giovedì 28 ottobre 2021
Qualcuno ha visto il cadavere di Salvini ?
In un parlamento osceno e vigliacco il paladino dei diritti civili, Renzi, si butta con la mafia e con il terrorismo arabo
martedì 26 ottobre 2021
L'informazione è più ad orologeria della giustizia
Spesso si sente parlare di "giustizia ad orologeria" quando una sentenza arriva nel momento meno opportuno, solitamente coincidente con un voto popolare, per il politico oggetto di turno della sentenza. Naturalmente sono fantasie dei giornalisti o dei politici coinvolti in quanto in Italia se si dovessero emettere sentenze in periodo non elettorali, la magistratura potrebbe starsene in ferie perenni. Dove invece sembra che questo atteggiamento scandito dal tempo degli eventi abbia un seguito è nel settore dell'informazione. Il risalto che si da ad una notizia spesso è "programmato" a seconda del personaggio coinvolto nella notizia stessa. Un esempio lo abbiamo proprio in questi giorni. Con sempre maggiore insistenza si sente parlare di Silvio Berlusconi come probabile candidato al Quirinale, una notizia che fa tremare i polsi a tutti i cittadini onesti che abbiano ancora un minimo di coscienza civica e che soprattutto conservino memoria di chi sia stato Silvio Berlusconi. In molti anche non appartenenti al centro destra si sono sperticati per tessere qualche lode al Berlusconi candidato Presidente della Repubblica, a partire da Prodi per passare da Letta e sembra anche qualcuno del M5S. A fronte di questi squallidi e oltraggiosi endorsement per l'ex cavaliere, due notizie che lo riguardano sono passate sotto silenzio sebbene provengano addirittura da due sentenze della Corte di Cassazione.
La prima sentenza asserisce che è corretto scrivere che "La Fininvest di Silvio Berlusconi ha finanziato la mafia". Lo ha stabilito appunto la Corte di Cassazione dopo un processo durato ben 7 anni terminato con l'assoluzione del magistrato Luca Tescaroli, il giornalista Ferruccio Pinotti e la casa editrice Rcs Libri per la pubblicazione del libro "Colletti Sporchi". Il libro racconta appunto l'attività della Fininvest nel riciclaggio di denaro sporco proveniente da attività criminali della mafia. Quindi Berlusconi, oltre ad aver fondato Forza Italia con il suo amico Dell'Utri poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, oltre ad avere ad Arcore uno stalliere affiliato alla mafia, ha poi contribuito tramite la sua società a riciclare il denaro sporco della mafia. Candidarlo alla Presidenza della Repubblica sarebbe come far entrare la mafia al Quirinale.
La seconda sentenza, sempre della Cassazione, stabilisce, dopo ben 13 anni, che le cene eleganti organizzate da Berlusconi ad Arcore non erano tali, ma si trattava di cene con prostitute per ottenere favori monetari o carrieristici dall'ex cavaliere. Insomma la definizione di puttaniere che qualcuno ha appioppato a Silvio Berlusconi mai fu più appropriata. Portarlo al Quirinale sarebbe come trasformare la residenza della Presidenza della Repubblica in una nuova Arcore con tanto di bunga bunga alla presenza di uno stuolo di minorenni magari nipoti di qualche dittatore Africano.
Le due notizie avrebbero dovuto spegnere sul nascere le voci di candidatura alla presidenza della repubblica di un personaggio come minimo ambiguo come Silvio Berlusconi. Sarebbe il punto più basso che la nostra Repubblica potrebbe raggiungere anche solo pensarlo, figuriamoci se candidarlo veramente e alla fine eleggerlo.
