sabato 20 aprile 2024

La Meloni alla fine si dichiara ANTI.

 


Si avvicina il 25 Aprile e LA presidente del consiglio finalmente riesce a pronunciare il termine ANTI. Attenzione però non vi entusiasmate troppo: non si è dichiarata ANTIfascista come richiederebbe la Costituzione sulla quale ha giurato, si è dichiarata semplicemente ANTIaborto e ANTIdemocrazia. E non vi fate raggirare dalle sue parole, dai suoi post su Facebook, dagli emendamenti o dalle riforme Costituzionali fasulle che negano tutte le accuse rivolte a Giorgia Meloni. La ragazza non è scema ma nemmeno i cittadini lo sono.
Giorgia non tocca la legge 194 che regolamenta l'aborto in Italia. Si verissimo però fa approvare un emendamento nel PNRR che prevede l'ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori per "agevolare le donne a non abortire". Quindi di fatto, senza modificare la legge 194, mette in atto dei provvedimenti che limiteranno ulteriormente il diritto all'aborto.
Giorgia nega che in Rai ci sia stato un provvedimento di censura verso lo scrittore Antonio Scurati che doveva fare un monologo sul 25 Aprile. Per dimostrare questa sua affermazione pubblica lei il monologo dopo che la Rai all'ultimo momento non manda in onda con la scusa delle richieste economiche dello scrittore. Perché la Rai si rende conto solo all'ultimo momento del compenso richiesto dallo scrittore ? Non lo sapevano quando hanno contattato Scurati ? La tesi non regge e l'unica spiegazione è la censura relativa alle affermazioni di uno scrittore che, senza peli sulla lingua, dichiara "fino a quando chi ci governa non riesce a dichiararsi antifascista, il pericolo fascista rimane ben presente". Con questa azione la Rai conferma quello che ormai tutti, anche i più scettici, hanno capito: Giorgia Meloni è fascista senza se e senza ma.
Giorgia propone una riforma costituzionale autoritaria nella quale non si toccano e modificano gli articoli che riguardano i poteri del Capo dello Stato. Vero, ma di fatto il Capo dello Stato non nominerà più il presidente del consiglio e non potrà più sciogliere il parlamento, mentre il presidente del consiglio eletto avrà un parlamento con una maggioranza oltre il 50%. Di fatto avremo un capo di governo con pieni poteri, con un parlamento al suo servizio ed un capo dello stato che non potrà intervenire in alcun modo.
Benvenuti nell'era fascista del terzo millennio.


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