mercoledì 17 maggio 2023

Le finte sanzioni e la guerra vera


L'Europa è la classica figura di chi vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca. La botte piena sarebbe la resa di Putin e la moglie ubriaca invece la propria salute economica. Subito dopo l'invasione dell'Ucraina, la Ue ha immediatamente inviato armi, prima difensive ma poi sempre più offensive a Kiev, dimostrando in maniera inequivocabile di cercare la distruzione di Putin e del suo regime come richiesto dagli Usa. Altre politiche per la ricerca della pace non sono mai state messe in atto seriamente e perfino le sanzioni hanno colpito in maniera lieve l'economia russia e in quei settori poco determinanti per l'economia europea. I dati dopo un anno di guerra sono inequivocabile anche alla luce di un altro pacchetto di sanzioni che non riesce ad essere approvato.
Da marzo 2022 a gennaio 2023 la Ue ha importato beni dalla Russia per 171 miliardi senza toccare numerosi voci di questo import. Il gas liquefatto per esempio è passato dai 16miliardi di import nel 2021 agli attuali 22miliardi (+ 6 miliardi .. alla faccia delle sanzioni). 
Nessun blocco nemmeno dei prodotti nucleari (uranio e sistemi di arricchimento) che si sono aggirati intorno 750milioni di euro.

Altri settore non colpiti sono stati:
- il commercio dei diamanti russi per un totale di circa 1,5miliardi di euro.
- i fertilizzanti con un aumento del 40% rispetto al 2021
- nichel indispensabile per l'industria dell'acciaio passato a 3,2miliardi da 2,1miliardi nel 2021
- altri metalli con particolare riferimento a alluminio e rame che hanno fruttato a Mosca circa 6,7miliardi di euro

In conclusioni le sanzioni non funzionano perché l'Europa non ha alcun interesse a farle funzionare mentre ha interesse ad una vera guerra come richiesto dagli Usa. Ancora qualche settimana poi oltre alle armi manderemo i soldati ed allora vediamo se qualcuno si sveglia.

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