giovedì 31 dicembre 2020

Termina l'anno peggiore del dopoguerra ma non è finita purtroppo

 


Il peggiore anno da quando è terminata la seconda guerra mondiale se ne sta andando, ma l'anno e gli anni che ci aspettano non saranno tutte rose e fiori. I problemi cronici del nostro paese sono stati portati allo scoperto e accentuati dalla pandemia che ha mostrato tutte le criticità della società italiana, ma non solo, in tutti i suoi aspetti sociali, politici e culturali. La politica in prima battuta si è mostrata inadeguata ad affrontare una crisi sanitaria ed economica come quella provocata dal Covid_19. Eppure ad analizzare bene il panorama politico  italiano il paese si è ritrovato ad affrontare questa crisi con il miglior governo possibile con un presidente del consiglio che ha dovuto barcamenarsi quasi da solo ad affrontare questa crisi. Sicuramente la politica dei Dpcm ha avuto dei punti critici ma Giuseppe Conte si è trovato a gestire questa situazione in un governo costituito da due partiti che se le sono date di santa ragione per una legislatura e mezzo, un partitucolo nato per soddisfare l'ego di un politicante come Matteo Renzi, ed una forza minoritaria come Leu che però ha espresso uno dei migliori ministri di questo governo: proprio il ministro della salute Speranza. Oltre agli ostacoli interni il governo ha poi dovuto affrontare le pressioni scellerate delle opposizioni che in ogni frangente si sono schierate contro mettendo anche a repentaglio la salute dei cittadini: il governo decideva di chiudere e le opposizioni volevano aprire, si decideva di aprire e le opposizioni chiedevano di chiudere, in una continua polemica su qualsiasi provvedimento preso in un senso o in un altro. Polemiche e critiche sempre gratuite mai rivolte a suggerire soluzioni o proposte alternative per affrontare i problemi seri e gravi che si sono presentati in questi mesi. Insomma la politica italiana non si è smentita nemmeno durante questa emergenza non modificando un atteggiamento ormai consueto negli ultimi 30 anni: pensare ad ottenere consenso ad ogni costo sfruttando qualsiasi evento o occasione per fare polemica gratuita anche sulla pelle dei cittadini. A marzo le parole d'ordine erano "Ne usciremo migliori" oppure "Andrà tutto bene" oggi alla fine del 2020 possiamo senz'altro dire che non è andato tutto bene e non ne stiamo uscendo migliori. I quasi 75mila morti ed i decessi che continuano al ritmo di qualche centinaia al giorno stanno a testimoniare che non è andato tutto bene, le polemiche di questi giorni dei così detti negazionisti contro il vaccino tanto atteso e desiderato nei mesi scorsi testimoniano che non ne stiamo uscendo migliori, tutt'altro. Purtroppo ormai la mancanza di cultura e la disinformazione che per assurdo dilaga proprio nella società dell'informazione, la stanno avendo vinta in nome di una presunta democrazia e libertà di pensiero. Una falsa libertà in quanto una cosa è avere un'opinione un'altra cosa è negare un fatto accertato. Che la terra sia tonda è un fatto accertato e documentato, quindi sostenere che la terra è piatta non è un opinione ma semplicemente un falso. Che sia in corso una pandemia dovuta al Covid-19 e che questa pandemia stia provocando milioni di morti è un fatto e non un'opinione quindi chi nega la pandemia afferma semplicemente una falsità. In conclusione questo è stato anche l'anno dei negazionisti che grazie soprattutto ai social sono in grado di far sentire la propria voce, una voce che proviene da ignoranza e da mistificazione di fatti accertati, una voce però che spesso viene sfruttata a proprio uso e consumo dalla politica. Insomma il 2020 termina nel peggiore dei modi e non siamo certi che il 2021 si possa porre fine a questo flusso di disinformazione.

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