaggiano a circa 40000 al giorno. L'Italia è il paese che sta meglio fino ad oggi grazie a due fattori: l'alta percentuale dei vaccinati, l'utilizzo del green pass e alcune misure ancora in vigore come l'utilizzo delle mascherine nei luoghi al chiuso ed il distanziamento sociale. I decessi nel nostro paese sono dell'ordine di alcune decine al giorno. Rimanendo circoscritti all'Italia si potrebbe anche verificare che confrontando le due popolazioni di vaccinati e non, le percentuali di ricoverati e di decessi è notevolmente superiore nella popolazione dei non vaccinati rispetto ai vaccinati.

Ora leggendo questi dati possibile che ancora si debba mettere in discussione il vaccino e il green pass per accedere ai luoghi pubblici o nei luoghi di lavoro. Qualche giornalista e qualche politico di destra continua a dire che "Il Green Pass ce l'abbiamo solo noi" (aggiungerei in Europa perché in Israele è stato adottato anzi sarà revocato a chi non farà la terza dose), dimenticandosi di aggiungere: "Per fortuna". Una volta che l'Italia prende un provvedimento che dimostra la sua utilità con dati oggettivi, possibile che si debba lamentare che siamo solo noi ad aver adottato quel provvedimento ? Fra l'altro proprie in queste ore i paesi che sono più in difficoltà (Russia, Regno Unito, Bulgaria, ed altri) stanno pensando o andare di nuovo in lock down o di adottare il Green Pass. E domani qualche migliaio di persone si appresta a manifestare ancora a Trieste contro .... l'unico strumento che abbiamo in questo momento per difenderci dal virus. Mai appellativo fu più adeguato: imbecilli.

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