lunedì 27 maggio 2013

Dal cri cri al crak crak

Stanno arrivando i primi risultati delle elezioni amministrative che si sono svolte in molti comuni d'Italiana e nella regione Val d'Aosta e si profila la più grande sconfitta che un partito abbia mai registrato nel giro di soli tre mesi, quella del Movimento 5 Stelle. In pochi mesi i grillini, i parlamentari, Grillo ed il santone Casaleggio con la loro intransigenza hanno dilapidato un consenso costituito da molti delusi dalla politica dei partiti tradizionali. Un dato confermato anche dal successo di quello che ormai è diventato, già dalle ultime elezioni politiche, il primo partito in italia: il partito dell'astensione. Se alle elezioni politiche il disaffezionamento alla politica si era tradotto in circa 9 milioni di voti per Grillo, oggi il Movimento 5 stelle, con la sua politica intransigente a livello nazionale (politica il cui principale risultato è stato riportare in auge il Pdl guidato da Berlusconi), ha convinto circa il 40% degli elettori a restarsene a casa. Grillo quindi può annoverare un record invidiabile: quello di aver dilapidato in soli tre mesi oltre la metà dei consensi ricevuti a febbraio. Emblematico il commento del Movimento in Val d'Aosta dove sono stati persi i due terzi dei voti, dal 18,5% al 6,62%, in linea con la politica più becera che non riconosce mai la propria sconfitta "Abbiamo avuto un buon risultato ma siamo stati penalizzati da una legge elettorale vergognosa". Insomma anche Grillo è sceso sulla terra, sprofondando addirittura sotto terra a dimostrazione che una volta che si ottiene il conenso grazie agli strilli, alle urla ed ai vaffa, è necessario far seguire a queste esternazioni i fatti perchè poi le urla si perdono nel nulla se non si perseguono risultati concreti. E non è sufficiente mandare in parlamento gente comune perchè si è finito per contrapporre alla cattiva politica dei partiti tradizionali, un'altra, per certi versi, cattiva politica fatta non solo di inesperienza ma anche di incompetenza. Oggi si può senz'altro dire che la politica tutta, compresi coloro che si chiamano fuori per il solo fatto di definirsi un movimento, ha fallito su tutta la linea e non rappresenta più non solo il paese ma nemmeno la realtà locali come sono i comuni. L'elettorato tutto ha subito un tradimento nelle ultime elezioni politiche, partendo dal Pdl e Pd che si ritrovano a governare insieme mentre i propri elettori certo non l'avrebbero mai voluto, arrivando al Movimento 5 stelle che ha subito tradito il cambiamento promesso, ed oggi i traditi si rifiutano di esercitare il loro diritto di voto verso chi ormai non rappresenta più nessuno.

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