giovedì 21 ottobre 2021
Covid: il virus ideologico
Molto spesso, a volte anche a sproposito, si sente l'affermazione che un determinato problema debba essere affrontato e possibilmente risolto mettendo da parte le ideologie. Solitamente però in politica la soluzione ad un problema non è mai univoca e si diversifica appunto a seconda della collocazione della parte politica destra, sinistra, centro. L'affermazione non sono né di sinistra né di destra è una bufala enorme e sinistra e destra si differenziano proprio per le soluzioni proposte. La battaglia contro il Covid potrebbe essere invece uno dei pochi casi nei quali l'ideologia dovrebbe essere messa da parte e invece proprio in questo ultimo anno con la comparsa dei vaccini si sta assistendo ad una vera guerra fra una minoranza, i no-vax/no-greenpass, ed il resto della popolazione che si è vaccinata. La destra ha cavalcato questa contrapposizione tentando di fare sua questa protesta, strizzando l'occhio a chi è contro il vaccino e a cascata chi è contro il GreenPass. Una protesta che si nasconde dietro una parola d'ordine folle e fuori da ogni logica: la dittatura sanitaria che nel nostro paese il governo sta mettendo in atto. Domani sarà un'altra giornata folle che partirà ancora una volta da Trieste, la città che già sta pagando questa follia in termini di contagi: la provincia di Trieste è quella che nell'ultima settimana conquista il primato in Italia di numero di contagi per 100mila abitanti. E' il tragico risultato delle manifestazioni della settimana scorsa oltre che una bassa percentuale di vaccinati.
Che la protesta sia ideologica, anche se non si sa bene a quale ideologia faccia riferimento, e che non abbia alcun fondamento lo dimostrano i dati. Nei tre grafici sopra si mostra l'andamento dei contagi in Italia, Regno Unito e Russia. La Russia dove i vaccinati sono solo il 31% della popolazione in questi giorni si viaggia a circa 1000 morti al giorno e si sta pensando ad un nuovo lockdown. In Gran Bretagna dove i vaccinati invece sono intorno al 70/80% ma dove non ci sono più restrizioni di alcun tipo (niente mascherine nemmeno al chiuso, luoghi pubblici a piena capienza, etc.) i morti sono contenuti, fra i 100 e i 200 al giorno, ma il contagiati viaggiano a circa 40000 al giorno. L'Italia è il paese che sta meglio fino ad oggi grazie a due fattori: l'alta percentuale dei vaccinati, l'utilizzo del green pass e alcune misure ancora in vigore come l'utilizzo delle mascherine nei luoghi al chiuso ed il distanziamento sociale. I decessi nel nostro paese sono dell'ordine di alcune decine al giorno. Rimanendo circoscritti all'Italia si potrebbe anche verificare che confrontando le due popolazioni di vaccinati e non, le percentuali di ricoverati e di decessi è notevolmente superiore nella popolazione dei non vaccinati rispetto ai vaccinati.
Ora leggendo questi dati possibile che ancora si debba mettere in discussione il vaccino e il green pass per accedere ai luoghi pubblici o nei luoghi di lavoro. Qualche giornalista e qualche politico di destra continua a dire che "Il Green Pass ce l'abbiamo solo noi" (aggiungerei in Europa perché in Israele è stato adottato anzi sarà revocato a chi non farà la terza dose), dimenticandosi di aggiungere: "Per fortuna". Una volta che l'Italia prende un provvedimento che dimostra la sua utilità con dati oggettivi, possibile che si debba lamentare che siamo solo noi ad aver adottato quel provvedimento ? Fra l'altro proprie in queste ore i paesi che sono più in difficoltà (Russia, Regno Unito, Bulgaria, ed altri) stanno pensando o andare di nuovo in lock down o di adottare il Green Pass. E domani qualche migliaio di persone si appresta a manifestare ancora a Trieste contro .... l'unico strumento che abbiamo in questo momento per difenderci dal virus. Mai appellativo fu più adeguato: imbecilli.
