lunedì 17 maggio 2021

Un paese da ricostruire ma anche nelle teste

 


La pandemia ha portato alla luce molte delle storture della società della comunicazione e soprattutto l'inadeguatezza e l'incapacità oltre all'ignoranza di sfruttare in maniera adeguata gli strumenti che la tecnologia ci ha reso disponibili. Strumenti veramente straordinari per superare l'emergenza dovuta al diffondersi del virus: come avremmo vissuto questo periodo senza la possibilità di comunicare con amici e parenti o senza la possibilità di continuare alcune attività come per esempio l'istruzione utilizzando internet, la Dad, le videoconferenze, le riunioni in streaming. Ma invece che contribuire tutti per uscire da questa emergenza, in Italia, ma anche in altri paesi sebbene in tono minore, c'è una parte dell'opinione pubblica che rema contro. Purtroppo questa parte comprende non solo cittadini qualsiasi ma anche politici spregiudicati che utilizzano l'emergenza per pura propaganda politica e, peggio ancora, presunti scienziati che fano di tutto per confondere le acque e intralciare la battaglia contro questo virus.

Quando è iniziata la diffusione di questo terribile virus subito sono iniziate le polemiche in merito al fatto che il virus fosse semplicemente un disastroso passaggio dall'animale (il pipistrello) all'uomo o fosse stato addirittura creato dall'uomo stesso. Un discussione puramente accademica che non avrebbe e non ha avuto alcun effetto sulla battaglia che avremmo dovuto combattere. Sono subito stati chiari alcune caratteristiche

- elevata contagiosità, bassa percentuale di casi gravi e di decessi ma, data la facilità del contagio, i sistemi sanitari sarebbero potuti andar facilmente in crisi se non si fossero resi provvedimenti adeguati

- nessuna cura in quanto si trattava di un virus sconosciuto

- unica arma di difesa limitare se non addirittura eliminare il più possibile i contatti sociali

- utilizzo di sistemi di protezione

Appena arrivato in Italia (nonostante qualche virologo smanioso di protagonismo avesse dichiarato che non sarebbe mai avvenuto) le misure restrittive sono state inevitabili: chiusure di tutte le attività non essenziali comprese purtroppo le scuole. La propaganda politica ha subito iniziato a lavorare chiedendo chiusure quando il governo tentennava, o aperture quando il governo procedeva a chiudere, il tutto al grido di "dittatura sanitaria" sia per le chiusure che per l'obbligo delle mascherine. I provvedimenti comunque hanno avuto l'effetto sperato consentendoci di trascorrere un'estate decente anche se il problema è diventato la chiusura delle discoteche. Gli effetti di un'estate trascorsa come se niente fosse accaduto ha comunque portato i suoi effetti: ad ottobre, grazie anche alla riapertura delle scuole, è arrivata la seconda ondata peggiore della prima. Nuove chiusure e nuove polemiche alimentate anche da alcuni virologi che nel frattempo avevano tentato di far passare il messaggio che con l'estate il virus era praticamente morto o scomparso (Bassetti, Zangrillo).

Ad ottobre la notizia che tutti aspettavamo: entro la fine dell'anno avremmo avuto i vaccini contro il Covid-19. Una notizia sensazionale ma che ha scatenato terrapiattisti, negazionisti per partito preso, sostenitori del complotto per tenerci sotto controllo. Una massa di ignoranti e disinformati che hanno iniziato a diffondere dubbi e allarmismi privi di fondamento. Insomma il genere umano trova in tempi brevissimi una soluzione ad un problema sanitario mondiale e c'è chi rischia con notizie sconfessate dai dati di scagliarsi contro i governi che ci vogliono schiavi delle case farmaceutiche e dei vaccini. Addirittura si legge su qualche sito che nei paesi dove si sta vaccinando stanno aumentando i decessi, proprio quando in quei paesi, Usa Gran Bretagna Israele, si stanno invece togliendo le restrizioni grazie al calo dei decessi (fino al 95%) e dei contagi fino al 90%. 

Quando questa pandemia sarà terminata, molto presto sembra, e si tratterà di investire i denari che provengono dall'europa ci sarà da fare un grande lavoro, che non riguarda certo la stadio Franchi di Firenze che sembrerebbe entrare nei progetti del Recovery Fund o peggio ancora il ponte sullo stretto, quanto piuttosto l'istruzione. Debellare il negazionismo non sarà cosa facile ma fino a che questa gente si limita ad affermare che la terra è piatta i danni sono limitati, ma se questa pratica entra nel merito di problemi gravi come una pandemia allora le conseguenze sono disastrose e tali da portare anche all'annullamento dei risultati conseguiti dalla scienza. 

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