mercoledì 16 ottobre 2013

Lo stato deficiente


Capita spesso che cittadini con un minimo di cervello, ma proprio minimo anche al di sotto del cosi' detto minimo sindacale, non si ritrovino in questo stato che non perde occasione di apparire proprio senza testa, senza cervello e inadeguato ad affrontare situazioni altamente prevedibili nel loro svolgimento. E molto spesso accade che mentre i politici si affannano a comparire almeno tre volte al giorno, prima durante o dopo i pasti non fa differenza, a sparare cavolate anche su questioni banali o banalizzate dalle continue polemiche. Poi accade che muore un criminale delle S.S. che da quando e' stato stanato dal suo rifugio in Argentina e estradato in Italia e' stato getto di processi e polemiche a non finire a partire dall'agosto del 1996 quando un tribunale militare sentenzio' che i reati del criminale erano caduti in prescrizione e ne ordinò la scarcerazione. Scarcerazione che non avvenne grazie ad una serie di tumulti popolari terminati solo quando il governo assicurò che il nazista non sarebbe mai stato liberato. Ma la vicenda è proseguita in questi anni con sentenze, revisioni, condanne fino ad arrivare allo scandalo dell'ottobre 2010 quando venne reso noto che già da un anno al criminale era concesso di uscire e affrontare indispensabili esigenze di vita. Ora che la morte del nazista Priebke, se non gestita in maniera adeguata, sarebbe stata un ulteriore motivo di tumuti non era difficile prevederlo. Invece di spedire in silenzio la salma al mittente o di cremarla nel silenzio assoluto, un silenzio che le sue vittime cosi' come tutte le vittime del nazismo avrebbero meritato, si è preferito sbandierare ai quattro venti orario del funerale, della cerimonia funebre e dell'eventuale sepoltura. E così il caos totale con i cittadini di Marino giustamente idignati, con alcune decini di criminali che ancora inneggiano al fascismo e nazismo che avrebbero voluto "onorare" il criminale, con la polizia in mezzo ai tumulti, con un prete costretto a non celebrare il rito funebre e con lo scontro fra un prefetto orbo ed un sindaco inignato che ha tentato di evitare questa vergogna. In mezzo a tutto questo uno Stato assente e silenzioso come se la vicenda non lo riguardasse, un governo impegnato ad "autocelebrarsi" per una manovra che fra le tante "novita'" reintrodurrà l'Imu sotto mentite spoglie. Insomma la solita vicenda all'italiana nella quale sarebbe stato sufficiente un minimo di attenzione per risolverla senza il caos che ha generato ma che alla fine è servito a stanare qualche decina di imbecilli come il portavoce della comunità lefebrvriana che ha avuto l'indecenza di dichiarare "la comunione a Luxuria è più grave che celebrare i funerali di Priebke". Nessun politico ha avuto niente da dire su tutta la vicenda .... ma forse è meglio cosi' di cazzate ne sentiamo ogni giorno.

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