venerdì 15 ottobre 2021
Oggi si manifesta contro la salute dei cittadini ed a favore del Covid
giovedì 14 ottobre 2021
Donna, mamma, cattolica (finta) e anche Mussolini in gonnella
Ieri si è svolto alla camera lo scontro fra una dei responsabili dei disordini di sabato scorso alla CGIL, Giorgia Meloni, ed il ministro dell'interno Luciana Lamorgese. In realtà sabato 9 ottobre c'è stato un salto di qualità nella "guerra" contro i vaccini ed il green pass, una guerra alimentata dai partiti di destra (Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia) ormai tutti palesemente fascisti dopo che si sono schierati contro lo scioglimento di Forza Nuova, il braccio armato dei simpatizzanti del ventennio. Forse Giorgia Meloni non si aspettava la mozione di Pd e M5S che chiedeva la messa al bando, secondo la Costituzione e la legge Scelba sempre disattesa, e quindi ieri ha dovuto vestire i panni di quella che attacca il governo per non aver saputo prevenire e impedire l'attacco alla sede della CGil, ma l'anima nera della nuova mussolini in gonnella è comunque saltata fuori sia nei modi che nei contenuti. Il salto di qualità si può riassumere in tre punti.
La protesta scellerata guidata dalla destra contro i vaccini ed il Green Pass ha superato ogni limite. Indire manifestazioni contro il vaccino e l'uso della carta verde è quanto di più incomprensibile e fuori da ogni logica si possa immaginare. I dati dimostrano che i vaccini sono un'arma irrinunciabile contro la pandemia che tormenta il mondo da quasi due anni, opporsi ai vaccini è come manifestare a favore del virus che ci ha tenuti chiusi in casa per mesi. Ma ancora più scellerato e criminale è manipolare una simile manifestazione per andare a devastare la sede di un sindacato con l'obiettivo poi di occupare i palazzi delle istituzioni. Uno dei tanti segnali di arretratezza di questo paese: si è passati dal in meno di 40 anni dal popolo che manifestava per essere vaccinato (in occasione dell'epidemia da colera di Napoli) a manifestare contro il vaccino per un virus che ha provocato milioni di morti.
La polizia ha ancora una volta dato dimostrazione di quello che è: un organo di stampo destrorso. La storia italiana è costellata di episodi nei quali il comportamento della polizia è quanto meno controverso: tanto irreprensibile e a volte criminale (come nei fatti del G8 di Genova) quando le manifestazioni sono di stampo anarchico o provenienti dall'area di sinistra del paese, quanto accondiscendente quando le stesse manifestazioni sono indette da aree della destra italiana, parlamentare o extra parlamentare. Quindi il comportamento di sabato 9 ottobre non rappresenta nessuna novità per chi ha vissuto gli anni 60-70-80 e non solo. Sabato scorso gli organi di polizia hanno quasi scortato circa 3000 manifestanti per due chilometri e mezzo fino alla sede della CGIL senza intervenire e senza opporsi alla devastazione che ne è seguita. In questo la donna, la mamma, la cristiana (falsa) ha ragione peccato che nel suo atto di accusa vesta poi i panni della Mussolini in gonnella strillando, strabuzzando gli occhi, e non puntando il dito contro i fascisti suoi amici.
La ministra dell'interno Lamorgese ci ha messo il carico nel suo intervento a difesa dell'azione della polizia. Ma non poteva portare scusanti accettabili: la polizia ha sempre trattato con un occhio di riguardo le manifestazioni di destra, che cosa ci si aspettava facesse sabato scorso ora che nel governo sono presenti due partiti di stampo fascista, Lega e Forza Italia, che dopo la devastazione da parte di Forza Nuova della sede della CGIL, si oppongono allo scioglimento del movimento neofascista ? E la Lamorgese ha avvallato questo comportamento portando una giustificazione "pericolosa" che dimostra la collusione delle forze dell'ordine con i neo fascisti: il ministro ha detto che "non era possibile" intervenire per non causare altri disordini. E quindi la polizia per ordine del ministro ha fatto da scorta ai criminali che sono andati a devastare la sede del sindacato e che avrebbero voluto anche entrare a Montecitorio e a Palazzo Chigi. Anche questo aspetto ha sottolineato la Mussolini in gonnella con gli occhi a palla, ma sempre dimenticando che a queste manifestazioni si arriva grazie alle spinte violente sue, di Salvini e di Forza Italia, i veri mandanti di quanto accaduto.
