mercoledì 30 maggio 2018

L'ignoranza non contempla la consapevolezza di essere ignoranti


L'ignoranza, intesa nella sua accezione letterale (non conoscenza), stranamente nella società dell'informazione è diventata una specie di virus che si trasmette alla velocità della luce e forse anche più. Ma il fenomeno più eclatante in questa società sta nel fatto che le notizie vere, la conoscenza, al contrario delle falsità, o come va di moda oggi dire "le bufale", non si propagano alla stessa maniera e con la stessa rapidità. E quando anche fosse, in ogni campo, ci si imbatte sempre in un esercito di "ben informati" pronti a dare la loro versione di esperti sulla notizia. Una volta, quando tutta questa tecnologia era assente, a sviscerare un determinato argomento erano gli esperti della materia, l'ignorante non aveva possibilità di diffondere facilmente la propria ignoranza e tutto rimaneva limitato eventuamente nel proprio circoletto privato. Oggi un imbecille qualsiasi "teorizza" le scie chimiche senza alcuna prova scientifica, la sua imbecillità si trasmette a livello planetario. Ormai è così in ogni settore della vita pubblica e sociale. La politica poteva rimanere fuori da questo atteggiamento e da questo modo di fare. Assolutamente no anche perché non essendo una scienza, ognuno può dire e sostenere tutto ed il contrario di tutto. Forse basterebbe un piccolo sforzo e attenersi ai fatti, senza dimenticarli il giorno dopo, per capire quanto certo personaggi ci prendono per i fondelli. Un piccolissimo esempio di questi ultimi frenetici giorni relativo alla vicenda della formazione del nuovo governo. Il duo Salvini-Di Maio dopo il rifiuto del Presidente della Repubblica di nominare un ministro non gradito, non scendono a patti con lo stesso Presidente (cosa che fra l'altro sarebbe toccata al presidente del consiglio incaricato e non a loro), il governo non si forma e Mattarella assegna l'incarico ad un tecnico come Cottarelli (tecnico come Conte caldeggiato da Salvini-Di Maio). A questa mossa il duo risponde con toni mai sentiti nella storia della repubblica urlando ai quattro venti sia al colpo di stato sia alla democrazia cancellata che al voto degli italiani non rispettato dal Presidente della Repubblica. E naturalmente gli "ignoranti" subito a caldeggiare l'hastag #ilmiovotaconta quando i primi a non farlo contare sono stati proprio loro Salvini-Di Maio. Di Maio non rispettando quanto è andato ripetendo in campagna elettorale ma anche in tutti i 5 anni della ultima legislatura: il M5S non si allea con nessuno. Salvini addirittura tradendo la coalizione con la quale si è presentato e con la quale ha preso i voti. Insomma i primi a tradire il voto sono stati proprio loro, ma per caso avete sentito qualcuno rinfacciare questo piccolo dettaglio ? E che dire poi della squadra di governo proposta sempre dal duo nella quale erano presenti tecnici e non politici, primo fra tutti proprio il presidente del consiglio. Ma qualcuno ha criticato questa scelta facendo presente quanto affermato dai due per almeno un lustro ? Anzi Di Maio ha avuto il coraggio di dire che poiché Conte era stato inserito prima delle elezioni in una ipotetica squadra di governo dal M5S, chi ha votato il movimento alla fine ha votato anche Conte come presidente del consiglio. Insomma "siamo" talmente ignoranti che qualcuno si può permettere di farci bere che abbiamo votato addirittura chi non era nella lista di candidati, un voto a propria insaputa (che va molto di moda ultimamente). E sui social le urla del duo sono state riprese, amplificate e rilanciate senza mai soffermarsi a .. non dico a capire, ma almeno a riflettere qualche secondo prima di armarsi di tastiera.

