venerdì 2 luglio 2021

Salvini, Renzi, Grillo: tre degni rappresentanti della squallida politica di questa legislatura

 


Quello che è accaduto e sta accadendo nel panorama politico Italiano in questa legislatura non ha precedenti nella breve storia della nostra democrazia. Non tanto per i cambiamenti di governo e di maggioranza che lo sostiene, quanto per le modalità attraverso le quali sono avvenuti tali cambiamenti oltre che per le situazioni nelle quali si trova il paese che di tutto avrebbe avuto bisogno meno che di sconvolgimenti politici.

Dopo le elezioni politiche del 2018 si formò una maggioranza di governo, Lega-M5S, che nessuno degli elettori dei due partiti avrebbe mai pensato potesse realizzarsi. Probabilmente molti di quegli elettori addirittura non avrebbero mai votato né Lega né M5S se avessero saputo di un governo formato dai due nemici dichiarati. Il M5S portò al governo il peggior leader politico di sempre, Matteo Salvini, razzista-xenofobo-odiatore seriale-nonché fascista nell'anima. Un anno e mezzo di governo e accadde l'imprevedibile: Salvini dopo aver incassato due successi in Parlamento (il si alla Tav e la fiducia) in un pomeriggio assolato in preda ai fumi di quantità industriali di mojito da vita ad una conferenza stampa improvvisata in mutandoni balneari e annuncia il ritiro dei suoi ministri dal governo. Non contento di questa uscita senza precedenti chiede "Pieni poteri" chiedendo al Presidente della Repubblica di scogliere le camere e indire nuove elezioni nella settimana di ferragosto o comunque entro agosto. Il tutto dovrebbe avvenire al massimo in 20 giorni. Una specie di novello Duce in piena amnesia costituzionale e democratica. Naturalmente Mattarella rispetta la Costituzione e si avviano nuove consultazioni che non portano allo scioglimento delle camere bensì a un nuovo governo.

Il governo che si forma nel settembre del 2019 è strano quanto il primo: il M5S con estrema disinvoltura passa a governare con il PD e Leu (partiti di sinistra se pur all'acqua di rose) dopo aver governato dalla peggior destra di sempre. E chi sono gli autori di questa giravolta: Renzi e Grillo. Il primo, con una giravolta delle sue, invita il PD a formare il governo con il nemico di sempre sapendo benissimo che se si andasse al voto lui ed i suoi seguaci scomparirebbero per sempre. Il secondo si inventa la solita consultazione farsa e teleguidata sulla piattaforma Rousseau, sapendo che interrompere la legislatura vorrebbe dire privare la Casaleggio Associati del sostentamento dei parlamentari grillini. Si forma il nuovo governo e subito dopo Renzi si sfila dal PD formando un suo partitello e portandosi dietro due ministri. In questo modo si libera le mani per agire da oppositore nella maggioranza. In questo giochetto perverso l'Italia ha comunque la fortuna di trovarsi ad affrontare la pandemia senza la Lega e soprattutto Salvini al governo, sarebbero stati dolori e morti più di quelli che abbiamo avuto se il governo giallo-verde si fosse trovato ad affrontare la pandemia.

Arriviamo quindi a gennaio 2021. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha appena ottenuto dall'Europa oltre 200 miliardi per superare la crisi dovuta al Covid, la campagna vaccinale dopo nemmeno un anno dall'inizio della pandemia sta per fortuna iniziando e il paese si trova ad affrontare la seconda ondata che ci ha portato al terribile record di oltre 100mila morti. Di tutto avremmo bisogno ora meno che di una crisi di governo e puntualmente la crisi arriva. Il buon Renzi si vede sfuggire di mano la gestione dei miliardi europei e si trova a dover "digerire" l'indigesta riforma grillina della giustizia e così alla vigilia del voto in parlamento veste i panni del suo omonimo Matteo Salvini sfiduciando il governo o meglio ritirando le sue due ancelle ministre (che non aprono bocca nella conferenza stampa in cui si annuncia il loro ritiro). E pensare che Salvini aveva dalla sua la scusa di non aver saputo reggere alla sbornia di mojito, Renzi invece ha bevuto solo acqua ed è solo ubriaco della sua superbia, arroganza e falsità. Fatto sta che ancora una volta accade l'incredibile: Salvini, Renzi e ancora Grillo danno vita al terzo governo della legislatura dove entrano tutti ad esclusione di Giorgia Meloni. Potere dei quattrini: dopo anni di insulti, offese, e via dicendo tutti al governo agevolato da Grillo con il solito voto beffa su Rousseau. Renzi è soddisfatto perché ha fatto fuori Conte, Salvini è soddisfatto perché torna al governo, Grillo è soddisfatto perché salva la Casaleggio associati dal fallimento.
Bene ora sono tutti al governo e quindi il paese è tranquillo. No troppo facile. Sono appena trascorsi 4 mesi e questa volta è Grillo a scatenare il caos, questa volta per semplici problemi interni al M5S. Ma questa è l'Italia: qualcuno ha mai visto una crisi di governo motivata dagli interessi del paese e dei cittadini ? Nelle parole tutte o quasi, nei fatti nessuna. Grillo, dopo che Giuseppe Conte è stato liberato dagli impegni governativi, incarica l'ex presidente del consiglio di riformare il M5S che con tutti questi governi di ogni colore sembra aver perso la propria identità. Conte si mette seriamente all'opera ma commette un errore fondamentale: vuole estromettere la Casaleggio Associati e la sua piattaforma Rousseau. E ci riesce anche con l'intervento della magistratura. Ecco allora che appena Conte completa il suo progetto e propone un nuovo statuto, Grillo si inalbera, da di matto (anche lui come Renzi senza aver bevuto) e manda a quel paese Giuseppe Conte dando vita ad una crisi tutta interna al Movimento. Addirittura pretenderebbe di riesumare la piattaforma Rousseau proprio ora che i parlamentari grillini se ne sono liberati e soprattutto si sono liberati della tassa che manteneva in vita Casaleggio. In questi giorni siamo in piena crisi di nervi ed il Movimento rischia la scissione che potrebbe anche sfociare nella terza crisi di governo della legislatura.

Insomma alla nostra politica poco importano le condizioni disastrose nelle quali si trova il paese a causa anche della pandemia, tutti sono più sensibili ai mojito o al proprio ego o alla sorte economico-finanziaria dei propri amici. Ma la colpa non è loro, la colpa è nostra che ci siamo fatti scippare le ideologie in nome del non esistono più sinistra e destra ma il bene del paese, un paese che abbiamo consegnato a questi personaggi il cui obiettivo è solo quello di soddisfare il proprio ego.

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