domenica 17 luglio 2022

Politica allo sbando lavora per il ritorno del fascismo

 


La peggiore legislatura nel periodo più drammatico dal dopoguerra ad oggi probabilmente si concluderà consegnando il paese in mano ai nuovi fascisti di Fratelli d'Italia guidata dalla Meloni. Questo dicono i sondaggi a meno di un ritorno di memoria degli italiani al momento del voto. Tutti però sembrano lavorare in questo senso favorendo o l'astensionismo o il voto alla peggiore destra europea. 

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, rassegna le dimissioni dopo aver ottenuto la fiducia in Parlamento. Il Presidente della Repubblica, Mattarella, giustamente le respinge e lo costringe a presentarsi in parlamento per avere o la sfiducia o per proseguire l'esperienza di governo con quelle forze politiche che lo voteranno. Il M5S ormai si è sciolto sotto il solo e dopo la scissione di Di Maio no è più indispensabile a mantenere in vita il governo Draghi.

Luigi Di Maio perde la bussola e lancia tweet, post e interviste illustrando i pericoli, a suo parere, di una eventuale crisi di governo. Niente di strano se non fosse che il Luiggino nazionale ricopre il ruolo di ministro degli esteri e quindi dovrebbe astenersi da commentare o esprimere pareri su una questione che compete al Parlamento e non certo ad un ministro. Ma questa malcostume è ormai prassi nella politica italiana da quando si concede ad un politico di ricoprire sia incarichi istituzionali sia incarichi nel proprio partito (Berlusconi e Renzi hanno giocato sempre su questo doppio ruolo e Di Maio, benché giovane ha preso il peggio da questi due esempi).

Un migliaio di sindaci si intromettono in questioni che non competono loro e scrivono una lettera di sostegno a Draghi. Un'iniziativa che rende bene il polso dell'incompetenza e dell'inadeguatezza di coloro che ricoprono incarichi istituzionali e ignorano i loro doveri oltre che la Costituzione.

Nel frattempo il partito che fu di maggioranza relativa, il M5S, è in riunione permanente tanto che ci si comincia a chiedere se terminerà prima Beautiful o la loro riunione. 

Un caos totale nel quale sguazzano i nuovi fascisti di Fratelli d'Italia che si apprestano a portare la loro leader Giorgia Meloni a vincere le elezioni e a guidare il primo governo della prossima legislatura. Non certo per meriti suoi quanto per demeriti dello squallido panorama politica: se oggi si dovesse andare a votare, un cittadino che non conosce la storia d'Italia e i danni del fascismo, chi potrebbe mai votare ?

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