lunedì 28 maggio 2018

Mattarella smaschera il giochino Lega-M5S, i veri traditori del voto popolare






I due sbruffoncelli istituzionali, Salvini-Di Maio, alla fine sono stati smascherati e messi nell'angolo dal quale ora riprendono il loro ruolo di imbonitori del popolo pronto sempre a schierarsi dalla parte di chi urla di più senza avere cognizione di quanto gli urlatori affermano. Che i due non avessero alcuna intenzione "seria" di fare un governo era palese fin dall'inizio e dalla stesura grottesca di un contratto per formare un programma di governo. Il contratto si fa fra due persone che non si fidano fra loro o che devono concordare la fornitura di un bene o servizio al fine di tutelare entrambe le parti. Ma qui si trattava di governare un paese e non si può governare sulla base di una carta controfirmata magari da un notaio. Già ma in Germania allora ? Alcun confronto possibile perché in Germania le trattative la ha condotto il futuro premier in persona e cioè la Merkel e non due capi di partito i quali pretendevano poi di teleguidare il futuro presidente del consiglio e magari anche il presidente della repubblica passando sopra alle loro prerogative garantite dalla Costituzione. Quando il suo poi presenta la lista dei ministri al presidente del consiglio che la porta al presidente della repubblica, un'altro giochetto dei due furbetti viene smascherato prontamente. Nel contratto di governo non si parla di euro e di europa, punti forza della campagna elettorale dei due (più velati in quella del M5S, più palesi in quella della Lega), ma nel ministero chiave per questi aspetti si piazza un tipo, non politico fra l'altro come il presidente del consiglio, il cui obiettivo palese è manovrare i maniera carbonara per uscire dall'euro e dall'europa. E quindi accade quello che è accaduto tantissime volte con una sola differenza: nessuno si era messo in testa di andare allo scontro frontale di tipo istituzionale con il Presidente della Repubblica. Volenti o nolenti è lui che nomina i ministri su proposta del presidente del consiglio incaricato e quindi se fra i due ci sono delle divergenze, come ci sono state in passato, queste divergenze i due le risolvono. In questo caso non è stato possibile per un semplice motivo: il presidente del consiglio incaricato non aveva alcun margine di manovra incastrato dal contratto Salvini-Di Maio salvo essere sfiduciato sedura stante. Insomma i due hanno giocato fuori dalla Costituzione e pretendevano che anche il presidente della repubblica li seguisse in questo gioco scellerato. Se i due avessero avuto realmente intenzione di governare potevao tranquillamente seguire una strada: nominare un ministro dell'economia politico e procedere con il loro programma ammazza Italia e quindi rispettare pienamente il mandato avuto con il voto. Invece loro per primi non lo hanno rispettato già proponendo un presidente del consiglio tecnico ed una squadra di ministri anche questa con qualche tecnico qua e là, il tutto dopo aver predicato per 5 anni contro i governi di questo tipo, ultimo quello Renzi "non votato" da alcuno come andava di moda affermare. Questo è il vero punto: i due saltimbanchi per primi hanno tradito il voto dei propri elettori, ma da ieri sera hanno già iniziato ad urlare e la massa del gregge li seguirà.

