La povera Giorgia Meloni va fuori di testa quando sente parlare di antifascismo, se poi quel qualcuno vorrebbe farlo addirittura su una rete della televisione pubblica allora non trova di meglio che "ordinare" alla Rai di bloccare l'intervento. E' quanto avvenuto ieri sera alla trasmissione di Rai 3 "Che sarà". Dopo aver impedito allo scrittore Antonio Scurati di recitare il suo monologo sul fascismo e sul 25 aprile, LA presidente del consiglio e la RAI si sono subito impegnati per sostenere che il monologo era stato bloccato non per questioni di censura ma per questioni economiche. Tutto falso e documentato dallo scrittore stesso che ha concesso, in maniera gratuita, alla conduttrice della trasmissione di leggere lei stessa il monologo. E così Giorgia ha messo in scena una delle sue tante fake news da quando è presidente del consiglio. Una bugia condita dal solito vittimismo, quella sindrome che è indicata come "Sindrome di Calimero", il famoso pulcino nero di una nota pubblicità, un'espressione utilizzata per descrivere una mentalità vittimistica di una persona che si sente continuamente trattata ingiustamente. Si perché Giorgia ha puntato il dito ancora una volta sulla sinistra che avrebbe scatenato un putiferio sulla scelta della Rai di non mandare in onda Scurati. In realtà la sinistra non ha scatenato un bel niente ma è stata la Rai stessa a diffondere una notizia falsa, seguita dalla conduttrice Serena Bortone che ha parlato per prima di censura perché di censura si tratta.
In conclusione l'episodio di censura della Rai dimostra ancora una volta che:
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