mercoledì 3 febbraio 2021

Il serpente colpisce ancora ... e c'è qualcuno che lo ringrazia


Scorrendo i social ed in particolare twitter ci si imbatte in un tweet di Matteo Renzi che con la faccia come il lato B scrive:

Abbiamo ascoltato le sagge parole del Presidente della Repubblica #Mattarella: ancora una volta ci riconosciamo nella Sua guida. E agiremo di conseguenza

Ecco che il giovanotto di Rignano oltre a portarci nelle mani di Draghi, prende anche per i fondelli non solo i cittadini, e non è certo la prima volta, ma anche il Presidente della Repubblica. L'aspetto più inquietante però sono alcuni commenti che ne seguono, tipo questo

Oggi in molti non comprenderanno, anzi criticheranno aspramente questa tua operazione politica; domani però capiranno che e’ stata un capolavoro politico a beneficio dell’Italia.

 Insomma per qualcuno il buon Matteo Renzi è uno statista. Ma che altro deve fare un politico per essere preso a calci nel sedere come farebbero in ogni paese democratico che si rispetti ?

Forse dovrebbe far cadere un governo guidato da un compagno di partito per prenderne il posto dopo averlo rassicurato ? Ah no Renzi lo ha già fatto.

Allora dovrebbe proporre una riforma costituzionale nella quale afferma di abolire un ramo del parlamento mentre invece abolisce solo il voto democratico ? No anche questo già fatto da Renzi.

Eh però se promette di abbandonare la politica, poi invece si presenta alle elezioni ed entra nel ramo del parlamento che voleva abolire, per poi dare vita ad un  partitello portando via parlamentari al partito nel quale era stato eletto, in questo caso nessuno lo seguirà più vero ? No fatto anche questo.

Insomma vale tutto perché c'è sempre qualcuno pronto a credere alle parole del politico di turno dimenticandosi tutto quello che lo stesso politico ha già fatto. Il buon Renzi ha mandato in crisi il governo dimettendo le sue ministre (che non hanno avuto nemmeno il coraggio di farlo da sole) per poi andare alle presunte trattative con gli altri partiti al fine di mettere a punto un "cronoprogramma" (ultimo termine inventato per prendersi gioco degli italiani). "A noi interessano i contenuti" andavano sbraitando il bullo di Rignano ed i suoi accoliti. Fino a quando siamo arrivati a tirare le fila dei "contenuti" per arrivare a decidere chi avrebbe dovuto dare seguito al programma e realizzarlo (strana metodologia quella nella quale chi dovrebbe dare seguito ad un programma di governo non partecipa alla sua messa a punto, oltre che strana perfettamente anticostituzionale). Ed eccoci finalmente arrivati al punto, al vero obiettivo di Matteo Renzi, quell'obiettivo che gli riesce molto bene raggiungere: fare fuori il presidente del consiglio. Dopo giorni di discussioni tutto cade perché il giovanotto non vuole Giuseppe Conte e così fa perdere ulteriore tempo al paese ed al Presidente della Repubblica. Ecco serviti tutti coloro che in qualche modo lo hanno difeso perché l'unico che ha messo in discussione l'azione di governo tentando di "correggerla". La verità è che le correzioni richieste, alcune sacrosante, non erano certo il suo scopo ed infatti, quando le ha ottenute, ha ritirato le ministre. Ed il suo obiettivo non erano nemmeno i contenuti ed infatti dopo una quattro giorni di discussioni e confronti, raggiunto un qualche risultato, si manda tutto in malora perché il partito di maggioranza relativa vuole anche dettare il nome del Presidente del Consiglio. Eh no scusate in quale democrazia chi ha ottenuto la maggioranza relativa alle elezioni vorrebbe anche decidere chi dovrebbe guidare il governo ? In ogni parte del mondo questo incarico spetta ad un partito non ha votato nessuno, che si è formato sottraendo parlamentari ad un'altra formazione politica, questa si chiama "democrazia". E così un mese buttato via e si riparte da zero. E non dimentichiamo che nel frattempo: in Italia muoiono ancora centinaia di persone ogni giorno, la campagna vaccinale è bloccata, entro aprile si dovrà presentare un piano per l'utilizzo dei fondi europei, si sono persi altri 400mila posti di lavoro, in molti attendono gli aiuti predisposti dal governo, andare a votare in queste condizioni sarebbe una catastrofe prima sanitaria e poi economica. Se non è un pericoloso serpente a sonagli chi, per la seconda volta nella sua carriera politica, ha causato tutto questo non saprei proprio come definirlo. Eppure c'è ancora chi lo ritiene un grande statista. 

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