giovedì 24 maggio 2018

Un suggerimento a Luigino Di Maio: studia la storia della repubblica




Egregio Luigi Di Maio, in queste ore scorrono spesso le immagini che la ritraggono sorridente (confesso che non ho mai visto il suo volto in Tv senza quel sorriso che alla lunga diventa fastidioso e dal sapore di presa per i fondelli ... la smetta qualche volta) mentre con "viva" soddisfazione annuncia che "la terza Repubblica" è finalmente iniziata. Intanto vorrei invitarla a lasciare queste valutazioni alla storia, forse fra qualche decina di anni si potrà dire se veramente inizierà questa terza repubblica ammesso poi che la seconda abbia mai avuto inizio. Non sono certo i protagonisti della storia a poter fare affermazioni di questo spessore. Almeno nella storia dell'umanità è sempre accaduto così, chi vive il momento storico non ha alcun titolo per poi dare giudizi sul momento stesso. 
Dopo questa precisazione elementare, vorrei porle una questione ? Ma davvero crede che la storia di una Repubblica possa cambiare quando le regole sulle quali si basa la Repubblica stessa, rimangono inalterate ? O anche lei pensa, come i politici che hanno decretato la nascita della seconda repubblica dopo tangentopoli, che sia sufficiente cambiare una legge elettorale per passare da un tipo di Repubblica ad un'altra ? Si perché la seconda Repubblica è stata dichiarata tale esclusivamente per aver dato al paese una legge elettorale non più proporzionale ma maggioritaria. Per il resto nessun altro cambiamento per cui: la Costituzione è rimasta (per fortuna aggiungo io) la stessa, le regole per la formazione del governo sempre le stesse (nomina dal capo dello stato, proposta dei ministri, nomina degli stessi sempre da parte dal capo dello stato, fiducia del parlamento), la burocrazia è rimasta inalterata anzi caso mai è peggiorata nei sui gangli fondamentali, la corruzione ha cambiato pelle ma ha continuato a dilagare, i governi sono caduti come nell'epoca del semplice proporzionale. Niente di nuovo a parte le falsità messe in giro dai politici (tutti nessuno escluso) sul governo eletto dal popolo o peggio ancora sul capo del governo (erroneamente indicato come premier) eletto dal popolo. Quindi quale seconda repubblica ? Anzi se proprio volessimo dare una numerazione alle fasi della storia repubblicana, dovremmo indicare il ritorno ad una Repubblica "zero" considerato che i governi Berlusconi riportarono alla guida del paese fascisti vecchi (Alleanza Nazionale con Fini) e fascisti nuovi (la Lega Nord). Fra l'altro nella seconda repubblica avvenne per tre volte un evento che mai si era verificato nella prima repubblica: un governo con a capo un presidente non parlamentare, il famoso governo tecnico (Ciampi, Dini e Monti).
Ora lei che annuncia la nascita della terza repubblica ha veramente del ridicolo e sarebbe veramente una battuta satirica se il momento non fosse così grave. Il M5S per sua mano ha fatto un accordo con il partito più xenofobo, razzista, fascista che la storia della Repubblica abbia mai avuto, riportando indietro le lancette della storia. Nel suo contratto il punto sull'immigrazione ne è la conferma con il programma della realizzazione di campi di concentramento uno per regione dove rinchiudere gli immigrati in attesa di espellerli. Introdurrete, se riuscirete a governare, il vincolo di mandato per i parlamentari riducendo senatori e deputati a delle marionette che alzano la paletta del Si o del No a seconda delle decisioni del partito, esattamente come non accadeva dall'era fascista. In ultimo, ma non per ordine di importanza, avete preteso un presidente del consiglio tecnico, non politico nonostante il vostro 50% (Lega e M5S), cioè, secondo i vostri parametri, un non eletto dal popolo, accusa che avete sempre sostenuto per Renzi. Pretendete di far passare il presidente Conte come eletto semplicemente perché lo avevate inserito nella farsa della vostra lista dei ministri prima delle elezioni, una lista della quale si salveranno in due forse tre o forse solo uno di coloro che vi erano compresi. Tutti nomi non presenti nelle vostre liste elettorali e quindi non votati da nessuno. Infine pensate di "stracciare" la Costituzione imponendo al futuro governo un programma già concordato, il famigerato contratto, senza alcuna possibilità di manovra salvo cadere nelle maglie di un Comitato di Conciliazione.
Ora ... avete vinto le elezioni ? Bene. Avete deciso di fare un governo con dei fascisti svelando finalmente la vostra natura ? Bene. Avete optato per un governo tecnico sconfessando i vostri precedenti cinque anni attività parlamentare ? Bene. Ma per favore evitate di prendere in giro i cittadini con la terza repubblica e con il presidente del consiglio eletto dei cittadini ... due affermazioni che vanno di pari passo con le scie chimiche, teoria complottisa alla quale siete molto legati.

