sabato 1 luglio 2023

Da MeloIena a MeloAgnellino: le due facce delLA presidente del consiglio


 

Tutta l'inadeguatezza della Meloni a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio la si può constatare nelle sue due facce, una specie di Dr. Jekyll e Mr. Hide in gonnella, nei diversi atteggiamenti fra quando parla in Italia e quando si trova a confrontarsi con in Europa. In Italia sembra che la Meloni ancora si trovi all'opposizione: sbraita, urla, offende come se non fosse lei LA presidente del consiglio con il famoso coltello dalla parte del manico che dovrebbe renderla più tranquilla. Un segno evidente delle difficoltà nelle quali si trova e della mancanza di argomenti per affrontare seriamente e serenamente le inevitabili contestazioni che le provengono dalle opposizioni. Tutt'altra musica quando la stessa Meloni si trova a confrontarsi in Europa. In questo contesto non può urlare perché sa benissimo che l'Italia è un punto debole di tutti i paesi europei se non fosse altro per il suo enorme debito pubblico. Nonostante però il suo atteggiamento accondiscendente non ottiene, come del resto tutti i suoi predecessori, alcun risultato nella risoluzione dei problemi che attanagliano l'Italia. Uno su tutti: l'immigrazione. D'altra parte oltre al debito pubblico negli ultimi mesi si sono sovrapposti altri problemi con il Mes, l'Italia è l'unico paese a non averlo sottoscritto, il Pnrr, al fallimento della scadenza per la terza rata si aggiunge la scadenza della quarta rata mancata anche questa. E' chiaro quindi che quando l'Italia va a chiedere qualcosa in Europa, come la ricollocazione dei migranti fra i vari paesi europei, riceve delle sonore pernacchie a partire proprio dagli amici della Meloni: Ungheria e Polonia. Se a queste difficoltà si aggiunge l'incompetenza e inadeguatezza della quasi totalità dei ministri del suo governo, è chiaro che la sua voce grossa in Italia è solo un indicatore di estrema difficoltà. 

I ministri del governo hanno priorità serie e fondamentali come:

- contrastare i Rave Party, 
- contrastare le Ong,
- rincorrere gli scafisti su tutto il globo terracqueo,
- proibire l'utilizzo di parole straniere,
- difendere la razza o l'etnia oppure il ceppo italico,
- costruire un ponte che non si farà mai,
- ritirare le patenti,
- contrastare la transizione ecologica

possono occuparsi di problemi come il Mes, il Pnrr, l'inflazione, la crescita incontrollata dei mutui e dei prezzi, la sanità ormai quasi totalmente privatizzata, il lavoro precario, gli stipendi più bassi d'europa, certamente NO e quindi urlare in Europa non si può.

Se a questo disastro si aggiunge poi l'aumento incontrollato dell'immigrazione (+132% rispetto a primi 6 mesi del 2022) quando le promesse elettorali parlavano di un blocco totale del fenomeno grazie al fantomatico blocco navale, si capisce il nervosismo della Meloni. Un fallimento totale.

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