giovedì 12 agosto 2021

Green pass, ius soli: polemiche estive che bruciano come gli incendi che distruggono i boschi del sud

 


A volte il detto si stava meglio quando si stava peggio capita proprio a fagiuolo. Negli anni 60-80 il mese di agosto ci si lamentava perché tutti andavano in vacanza e chi rimaneva in città trovava difficoltà anche per fare la spesa. La politica non faceva eccezione e sebbene in quegli anni non fosse così invasiva come lo è attualmente, in agosto era difficile trovare notizie politiche sulle quali discutere. Oggi è tutto cambiato, ci sono le vacanze intelligenti, i supermercati sempre aperti anche quando la tv invita a tutti a stare in casa nelle ore più calde, ed i politici anche in questa nuova caotica situazione non fanno eccezione. Anzi da qualche anno sembra che il mese di agosto, con il parlamento chiuso, sia proprio terreno di battaglia e polemica a volte sterile, a volte fuorviante, ma comunque mai costruttiva. Ecco un piccolo pro memoria dei temi attualmente oggetto di discussione.

Green Pass. Il certificato vaccinale la fa da padrone da quando il governo, contro il parere della destra che sta all'opposizione ma anche quella che sta la governo, ha deciso di renderlo obbligatorio per accedere a luoghi pubblici come bar, ristoranti, cinema, teatri, e via dicendo. Smantellata l'accusa di discriminare i no-vax attraverso il tampone (il green pass valido 48 ore viene rilasciato anche a coloro che eseguono un tampone con esito negativo) ho sorto il problema dei controlli. E siamo entrati nel caos alimentato anche dalle direttive contradditorie del ministro dell'interno. E' chiaro che un green pass mostrato senza documento d'identità lascia il tempo che trova. Ecco allora prima l'indicazione di non dover controllare il documento d'identità poi quella di controllarlo solo se ce ne sono i motivi, insomma un caso totale. Naturalmente questa misura sacrosanta per aumentare la sicurezza ma anche per incentivare alla vaccinazione è diventata oggetto di polemica politica senza toccare il vero problema che di fatto si è portato dietro il decreto: nessun green pass è rilasciato al soggetto che ha fatto il Covid e che ha gli anticorpi. Per questi soggetti, che ormai sono qualche milione, non è previsto nessun certificato ma naturalmente nessuno li prende in considerazione e nessuno propone una modifica per consentire a queste persone di avere il loro bel certificato.

Ius Soli. La polemica sullo Ius Soli (ottenere la cittadinanza italiana per il fatto di essere nati sul territorio italiano) è scoppiata all'improvviso all'indomani delle Olimpiadi e grazie ai successi degli azzurri fra i quali diversi cittadini nati da genitori straniere ma con cittadinanza italiana. La domanda è: ma se alle Olimpiadi gli azzurri fossero tornati con un fiasco pazzesco, coloro che oggi hanno riproposto il problema della cittadinanza, lo avrebbero fatto comunque ? Intendiamoci la legge sarebbe sacrosanta in un paese civile, ma l'Italia con la destra che si ritrova, nostalgica e razzista, non   è certo un paese modello di civiltà per quanto riguarda i diritti delle persone. Insomma la legge riposta da due anni nei cassetti del parlamento viene riproposta per convenienza e naturalmente apriti cielo con i due capipopolo della destra, Salvini e Meloni, che tirano fuori il solito argomento dell'immigrazione. E quindi polemiche su polemiche, tweet su tweet, post su post, ma discussioni costruttive e intelligenti zero. Trascorsa e smaltita la sbornia di medaglie olimpioniche, il polverone si diraderà e tutto tornerà come prima fino al prossimo successo di qualche atleta azzurro.

Incendi. E' un agosto particolarmente rovente per le temperature e come ogni anno arrivano gli incendi che in questa estate 2021 sembrano comunque più violenti del solito. E' vero il caldo, il vento, la siccità sicuramente favoriscono lo svilupparsi degli incendi ma non dimentichiamo che ormai è noto nessun incendio si attiva per autocombustione e c'è sempre l'opera criminale dell'uomo. Siamo però sicuri che i forti incendi in Sardegna, in Sicilia e in Calabria non siano dovuti anche ad un altro fattore del quale nessuno parla ? Tutti hanno dimenticato lo smantellamento della guardia forestale operato dal governo Renzi ? Siamo certi che una recrudescenza come sta avvenendo in queste ore non sia anche il frutto di quella scelta scellerata (come quasi tutte le scelte fatte dall'allora presidente de consiglio Matteo Renzi) che, in un territorio come quello italiano, ha sciolto un corpo di polizia specializzato nella salvaguardia del patrimonio boschivo.

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