lunedì 21 maggio 2018

La "terza" Repubblica inizia prendendo per il culo il paese intero


Questo governo Lega-M5S doveva essere l'inizio della "terza" Repubblica ma non è altro che il prolungamento della "seconda" ammesso che la "prima" sia davvero terminata. Lega e Movimento 5 Stelle sono stati i principali fautori in questi cinque anni dell'ultima legislatura del "governo eletto" dal popolo, in contrapposizione con i governi non passati dalle elezioni, il governo Monti ed il governo Renzi". In realtà nella nostra repubblica parlamentare non è mai esistito un governo eletto dal popolo, ma, come previsto dalla Costituzione Italiana, il presidente del consiglio è nominato dal Presidente della Repubblica, che poi nomina i ministri su proposta dello stesso presidente del consiglio. Il governo così formato va in parlamento e deve ottenere la fiducia per poter governare. Così è stato per il governo Monti e così è stato per il governo Renzi, entrambi presidenti del consiglio non passati per le elezioni ma che hanno ottenuto dal parlamento la fiducia per governare. Quindi nessun colpo di stato (come a volte sostenuto dalla Lega) o nessun governo illegittimo come sostenuto da tutto il centro destra e dal Movimento 5 Stelle. Una colossale bufala montata dalle opposizioni, una bufala che è proseguita quando sia Lega che M5S si sono presentati al voto con il loro candidato premier e addirittura per quanto riguarda il M5S con la lista degli eventuali ministri presentati addirittura al capo dello stato. Una buffonata oltre che una mancanza di rispetto istituzionale per la Costituzione e per il Presidente della Repubblica. In questi cinque anni il tam tam sul governo "illegittimo" è proseguito in maniera ossessiva fino ad arrivare ad oggi, il momento in cui sia Lega che M5S si sono presentati dal Capo dello Stato per proporre il loro candidato dalla presidenza del consiglio. Tutti aspettavano il nome di un parlametare di uno dei partiti ed invece ecco che dal cilindro salta fuori ..... un tecnico, un docente universitario ... un non politico "non eletto da nessuno" secondo i parametri di Lega e M5S almeno fino ad oggi. Ma come ? Fino a ieri nessun governo tecnico, addirittura qualche settimana fa tutti contro Mattarella che aveva fatto questa proposta in quanto nessuno aveva le carte per formare un governo, ed oggi ecco tutti che saltano e fanno festa per aver proposto un governo guidato da un presidente del consiglio non-politico ma tecnico. Siamo alla follia ... anzi no alla schizzofrenia pura. Se affiancamo questa scelta schizzofrenica e irrispettosa per il voto dei cittadini al famoso contratto non vorrei essere nei panni di quegli elettori, che si definivano di sinistra, e che hanno votato M5S perché delusi dalla sinistra. E così ora si ritrovano un programma di governo che:
- non prevede nessuna abolizione del Jobs Act
- un presidente del consiglio consulente della Banca d'Italia dopo che i banchieri ci hanno rovinato
- dimezzerà le tasse ai ricchi mentre per i poveri se va bene rimarranno dello stesso livello
- un altro governo che per finaziare i provvedimenti ricorrerà alla pace fiscale ... cioè ad un condono
- trasformerà l'italia in un paese dove si potrà sparare liberamente come negli Stati Uniti in nome di una fantomatica legittima difesa

e questo solo per citare qualche punto del programma .... elettore di (pseudo)sinistra che hai votato M5S o peggio ancora Lega non ti senti preso per il culo al pari di chiunque abbia votato questa coppia di falsi e dispensatori di bufale istituzionali ?

