martedì 29 novembre 2011

Aspettando il peggio

Ma alla fine non decide sempre lui ? L'atmosfera politica di questi giorni è surreale; mentre da una parte c'è una certa euforia per non dover più dipendere da personaggi come Berlusconi ed i suoi ministri, dall'altra parte c'è preoccupazione per i provvedimenti annunciati dal governo Monti. Questi provvedimenti, preoccupanti per i lavoratori dipendenti e per i pensionati che hanno già dato e non poco, alla fine dovranno passare per il parlamento e da questo essere approvati e quindi che cosa potrà mai accadere di sconvolgente ? Niente di che, la soluzione che Monti sta perseguendo è la stessa, forse con qualche piccola variante, che il governo Berlusconi aveva dichiarato all'europa. Con una sola differenza: Monti è comunque persona seria e potrebbe anche trattare con l'Europa, Berlusconi non era e non è certo un personaggio in grado di governare un paese in condizioni normali (e ne abbiamo già avuta una prova durante i suoi precedenti governi) e tanto meno lo è in una situazione critica come questa. Ma Monti non varerà certamente manovre stravolgenti. Per prima cosa perhè è un personaggio delle borghesia medio-alta e non certo un rivoluzionario, secondo perchè anche se fosse un rivoluzionario i provvedimenti che prenderà dovranno poi essere approvati dal parlamento dove la maggioranza è sempre quella di centro destra. Per il momento comunque Monti, a parte la serietà per cui non racconta barzellette, non si fa prendere in giro dall'Europa, non spara ogni tre per due cazzate a ripetizione, si sta muovendo sulla stessa linea sulla quale si stava muovendo Berlusconi sotto le direttive dell'Europa. Anche se fino ad ora sono indiscrezioni si parla di nuove tasse che andranno a colpire il ceto medio basso (Ici e Iva su tutte), si parla di andare a colpire le pensioni comprese quelle di vecchiaia, ma soprattutto non si toccano i privilegi del ceto ricco e della casta dei parlamentari. Quindi la sostanza non cambia, si è solo modificato il modo con cui il governo agisce. La politica, almeno nel nostro paese, ha fallito su tutti i fronti ed ha lasciato in mano il pallino ad un governo tecnico per la paura di perdere consensi ma soprattutto per l'incapacità di ribellarsi al potere finanziario e delle banche che detta le condizioni attraverso le quali uscire dalla crisi. Insomma aspettiamoci il peggio.

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