domenica 15 dicembre 2013

Le grandi proposte di Renzi per il PD: andare a prendere schiaffi da Grillo


Dopo i risultati elettorali di febbraio, tutti erano convinti che il governo più probabile, che avrebbe potuto iniziare a dare vita a quei cambiamenti che da più parti erano auspicati, sarebbe stato un governo fra Partito Democratico e Movimento 5 stelle. Bersani si lanciò in questa impresa disperata con determinazione e con testardaggine prendendo schiaffi da destra, da Grillo ed anche da sinistra proprio da Renzi. Abbiamo ancora negli occhi le immagini di quella diretta streaming durante la quale due "incompetenti" e indottronati dal comico si prendevano gioco del buon padre di famiglia Bersani. Non ci fu niente da fare e nonostante alcuni punti in comune fra i programmai del Pd e del M5S che si sarebbero potuti realizzare, Bersani si scontrò con l'intransigenza di un movimento che si stava prendendo gioco di quei quasi 9 milioni di elettori che avevano sperato nel cambiamento. Bersani alla fine desistette e si arrivo al governo delle larghe intese con tutto quello che ne è conseguito. Il rampollo fiorentino in quei giorni e nei mesi a seguire si scagliò contro il tentativo di Bersani per poi iniziare la campagna elettorale per diventare segretario del Pd al grido di far diventare il partito democratico protagonista e non cercare il consenso di Grillo. Oggi nel giorno della sua investitura a nuovo segretario del Partito Democratico ecco che Renzi inizia il suo mandato rinnegando quanto detto in campagna elettorale e ritornare sulle orme di Bersani. Il sindaco di Firenze come prima mossa cerca subito il consenso e l'appoggio dei grillini lanciando la sua grande proposta politica: "Noi rinunciamo ai rimborsi elettorali e tu voti con noi per le riforme (legge elettorale e abilizione del senato)". Come se le riforme e i rimborsi (abusivi) elettorali rappresentassero una questione che riguarda uno scambio di figurine fra lui e Grillo piuttosto che una questione che interessa tutto il paese. Perchè la rinuncia ai rimborsi elettorali dovrebbe essere legata ad un appoggio di Grillo alle riforme ? Non sono problemi e questioni importanti indipendentemente dal vole di Grillo ? Il tentativo di Bersani a marzo era più che comprensibile e percorribile, sarebbe stata la logica consequenza del risultato elettorale; ma oggi che senso ha per il Partito Democratico riandare alla caccia di Grillo ? Forse che Renzi è geloso degli schiaffi presi da Bersano e ne vuole altrettanti ? E' presto per dare giudizi ma .... il buongiorno non è dei migliori auspici.

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