giovedì 17 maggio 2018

Contratto di governo ... ovvero dilettanti allo sbaraglio


Mettiamo per un attimo da parte la pantomima che va avanti da giorni e che segue questo cannovaccio: al mattino Di Maio dichiara che in giornata arriverà il contratto M5S-Lega per il futuro governo, all'ora di pranzo Salvini poi twitta che il più è fatto e che in serata arriverà il contratto, alla sera poi entrambi dichiarano che nella notte saranno risolti gli ultimi punti. E così via ciclicamente come quel film nel quale il protagonista riviveva infinitamente la stessa situazione senza mai uscirne. La sintesi di questa buffonata si è avuta lo scorso weekend quando entrambi hann chiesto un incontro con il Presidente della Repubblica perché ormai era tutto pronto salvo poi chiedere a Mattarella un'altra settimana, anche perché a Mattarella non hanno portato un punto essenziale del futuro governo: il nome del Presidente del Consiglio. Sorvoliamo anche sulle cavolate scritte (molte) e sugli aspetti positivi (pochi) di questo benedetto contratto (dopo la rottamazione di memoria renziana ecco un'altra "puttanata" della politica italian: un contratto per predisporre un accordo di programma per governare il paese) in quanto il parere può essere diverso a seconda del proprio pensiero politico. Gli aspetti che identificano gli estensori di questo fantomatico contratto sono quelli che cozzano contro la Costituzione o che addirittura sono anticostituzionali. Il primo riguarda il "Comitato di Conciliazione" destinato a redimire le diatribe sul contratto fra i due contraenti, una specie di superpartes che si collocherebbe addirittura al di sopra del governo e del presidente del consiglio. Una scemenza unica nel suo genere che solo un incompetente può pensare e/o prevedere. Questo Comitato fra l'altro dovrebbe riunirsi ogni volta che il govenro si trovasse ad affrontare un problema non previsto dal contratto per stabilire, in dieci giorni al massimo, come comportarsi in presenza di un tale problema. Insomma il governo non avrebbe alcuna possibilità di affrontare problematiche non previste dal contratto e qualora si presenti la necessità di affrontarne una, sarà il Comitato di Conciliazione a decidere. Il secondo punto sta nell'introduzione del vincolo di mandato: il parlamentare non può votare in maniera diversa da quanto previsto dal proprio partito mentre la Costituzione prevede proprio che non esista questo vincolo. Se davvero fosse introdotto significherebbe che in parlamento basterebbe un raprpesentante per ogni partito con a disposizione un numero di voti pari ai seggi ottenuti, sai che risparmio. Il tutto per limitare i cambi di casacca che sarebbero molto semplici: cambi partito con il quale sei stato eletto ? bene lasci il parlamento ... semplice e lineare. Anche se poi i cambi di partito si eliminano in un solo modo: reintroducendo le preferenze in modo che il parlamentare debba rispondere ai propri elettori. Terzo ed ultimo punto riguarda la figura del presidente del consiglio totalmente assente da questa trattativa per la definizione del fantomatico contratto, come se il capo del governo fosse nell'ordinamento della repubblica italiana un mero escutore di punti programmatici e non la figura prevista dall'Art. 95 della Costituzione: "Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l'unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l'attività dei Ministri." Ora va bene che il duo Salvini-Di maio è alla prima esperienza di governo ma entrambi, in quanto parlamentari italiani, dovrebbero quantomeno conoscere la carta Costituzionale e quindi operare nei limiti previsti dalla stessa. Invece questi due dilettanti pensano addirittura di scrivere la storia senza sapere che la stessa storia si può scrivere in molti modi e sicuramente il duo non sarà ricordato come un esempio limpido di statisti.

lunedì 14 maggio 2018

Se la rivoluzione è questa .....

"Il contratto è l'accordo fra due o più parti per costituire, regolare o estinguere fra loro un rapporto giuridico patrimoniale". Questa è l'ultima novità della coppia Di Maio-Salvini che si appresterebbe a governare un paese democratico. Già a leggere la definizione di contratto un bambino delle elementari si chiederebbe: ma che cosa c'azzecca un contratto per stilare un accordo fra due partiti allo scopo di governare un paese ? Eppure i due, che probabilmente non hanno la più pallida idea né del significato della parola contratto né tantomeno del significato di governare, presentano questa novità come una rivoluzione e addirittura Di Maio si è sbilanciato nell'affermare che in questi giorni "si scrive la storia". Ora, a parte che la storia la si scrive tutti i giorni, poi ci sarebbe da capire se questa storia sia un fatto positivo o negativo. Ma Luigino è pieno di se forse ancora di più del suo nuovo "amico" Salvini e probabilmente allo stesso livello dell'ex presidente del consiglio Matteo Renzi. Personaggi che probabilmente soffrono dell'effetto Danning-Kruger: una distorsione cognitiva della personalità per cui persone incompetenti tendono a sopravvalutare le proprie abilità, mentre persone abili tendono a sottovalutarle. Ora le questioni che sorgono da questa "nuova" modalità di trovare un accordo fra due partiti tramite un contratto sono almeno due. Una volta stilato il contratto du 10-20-30 punti o quelli che sono, che cosa faranno i due partiti al governo quando si troveranno ad affrontare problemi che non sono stati previsti nel contratto stesso ? In cinque anni di governo (ammesso che la legislatura arrivi fino alla fine) di questi eventi da affrontare ce ne saranno un'infinità ed allora i due che faranno ? Si rinchiuderanno per qualche giorno al Pirellone come hanno fatto in questi giorni per stilare un nuovo contratto che comprenda il nuovo problema ? Sicuri che il contratto non sia un'emerita presa in giro come strumento per governare un paese ? Si può essere valido per trovare un accordo su qualche punto come le promesse fatte in campagna elettorale ma poi per governare un paese ci vuole una strategia comune sia per le questioni interne che per quelle internazionali, serve un progetto ed una visione sul modello di paese che si intende perseguire. Ah già scusate ma questo significherebbe fare politica e qui siamo in Italia dove si governa per avere voti. La seconda questione invece riguarda il futuro presidente del consiglio: poiché si sta stilando questo contratto senza sapere chi sarà il futuro presidente del consiglio, cosa della quale i due ancora si vantano dimostrando incompetenza ed inadeguatezza prima ancora di iniziare, che farà il presidente incaricato alla guida di un governo che dovrebbe "rispettare" il contratto appena firmato dalle due parti ? In queste condizioni si tratterà di un mero esecutore che alla mattina si sveglia, convoca il governo e dice: "Oggi ci occupiamo del primo punto, domani del secondo e così via" alla faccia della Costituzione, della democrazia e della politica. A meno che i due non si accordino davvero per una vera e propria buffonata come quella della staffetta fra Salvini e Di Maio che si avvicendano alla presidenza del consiglio per metà mandato ciascuno.
Conclusione: se la rivoluzione è questa .... aridateci la restaurazione

