sabato 13 novembre 2021

Considerata l'evasione fiscale ... non si potrebbero eliminare stipendi, salari e soprattutto pagamento di prestazioni professionali ?


Il dibattito di queste settimane sul reddito di cittadinanza è uno dei tanti segnali di una politica inadeguata al governo di un paese democratico del secolo XXI. Una politica incentrata più sulla propria autoreferenzialità e sulla criminalizzazione e demonizzazione dei provvedimenti presi dalla parte avversa piuttosto che sui reali problemi del paese. Chi si scaglia oggi contro il reddito di cittadinanza (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Italia Viva) lo fa portando a sostegno della propria contrarietà a questo provvedimento i diversi abusi che sono stati fatti di questo sussidio piuttosto che entrare nel merito delle motivazioni del provvedimento e della sua più o meno efficacia. Se si seguisse questo ragionamento qualsiasi provvedimento preso dallo Stato italiano sarebbe da mettere sotto accusa. L'italiano è un furbo per antonomasia, non la maggioranza per fortuna ma quelli che circolano sono sufficiente a mettere in crisi un paese intero, e il disattendere le leggi è l'obiettivo perenne della sua condotta di vita. E' proprio di questi giorni la notizia che su circa una ventina di controlli a imprese dell'area milanese/bergamasca nessuna è risultata in regola e quindi che si fa ? Si aboliscono le normative sulla sicurezza ? Si aboliscono i contratti di lavoro ? Si cancellano tutte quelle norme che sono disattese ? E che dire del primato italiano in termini di evasione fiscale ? Quindi quale strategia si adotta per combattere l'evasione fiscale ? Si eliminano le tasse così il problema è risolto ? Oppure si evita di pagare salari, stipendi e pagamento di prestazioni professionali .. insomma si elimina il reddito in modo che si evita anche di dichiararlo a fini fiscali. Il problema non è certo se qualcuno tenta di eludere norme e leggi per trarne vantaggio e non dovrebbe essere questo il tema di discussione su un provvedimento o una legge, ma discutere sulla sua efficacia e utilità. Il problema del reddito di cittadinanza non è tanto il principio in se stesso ma come è stata articolata la norma mettendo insieme sia la parte assistenziale che quella relativa al lavoro, due problemi che andrebbero affrontati in maniera separata anche se strettamente collegati. Il problema gigantesco è sicuramente il lavoro, un problema che non si risolve certamente con i così detti navigator quanto piuttosto con interventi seri e articolati. Legato al problema del lavoro c'è sicuramente il progressivo impoverimento dei salari per cui oggi un giovane con un contratto a tempo determinato in molti casi porta a casa un salario inferiore all'assegno del reddito di cittadinanza. Ma ancora una volta il problema non l'importo troppo alto dell'assegno relativo al RdC quando invece i salari e gli stipendi troppo bassi al limite della schiavitù che hanno portato il nostro paese indietro di oltre 30 anni. La destra allargata (quella per intenderci che comprende Italia Viva) rivendica che piuttosto che l'assistenzialismo sarebbe necessario dare ai giovani lavoro: giustissimo ma in che modo ? Propongono forse delle ricette alternative ? Assolutamente no anzi si oppongono per fino alla tassazione di patrimoni oltre i due milioni di euro per recuperare risorse da destinare a sostegno alle fasce più deboli.

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