mercoledì 11 aprile 2012

Mandiamoli tutti a casa .... ma dopo ?

Dopo l'ennesimo scandalo cha ha colpito anche il partito nato sulla scia di tangentopoli e che avrebbe dovuto avere nel proprio Dna la lotta alla corruzione e ad un sistema politico fondato sulla mazzetta, il grido che se si solleva da una grande parte dei cittadini (purtroppo non la maggioranza) è: basta con questa politica e mandiamoli tutti a casa (riferito ai politici italiani). Una risentimento più che giusto considerato che la nuova ventata di corruzione della seconda repubblica è molto peggiore della prima. In Italia accade più o meno sempre in questo modo. Un problema latente non viene mai a galla o nessuno se ne occupa fino a quando non diventa un vero e proprio cancro. Oggi si parla dello scandalo dei rimborsi elettorali che hanno sostituito il finanziamento pubblico ai partiti, ma quella dei rimborsi è una pratica che ormai va avanti da diverse legislature e nessuno se ne è mai occupato. Tutti in religioso silenzio perchè naturalmente quei soldi facevano e fanno gola a tutti senza che mai nessun politico o partito si ponesse il problema di come venivano elargiti e in che quantità. Ora si scopre che quei soldi sono elargiti in quantità molto ma molto superiore alle necessità dei partiti e quindi ogni partito si è poi organizzato sul loro impiego, purtroppo anche in maniera illegale considerato che qualcuno li ha utilizzati per scopi personali. Una pratica che in qualche modo ha colpito tutti le cinque formazioni che attualmente siedono in parlamento (che dire per esempio di Di Pietro che affittà locali di sua proprietà al proprio partito l'Italia dei Valori ? un modo forse legale di accaparrarsi i soldi pubblici ma sicuramente un modo poco se non per niente etico). Di fronte a questi fatti, soprattutto in un momento di crisi come questo, il cittadino, al quale vengono prelevati soldi per sostenere lo Stato, ha una reazione più che comprensibile: questa classe politica deve essere mandata a casa. Benissimo ma nessuno si preoccupa di fare proposte che vadano oltre, perchè dopo che si sono tolti di mezzo gli attuali politici, il paese andrà governato ugualmente a meno che non si intenda passare all'anarchia totale. E qui il grido della protesta cade nel vuoto finendo per risultare inutile ed anzi dannoso. Intanto sarebbe bene riflettere su un fatto semplice e scontato della democrazia: se un politico siede in parlamento per decine di anni, indipendentemente da quello che combina nella sua attività parlamentare, dipende solo dal cittadino italiano che con il proprio voto può tranquillamente mandarlo a casa ad ogni tornata elettorale. E questo indipendentemente dalla legge elettorale. Questo è una considerazione che nel turbinio della protesta qualunquista, tutti dimenticano e al grido di tutti a casa tutti a casa non si rendono conto che non ci vorrebbe molto per dare seguito a questo grido di protesta. Purtroppo quando si arriva al momento delle elezioni e del voto tutti si dimenticano, che entrando nella cabina elettorale, hanno un arma micidiale in mano: una scheda elettorale ed una matita, armi più potenti di una bomba atomica che hanno il pregio di non mietere vite umane. Altra considerazione da fare e da ricordare a chi attualmente protesta contro il sistema politico in Italia: coloro che protestano sono sicuramente più visibili di coloro che invece accettano questa classe politica. Un dato eclatante, che esce da tutti i sondaggi che ogni giorno circolano sui media, ci dice che se si andasse al voto oggi più del 50% degli elettori continuerebbe a votare Pdl-Udc-Pd i partiti cioè che sostengono il governo Monti. Questo è un dato da tenere presente soprattutto da parte di coloro che convogliano questo sentimento di protesta verso l'astensionismo o comunque verso il non voto atrtaverso meccanismi più o meno validi per non essere conteggiati nel premio di maggioranza. L'astensionimso è di per sè un'offesa alla democrazia che rappresenta un alzare bandiera bianca di fronte al potere della politica oltre che un oltraggio verso coloro che in passato hanno sacrificato la propria vita in nome della democrazia. Ma in questo momento storico del paese significa, purtroppo, consegnare il paese ancora una volta a coloro verso i quali chi si astiene protesta. Una mancanza di coerenza. Ed allora che fare ... ? Una cosa molto semplice: quando andremo al voto scegliamo di votare formazioni politiche che non sono attualmente in parlamento. Anche se non si riuscirà a mandare a casa gli attuali parlamentari, almeno stando ai sondaggi, quanto meno faremo entrare in parlamento gente nuova che potrebbe dare una svolta davvero. Il non voto è la più alta manifestazione di qualunquismo nel panorama democratico ed alla fine sono quello che i partiti attuali vogliono anche alla luce dei comportamenti di questi ultimi anni. .

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