Ciò che fa specie e che porta il paese in uno dei periodi più bui della sua storia, è la considerazione che tutto questo accade non per il lavoro che stenta a ripartire, non per i diritti dei lavoratori che non esistono più, non per aumentare la qualità della vita del paese ma solo per ragioni ideologiche verso la battaglia contro una delle peggiori pandemie che ci abbia mai colpito e verso gli strumenti che abbiamo incredibilmente a disposizione per combatterla. Un atteggiamento criminale e irrispettoso verso le decine di migliaia di morti, verso le persone che sono in difficoltà a causa del virus, verso il paese intero che si ritrova dopo 70 anni a combattere con il fascismo.
Ultima annotazione: Salvini e Meloni che sostengono chi protesta contro i vaccini .... sono a loro volta vaccinati ... e questo la dice lunga su quanto si prendano gioco del paese intero.
martedì 12 ottobre 2021
Il 40% del Parlamento Italiano è fascista
domenica 10 ottobre 2021
Trenta anni di tolleranza ed alla fine i fascisti escono dalle fogne
giovedì 7 ottobre 2021
Psicolabile, emotivamente instabile o politicamente psicogeno: comunque inadeguato a fare politica seria
mercoledì 6 ottobre 2021
Il disastro della politica: ridateci la prima repubblica
Dopo il crollo della così detta prima repubblica il panorama politico italiano è diventato sempre più squallido e soprattutto ripiegato su se stesse a tal punto da favorire un partito che prima degli anni 90 era completamente sconosciuto: il partito dell'astensione. Nella prima repubblica i partiti erano 7 e questo numero è rimasto invariato per moltissimi anni ma nessuno si sognava di non votare perché NON RAPPRESENTATO come avviene oggi. Le recenti votazioni per le amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 sono state l'apoteosi della non rappresentanza. Un esempio per tutti Roma: 22 candidati sindaci, una 40 di liste, e oltre il 50% di astensione. Certo che destreggiarsi fra i partiti ufficiali e liste, che in occasione di elezioni amministrative si formano per l'occasione salvo poi sparire la settimana dopo, non è certo semplice per l'elettore che si trova spiazzato da un'offerta abnorme. Limitandosi anche solamente ai partiti più rappresentativi, la qualità dell'offerta è veramente di basso livello soprattutto perché nessun partito ha un progetto solido da portare avanti nell'interesse generale del paese.
Fratelli d'Italia, nonostante gli sforzi falsi della sua leader per distanziarsi dal fascismo, strizza l'occhio a quella parte del paese ancora nostalgica o peggio ancora delle nuove formazioni che si ispirano al fascismo, Forza Nuova e Casapound su tutte. Anche recentemente Giorgia Meloni ha dichiarato che nel suo partito non c'è spazio per razzisti, xenofobi, nazisti dimenticandosi di citare anche i fascisti. Almeno nella prima repubblica il MSI era tenuto fuori dal governo, mentre la Meloni è stata anche ministro, e quando Almirante e soci si presentavano in tv venivano boicottati dai giornalisti di sinistra. Oggi invece Giorgia Meloni, nonostante non prenda le dovute distanze dal fascismo e quindi non rispettando la Costituzione, è continuamente presente in ogni televisione e telegiornale.
