sabato 3 ottobre 2020

Catania: capitale europea dei ... disperati


Dopo gli appelli accorati del "Capitano" affinché il 3 Ottobre 2020, giorno del processo a Matteo Salvini per il caso Gregoretti,  Catania diventasse "La capitale europea della Libertà" con la tre giorni a sostegno dell'ex ministro dell'interno, nella città etnea si sono presentati in qualche decina per essere processati insieme al loro leader. Continua quindi, per fortuna, il lento declino del leader leghista ormai vittima del suo stesso super ego, della sua follia razzista e xenofoba, della sua incapacità politica nel proporre un reale progetto di governo e di paese. E così nella giornata del processo alla "libertà" gli unici eventi di questa giornata sono il caffè consumato dall'allegra brigata (Salvini, Meloni, Tajani) ed una lastra di marmo che cade sulla gamba dell'avvocato di Salvini Giulia Bongiorno. Nell'udienza a porte chiuse il giudice emette l'ordinanza di rinvio al 20 novembre per sentire gli altri protagonisti della vicenda: Conte, Di Maio e Toninelli. Insomma tanto rumore per nulla, ma oltre al rumore anche i soldi spesi dalla Lega per mettere in scena la tre giorni di sostegno al proprio leader. Ma si sa la Lega è abituata a sperperare se non a rubare soldi pubblici a partire dai famosi 49 milioni per finire agli euro spesi da Matteo Salvini per girare l'Italia in lungo e in largo con la scusante delle varie campagne elettorali. Ora che si prospetta un periodo di stanca elettorale che farà il buon Matteo trovandosi improvvisamente senza raduni elettorali e con un elettorato decimato di almeno 10-12 punti percentuali in solo un anno ? Per il momento si consola con l'hastag #iostoconsalvini che oggi si trova al primo posto far gli hastag di tendenza in Italia, magra consolazione passare dalle piazze con sterminate folle inneggianti al capitano a qualche migliaio di tweet in buona percentuale provenienti da profili falsi tanto per aumentare il consenso che ormai è più virtuale che reale. Per ora quindi il 3 ottobre, giornata della Libertà, si chiude con un nulla di fatto: una sbandierata la sera del 2 ottobre, un caffè per tre, un centinaio di persone che si sono fatte prendere in giro ma fortunatamente, per loro, in forte calo rispetto agli elettori leghisti del 2018.

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