martedì 8 maggio 2018

Mi raccomando ora RI-votateli ...


Per la prima volta dopo oltre 70 anni di storia repubblicana il voto delle ultime elezioni politiche (il 4 marzo 2018) viene gettato al vento e i principali attori di questo scempio, Di Maio-Renzi -Salvini-Berlusconi, ci riporteranno al voto probabilmente in piena estate. Naturalmente tutti i problemi che questa situazione comporterà (aumento dell'Iva, manovra finanziaria, politica internazionale in un momento estremamente delicato, etc.) sono problemi nostri di cittadini "normali" non certo dei politici che si erano candidati per il governo del paese. Si può fare una classifica dell'irresponsabilità mettendo al primo posto il duo Di Maio-Salvini, seguiti a ruota da Renzi ed in ultima posizione l'ex cavaliere. Ma nessuno può tirarsi fuori da questa classifica. Tutti, o quasi, scaricano la responsabilità sulla legge elettorale come se non fosse chiaro che il Rosatellum, studiato per dare vita ad un governo Fi-PD, è una legge essenzialmente proporzionale e che quindi tutte le dichiarazioni pre-voto costituivano solo fumo negli occhi se si fosse voluto poi governare. Nessuno avrebbe potuto rispettare le promesse pre-elettorali del mai con quello e mai con quell'altro perché nessuno avrebbe ottenuto la maggioranza. Ora queste grandi menti, che hanno demonizzato la legge elettorale, pretendono di andare a votare in peina estate e naturalmente con lo stesso Rosatellum. Altra anomalia di quanto è accaduto e sta accadendo: il governo non si fa, non si fanno accordi senza che nessuno si sia messo attorno a discutere ed a tentare di mettere a punto un programma comunque da portare a termine. Si è svolto tutto a colpi di tweet, post su facebook o interviste davanti alle telecamere, ma nessuno ha avuto il coraggio di un confronto faccia a faccia durante il quale discutere dei reali problemi da risolvere. 
Riassumendo ecco quello che è accaduto:
- il leader del prima partito ha preteso di essere anche di avere l'incarico di presidente del consiglio disponibile a formare un governo con chiunque (Berlusconi escluso) non importa se questo chiunque fosse un rezzista xenofobo o un bullo del quartiere.
- il leader del secondo partito, dopo aver dato finte dimissioni da segretario, ha messo nel congelatore i voti ricevuti indisponibile a discutere con chiunque per qualsiasi cosa.
- il leader del terzo partito ha preteso di entrare al governo portandosi dietro un tizio che ha rovinato il paese per 25 anni, condannato per frode fiscale, in qualche modo collegato alla mafia per tramite di qualche suo collaboratore. 
Ed ora questi personaggi vorrebbero tornare al voto con la stessa legge elettorale per replicare questa sceneggiata .... mi raccomando ... RIVOTATELI.