La Lega di Salvini dopo essere nata per dividere l'Italia in due e dare spazio al federalismo, era crollata grazie ai comportamenti del suo apparto dirigente e soprattutto da Umberto Bossi che ha finito per comportarsi come la così detta, nel racconto leghista, Roma ladrona. E' stata ripresa e risollevata da Matteo Salvini che ha adottato la politica della semplificazione: il suo programma politico si estrinseca a suon di tweet e buon per lui che da qualche hanno può utilizzare 280 caratteri invece dei tradizionali 140. Ma non è che cambia molto. Il fallimento totale di Salvini si è potuto apprezzare quando nel 2018 è stato portato al governo dal Movimento 5 Stelle. Salvini oltre il razzismo, oltre l'odio per il diverso, oltre il finto contrasto all'immigrazione non ha saputo attuare alcun programma che non sia un condono per aiutare chi evade le tasse e un decreto sicurezza che ha portato più insicurezza. Dopo l'ubriacatura dell'estate 2019 a colpi di sondaggi e mojito pretendeva di avere pieni poteri e far votare il paese a ferragosto: risultato fuori dal governo per rientrare nel 2021 grazie all'altro Matteo. Ora che il popolo leghista lo ha abbandonato alle recenti amministrative tenta di portarsi non si sa dove: non partecipa ai consigli dei ministri ma non lascia la poltrona ed i miliardi del PNRR da gestire. Un fanfarone inaffidabile.
Forza Italia ha costituito per alcuni anni il sogno di rinascita di milioni di italiani i quali però non conoscevano la storia del suo fondatore Silvio Berlusconi. Berlusconi si è presentato subito una volta vinte le sue prime elezioni nel 1993: formò un governo dove, per la prima volta nella storia della Repubblica, erano presenti esponenti di Alleanza Nazionale di Fini, gli eredi del MSI di Almirante e dei fascisti. Grazie a questa sua operazione scellerata oggi abbiamo in Italia la peggior destra presente in europa, incapace di tagliare i legami con il periodo più buio della storia italiana. Oggi Forza Italia vorrebbe proporre al Quirinale proprio Silvio Berlusconi, condannato per frode fiscale, in rapporti con la mafia tramite il suo amico Dell'Utri cofondatore del partito, ancora impelagato nel processo Ruby, la prostituta marocchina che, ancora minorenne, fu pagata da Silvio per le sue prestazioni. Se davvero si arrivasse a portare Silvio Berlusconi al Quirinale sarebbe veramente la vergogna più eclatante della Repubblica Italiana.
Il Partito Democratico è stato un fallimento fin dalla sua nascita. Il primo risultato della sua creazione fu la caduta del governo Prodi che aveva vinto le elezioni con la coalizione dell'Ulivo. La maggioranza di quel governo era piuttosto risicata e invece di lavorare per fortificarla, Vetroni ed i suoi sprecarono energie per dare vita ad un Partito sulla falsa riga dei democratici americani. L'obiettivo era raccogliere il raccoglibile, da Binetti a Rutelli ai Ds, dando vita ad un carrozzone senza anima ma soprattutto che abbandonò l'elettorato storico della sinistra: operai, lavoratori, quartieri periferici delle grandi città. Un territorio che una volta lasciato a se stesso ha finito per diventare il pascolo della destra e della Lega. U partito senza anima che per circa quattro anni si è venduto ad un infiltrato di Berlusconi, Matteo Renzi, portandolo al governo e votando la peggior riforma contro i lavoratori mai votata da un partito che si ritiene di sinistra: il Jobs Act. Renzi è quasi riuscito a distruggere il PD che ha subito una scissione (una delle tante a sinistra) ed oggi è in mano ad un democristiano come Enrico Letta, certamente una persona onesta, ma che di sinistra ha niente. Non ha nemmeno il coraggio di stracciare il Jobs Act e magari iniziare con una piccola riforma che potrebbe portare qualche beneficio al mondo del lavoro: il salario minimo. Ma non si può perché altrimenti si toglie potere contrattuale ai sindacati, ed i lavoratori ???
