giovedì 13 maggio 2021

Guerra o genocidio a bassa intensità ?

 


A quasi 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, gli strascichi dei terribili avvenimenti di quel periodo orribile non sono ancora terminati. Si parla a sproposito di guerra fra Israele ed il popolo palestinese, ma in realtà non si tratta più di una guerra quanto di un vero e proprio genocidio perpetrato in maniera veramente subdola che si protrae dalla fine della Guerra dei 6 giorni. Da quel 10 giugno 1967 Israele occupò una serie di territori, fra i quali è compresa la famosa striscia di Gaza, e da quel momento ha iniziato una specie di pulizia etnica mirata e scientifica per restringere sempre più i palestinesi in uno spazio invivibile. Non un'attività di massa ma semplicemente un'attività limitata per rubare terreno centimetro dopo centimetro ai palestinesi, una deportazione portata avanti spingendo l'invasione da parte dei coloni. Ogni tanto c'è uno strappo dovuto al premier israeliano di turno che deve farsi campagna elettorale ed allo strappo corrisponde una reazione del popolo palestinese che tenta di ribellarsi con l'unico strumento di cui dispone: una fionda spara razzi contro uno dei più potenti eserciti del pianeta (forse il più potente se rapportato alla popolazione stessa). Ed allora si torna a parlare di guerra anche se una vera e propria guerra non può esserci in quanto il popolo palestinese oltre a non avere una patria non ha un esercito. Ecco allora che alle fiondate palestinesi, gli israeliani rispondono sempre in maniera massiva con tonnellate di bombe, con carri armati, con aerei e, sembra prossimamente, con un esercito pronto a invadere quella striscia che definirla stato è quanto meno ipocrita. E naturalmente tutto il mondo occidentale si schiera sempre e comunque con Israele, come potrebbe essere diversamente ? Israele esiste in quanto i vincitori della seconda guerra mondiale stabilirono che, in quella striscia di terra in medio oriente, si sarebbe insediato lo Stato di Israele prendendo le classiche due fave con un piccione: relegare gli scomodi ebrei nel loro stato lontano dal mondo occidentale, tenere a bada attraverso Israele il popolo palestinese. In Italia, fino agli anni 90 quando avevamo una politica estera di rispetto, il governo italiano ha cercato sempre di difendere anche i diritti dei palestinesi, ma con l'avvento di Berlusconi, il ritorno della destra al governo ed il decadimento generale della politica italiana, anche l'Italia ha iniziato a schierarsi a prescindere con il popolo israeliano. Fino ad arrivare allo squallido spettacolo di questi giorni dove il Pd ed il M5S si sono affiancati a Meloni, Salvini e Berlusconi per protestare contro il "presunto" attacco dei palestinesi ad Israele. Purtroppo ormai anche in Italia nessuno sa più distinguere fra gli aggressori (Israeliani) e gli aggrediti (Palestinesi), fra uno stato artificiale (Israele) ed un popolo abbandonato al proprio destino (Palestina). Fa orrore che proprio coloro che hanno subito tante atrocità non si facciano scrupoli a metterne altrettante in atto con la complicità di tutto il mondo occidentale. 

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