sabato 7 agosto 2021

Le olimpiadi: il rifugio di Salvini dagli schiaffi di Draghi

 


Dopo aver preso gli schiaffi da Giuseppe Conte, il buon Matteo Salvini era stato messo nell'angolo e dal suo rifugio si sfogava con twitter per sparare sul governo. Conte voleva chiudere tutto e lui twittava che bisognava aprire, Conte apriva e lui naturalmente voleva chiudere, e così via per tutti questi mesi. Poi all'inizio dell'anno è arrivato il furbetto di turno, l'omonimo Matteo Renzi, che per fare fuori Conte e soprattutto bloccare la riforma della giustizia di Bonafede, ha provocato una bella crisi di governo alla fine della quale ha riportato Matteo Salvini e la Lega dentro l'esecutivo. Tirato fuori dall'angolo dove si era rifugiato il Matteo verde ha ripreso con i suoi tweet ambigui che spesso sono andati contro le decisioni del governo del quale ora lui fa parte. Ma non ha fatto che rimediare altri schiaffi questa volta da Mario Draghi. 

Salvini va in giro a blaterare contro l'obbligo vaccinale, Draghi risponde che ci è contro il vaccino di fatto invita a morire: lo schiaffo fa effetto e subito Matteo Salvini scodinzolando appena il giorno dopo averlo ricevuto va a vaccinarsi con la prima dose.

Il governo paventa la possibilità di rendere obbligatorio il Green Pass per accedere a luoghi pubblici (bar, ristoranti, cinema, teatri, etc.) e subito Salvini si spertica con i suoi tweet che l'obbligo della certificazione vaccinale è un sopruso, un danno per l'economia e per il turismo, una limitazione della libertà. Draghi non lo ascolta e pochi giorni fa arriva il secondo schiaffo per il leader leghista: Green Pass obbligatorio.

Salvini sposta subito l'obiettivo e annuncia che per la scuola ed i mezzi di trasporto non ci saranno obblighi di certificazione. Draghi immancabilmente sferra il terzo schiaffo: per la scuola i docenti che non avranno il Green Pass saranno sospesi, per i mezzi di trasporto a lunga percorrenza da settembre sarà introdotto l'obbligo della certificazione.

Salvini non sa più cosa twittare, ma per fortuna l'Italia dello sport arriva in suo soccorso. Le innumerevoli medagli conquistate dagli azzurri olimpionici gli consentono si rimanere sul pezzo e di essere costantemente presente sui social. Non c'è medaglia e/o prestazione degli azzurri che non sia sottolineata dall'immancabile tweet, spesso anche più di uno se si tratta di una medaglia d'oro, una manna dal cielo per il buon Matteo. Naturalmente in questa gara a sfruttare le prestazioni degli atleti azzurri è in buona compagnia: Meloni e l'altro Matteo fanno a gara a chi pubblica più foto e/o video come se fossero dei semplici i cronisti sportivi.

Ora che le olimpiadi sono terminate .... a che cosa si dedicherà Matteo Salvini ? A giudicare dalle prime dichiarazioni si prepara per un altro schiaffo: quello sul reddito di cittadinanza.

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