Il Movimento 5 Stelle, un fallimento totale e un vero e proprio bluff. Anche questo facilmente prevedibile considerato che il manifesto di quel movimento era il "Vaffa" lanciato da un comico fallito che ha trovato nell'avventura politica il modo per tornare in auge. Il Movimento ha avuto il suo successo fino a quando è stato fuori dal parlamento o una volta entrato è rimasto all'opposizione. Le sue lotte No-Tav, No-Tap .. no tutto, una volta arrivati al governo si sono sgretolate come una costruzione colpita da un terremoto di oltre 9 gradi. Per mantenere quelle promesse il Movimento sarebbe dovuto arrivare al governo da solo, cosa che per fortuna non è accaduta, o altrimenti avrebbe dovuto scendere a compromessi, quelli che il movimento stesso dichiarava di combattere. Risultato: hanno finito per governare con tutti i loro nemici dichiarati e addirittura stare in un governo con a capo il banchiere Draghi.
Sui partiti a sinistra del Pd vale la pena di stendere un velo pietoso. Molto attivi quando si tratta di fare distinguo o dividersi così come incapaci di occupare quegli spazi lasciati liberi da quello che fu il più grande partito europeo di sinistra per farseli occupare dalla destra meloniana e salviniana. Purtroppo in un periodo storico dove l'ignoranza dell'elettore la fa da padrona, o si contrasta la destra a colpi di tweet o se, forse giustamente, si intraprende la strada della cultura e della coerenza ci vorranno anni per recuperare il terreno perso. Ma soprattutto quel terreno non sarà recuperato se non ci si mette in testa di unirsi piuttosto che dividersi.
martedì 5 ottobre 2021
E come al solito chi non vota ha sempre torto
Era già accaduto ma un successo come quello di ieri il partito dell'astensione non lo aveva mai ottenuto: oltre il 45%. E come in passato a nessuno interessa più di tanto. Nei dibattiti post voto e nelle dichiarazioni dei politici il partito dell'astensione è tranquillamente ignorato a dimostrazione di due fatti rilevanti: lo stato disastroso della qualità politica in Italia, chi si astiene e chi non vota alla fine delega ad altri il proprio futuro e quindi ha sempre torto. Magari poi chi non è andato a votare è colui che dietro la tastiera spara le sue frecce contro tutti destra, sinistra, centro e affini. Astenersi poi a delle elezioni amministrative è più deleterio che astenersi alle politiche in quanto quando si va a votare per consigli comunali e/o regionali si vanno ad eleggere quegli amministratori che impatteranno maggiormente sulla vita dei singoli cittadini. La motivazione più diffusa è la seguente: nelle liste non c'è nessuno che mi rappresenti. Una motivazione che può essere facilmente contestata. Prendiamo per esempio il Comune di Roma: in lizza si sono ritrovati ben 22 candidati sindaci con un numero di liste quasi tre volte tanto ... possibile che in questa offerta così numerosa e variegata un cittadino non possa trovare un proprio rappresentante ? E' la conferma di una caratteristica comune dell'italiano medio, pensare prima di tutto a se stesso ed ai propri problemi piuttosto che alla comunità. Ecco allora spiegati i 22 candidati sindaci di Roma e le innumerevoli liste che si raggruppano intorno ad ogni candidato. Qualche esempio:
- Sergio Iacomeni sostenuto dalla lista Nerone
- Rodolfo Concordia sostenuto da una lista di nostalgici della prima repubblica
- Giuseppe Cirillo sostenuto dal partito delle Buone Maniere
E così via. Ma oltre a queste liste dal sapore folkloristico poi ci sono gli integralisti dei vari partiti che si rifiutano di votare per non condividere la politica a livello nazionale del proprio partito e quindi rinunciano a scegliere chi li amministrerà nei prossimi 5 anni. Primi fra tutti i grillini che hanno visto il loro Movimento trasformarsi così tanto da andare a governare con chiunque fosse disponibile partendo da Salvini per passare dal Pd e approdare poi ai "nemici" di Forza Italia. Ma piuttosto che astenersi non sarebbe stato più "coscienzioso" affidarsi alla Lista Nerone ?