venerdì 4 maggio 2018

Il Partito Democratico .... ovvero il Ruggito del Coniglio


Nel panorama politico italiano ogni giorno c'è una sorpresa o un avvenimento che mette in evidenza quanto la nostra Repubblica sia né una prima, né una seconda, né tantomeno una terza Repubblica quanto piuttosto una repubblica zero. Purtroppo in questa rappresentazione sono coinvolti tutti i partito e/o movimenti come li si voglia chiamare, compresi i nuovi coloro cioè che hanno raccolto milioni di voti per un eventuale cambiamento. Oggi alla ribalta sale il Partito Democratico che, dopo la direzione di ieri, dimostra ancora una volta quanto sia "manovrato" e "pilotato" da un solo uomo: Matteo Renzi. Sotto certi aspetti quindi il PD appare come il più ipocrita dei partiti del panorama politico italiano. Infatti mentre gli altri non nascondono la natura padronale della formazione politica, il Partito Democratico sbandiera i suoi presunti "organi democratici" all'interno dei quali si discute e si sceglie la linea politica del partito stesso, salvo poi che questa linea coincide ormai da tempo con il pensiero unico di Renzi. Ora se il fiorentino rappresentasse la carta vincente del partito ci sarebbe anche da condividere questa sudditanza nei suoi confronti, ma il buon Matteo, da quando è arrivati ai vertici del PD, ha lavorato inesorabilmente per distruggere il partito stesso passando di sconfitta in sconfitta fino ad arrivare al disastroso risultato elettorale del 4 marzo. Un risultato fra l'altro che posizionato il Partito Democratico al secondo posto fra i partiti della repubblica italiana con il dovere quindi, dato il sistema elettorale prettamente proporzionale, di contribuire in qualche modo alla formazione di un governo. Purtroppo però anni di scontri frontali basati soprattutto dalla demonizzazione dell'avversario politico piuttosto che sul confronto delle idee, rendono la formazione di un governo quasi impossibile anche da parte di chi ha scritto e voluto una legge come il Rosatellum. Ma la situazione nel Pd è veramente tragica per certi aspetti e comica per altri. Infatti dopo le dimissioni (finte) di Matteo Renzi da segretario, il così detto reggente Martina e molte figure di primo piano del Pd hanno iniziato a spendersi per tentare una strada verso la formazione di un governo M5S-PD, un governo che avrebbe fra l'altro scongiurato un governo con a capo uno razzista, xenofobo come Matteo Salvini. Durante le ultimi consultazioni è sembrato che si aprisse uno spiraglio e in molti (Martina, Franceschini, Orlando, Boccia, etc. ) sono favorevoli a questo spiraglio. Quando però la situazione sembra volgersi al meglio o al peggio a seconda dei punti di vista, l'ex segretario insorge va in televisione e sconfessa tutti e tutto compresa la delegazione che è andata alle consultazioni. Fermi tutti e la decisione finale viene rinviata ad una "presunta" direzione che si è svolta ieri. Mentre sfilano davanti alle telecamere tutti i componenti della diorezione i venti di guerra spirano forti, ma appena le porte della direzione si chiudono (anche il Pd come il M5S dopo il primo entusiasmo per le dirette streaming hanno abbandonato questa "usanza") il vento si placa e alla riapertura escono tutti sorridenti, uniti e renziani. Tutte le dichiarazioni rilasciate nei giorni precedenti sono sconfessate e reinterpretate secondo il pensiero di Matteo. Punto e a capo.
Ora la situazione è questa:
Il M5S ha iniziato la nuova campagna elettorale riprendendo a sparare ad alzo zero su tutti compresi coloro con i quali avrebbe voluto formare un governo, Lega e Pd, proponendo elezioni a giugno (impossibile). 
Il centro destra vuole l'incarico a Matteo Salvini in modo da formare un governo che non otterrà la fiducia e comunque potrà guidare il paese fino alle prossime elezioni che non potranno svolgersi prima di ottobre. 
Il PD rimane alla finestra disponibile solo per un governo istituzionale guidato da non si sa chi e formato da non si sa chi, che comunque non avrà maggioranza perché solo PD e Forza Italia sono concordi. 
Tutti però affermano che un governo ci vuole .... ma chi lo vuole ?
E se si torna al voto tutti pensano che avranno la meglio .... chissà se gli italiani si convincono che questi dovrebbero essere spediti tutti a casa: non essendo stati capaci di fare un governo ora perché ci dovrebbero riuscire fra qualche mese ?