lunedì 15 aprile 2013

Verso l'elezione del Presidente della Repubblica fra tutti contro tutti ... e ignoranza condita da presunzione


L'elezione del Presidente della Repubblica questa volta riveste un'importanza particolare a causa della crisi politica che ha investito il parlamento uscito dalle ultime elezioni senza una maggioranza in grado di governare il paese. Il nuovo Presidente si troverà poi a sostituire un Giorgio Napolitano che, dopo aver rivestito in questi anni il ruolo di garante e difensore della Costituzione dai continui attacchi di Berlusconi e Lega, ha di fatto svolto compiti che andavano oltre il suo mandato comportandosi come se l'Italia fosse una repubblica presidenziale. Purtroppo questo ruolo non potrà essere completamente abbandonato dal nuovo Presidente a causa di una situazione politica ulteriormente deteriorata dolo il 24 febbraio. L'arrivo in parlamento degli onorevoli grillini del movimento cinque stelle, coloro cioè che avrebbero dovuto rappresentare il nuovo ed il cambiamento, ha contribuito infatti ad aumentare l'ingovernabilità segnando di fatto anche per il movimento di Grillo  l'ingresso a tutti gli effetti nella casta. Ecco allora che mentre i vecchi partiti stanno litigando sia fra di loro che al loro interno per decidere quale sarà il successore di Giorgio Napolitano, il nuovo partito dimostra tutta la sua arroganza condita da "ignoranza" e "incompetenza" rispetto al ruolo che dovrebbe occupare. Comportamenti diversi nella forma ma esattamente sovrapponibili nella sostanza. Il M5S pensano di dare dimostrazione di grande democrazia lasciando al web decidere quale sarà il loro candidato alla presidenza della repubblica che voteranno ad oltranza. Ma di che democrazia stiamo a parlare se il Movimento ha avuto oltre 8.600.000 voti alle ultime elezioni mentre coloro che voteranno il candidato al quirinale saranno si e no 48.000 ? Nessuna differenza quindi fra quella che è la struttura di un partito tradizionale che riceve milioni di voti ma poi prende le proprie decisione nei congressi con qualche migliaio di delegati, nel movimento 5 stelle le decisioni vengono prese da uno sparuto gruppo, una specie di setta, in barba ai tutti i cittadini che lo hanno votato. Un meccanismo quello delle votazione via web antidemocratico, almeno nelle modalità attuate dal movimento, e che rischia di portare alle istituzioni dei perfetti incompetenti, ignoranti e presuntuosi come abbiamo già potuto constatare con i fue capigruppo Crimi ma soprattutto Lombardi. Quindi la litigiosità degli altri due partiti maggiori, Pdl e Pd, inevitabile fino a quando rimarrà un impresentabile come Berlusconi, le faide interne del Pd, causate soprattutto da Matteo Renzi un vero e proprio infiltrato di Berlusconi, si aggiunge l'incompetenza e l'antidemocraticità del movimento 5 stelle. Un mix esplosivo che non fa presagire niente di buono nemmeno per un passaggio molto delicato come l'elezione del Presidente della Repubblica.

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