venerdì 24 maggio 2013

Parole, parole .... ma nessuno sa che cosa fare


Dopo venti anni di disastri e di non governo, l'Italia è il paese, fra gli 8 paesi più industrializzati, che soffre maggiormente la crisi. E questo grazie soprattutto ai due ultimi governi del centro destra troppo impegnati prima a risolvere i problemi giudiziari del plastificato, poi a negare la crisi che invece stava affondando le radici nel paese. La breve pausa del governo Prodi, è stata utilizzata dal centro sinistra per far rientrare l'Italia nei parametri europei, sforati dal governo Forza Italia- Lega nel quinquennio 2001-2006, dimenticando però di mettere in cantiere alcune riforme essenziali che avrebbero dovuto essere prioritarie per riparare i danni del secondo governo del tizio. Così non è stato anche a causa della distrazione di massa messa in atto dal centro sinistra per realizzare il carrozzone del Partito Democratico, e cosi' il terzo governo Berlusconi ha finito per portare il paese in un baratro dal quale ci vorranno ancora anni prima di venirne fuori. Oggi il problema sostanziale sta nel fatto che nessuna delle forze politiche sa che cosa esattamente fare per uscire fuori da una situazione che ha riportato l'Italia indietro di 50 anni, e la discesa la retromarcia ancora non è stata disinnescata. Nessuno sa che cosa fare per il lavoro, per invertire la tendenza della disoccupazione galoppante, problema che costituisce la base di qualsiasi politica che persegua l'obiettivo di far uscire il paese dalla crisi. Senza lavoro qualsiasi riforma, qualsiasi intervento si metta in atto è destinato a fallire miseramente. E' tutto qui il nocciolo della questione ed è tutto qui il problema che nessuno sa come affrontare. Sia in campagna elettorale, sia nelle settimane immediatamente successive alle elezioni, sia in questi giorni con la nuova ammucchiata governtiva la parola lavoro è assente dai programmi di tutte le forze politiche se non per i principi di massima sui quali si è tutti d'accordo. Ma c'è qualcuno che fa proposte serie per ridare vita al paese e per riportare il lavoro fra i giovani ? Di queste proposte e iniziative non si sente parlare. Si parla di Imu, di Iva, di riforma elettorale, di processi, di scontrini fiscali, di bombardieri e navi per garantire la pace, insomma tutti argomenti marginali rispetto al problema dei problemi. Qui sta il vero dramma di un paese che sta morendo: situazione critica a parte non c'e' nessuna prospettiva da come uscire da questa situazione. E vada per le forze politiche che occupano il parlamento da qualche legislatura, ma nemmeno le nuove forze o meglio la nuova forza, quella del Movimento 5 stelle, ha portato qualche nuova prospettiva, vanificando le speranza di molti suoi elettori. Un movimento troppo condizionato dalla "dittatura" del suo fondatore da una parte e dalla completa inesperienza e inadeguatezza dei suoi parlamentari. Ed ecco che allora anche questi parlamentari finiscono per fare proposte od occuparsi di problemi marginali, che dimostrano si la loro attività, ma che sono ininfluenti sui problemi del paese e lontani dai bisogni reali. Insomma di parole ne vengono prodotte moltissime ogni giorno, ma di fatti non se ne vede nemmeno l'ombra.

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