venerdì 19 febbraio 2021

Due mesi per un'altra perla renziana e la morte della democrazia diretta

 

Lo stratega del terzo millennio ha tenuto bloccato il paese per quasi due mesi ed alla fine ha raccolto i suoi frutti: un'altra perla da aggiungere alla sfilza delle sue caxxate e la morte definitiva della democrazia diretta (per la quale era solo questione di tempo). Tutto il resto è noia come diceva il grande Califano. Questo è quello che rimane oltre le autoincensasioni che i vari Renzi, Rosato, Bellanova e Boschi si sono dedicati nella discussione parlamentare sulla fiducia. Che Renzi abbia una certa "intelligenza politica" è fuori dubbio, anche in virtù del desolante panorama generale, ma la eventuale intelligenza poi deve essere utilizzata adeguatamente altrimenti rimane confinata a intelligenza a proprio uso e consumo e non certo per il bene comune del paese. Alla fine della discussione che rimane di questa crisi di governo ?

Italia Viva lascia al paese l'ennesima giravolta renziana paragonabile al famoso stai sereno di appena 7 anni fa. Matteo Renzi fa cadere il governo dichiarando la sua attenzione ai programmi più che alle persone e abbandona Conte perché lui ed il partito di maggioranza relativa sono contrari alla richiesta del Mes per la sanità (32 miliardi di euro). Conte si dimette, arriva Draghi e candidamente prima Renzi afferma che il Mes non serve più, poi Rosato assesta una bella slinguazzata ai fondelli di Draghi sentenziando che il loro Mes è proprio super Mario. Alla faccia dei gonzi che ancora una volta avevano prestato fede alle parole dello "statista".

Il Movimento 5 Stelle cade vittima della sua stessa fragilità e della tanto sbendierata "democrazia diretta". Un'altro raggiro messo in campo da un movimento che rappresentava per molti una speranza di cambiamento, come se questo movimento fosse sceso direttamente da un'altra galassia piuttosto che dalle farneticazioni di un comico. Un comico che ha sempre camminato sul filo della serietà e satira senza mai far trapelare se le sue parole fossero serie o facete. E così dopo l'ennesimo ricorso alla tanto decantata piattaforma Rousseau, altra presa per i fondelli con quesiti ricamati ad arte per indirizzare il voto, ecco che il responso della piattaforma e dalla base viene rigettato proprio da una parte di coloro che si vantavano di fare ciò che gli altri partiti non facevano. In buona sostanza si chiede il parere alla base e poi qualcuno fa comunque come gli pare: che il virus renziano abbia anche lui dato vita ad una mutazione e si sia insinuato nei 5 stelle ?

La destra che Boschi e Renzi si vantano di aver diviso, in realtà era già divisa fin dalla nascita del governo giallo-verde quando Matteo Salvini abbandonò Berlusconi e Meloni per andare al governo con Di Maio. D'altra parte quella è sempre stata un'alleanza fragile fin dal secondo governo Berlusconi quando il buon Silvio terminò la legislatura portando all'approvazione la riforma costituzionale solo negli ultimi mesi del suo mandato, salvo poi votare contro al referendum. D'altra parte fidarsi di Matteo Salvini è come fidarsi di Matteo Renzi (sarà una questione di nome) e quel volpone di Berlusconi lo sa benissimo tanto è vero che appena di è fatto il nome di Draghi, Silvio ha subito alzato la mano per farsi avanti senza aspettare i suoi "alleati".

E la sinistra ? Quella continua ad essere assente ormai da tempo. Il Partito Democratico ha abbandonato la sinistra fin dalla sua nascita per poi spostarsi definitivamente verso le classi medio borghesi con Renzi e la sua riforma del lavoro. A sinistra del Pd sono iniziate le lotte fratricide con frammentazioni senza logiche apparenti se non quella di avere a propria disposizione un piccolo orticello da parte di ogni piccolo leader. D'altra parte la morte delle ideologie non poteva che avere questa conseguenza: che cosa è la sinistra senza una proprio ideologia ? La sinistra è caduta nel giochetto di demonizzazione della ideologia e si è fatta fagocitare il proprio elettorato lasciandolo in pasto prima a Forza Italia e poi nientepopodimenoche alla Lega. Ora, dopo la manovra di Renzi, si ritrovano a governare proprio con la Lega di Salvini, partito razzista, omofobo, difensore dell'alta borghesia, che per il momento sembra voltare la faccia alle sue crociate come la flat tax e la difesa degli evasori fiscali ma quanto durerà ?

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